Recensione HyperX Cloud Revolver

Le Cloud Revolver sono le cuffie top di gamma di HyperX, famosa per le periferiche da gioco. L’headset è quello ufficiale degli IEM ed è dedicato alle maratone gaming, grazie alla sua ottima ergonomia e leggerezza.

Recensione HyperX Cloud Revolver
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HyperX è un brand che propone nel suo line-up diverse tipologie di prodotti, dalle memorie alle periferiche, con una spiccata propensione per il gaming. Il marchio è di proprietà di Kingston, ma è a tutti gli effetti un'entità separata dalla casa madre. La decisione presa dall'azienda californiana permette di separare il team focalizzato sul gaming dal resto, consentendo loro di avere più autonomia e più controllo sulle periferiche da essi sviluppate. Questo perché HyperX vuole diventare un marchio riconoscibile e distinto nel settore degli eSports e non solo. Sin dall'annuncio dei primi prodotti i successi sono arrivati, ed in effetti la ritroviamo sempre più spesso nell'ambiente: basti pensare che i team sponsorizzati dall'azienda americana sono 27, ma il numero è in crescita. Le Cloud Revolver sono le nuove cuffie di HyperX, che vanno a piazzarsi nella fascia alta del settore degli headset da gioco, diventando così il nuovo flagship della gamma. Esse saranno anche le nuove cuffie ufficiali di manifestazioni di livello internazionale, fra cui gli Intel Extreme Masters, una delle massime espressioni delle competizioni sportive dedicate al gaming.

Packaging, bundle e specifiche tecniche

La confezione di vendita delle Cloud Revoler è senza dubbio molto curata. Esternamente si presenta in rosso e in nero, con un frontale sul quale troviamo un'immagine delle cuffie seguita dal logo del prodotto, più alcune delle sue feature. Queste sono spiegate più nel dettaglio sul retro, mentre sull'area laterale destra viene ricordata la partnership con gli Intel Extreme Masters, con il Team Liquid e con SK Gaming. I giocatori di queste due squadre utilizzeranno infatti proprio le Cloud Revolver per i prossimi tornei.
L'involucro esterno va sfilato dalla scatola più interna, che è in nero ed è fatta in un cartone molto duro, che dà una buona impressione di solidità. Le cuffie sono adagiate in un taglio effettuato nel materiale schiumoso che la protegge dagli urti. Dobbiamo ammettere che la modalità scelta per conservare le Cloud Revoler è elegante e, già dalla confezione, abbiamo un'idea dell'impegno che HyperX ha rivolto verso il suo nuovo prodotto. Insieme all'headset non troviamo molto: c'è il microfono staccabile, una guida informativa e una quick start guide, che spiega come impiegarle a seconda dell'utilizzo che l'utente ne vuole fare.
Le HyperX Cloud Revolver sono infatti compatibili con PC, Xbox One, PlayStation 4, smartphone e in sostanza con tutti i dispositivi che hanno un ingresso per jack da 3,5 millimetri. L'impedenza è abbastanza gestibile, visto che parliamo di 30 Ohm, con una distorsione armonica totale inferiore al 2%. Non si tratta comunque di cuffie ad alta fedeltà, per cui il rapporto fra segnale e rumore è in linea con gli altri headset gaming. La risposta in frequenza dichiarata dal produttore va da 12 Hz a 28.000 Hz, per uno spettro teorico estremamente ampio. Ciò non sempre si traduce in una maggiore ricchezza del suono e per la qualità audio vi rimandiamo all'ultimo paragrafo. I driver hanno un diametro importante, pari a 50 mm, e possiedono dei magneti in neodimio. Il design delle cuffie è circumaurale, per cui le orecchie saranno totalmente immerse nei grossi padiglioni.

Il microfono integrato capta suoni da 50 a 18.000 Hertz, con una sensibilità di -40 dbV. E' unidirezionale, a condensatore e possiede tecnologie di cancellazione del rumore. Queste cuffie hanno infine la certificazione Teamspeak, il che testimonia che la voce sarà limpida e pulita con l'appena menzionato software.

Design ed ergonomia

Il design delle Cloud Revolver non si sposa troppo bene con i canoni adottati da HyperX con i modelli precedenti, proponendo forme diverse dal solito. Il peso è di circa 360 grammi senza microfono, mentre quest'ultimo pesa invece 16 g circa. Il colore principale è il nero, con qualche dettaglio che sfocia nel rosso. Per i materiali abbiamo un mix fra plastiche e acciaio, in un rapporto più o meno di 50:50.
I padiglioni sono spaziosi, grazie al generoso diametro dei driver, e si muovono leggermente rispetto al telaio principale per garantire un maggiore comfort. Essi possiedono, verso l'interno, un rivestimento a schiuma di memoria che va a comporre i cuscinetti. Donare comodità alle orecchie durante le maratone gaming è uno degli obiettivi dell'headset, che fa buon impiego della memory foam. Nella zona più interna degli ear cup HyperX ha previsto, come si è soliti fare nel campo, una trama in tessuto per proteggere i driver da impurità quali polvere e sporcizia.
I padiglioni auricolari deIle HyperX presentano il logo della famiglia in rosso, con intorno delle piccole bande disposte a cerchio. Salendo troviamo degli indicatori per l'orecchio destro e sinistro, più un archetto composto da due piccole fasce in metallo che danno sostegno alla struttura. Il secondo archetto, in basso rispetto al primo, serve invece a donare più comfort, presenta il logo della società sul lato alto e delle cuciture in rosso. Esso non si regola direttamente in altezza, ma possiede due molle agli estremi che gli consentono di adattarsi in autonomia al capo dell'utente. Il materiale utilizzato è lo stesso memory foam degli ear cup. Dal padiglione sinistro esce l'unico cavo necessario al collegamento, che è tra l'altro rinforzato in tessuto. E' qui che si aggancia il microfono, anche staccabile all'occorrenza.

Le HyperX Cloud Revolver possono essere attaccate ad un cavo aggiuntivo, che fornisce un piccolo chip per il controllo dell'audio e per la gestione del microfono. All'apparenza si tratta di un blocco rettangolare, che possiede anche un gancio per ancorarlo ai pantaloni, nel caso le cuffie venissero impiegate con il proprio smartphone. Su di esso è inoltre presente un piccolo slider, che permette all'utente di attivare o disattivare il microfono. Segnaliamo infine che, se si utilizza il cavo extra e si desidera poter controllare il microfono, c'è la necessità di collegare il jack ad esso relativo all'ingresso adeguato della propria scheda audio, in quanto avremo a disposizione due connettori.

Performance audio ed esperienza d'uso

HyperX non ha previsto purtroppo alcun software a corredo delle Cloud Revolver. La nostra prova è avvenuta su PC, a mezzo di una scheda audio ASUS Xonar Phoebus. Essa possiede un amplificatore per cuffie Texas Instruments TPA6120A2, capace di pilotare un'impedenza massima di 600 Ohm.
L'audio generale delle cuffie è nella media e non eccelle rispetto alla concorrenza. Lo spettro è dominato dalle frequenze medie e soprattutto da quelle alte, di gran lunga le più evidenti e dalla resa migliore. Probabilmente HyperX ha pensato ai first person shooter e ai MOBA, generi in cui le frequenze a valore più elevato sono le più rilevanti. I bassi sono invece troppo dolci e mai cattivi, rivelando una mancanza in determinate situazioni di gioco. Abbiamo provato Heroes of The Storm, Quantum Break, Forza Motorsport 6: Apex ed Overwatch. Con quest'ultimo si sono comportate piuttosto bene e abbiamo potuto apprezzare l'effetto surround 7.1, che però non è fornito direttamente da HyperX. Nel nostro caso ci siamo affidati alle simulazioni del software della nostra scheda audio.
Impiegare le Cloud Revolver per l'ascolto musicale non è impensabile, seppur non siano espressamente consigliate per questo tipo di utilizzo. La mancanza di frequenze basse, che sono spesso accennate e poco profonde, si fa sentire in determinate tracce.
Il suono lo definiremmo dolce, senza essere mai tagliente o aggressivo, il che non tende ad affaticare le orecchie dopo ore di utilizzo - ambito gaming incluso. Proprio il comfort è uno degli aspetti più positivo del prodotto, merito anche di un peso inferiore alla media.

Il design aperto dell'headset permette a coloro che sono intorno a noi di sentire più o meno distintamente ciò che stiamo ascoltando. L'isolamento interno è invece buono e i comuni rumori esterni, come quelli prodotti da una conversazione o da una TV accesa, sono abbastanza attenuati. Il microfono si è invece rivelato all'altezza e ben fatto, sia registrando con qualità CD che con qualità da studio. I vostri compagni di team vi sentiranno forte e chiaro insomma, agevolando le comunicazioni in multiplayer.

HyperX Cloud Revolver HyperX ha deciso di puntare alla fascia alta con le Cloud Revolver, destinando le cuffie da gioco ad un pubblico esigente. La società ha creato il design dell’headset da zero, tenendo fede però alla palette di colori che accomuna i suoi modelli. Abbiamo così di fronte delle cuffie ergonomicamente valide e più leggere della maggior parte dei competitor in commercio. Chi non ha una scheda audio con buone feature perde però gli effetti surround, in quanto HyperX non ha previsto alcun software aggiuntivo. Non c’è inoltre alcun DAC esterno, per cui il nostro consiglio è quello di utilizzarle insieme a una scheda audio - esterna o integrata che sia - di buona qualità. Crediamo che le Cloud Revolver siano indicate ad un pubblico che gioca molto e che si immerge nelle cosiddette maratone gaming, sessioni di gioco che durano ore ed ore, soprattutto online. E’ anche per questo che sono diventante le cuffie ufficiali degli IEM, tra l’altro. Avremmo però preferito che il prezzo fosse leggermente più basso, essendo fissato a 129,99 euro, anche se online si possono risparmiare una decina di Euro sul prezzo finale.

8.5