Fino all'arrivo dei processori Ryzen il mercato delle CPU per PC aveva ben poche alternative. Nella fascia bassa AMD aveva qualche cartuccia da sparare, ma era Intel l'unico grande attore del settore. Grazie all'architettura Zen la sfida si è però riaccesa, sfida che vede ora due pesi massimi di primo livello a contendersi la fascia alta, il Ryzen 2700X e il nuovo Core i9-9900K appena lanciato da Intel. Vedere queste due CPU come diretti concorrenti sarebbe però un errore: come analizzeremo nel corso di questa recensione, la proposta di Intel riesce a offrire prestazioni superiori in ogni ambito, dal gaming agli applicativi professionali, al costo però di un prezzo di listino decisamente più elevato.
Del resto, le caratteristiche dell'i9-9900K parlano da sole, siamo di fronte a un processore dotato di un alto numero di core e di frequenze operative molto elevate, indirizzato a un pubblico di appassionati che vuole giocare ma anche sfruttare tutta la sua potenza in altri ambiti. Solo utilizzando appieno le capacità di questo piccolo mostro di potenza le differenze con il rivale Ryzen si fanno più marcate, ecco perché li abbiamo messi a confronto per cercare di comprendere quale dei due prodotti è in grado di offrire le maggiori prestazioni.
La nuova gamma Intel di Nona Generazione
Prima di partire con i benchmark diamo uno sguardo ai nuovi processori di Intel appena arrivati sul mercato, anche per dare la giusta collocazione all'i9-9900K nella lineup. La casa americana ha deciso di partire con le soluzioni più performanti, con altre due varianti della serie "K", quindi con moltiplicatore sbloccato per l'overclock, l'i5-9600K e l'i7-9700K. Tutte queste CPU sono realizzate con un processo produttivo a 14 nm++, che ha permesso di aumentare le frequenze operative e di abbassare le temperature di utilizzo. Non bastasse questo, è stata eliminata la pasta termica tra il Die e l'Heatspreader, sostituita da una saldatura, donando un ulteriore boost alle frequenze di clock, grazie a una migliore gestione del calore. Particolare importante è la presenza all'interno di questi processori di una GPU Intel UHD Graphics 630, si tratta quindi di CPU che possono essere utilizzate senza una scheda video dedicata. Le specifiche di questi tre modelli sono piuttosto differenti le une dalle altre, come anche i prezzi: a tal proposito, la diffusione ancora scarsa di questi processori non permette una valutazione piena di questo aspetto, meglio attendere qualche giorno in attesa di prezzi più stabili.
Partiamo dall'i5-9600K, che abbiamo trovato su Tradeco a 339€. Questo ha un clock base di 3.7 GHz e sei Core fisici senza Hyper-threading, mentre in boost può raggiungere i 4.6 GHz su due core, il tutto con un TDP di 95W, identico per tutti i nuovi modelli. Salendo troviamo l'i7-9700K, con 8 Core fisici senza Hyper-Threading, capace di partire da una frequenza base di 3.6 GHz per raggiungere i 4.9 GHz su un singolo Core, al costo di 499€. Infine abbiamo il top di gamma i9-9900K, con 8 Core e 16 Thread, dotato quindi di Hyper-Threading, al costo di 639€. Qui la frequenza base rimane la stessa, di 3.6 GHz, ma quella boost diventa invece di 5 GHz, raggiungibili su un singolo Core.
Già dalle specifiche si può notare come Intel abbia deciso di diversificare maggiormente questi processori dalla gamma HEDT, indirizzata ai professionisti, lasciando al solo i9-9900K l'Hyper-Threading. Una scelta condivisibile sia a livello di mercato che nella pratica, visto che questa caratteristica ha un peso relativo nell'utilizzo quotidiano, soprattutto in presenza di un numero consistente di Core fisici. Basti pensare che l'i7-8700K, top di gamma della precedente generazione, aveva 6 Core, stesso numero che ritroviamo oggi nell'i5-9600K. Questo ha permesso di spingere più in alto le frequenze di clock, apportando benefici più tangibili negli ambiti più comuni, come ad esempio nel gaming.
Piattaforma di prova, modalità di test e chipset Z390
Per capire le prestazioni offerte dell'i9-9900K lo abbiamo messo a confronto con la soluzione attualmente più potente a listino di AMD in ambito consumer, ovvero il Ryzen 7 2700X. Nel caso della proposta AMD abbiamo utilizzato una scheda madre MSI X470 Gaming X, insieme a 16 GB di RAM Snyper X di G.Skill, cloccate a 3.200 MHz, a una RTX 2080 ROG Strix Gaming OC Edition e a un dissipatore Cooler Master MasterLiquid Lite 240. Per quanto riguarda l'i9-9900K invece abbiamo utilizzato la stessa GPU, le stesse RAM e lo stesso dissipatore, ma installati su una scheda madre Asus ROG Strix Z390-E Gaming. Tutti i test, salvo diversa indicazione, sono stati fatti alle frequenze stock di entrambi i processori, utilizzando sistemi operativi installati appositamente per le prove.
Per quanto riguarda il nuovo chipset di Intel, lo Z390, ricordiamo che i processori di nuova generazione sono compatibili anche con il precedente Z370, anche questo con socket LGA 1511. Le differenze sono poche, ma tra queste la più importante è una migliore gestione energetica del nuovo chipset, che permette di fornire energia più stabile alla CPU, elemento che potrebbe avere un'influenza sulle frequenze di clock raggiungibili, soprattutto in overclock. Troviamo poi l'integrazione del controller USB 3.1 Gen.2 e del controller Intel Wireless-AC direttamente nel chipset.
Benchmark
Abbiamo suddiviso la prova in due parti distinte. Nella prima abbiamo utilizzato dei benchmark sintetici per capire le capacità dei due processori di gestire carichi su un singolo core e in multi-core, test che mostrano le potenzialità soprattutto per gli applicativi professionali ma che danno un'idea piuttosto precisa della potenza di calcolo che sono in grado di sprigionare. Nella seconda parte invece abbiamo messo alla prova i due processori nel gaming.
Ma partiamo da un benchmark molto utilizzato, ovvero Cinebench R15, capace di fornire un buon quadro generale sulle prestazioni delle due CPU. In questo caso, il Ryzen 7 ha raggiunto i 178 punti in single core e i 1790 in multi core. Valori che vengono battuti dalla controparte Intel con un distacco marcato, soprattutto nel test multi core, che raggiunge i 2060 punti, mentre in single core arriva a 213. Una delle capacità che abbiamo apprezzato di più del processore Intel è la sua propensione a reggere frequenze elevate senza problemi, offrendo un potenziale di overclock molto elevato. Raggiungere i 5 GHz su tutti i core è piuttosto semplice, anche senza sistemi di dissipazione di fascia altissima. Abbiamo raggiunto questa frequenza sia applicando direttamente le impostazioni necessarie nel BIOS, sia attraverso una specifica modalità della scheda madre ROG Strix, pensata appunto per raggiungere i 5 GHz in tutta semplicità e con un click del mouse. In entrambi i casi la stabilità era ottima, ma soprattutto ha fornito alla CPU Intel un ulteriore boost alle prestazioni, che gli ha permesso di toccare i 219 punti in single core e 2157 in multi core, staccando ancora più nettamente il Ryzen 2700X a frequenze stock, processore decisamente meno portato per l'overclock.
Passando a CPUZ il risultato finale non cambia, l'i9-9900K rimane ampiamente avanti, raggiungendo i 534 punti in single core e i 5495 in multi core. Il Ryzen 7 2700X si ferma invece a 501-4982 punti nei due scenari. Applicando l'overclock, la proposta Intel stacca ancora più nettamente il rivale raggiungendo i 567-5846 punti. Negli scenari multi core, l'i9-9900K riesce a distanziare il Ryzen anche del 20%, un dato che mostra un potenziale enorme per questa CPU in ambiti di utilizzo professionali, gli unici capaci di sfruttare al meglio la potenza di questo modello.
Per quanto riguarda il gaming, i nostri test hanno dimostrato la supremazia di Intel in Full HD rispetto al Ryzen 7 2700X, mentre salendo con la risoluzione le due soluzioni si allineano. Partiamo da Shadow of the Tomb Raider, che ha mostrato, sul 9900K, 119, 82 e 46 fps, rispettivamente in 1080p, 1440p e 2160p (DirectX 12, settaggi al massimo e TAA attivo). Il Ryzen invece si ferma a 111 fps in Full HD, ma raggiunge l'i9 in 1440p, mentre in 4K il test ha mostrato un solo frame al secondo in meno medio, toccando quota 45. La tabella che vedete qui sotto mostra i dati ricavati da altri tre giochi, che mostrano un andamento del tutto simile.
Interessante osservare il comportamento dei Core della proposta Intel durante il gioco. Il picco dei 5 GHz non viene mai raggiunto: nel gaming, tutte le unità di calcolo arrivano a un massimo di 4.7 GHz, ma con il target dei 5 GHz su tutti i Core facilmente raggiungibile in overclock si tratta di un limite aggirabile senza problemi, portando un ulteriore boost nelle prestazioni.
Sul fronte temperature e consumi, anche in questo caso la proposta di Intel batte quella di AMD. i9-9900K è più fresco a parità di clock rispetto al Ryzen, un vantaggio anche sul fronte della dissipazione del calore, visto il TPD di 95W, contro i 105 del Ryzen. Durante i test più impegnativi e senza overclock, l'i9 si mantiene saldamente tra i 60 e i 70 gradi con il sistema di dissipazione a liquido AIO usato per la prova, un Cooler Master MasterLiquid Lite 240 dal costo di circa 60€. Non si tratta di un modello di fascia alta, ma di un prodotto dal costo relativamente contenuto, che è riuscito tuttavia a gestire anche i 5 GHz su tutti i core, senza blocchi del sistema. Insomma, il potenziale di overclock di questa CPU è molto alto, ulteriore conferma dell'ottimo lavoro svolto da Intel.
L’i9-9900K è il processore consumer più veloce oggi disponibile? La risposta a questa domanda è un netto si. La proposta di Intel è superiore a quella di AMD in ogni ambito, da quello professionale a quello ludico, offrendo un boost notevole nelle prestazioni in Full HD nei giochi. Salendo con la risoluzione invece questo distacco viene meno, facendo quasi allineare i due prodotti. Ma l'i9-9900K è un processore tuttofare, perfetto per il gaming ma con un’anima votata alle applicazioni professionali, che possono sfruttare al massimo il suo potenziale multi core. Acquistare questo prodotto esclusivamente per il gaming è però consigliato solo per chi vuole ottenere un frame rate molto elevato in Full HD, una vera necessità solo per i professionisti del gioco. Per tutti gli altri, l’i9-9900K è un processore perfetto per la realizzazione di una macchina multiuso, che faccia sia da workstation che da PC da gioco di fascia alta. Il motivo è prettamente economico. Il Ryzen 2700X si trova oggi a circa 350€, l'i9-9900K invece è proposto, con i prezzi attuali, a 639€. A nostro avviso quindi, l’i9-9900K è sprecato per il solo gaming, salvo esigenze molto particolari e che esulano dal gioco non competitivo. Se invece state cercando un processore per una nuova workstation dedicata anche al gioco, allora il nuovo top di gamma Intel diventa un'opzione in più, potente, dal grande margine di overclock ma anche molto, molto, costosa, soprattutto se si pensa al rapporto prezzo-prestazioni offerto oggi dalla concorrenza.