Recensione iPad Mini

iPad Mini prende quanto di buono visto sul tablet della mela e lo trasporta in un formato più piccolo, ma con tanta potenza da vendere.

Recensione iPad Mini
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I ben informati parlavano di una Apple alacremente impegnata nel pensare e realizzare una versione di iPad più piccola, 7 pollici o giù di lì, da oltre 2 anni. Anche prima della morte del suo padre fondatore, Steve Jobs, le voci si erano fatte sempre più insistenti. Eppure, evento dopo evento, mentre tutti gli altri rumor venivano confermati (il nuovo Air, il MacBook con schermo Retina, il nuovo iPad Retina, i nuovi iPhone ed iPod) dell'iPad Mini non si aveva nessuna traccia. Probabilmente Apple ha lavorato a lungo per scegliere la dimensione dello schermo, la risoluzione e le componenti interne, e forse, ha dovuto superare lo scoglio psicologico del famoso anatema di Steve Jobs contro i tablet da 7”, lanciato durante l’Earning Call del 18 Ottobre 2010.
Era il primo quadrimestre in cui Apple fatturava oltre 20 miliardi di dollari, e Steve Jobs aveva deciso, fatto inusuale per lui, di partecipare a questa discussione. Interrogato sul futuro dei Tablet, così si espresse sul formato da 7'': “Pensiamo che i tablet da sette pollici siano destinati a perire ancora prima dell'arrivo sul mercato. I produttori impareranno una dolorosa lezione: i loro tablet saranno troppo piccoli e si troveranno costretti ad aumentare le dimensioni l'anno successsivo, abbandonando da lì in avanti sia i consumatori che gli sviluppatori che saltati sul carrozzone dei sette pollici, lasciati con un prodotto orfano e nulla più. Ci divertiremo un sacco.”
Forse per tutto il 2011, questa previsione del compianto Steve aveva “tenuto”. Tutti i tablet da 7'' erano stati dei flop commerciali. Poi è arrivato il Kindle Fire di Amazon e, sopratutto, il Nexus 7, due prodotti di grande successo, sia di critica che di vendite, anche grazie al prezzo molto aggressivo. Non sappiamo se Apple sia corsa ai ripari o se, nonostante le parole di Jobs, l’iPad Mini fosse già in progettazione, in ogni caso Tim Cook dice di non aver cambiato idea rispetto a quanto dichiarato da Jobs all’epoca, dichiarando durante la presentazione dell’iPad mini: “Riguardo a quello che disse Steve sui tablet da 7 pollici vorrei essere chiaro: non ne faremo mai uno, perché non sono prodotti validi. iPad mini si differenzia da questi proprio per la grandezza dello schermo: 7,9 pollici, quasi 8, mostra una differenza del 35%; insomma non è un prodotto compromesso come un qualsiasi tablet da 7 pollici".
In effetti iPad mini si differenzia sia per questa dimensione leggermente superiore, sia per la scelta di adottare una risoluzione in rapporto 4:3 che risulta secondo noi (visione di film a parte) più funzionale per la fruizione dei siti internet e delle applicazioni, sia in landscape mode che in verticale.
Mai come in questo caso, prima di cominciare l'analisi vera e propria, è giusto partire dal prezzo: 329 Euro per la versione più economica: 16Bgyte di spazio (non espandibili con schede SD) e connessione Wi-Fi. L’entry level di Google, il Nexus 7, costa 199 Euro (al lancio costava 249 euro). 130 euro di differenza per il modello base, che diventano 260 euro se si confronta l’iPad Mini Wi-Fi e 3G da 32Gbyte (venduto a 559 euro) con il Nexus 7 modello 32 GB (con modulo Wi-Fi + 3G), venduto a soli 299 euro. Un prodotto, l’iPad mini, venduto ad un prezzo Premium, che fa gara a se, nelle intenzioni di Apple che per i materiali, la qualità costruttiva e l’ecosistema di applicazioni inarrivabile al momento. Ma una differenza di prezzo così eclatante è davvero giustificabile?

Design, qualità costruttiva e dimensioni.

L’iPad Mini è sicuramente un prodotto dagli altissimi valori produttivi: il design, in puro stile Apple, elimina tutto quello che potrebbe essere superfluo e punta sopratutto sui dettagli e la qualità dei materiali. La prima cosa da notare è che non si tratta di un iPad in “piccolo”: per quanto la forma sia la solita del rettangolo arrotondato, iPad Mini pesca a piene mani dagli stilemi di iPhone 5, in particolare si nota il bordo lucido che divide la scocca dallo schermo, ed il retro opaco di alluminio ricoperto da una vernice (nera o argento) molto piacevole alla vista ed al tatto.
La seconda cosa che si nota subito è il ridotto bordo ai lati dello schermo, a differenza di quello dell’ iPad da 9.7” che corre uniforme lungo i lati del tablet.
Questi bordi ridotti potrebbero dare, a prima vista, qualche problema nella presa, in quanto le dita rischiano ti toccare lo schermo involontariamente quando lo si tiene in mano. In realtà nella settimana che abbiamo avuto per testarlo questa situazione non si è quasi mai verificata, complice forse anche il peso molto contenuto del tablet che ne semplifica la presa. Ovviamente le persone con le mani grandi farebbero bene, prima dell’acquisto, a verificare se il bordo ridotto è un problema per loro.
Da notare che proprio grazie a questo bordo molto sottile iPad Mini non supera le dimensione del rivale Nexus 7 anche se la sua diagonale è maggiore. Apple ha anche ridotto lo spessore a soli 7,2 mm ed il peso a 308g. In questo tipo di prodotti peso e spessore sono due fattori da tenere in grande considerazione al momento dell’acquisto perchè garantiscono una maggiore mobilità e facilità d’uso. Le ridotte dimensioni hanno un altro grande vantaggio: tenendo in verticale l’iPad Mini è possibile coprire l’estensione di tutta la tastiera con entrambe le dita delle mani, velocizzando non di poco la scrittura, ad esempio prendendo appunti al volo in qualsiasi momento: se scrivete molto questa è un differenza importantissima rispetto all’iPad da 10”.

Fotocamere

iPad mini dispone di due fotocamere, una frontale per le videochiamate con facetime in HD (720p) ed una posteriore da 5 Megapixel, in grado di realizzare video a 1080p con un buon filtro di stabilizzazione. Manca un Flash integrato.
Le foto sono di buona qualità anche in basse condizioni di luce: il rumore video nelle zone più scure è presente ma non in modo eccessivo. L’autofocus e la ricalibrazione della luminosità sono molto veloci. Mancano però sia la modalità HDR che quella panoramica. Tutto sommato un buon risultato, in linea con la fotocamera dell’iPhone 4, più che quella del 4s o del 5.

Caratteristiche tecniche

Molti hanno storto il naso di fronte a due delle caratteristiche tecniche che caratterizzano questa prima iterazione di iPad mini: il processore, l’A5 (lanciato con iPad 2 nel marzo 2011), e lo schermo a 1024x768 pixel, decisamente low-res non solo per gli standard “Retina” imposti da Apple negli ultimi anni, ma anche per la più economica concorrenza (il Nexus 7 e il Kindle Fire hanno uno schermo da 7” a 1280x800px).
Le specifiche però possono fuorviare, sopratutto nel mondo della mela; cerchiamo quindi di andare oltre le apparenze e valutare il prodotto per quello che offre davvero.
I 1024x768 pixel che definiscono lo schedo di iPad Mini, pur compressi in 7,9", si vedono, in tutti i sensi. La scelta di questa risoluzione ha permesso di mantenere una compatibilità diretta con tutto il software dell'App Store per iPad, e da questo punto di vista è certamente una scelta vincente: iPad Mini parte con 250.000 app pronte.
Eppure le polemiche sono state tante: in questo caso Apple è un po' vittima della sua propaganda, essendo stata lei per prima a portare avanti la politica dell'altissima risoluzione a tutti i costi.
Nonostante tutto lo schermo di iPad mini, trattato con un buon sistema antiriflesso, riproduce bellissime immagini, dai colori vibranti e con un ottimo contrasto. Proprio nelle immagini o nei video si nota una certa mancanza di definizione, ma non così evidente come ad esempio sui testi nelle pagine web, o negli elementi più piccoli delle interfacce delle varie applicazioni, dove la mancanza di uno schermo più definito si fa più evidente. Complice anche la riduzione dello spazio disponibile per i siti, alcuni testi risultano meno leggibili, rispetto alle stesse pagine aperte magari su iPad 2.
In ogni caso l'uso del tablet è sempre piacevole e la maggior parte degli utenti probabilmente non noterà la differenza, apprezzerà invece l'estrema portabilità e comodità di un iPad così leggero. Ovviamente la prova diretta prima dell'acquisto è consigliata a tutti.

Quale futuro?

Forse era tecnicamente impossibile produrre uno schermo da 7,9" alla risoluzione di 2048x1536 pixel con la tecnologia attuale, o semplicemente economicamente improponibile.
Forse i compromessi da accettare avrebbero snaturato l'iPad Mini appesantendolo in modo innaturale come accaduto con il primo iPad Retina.
Magari Apple dovrà scendere a compromessi ed inserire una quarta risoluzione tra quelle già supportate da iOs, una più logica 1536x1152 (50% in più di risoluzione orrizontale) o una classica 1600x1200? Del resto il cambio di risoluzione di iPhone 5 è stato abbastanza indolore ed è difficile credere che Apple manterrà questa risoluzione nella seconda generazione di iPad Mini, o che ripeterà quanto fatto con iPad di terza generazione, appesantendo iPad Mini per inserire una batteria più capiente che vada a sostenere i consumi di l'A5X o l'A6X. Cosa farà Apple? Lo scopriremo probabilmente tra 10 mesi, se iPad Mini avrà successo.

Benchmark: iPad Mini vs Nexus 7

Diamo un occhiata anche a qualche test sintetico per avere un alcune misurazioni oggettive sulla potenza dei processori, salvo poi tornare alla più importante prova su strada.
Partiamo dal primo test, Geekbench, ormai sempre più popolare perchè funziona anche su tablet e smartphone. Si tratta di un benchmark che calcola solo la potenza “pura” della CPU senza tenere in considerazione l’eventuale presenza di una GPU integrata.
In questo test vince a mani basse il Tegra3, con un risultato quasi doppio rispetto a quello di A5:

GeekBench Ipad Mini: 752
GeekBench Nexus 7: 1279

Il secondo test effettuato con SunSpider (che calcola la prestazioni dei javaScript molto importanti per la resa dei siti internet) vede iPad Mini in vantaggio nell’esecuzione di circa il 20% (il dato inferiore è il migliore):

SunSpider  Ipad Mini: 1481 ms
SunSpider Nexus 7: 1672 ms  

Nel terzo test (Browsermark) iPad Mini e Nexus 7 sono sostanzialmente in parità.

Browsermark  Ipad Mini: 122053
Browsermark  Nexus 7: 123434

Passando ad altri due benchmark, questa volta dedicati alla resa grafica 2D/3D (GL 2.1 e GL 2.5) vince con un largo margine, sopratutto nel secondo test, l’iPad Mini:

GL Benchmark 2.1 - Ipad Mini: 59 FPS / Nexus 7: 54 FPS
GL Benchmark 2.5 - Ipad Mini 25 FPS / Nexus 7: 14 FPS

Dai video (li trovate qui) si nota come il “gioco” in 3D della seconda demo arranchi chiaramente sul Nexus 7, mentre è ancora abbastanza fluido su iPad mini. Restate comunque in attesa del nostro articolo di confronto diretto tra i due tablet, che pubblicheremo tra qualche giorno.

E’ interessante notare come in tutti i benchmark iPad Mini risulti sostanzialmente alla pari (potenza della Cpu a parte, largamente a favore del Nexus 7) ma è sopratutto nell’uso quotidiano che non si notano prestazioni inferiori: siano essi giochi 3D o la navigazione su internet, il comportamento dei due tablet è sostanzialmente allineato, nonostante il Tegra3 sia un processore decisamente più moderno dell’A5.
Sono due i fattori da considerare per capire meglio questi risultati: l’ iPad Mini ha uno schermo meno con risoluzione inferiore rispetto a quello del Nexus ( 1024*768 contro 1280*800, una differenza non da poco in termini di pixel), inoltre il sistema operativo è forse meglio ottimizzato grazie anche alla necessità di supportare pochissimi hardware differenti.

iPad Mini vs nuovo iPad 4th

Sembrerà strano, ma iPad mini esce bene anche dal confronto con il più potente (almeno due volte sia come CPU che come GPU) iPad di 4a generazione, sopratutto per quel che concerne i giochi in 3D.
Certo si nota qualche incertezza in più, ad esempio consultando l'App Store per installare le nostre applicazioni dal "cloud", oppure aprendo molte pagine su un browser alternativo come Atomic Browser: in questi casi i tempi di caricamento e di rendering delle pagine si fanno leggermente più lunghi, e lo scrolling a tutta velocità ogni tanto arranca, dovendo ricalcolare parte delle pagine. Ma sembra più un problema di memoria che non di potenza. La navigazione internet resta comunque abbastanza veloce e fluida.
Programmi pesanti come Pages o Movies sono perfettamente utilizzabili, sempre responsivi al tocco dell’utente.
Qualche problema l’abbiamo avuto con i file video in formato mkv a 720p: perfettamente fluidi (come sul nuovo iPad o sull’iPhone5) utilizzando il defunto AvplayerHd, mostrano qualche calo di framerate in programmi meno ottimizzati come RockPlayer 2, che però gestisce gli stessi file in modo perfetto sul nuovo iPad (e sull’iPhone 5). In questo caso è la minore potenza della CPU che si fa sentire. Nessun problema invece con gli MP4, anche a 720p.

Gaming

Le prestazioni nei giochi sono ottime e si nota sopratutto in quelli 3D più complessi. Titoli quali Dead Trigger o Infinity Blade 2 girano benissimo, e l'unica differenza con la versione del nuovo iPad di 4a generazione è un frame rate leggermente meno alto e meno stabile: le due esperienze sono comunque quasi identiche e solo un occhio molto attento è in grado di notare le differenze. L'unico artefatto evidente è la presenza di un leggero aliasing, che sul nuovo iPad è quasi del tutto assente, complice l'altissima risoluzione. Che sia un merito dell'iPad Mini o della mancanza di ottimizzazione dei giochi per il nuovo A6X, lo scopriremo solo nei prossimi mesi; quello che conta oggi è il risultato, che allinea iPad Mini ad iPad 2 e nuovo iPad di terza generazione, staccato di poco da quello di 4a. Ottimo.
Ben più importante, ancora nel confronto con l'iPad da 10", per la fruizione dei giochi, sono le dimensioni ed il peso: così piccolo e leggero iPad Mini risulta molto più facile da tenere in mano (anche in un palmo solamente) seduti o stesi sul letto, e ci siamo trovati subito meglio con i controlli virtuali di Dead Trigger o Infinity Blade 2. iPad mini sembra molto più adatto del fratello maggiore in questa tipologia di applicazioni.

Prestazioni generali e prospettive

Attualmente iPad Mini risulta perfettamente bilanciato ed in grado di gestire tutte le applicazioni presenti su App Store, in modo non dissimile dall’ iPad 2 o dall'iPad retina di terza generazione.
Sulla distanza che le cose potrebbero cambiare. Da qui a 2 anni, l’A5 sarà davvero obsoleto, e le applicazioni più nuove potrebbero decidere di non supportare questo device (al pari dell’iPad 2 che però è uscito quasi 2 anni fa). Il che ci spingere a riflettere sulla finestra temporale di vita di iPad mini, che non ci sembra troppo lunga, in prospettiva. Ovviamente sono solo speculazioni sul futuro, ma valeva la pena sottolineare questo plausibile scenario.

iPad Mini iPad mini è un tablet di altissima qualità, che difficilmente deluderà l’utente che lo acquista, ricevendo in cambio un'esperienza d’uso rivista decisamente in meglio sopratutto in termini di portabilità ma anche si usabilità (si pensi alla scrittura o al gaming), senza rinunciare praticamente a nessuna delle funzionalità a cui iPad ci ha abituato. Un iPad diverso e non solo più piccolo. Poiché però non è chiamato ad inventare un mercato, semmai a ridefinirlo (cosa non facile), come arma appare un poco spuntata per via di alcuni difetti, primo tra tutti il prezzo. I suoi punti di forza sono le dimensioni ed il peso ridottissimi, la qualità dei materiali costruttivi, decisamente superiore alla concorrenza, il design come sempre al top e l'aver introdotto, nelle dimensioni classiche dei tablet 7", uno schermo leggermente più grande da 7,8", che complice il rapporto di proporzione 4:3 risulta molto più utile nella fruizione dei contenuti web e delle App. Per ultimo, ma non meno importante, l'incredibile quantità di applicazioni pensate esplicitamente per iPad che costellano l'App Store e che non hanno un corrispettivo nel pur popoloso ma meno affollato Play Store, ricolmo di applicazioni per gli smartphone che sui tablet vengono semplicemente riscalate. I punti deboli sono uno schermo non al passo con i tempi a causa di una risoluzione piuttosto bassa per gli standard a cui siamo abituati (seppure molto buono in quanto a fedeltà dei colori, riflessi e contrasto), un processore (l'A5) ancora molto capace ma datato, che al momento non rappresenta un ostacolo alla fruizione dei contenuti ma che potrebbe essere un limite tra qualche mese. Infine il prezzo: se il modello entry level ha un costo più alto di circa 130 euro rispetto alla concorrenza del momento (Nexus 7 sopratutto) che possiamo tranquillamente giustificare considerando i punti di forza iPad Mini, già passando al modello da 32 Gbyte, senza scomodare la versione 3G, la differenza in termini di costo supera i 200 euro e le perplessità aumentano.

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