iPhone 13 Pro Recensione: punti deboli? Praticamente nessuno

Apple confeziona uno smartphone conservativo nel design ma con tante novità, per uno prodotto destinato a durare a lungo.

iPhone 13 Pro Recensione: punti deboli? Praticamente nessuno
Articolo a cura di

iPhone 13 Pro non sembra molto diverso dal suo predecessore. Una considerazione valida se lo si osserva dall'esterno, perché in realtà all'interno è cambiato praticamente tutto. Processore, schermo, batteria e fotocamere sono stati completamente rinnovati e migliorati, segnando una linea di demarcazione palpabile con il passato.
In un momento come questo è davvero difficile chiedere di più sul fronte dell'innovazione, alla fine anche nel panorama Android, se si escludono i pieghevoli, è il trittico CPU, fotocamere e schermo a segnare i più importanti aggiornamenti di anno in anno.
Avendo utilizzato iPhone 12 Pro fin dalla sua uscita il passaggio al nuovo modello ci ha permesso di apprezzarne le novità, che sono più evidenti di quanto si possa pensare e si notano fin dal primo avvio del dispositivo.

Design invariato, per la ricarica meglio MagSafe

Le linee di iPhone 12 Pro hanno colpito fin da subito. È un bene quindi che Apple abbia deciso di riprenderle quasi totalmente, al netto di piccoli cambiamenti che rendono iPhone 13 Pro leggermente diverso.

Il contenuto della confezione è ridotto all'osso, già lo scorso anno Apple aveva deciso di rimuovere il caricatore e anche questa volta la situazione è la stessa, con la presenza del solo cavo di ricarica. La casa americana è alla ricerca della massima sostenibilità ambientale, ma resta il fatto che questo costringe all'acquisto di un caricatore dedicato, se non se ne ha già uno riciclato da un vecchio modello.
In altri casi, pensiamo ad esempio a Samsung, questo passaggio è più indolore, perché il caricatore da 25 W utilizzato solitamente era già disponibile in diversi top di gamma degli anni passati. Nel caso di Apple invece i vecchi modelli venivano venduti con il classico caricatore da 5 W, che offre una ricarica davvero troppo lenta per gli standard attuali.

L'acquisto di un caricatore da 20 W è praticamente obbligatorio, noi però vi suggeriamo di puntare direttamente sulla ricarica wireless attraverso l'alimentatore MagSafe, che raggiunge i 15 W. Lo abbiamo utilizzato per oltre un anno e alla fine ha completamente sostituito la ricarica cablata, nonostante sia leggermente più lento. Perché scegliere MagSafe? Semplicemente perché è chiaro che Apple punti molto su questa tecnologia per il futuro, un futuro in cui non è da escludere l'addio definitivo alla ricarica con cavo.
Una volta preso in mano il telefono la prima cosa che si nota è il peso, superiore di 15 grammi rispetto a iPhone 12 Pro: non da fastidio ma in mano si sente subito, soprattutto se venite dal precedente modello.

Cresce di 0.2 mm anche lo spessore, tutte scelte fatte per permettere l'inserimento di una batteria di dimensioni maggiori, che come vedremo porta grandi benefici sul fronte dell'autonomia. Apprezzabile poi la riduzione della dimensione del notch, mentre sul retro il blocco delle fotocamere è cresciuto nelle dimensioni.
iPhone 13 Pro ha quindi messo su qualche grammo ma rimane molto comodo da utilizzare, complici anche i profili in acciaio chirurgico, molto tagliati nelle linee, che permettono una presa salda.

Schermo da 120 Hz, finalmente

Il mondo Android ha già superato da tempo la soglia dei 60 Hz. Ormai anche prodotti di fascia media utilizzano pannelli da 90 o 120 Hz, Apple non poteva più rimanere indietro e così iPhone 13 Pro è il primo della sua specie a utilizzare un refresh rate così elevato.

Finora questa caratteristica è stata riservata agli iPad Pro, ma è sempre stata utilizzata in coppia con dei pannelli LCD, iPhone 13 Pro invece sfrutta un pannello OLED da 6.1 pollici con una risoluzione di 2532x1170 pixel, compatibile con HDR10 e Dolby Vision. La sensazione di fluidità rispetto al passato è maggiore ma non siamo di fronte a una rivoluzione, semplicemente perché iOS era già molto fluido e reattivo di suo. I 120 Hz si notano nelle animazioni dell'interfaccia e nello scroll delle pagine, potenzialmente anche nel gaming ma molte applicazioni devono ancora essere aggiornate per offrire il supporto a questa tecnologia. Ovviamente si tratta di 120 Hz dinamici, che lavorano in uno spazio tra i 10 e i 120 Hz appunto, tutto gestito in tempo reale in base all'applicazione.
Se stiamo osservando un'immagine statica il refresh scende il più possibile vicino al minimo, in presenza di contenuti video invece, come i film, il sistema si setta a 24 Hz, mentre nei contesti in cui serve la frequenza sale fino a 120 Hz.

Questo aggiornamento porta non solo un migliore impatto visivo, ma anche consumi della batteria inferiori, un vantaggio non da poco. Per il resto lo schermo è ottimo, senza particolari differenze rispetto al modello precedente ma con una luminosità di picco più elevata, per una migliore visione sotto la luce diretta del sole.

Il notch è sempre li ma ora è più piccolo, chi sperava in una soluzione differente rimarrà deluso. La verità è che se ci siete abituati non da alcun fastidio, arrivando però da smartphone con la fotocamera integrata nello schermo potrebbe dare un colpo d'occhio non piacevole.
La velocità di sblocco del Face ID è paragonabile a quella del precedente modello e funziona davvero bene. Prima del COVID questo era il nostro sistema di sblocco preferito, ora qualche limite c'è indossando la mascherina, che costringe a inserire il codice di sblocco. In aiuto arriva però l'ecosistema Apple, basta infatti un Apple Watch per ovviare al problema, ma si tratta comunque di un prodotto che non tutti hanno. Fino a quando serviranno le mascherine il Face ID non potrà esprimere il suo potenziale in tutte le occasioni.

Prestazioni da primato, ottima autonomia

Anche quest'anno Apple ha realizzato un nuovo processore per offrire ai suoi iPhone maggiore potenza e ottimizzazioni rispetto al passato. Il SoC A15 Bionic è disponibile sia nei modelli Pro che in quelli standard, seppure con una differenza. Entrambi possono contare su una nuova CPU con 6 Core, di cui due ad alte prestazioni e quattro ad alta efficienza, mentre la GPU, anche questa rinnovata, offre 5 Core nelle varianti Pro e 4 su iPhone 13.

La potenza in più nella GPU dei modelli Pro (insieme ai 6 GB di RAM) è probabilmente necessaria a gestire il formato video ProRes, che sarà disponibile con i futuri aggiornamenti. Si tratta di una funzione dedicata ai professionisti che necessitano della minor compressione video possibile, ma che gli utenti comuni difficilmente utilizzeranno. La forza bruta a disposizione è aumentata, nella GPU anche del 50% rispetto al passato, ma nell'utilizzo quotidiano non si nota, iPhone 12 Pro funzionava già molto bene da questo punto di vista. Certo i 120 Hz danno una marcia in più, ma non è certo una rivoluzione rispetto al passato.

L'ottimizzazione in casa Apple ha pochi rivali, il controllo completo sull'hardware e sul software ha i suoi vantaggi e permette di sfruttare al meglio l'enorme parco app e giochi dell'App Store. Anche se passano in secondo piano, sono probabilmente il nuovo Neural Engine a 16 Core e il nuovo processore d'immagine a fare la differenza, soprattutto il secondo, che riesce alla perfezione a gestire il rinnovato comparto fotografico.
L'ottimizzazione ha permesso di aumentare di molto la durata della batteria. Con iPhone 12 Pro, soprattutto dopo un anno di utilizzo intenso, in molte occasioni non arrivavamo alla fine della giornata lavorativa.

Ora con iPhone 13 Pro questo traguardo si raggiunge e si supera facilmente, capita spesso di arrivare a sera con il 40% di autonomia. Il merito va al nuovo processore ma anche alla batteria, che cresce dai 2815 mAh del modello precedente ai 3095 mAh di quello attuale.
iPhone 13 Pro è oggi lo smartphone di piccole dimensioni con l'autonomia più elevata sul mercato, un vantaggio non da poco e che per altro permette a chi è in cerca di questa caratteristica di non dover puntare sulla variante Pro Max, ottima ma impossibile da utilizzare con una sola mano.

Fotocamere

Come da tradizione Apple non punta a stupire con specifiche spinte per quanto riguarda le fotocamere. Non ci sono sensori da decine di megapixel come nemmeno ottiche a periscopio per lo zoom, nonostante questo siamo di fronte a uno dei migliori smartphone in questo ambito, e per di più facilissimo da usare.

Fare buoni scatti con questo iPhone 13 Pro è semplice, il software riesce bene gestire i tre sensori posteriori senza richiedere interventi manuali, per di più garantendo un alto livello di uniformità cromatica tra di essi. Quest'anno non ci sono più differenze tecniche con la variante Max, che a questo punto si distingue quasi esclusivamente per le dimensioni, a vantaggio di questo modello più piccolo.
La fotocamera principale è da 12 Megapixel con apertura f/1.5 e stabilizzazione ottica, con un sensore più grande rispetto allo scorso anno e in grado quindi di catturare più luce. Le immagini sono ottime in ogni contesto, di giorno la differenza con il modello precedente è praticamente impercettibile, di notte invece il sensore più grande permette scatti più dettagliati e con meno rumore, grazie all'ottima night mode, rapidissima nello svolgere il suo compito.

Da quest'anno sono anche stati introdotti gli stili: al primo avvio dell'applicazione Fotocamera si può scegliere tra cinque preset che vanno a modificare il bilanciamento cromatico e la temperatura colore, ponendo più enfasi sull'equilibrio come anche sul contrasto e la saturazione. Noi preferiamo quello Standard, il più fedele tra quelli disponibili, ma in questo modo ogni utilizzatore può scegliere che tipo di foto vuole scattare, senza dover ogni volta modificare le immagini in post produzione.

Traviamo poi la fotocamera ultra grandangolare da 12 Megapixel, con apertura f/1.8, una delle più luminose che ci sia mai capitato di provare. Proprio la capacità di catturare la luce è la principale differenza con il precedente modello, con iPhone 13 Pro scattare anche di sera con una cam ultra wide è diventato più semplice.
L'ultimo sensore disponibile è sempre da 12 Megapixel con apertura f/2.8 e stabilizzazione ottica, utilizzato per offrire uno zoom 3x con perdita minima di qualità. La resa è anche in questo caso molto buona, ci si può addirittura spingere al 15x con zoom digitale, ma è a 3x che si ottengono i risultati migliori.
Con i nuovi iPhone 13 è poi possibile scattare delle macro, il tutto con una facilità disarmante.

Basta avvicinarsi a pochi centimetri da un soggetto per immortalarlo, non serve attivare impostazioni particolari o agire sul software, iPhone 13 Pro fa tutto da solo e con buoni risultati. Trattandosi del modello Pro è disponibile anche il LiDAR, per la scansione tridimensionale degli ambienti, una tecnologia che lascia a bocca aperta ma per ora riservata a una ristretta cerchia di professionisti, nell'utilizzo quotidiano difficilmente trova spazio.
Sul fronte video iPhone 13 Pro è il miglior smartphone su piazza. Al massimo si arriva al 4K a 60 fps, ma non è la risoluzione che conta, è la qualità di ripresa e soprattutto la stabilizzazione, ai vertici della categoria.

La novità di quest'anno è la modalità Cinema, che fa un ampio uso del machine learning per offrire una messa a fuoco selettiva e in tempo reale in base all'obiettivo che si intende inquadrare. Si tratta di una tecnica ampiamente utilizzata in ambito cinematografico e che Apple ha portato per la prima volta su iPhone. L'IA riesce addirittura a comprendere il soggetto che sta parlando in un determinato momento, spostando così il focus su di esso in modo automatico.

Il sistema è stato aggiunto di recente e ha ancora bisogno di miglioramenti, ad esempio in presenza di troppi soggetti sullo schermo fa fatica a mantenere il fuoco su uno solo di essi, tuttavia in condizioni più semplici si possono tirare fuori buoni video dal marcato effetto bokeh. La messa a fuoco può anche essere gestita in post produzione, spostando il focus dove lo si desidera, per risultati ancora migliori. Peccato solo che la modalità Cinema funzioni in 1080p a 30 fps, niente 4K.

Audio e software

iPhone 13 Pro offre una coppia di speaker stereo, posizionati uno nel bordo basso e l'altro nella capsula auricolare. La qualità nell'ascolto è ai massimi livelli, come da tradizione, anche se la variante Max riesce a dare ancora più corposità al suono.

Non ci sono stati grossi cambiamenti rispetto al passato, dobbiamo però ravvisare una mancanza importante, ovvero l'assenza di un codec audio lossless per gli auricolari senza fili. Una mancanza che diventa ancora più evidente se pensiamo che Apple Music offre la riproduzione musicale in alta qualità. Il risultato è che oggi, per sfruttare questo servizio al meglio, bisogna per forza di cose affidarsi a delle cuffie cablate, oppure è necessario passare a uno smartphone Android. È la prima volta che incontriamo un servizio Apple che funziona meglio sui dispositivi della concorrenza, speriamo quindi che il prossimo anno questa lacuna venga colmata.

Con l'arrivo dei nuovi iPhone è stato rilasciato anche iOS 15. Le funzioni introdotte vedono un'applicazione Mappe migliorata e tante ottimizzazioni per FaceTime, tra cui la soppressione dei rumori ambientali tramite IA e un effetto bokeh più marcato nelle video chiamate. Altra novità è la modalità Full Immersion, che permette di disattivare le notifiche quando non si vuole essere disturbati.

A dispetto delle novità più in vista, a nostro avviso quella che spiazzerà di più nell'immediato è lo spostamento della barra degli indirizzi su Safari in basso. Nei primi giorni di utilizzo siamo pronti a scommettere che il dito punterà verso la parte alta dello schermo, ma una volta fatta l'abitudine la nuova posizione risulta più comoda, soprattutto per l'utilizzo del telefono con una sola mano.

iPhone 13 iPhone 13 Pro ha un prezzo di partenza di 1189 euro per la variante da 128 GB, che salgono a 1309 euro per quella da 256 GB, a 1539 euro per quella da 512 GB e infine a 1769 euro per la versione top di gamma da 1 TB. Per la stragrande maggioranza degli utilizzatori il modello da 128 GB va già bene, se però pensate di utilizzare la modalità di ripresa ProRes dovete andare su quello da almeno 256 GB, pena una limitazione della risoluzione al 1080p con questo formato. A prescindere da questo aspetto, che riguarda pochi professionisti, iPhone 13 Pro è finalmente uno smartphone completo, che non ha nulla da invidiare al modello Max, se non le dimensioni maggiorate. Proprio le dimensioni però sono un punto di forza importante, per maneggevolezza e semplicità d’uso con una mano è difficile trovare di meglio. Non ci sono praticamente punti deboli, il processore A15 offre tanta potenza, l’arrivo dei 120 Hz ha finalmente colmato il gap con il mondo Android e le fotocamere fanno come sempre un ottimo lavoro. Anche la batteria offre oggi un’autonomia che permette di arrivare sempre a sera, ma anche qualcosa di più se non si usa intensamente il telefono. Peccato solo per l'assenza di un codec audio lossless per le cuffie senza fili, di cui si sente la mancanza. Ovviamente, trattandosi del modello Pro, prima dell’acquisto bisogna considerare se le sue caratteristiche uniche siano adatte alle proprie esigenze, in caso contrario già iPhone 13 può dare grandi soddisfazioni. Insomma, iPhone 13 Pro è uno smartphone completo in tutto, con un prezzo da top di gamma ma capace di andare incontro agli utenti che vogliono il meglio sul mercato.

9