Recensione iPad 2G

Finalmente il tablet Apple di seconda generazione nelle nostre mani, dopo l'ottimo riscontro di pubblico del primo modello.

Recensione iPad 2G
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Alla fine ce l'abbiamo fatta. Anche noi di Everyeye abbiamo messo le mani sul nuovo gioiellino di casa Apple. Signori e signore, ecco a voi iPad 2. Il protagonista della nostra prova sul campo è la versione più costosa del tablet, 64GB di memoria e connettività WiFi + 3G, da portarsi a casa a "soli" 799€. La versione entry-level, 16 GB di spazio - connessione 3G assente - è venduta a 479€ esattamente come l' iPad originale al lancio avvenuto lo scorso anno.
Sbarcato nel Vecchio Continente il 25 Marzo scorso, iPad 2 ha subito calamitato l'attenzione di migliaia di utenti europei. Se ancora non avete avuto modo di approfondire le qualità, ma anche i difetti, che questa seconda generazione di tablet con la mela porta in dote, non potete perdervi questa nostra recensione.

Retaggio Apple

«È nel DNA della Apple che la tecnologia da sola non è abbastanza. Quello che facciamo è tecnologia che si sposa con le arti liberali e l'umanesimo. E questo è vero più che mai nell'era dei prodotti post-PC. I nostri avversari lavorano come se questo fosse il prossimo mercato dei PC. Non è l'approccio giusto. Il 2011 sarà l'anno di iPad 2» Queste le parole pronunciate da Steve Jobs durante la presentazione di iPad 2 a San Francisco il 2 Marzo. Parole che, a ben vedere, racchiudono la filosofia di una azienda che crede fermamente in ogni prodotto che crea ed è soprattutto capace di trasmettere questo entusiasmo al mondo. Se c'è un ostacolo veramente duro da superare per i concorrenti di Apple è proprio quella capacità unica di catturare l'immaginario. Quanti prodotti informatici fanno nascere file sui marciapiedi il giorno della messa in commercio, con tanto di bagarini che rivendono il posto? Era successo con l'iPad prima generazione. Ed è successo anche per iPad 2. Poche ore sono bastate per ripulire gli scaffali della maggior parte dei centri commerciali dove erano disponibili i primi esemplari, venduti a partire da 479 euro per il modello base (16 GB di memoria e sola connettività Wi-Fi) per arrivare ai 799 della versione più completa con 64 GB e connettività Wi-Fi + 3G. La pubblicità dell'iPad 2 trasmessa negli Stati Uniti in questi giorni punta proprio sulla "magia" degli apparecchi della mela. Quasi nessuna specifica tecnica se non un generico «più veloce, più sottile, più leggero». Molto invece sulla "visione" della Apple, con il video che inizia con la frase «questo è ciò che noi crediamo*» e prosegue con un profetico «la tecnologia da sola non è abbastanza». Effettivamente l'iPad 2, come emerso anche dalla prova, non può essere considerato un prodotto veramente rivoluzionario rispetto alla sua prima versione, piuttosto un miglioramento consistente. Sulla velocità, per esempio, le cose sono immediatamente evidenti. Con un processore A5 dalla potenza doppia, un raddoppio anche della memoria e una scheda grafica fino a nove volte più potente, iPad 2 permette di far girare software molto più performanti sviluppati espressamente per il nuovo hardware. Le novità sono presenti anche nel campo multimediale, con due titoli di punta come GarageBand e iMovie, ripresi dalla piattaforma MacOS per desktop, ma sapientemente rimaneggiati per un piacevole e proficuo utilizzo su iOS. Tutti i giochi, poi, godono di prestazioni migliori grazie alla maggiore potenza di calcolo concessa dalla CPU dual core. Giochi magari da sfruttare anche su grande schermo, vista la possibilità di collegamento HDMI fino a 1080p con un display esterno (ma con un adattatore da comprare a parte non propriamente economico). Lo schermo del tablet è da 9,7" lucido retroilluminato LED con tecnologia IPS la cui risoluzione, purtroppo, resta la stessa di iPad prima generazione: 1024×768 pixel a 132 ppi (pixel per pollice). Una scelta questa, che ha deluso moltissimi addetti ai lavori e non, che speravano in un Retina Display (300 ppi o quasi) simile a quello installato su iPhone 4. Una densità di pixel che produrrebbe, per uno schermo di queste dimensioni, una risoluzione oggettivamente inarrivabile a costi ragionevoli per la tecnologia consumer del 2011. Senza considerare il dispendio di energia, e lo spreco di risorse della scheda grafica. Se l'aumento di risoluzione dell' iPad arriverà con iPad3, è lecito pensare che sarà fatto mantenendo l'aspect ratio, ma non 2x sul numero di pixel( 2048*1536!); In ogni caso la qualità delle immagini resta elevata ma ben distante (a livello di definizione) da quella a cui ci ha abituato l'iPhone 4.

Esteticamente le differenze con il primo iPad sono più che evidenti. È più sottile di un terzo, più leggero ed ha una custodia meno ingombrante. Il peso non è mai un problema, anche utilizzandolo per diverso tempo come eBook reader. Sul fronte autonomia le 10 ore dichiarate dalla casa si rivelano abbastanza plausibili consentendo di portarsi dietro il tablet senza pensare troppo alla batteria.

Tanti pregi ma anche alcuni difetti.

Le noti dolenti però ci sono, e sono più o meno sempre le stesse lacune che iPad trascina con sé sin dalla prima versione. Le capacità multimediali hardware, ad esempio. iPad 2 dispone di due fotocamere: una frontale (640*480) e una sulla scocca posteriore (capace di video a 720p). La loro qualità è a tratti imbarazzante (soprattutto alla luce del costo a cui è proposto il device). Praticamente inutili per scattare fotografie degne di nota (molti cellulari fanno di meglio). Apple ha pensato a queste fotocamere specificatamente per le videochiamate con facetime, e per riprese video estemporanee.
Una mancanza davvero fastidiosa è quella di una porta USB o meglio ancora uno slot per schede SD. È vero che Apple ci ha ormai abituati a connettori proprietari ma il fatto di non poter scambiare o scaricare al volo musica, video, immagini con i nostri amici è davvero deludente. Ovviamente Apple vende degli adattori, per il lettore SD ed il cavo usb da collegare ad una fotocamera, ma sono altri 29 euro da sborsare.
Senza quest'ultimi, tutto deve essere fatto attraverso iTunes o con sistemi di archiviazione in rete (cloud computing).
Se questo può sembrare un difetto non da poco cosa dire allora del mancato supporto ad Abobe Flash? Bastano dieci minuti di navigazione con Safari per rendersi conto che, dati gli innumerevoli siti che supportano tale tecnologia, e quanti siano praticamente inutilizzabili senza di essa, il tablet di Apple è sicuramente destinato a regalare molte esperienze frustranti ai suoi acquirenti. Anche una prova con il tanto pubblicizzato browser web SkyFire, che prometteva un supporto totale a Flash, si è rilevata totalmente insoddisfacente.
Un'ulteriore critica che è possibile muovere riguarda sicuramente la gestione delle notifiche pop-up. Se comparata a quello che è possibile vedere su altri tablet Android o sul Playbook di Rim ci si rende facilmente conto che sarebbe ora di ripensare ad un sistema meno invasivo e meglio configurabile. Probabilmente vedremo qualcosa di nuovo già su iOS 5. Magari con l'aggiunta di piccoli widget da visualizzare sul desktop per sfuggire alla monotonia della distesa di icone che si crea sullo schermo di iPad.

In ogni caso, comprato un iPad 2, la prima cosa a cui pensare è collegarlo alla rete. Immaginarlo per soli funzioni off line sarebbe un delitto. Giornali on line, acquisti veloci di applicazioni o di eBook, social network: tutte operazioni che senza connessione Internet sarebbero impossibili. La versione base, quella dotata di solo chip Wi-Fi, ha bisogno naturalmente di un punto di accesso. Può essere il router ADSL di casa oppure un HotSpot pubblico. Ma data la cronica mancanza di questi in Italia, troppo spesso ci ritroveremo a volerci connettere senza un punto di accesso a disposizione. Va da sé che la maggiore spesa per il modello con connessione 3G su rete cellulare è ampiamente giustificata dal tipo di utilizzo per il quale il tablet è pensato. Ma per chi fosse in possesso di un iPhone 3GS / 4 questo discorso potrebbe essere superfluo. Infatti grazie al tethering via bluetooth, possiamo trasformare il nostro smartphone in un Access Point wireless a tutti gli effetti. Dalla versione 4.3 di iOs questo tipo di connessione è attivabile anche tramite wi-fi, ed è possibile condividere con altri 5 dispositivi il piano dati già utilizzato senza quindi la necessità di dover stipulare un ulteriore contratto dedicato all'iPad 2 e rendendo di conseguenza inutile la connettività 3G sul tablet. Tutto questo ovviamente, se pensate di avere sempre il vostro cellulare con voi mentre usate iPad2, e senza dimenticare che il consumo della batteria di iPhone è notevole sotto 3g + Wifi. Ovviamente è possibile condividere la connessione anche con smartphone o telefonini non di marca Apple, sebbene non v'è certezza di una perfetta e semplice configurazione, come tra i prodotti Apple.

Apps: Safari, Garage Band, iMovie...

Come sottolineato dallo stesso Jobs durante la presentazione ufficiale: iPad 2 significa anche App Store. Sono migliaia, come infatti sappiamo, le applicazioni create per esaltare le caratteristiche della nuova tavoletta. Steve Jobs ha parlato di qualcosa come oltre 65.000 applicazioni. Una cifra esagerata ma realistica. Abissale la distanza con i numeri ad oggi offerti da Android Market per i tablet basati sul sistema operativo mobile open source di Google: per loro le App sono, al momento, qualche centinaia.

Navigazione Web
Safari mobile ha fatto storia, rendendo la navigazione sugli smartphone davvero possibile, ma è decisamente superato per quanto riguarda funzionalità, configurazioni e facilità d'uso:
Per i più esigenti è possibile migliorare la navigazione acquistando uno fra questi due browser alternativi : il primo è Atomic Web Browser, disponibile anche per iPhone, che ha delle funzioni aggiuntive davvero molto interessanti come la navigazione in full screen, l'uso dei tabs, la possibilità di attivare o meno il blocco delle pubblicità, la navigazione anonima, forzare il riconoscimento del browser come safari desktop, dropbox integrato, comodissime gesture a due dita (top e bottom page ad esempio) e tante altre opzioni da far impallidire i browser per sistemi desktop. Il secondo di chiama SkyFire ed ha scalato la classifica di download dell'App Store per il "supporto" ad Abode Flash. Purtroppo il software non si comporta come promesso in quanto nella stragrande maggioranza dei casi i contenuti Flash restano inutilizzabili. Quando invece il contenuto Flash è supportato (restano esclusi giochi e applicazioni web) SkyFire lo elabora in un video riprodotto in loop con una qualità soddisfacente. In effetti per ammissione degli stessi sviluppatori il browser è soggetto ancora ad alcune limitazioni, e dalla nostra prova sul campo sono emerse davvero tutte.

Apple Official Apps
Le App più pubblicizate al lancio sono state iMovie e GarageBand protagoniste di un restyling completo appositamente per il tablet di casa. Se GarageBand si è dimostrato estremamente intuitivo e facile da usare anche in presenza di progetti abbastanza complessi, lo stesso non si può dire del cugino iMovie. Comodo ed immediato da usare per brevi e semplici montaggi, si è rilevato abbastanza inadeguato durante montaggi lievemente più elaborati. Pur disponendo di un editor di precisione la sincronizzazione tra clip video ed effetti audio, ad esempio, non è facile da ottenere come lo sarebbe lavorando con un classico mouse ed i numerosi tentativi richiesti fanno il più delle volte desistere dal portare a termine quanto immaginato. Apple ci mette a disposizione un iMovie ovviamente più snello per ciò che riguarda le opzioni e gli effetti speciali, ma che consente di creare, senza pretese, filmati tutto sommato gradevoli e divertenti. Sono presenti infatti tre nuovi temi, cinquanta nuovi effetti sonori, tre audio di sottofondo e la possibilità di importare i video direttamente dalla fotocamera. La gestione dell'audio è multi traccia e consente di sovrapporre senza problemi effetti audio (presente una ricca libreria) a melodie musicali con la possibilità di utilizzare la propria musica in iTunes. Nulla da segnalare invece sulla esportazione e condivisione online dei propri montaggi grazie ai tanti servizi supportati: Facebook, Vimeo, YouTube, iCNN, ecc.
GarageBand è invece un must per tutti gli appassionati di musica. Quasi infinito nelle possibilità, questa App permette di creare musica molto facilmente e con estrema soddisfazione. L'interfaccia grafica è stata studiata per godere appieno dei vantaggi del display multitouch e non fa rimpiangere l'utilizzo di un mouse. La libreria degli strumenti è molto vasta e spazia dalle percussioni ai fiati, dalle voci ai pianoforti a molto altro ancora. Tutto è personalizzabile e adatto a qualsiasi livello di conoscenza musicale. Anche i neofiti nel campo sono in grado di creare velocemente un brano musicale "orecchiabile". Come in iMovie è possibile esportare quanto creato in iTunes per essere poi trasferito sul computer o sul lettore mp3.

Riproduzione Video
iPad2 è in teoria un formidabile lettore video, in grado di riprodurre video per quasi 10 ore con una sola ricarica. Scriviamo in teoria perché l'applicazione nativa è a dir poco limitata. I formati supportati sono solo .mov e .mp4 (codec video h.264), per vedere i classici dvx, mkv o xvid sul vostro tablet dovrete prima perdere un bel pç di tempo per capire come convertirli al meglio (solo alcune combinazioni di formato video e data-rate sono supportate) e forse spendere qualche decina di euro per acquistare uno dei tanti software che effettuano la conversione. Ovviamente esistono anche software gratuiti (Handbrake tra i migliori) ma capire come sfruttarlo al meglio vi porterà via un pò di tempo, con risultati non sempre corretti. La conversione da un formato all'altro ovviamente porta via abbastanza tempo, sopratutto sui pc meno potenti, e renderà la fruizione dei video un questione meno immediata di quando auspicabile.
Le soluzioni dunque sono due: acquistare un'applicazione come cineXplayer (1.69 euro) compatibile con altri formati video quali dvx, mkv, xvid , e con un ottimo supporto per i sottotitoli, andando però ad intaccare la leggendaria durata della batteria (la decodifica di un film in mkv a 720p è completamente software, e non può sfruttare l'hw di accelerazione integrato per il codice h.264); oppure fare lo streaming dei video da Pc, con applicazioni quali Air Video ( 2.69 euro ), soluzione ottima, ma ovviamente non utilizzabile se volete portare i vostri film in viaggio.

Microsim, microproblema!

Prima di concludere questa recensione, sarà bene ricordare una caratteristica di iPad 2 3G: come in iPhone 4 la SIM standard non è supportata. Lo slot dedicato è infatti di fattura MicroSIM che va espressamente richiesta al vostro operatore. Il chip è lo stesso, cambia solo la quantita di plastica ai margini. In ogni caso, la modifica di un normale sim fat, in una microsim non è impresa impossibile, armati di taglierino e righello, non lasciatevi impressionare!

iPad 2G Pioniere di un nuovo modo di intendere la fruizione dei contenuti multimediali in mobilità, iPad (senza distinzione tra prima e seconda generazione) è un oggetto che si lascia amare, nel bene e nel male. iPad 2, nello specifico, fa di tutto per essere il miglior tablet in circolazione e, sotto sotto, nonostante alcuni difetti, ci riesce. Uno schermo sempre ricco di dettagli; un reparto sonoro molto corposo anche durante l’utilizzo di App ludiche; una CPU performante che non resta mai a corto di risorse; un’esperienza online sempre veloce e immediata; un catalogo praticamente infinito di software a cui attingere per ogni esigenza; un’autonomia di ben 10 ore ed un peso e dimensioni mai d’impaccio fanno di iPad 2 il campione dei tablet. È vero, non c’è stata una ben decisa evoluzione rispetto alla prima generazione, ma i miglioramenti fatti consentono di affermare che questo tablet ha tutte le carte in regola per affermarsi nel mercato e garantire enormi soddisfazioni ai suoi acquirenti.

8.5