iPad Pro 11 Recensione: il miglior iPad di sempre

iPad Pro da 11 pollici è un tablet al passo coi tempi e molto potente, più di molti PC, il cui unico limite è oggi iOS.

iPad Pro 11 Recensione: il miglior iPad di sempre
Articolo a cura di

Apple ha raggiunto l'apice con i nuovi iPad Pro da 11 e da 12.9 pollici. Già prima del loro arrivo, i loro predecessori e il recente iPad da 9.7" offrivano un'esperienza d'uso nettamente migliore di quella disponibile su Android per tablet, ma con l'ultimo aggiornamento, che ha cambiato completamente design e hardware, Cupertino ha creato semplicemente i migliori tablet di sempre. Dispositivi molto costosi, ma anche unici nel loro genere, bellissimi da vedere e molto potenti. Apple avrebbe potuto raggiungere la perfezione, ma qualcosa ancora manca per poter cambiare le carte in tavola ed andare a insidiare realmente i notebook a livello versatilità.
Il limite attuale è rappresentato da iOS, un sistema operativo che, in campo tablet, si conferma il top e permette ad alcune tipologie di utenti di sostituire in pieno un notebook, ma non a tutti. Dopo quasi un mese di utilizzo di iPad Pro da 11, tiriamo quindi le somme di una prova che ci ha mostrato pregi e difetti di un prodotto destinato a migliorare ancora nel corso del tempo.

L'iPad più bello di sempre

Prendete la scintilla che ha generato il design di iPhone 4, mettete insieme un pizzico di iPhone SE e condite il tutto con quanto visto negli ultimi anni su iPad: questo è iPad Pro da 11 pollici. Apple ha puntato su un design vincente, del resto iPhone 4 è uno degli smartphone più apprezzati di sempre in questo campo, e lo ha trasportato nel mondo iPad, creando un dispositivo semplicemente bellissimo. La qualità costruttiva è molto alta, la plastica è presente solo negli inserti per migliorare la ricezione del segnale, il resto è tutto metallo. L'unione tra linee più morbide e altre invece più marcate funziona alla grande: un iPad Pro si riconosce subito, senza nemmeno il bisogno vedere l'ottimo lavoro svolto sullo schermo. Le cornici del display sono state ridotte, consentendo così di utilizzare un pannello più grande aumentando solo di poco le dimensioni generali rispetto al precedente modello da 10.5 pollici, riducendo però lo spessore di quasi 2 mm.
Come avvenuto su iPhone, iPad Pro abbandona il pulsante home in favore del Face ID e delle gesture, Face ID integrato senza il bisogno di utilizzare il notch.
I sensori sono infatti quasi invisibili e installati nel piccolo spazio tra lo schermo e la scocca in metallo. Nel bordo alto sono presenti due dei quattro speaker disponibili, di ottima qualità e con un volume massimo elevato, insieme a due microfoni. In quello basso troviamo invece altre due casse e una delle novità più importanti di questo modello, la porta USB Type C, che va a sostituire quella Lightning. A destra sono collocati il bilanciere del volume, lo slot per la SIM card (disponibile solo nella versione Cellular) e un piccolo inserto più scuro. In questa zona va appoggiata la nuova Apple Pencil, che si ricarica ora via wireless e si aggancia magneticamente al tablet.

Apple ha ascoltato i feedback degli utenti, che hanno ora uno spazio in cui inserire la penna, ricaricandola allo stesso tempo. Sul retro il metallo è interrotto dal sensore fotografico, leggermente sporgente, e dallo Smart Connettor, da utilizzare per la connessione alla nuova Smart Keyboard Folio.
Interessante il sistema di aggancio della cover, che sfrutta dei magneti per ancorarsi al tablet. Anche se può sembra poco affidabile, in quasi un mese di utilizzo non abbiamo notato il minimo movimento, per cui il sistema è totalmente sicuro.

Benvenuto Face ID

Anche iPad ha finalmente il suo Face ID, ed è un bene. Nell'ultimo anno sono arrivati dispositivi dotati di sblocco facciale e di sensore di impronte sotto al display, alcuni li hanno entrambi, ma alla fine si finisce sempre per usare il primo. Face ID è più rapido nello sblocco di qualsiasi lettore di impronte sotto al display e l'integrazione su iPad è semplicemente perfetta. Apple ha migliorato ulteriormente il suo sistema, consentendo ora anche lo sblocco con tablet in orizzontale o capovolto, non disponibile su iPhone Xs. Non bastasse questo, proprio con il Face ID si nota la cura incredibile di Cupertino per i dettagli. Come si può vedere dalle immagini, iPad Pro ha un design totalmente simmetrico sul frontale, di fatto è impossibile distinguere tra parte superiore e inferiore guardando il solo display. Per questo viene in aiuto il software.

Aprendo la cover con il tablet nella corretta posizione lo sblocco è istantaneo, ma cosa accade se viene aperto in orizzontale, magari con le dita appoggiate sul Face ID? Sullo schermo compare una freccia che indica la posizione del sensore, così che si possano togliere rapidamente le dita. Nel caso di sblocco con tablet capovolto, iOS segnala di guardare in basso per rendere utilizzabile il dispositivo. Piccoli accorgimenti che vanno a migliorare un sistema riconoscimento biometrico ormai davvero affidabile e veloce.

Schermo: un ottimo LCD, ma è una scelta obbligata

Apple è passata alla tecnologia OLED su iPhone, perché quindi non utilizzarla anche per iPad? La risposta è semplice, non esistono oggi pannelli OLED di queste dimensioni adatti al mercato consumer. Le attuali tecnologie produttive permettono la realizzazione di schermi OLED molto grandi, dai 55" in su, o molto piccoli, meno di 7". Per avere uno schermo OLED da 11" bisognerà aspettare JOLED, nel frattempo però Apple ha puntato su un ottimo schermo LCD, con risoluzione di 2388x1668 pixel, che raggiunge i 264 PPI. Come in passato Cupertino ha utilizzato il processo produttivo a laminazione completa, che permette di percepire come uniti il vetro di protezione e il pannello. iPad Pro è l'unica gamma di tablet sul mercato a raggiungere i 120 Hz reali di refresh rate, una scelta fatta per favorire l'utilizzo del pennino ma che si rivela utile anche nella quotidianità, visto che migliora la reattività dell'interfaccia penalizzando il meno possibile le prestazioni e l'autonomia.

Apple infatti utilizza il refresh rate variabile, che permette di scendere fino a 24 Hz in alcuni contesti. Ad esempio, osservando un'immagine statica, i 120 Hz sarebbero inutili, lo schermo è quindi in grado di scalare in tempo reale alla frequenza più bassa, per poi tornare al massimo in caso di necessità, senza che l'utente se ne accorga. Elevata la luminosità di picco, che raggiunge i 600 nit, utile per la visione di contenuti HDR (supportato anche il Dolby Vision di Netflix) e per l'utilizzo anche sotto la luce diretta del sole.
Il nuovo schermo permette una visione migliore dei contenuti video, grazie alla forma leggermente più allungata, ma segnaliamo l'assenza dell'HDR su YouTube, probabilmente l'app deve ancora essere aggiornata per far funzionare questo standard su iPad Pro di nuova generazione.

A12X Bionic: potenza pura

Il processore Apple A12X Bionic è potente più di un MacBook Pro del 2017 con processore i7 di Intel. Questa notizia ha fatto il giro del mondo qualche settimana fa, a conferma dell'incredibile lavoro svolto da Apple su questa CPU. A prescindere dal confronto, che lascia il tempo che trova visto che iPad e MacBook Pro utilizzano sistemi operativi diversi, appare chiaro che oggi Apple ha in mano una CPU che può potenzialmente fare di tutto, l'unico limite è iOS. A12X Bionic è realizzato con il processo produttivo a 7 nm e può contare su 8 Core, che si spingono fino alla frequenza massima di 2.5 GHz, scendendo invece a 1.59 GHz su alcuni core deputati alla gestione delle operazioni più basilari. I 10 miliardi di transistor di cui è composto lo rendono il processore mobile più potente sul mercato, senza alcun dubbio.
Rispetto all'A10X impiegato in precedenza su iPad Pro questa CPU offre una potenza complessiva superiore del 35% in single core, mentre in multi core si arriva al 90%. Raddoppiata anche la potenza della GPU.

Il modello utilizzato per la prova, con 1 TB di memoria interna, è l'unico equipaggiato con 6 GB di RAM, che lo rendono perfetto per gli utilizzi più impegnativi (con l'arrivo di Photoshop in versione completa potrebbero tornare utili). I tagli da 64 e 256 GB invece sono muniti di 4 GB di RAM LPDDR4X. Il SoC supporta tutte le connessioni più moderne, dall'LTE al Wi-Fi ac, insieme al Bluetooth 5.0 e al GPS (GLONASS E Galileo), ma scompare il jack da 3.5 mm, sempre più destinato al pensionamento.

La potenza di questo hardware applicata nella pratica si traduce in un sistema operativo sempre fluido e scattante, con un effetto molto gradevole dato dallo schermo a 120 Hz, che rende le animazioni ancora più scorrevoli rispetto al passato. C'è poco da dire su questo fronte, la CPU Apple A12X Bionic è sovradimensionata rispetto alla potenza necessaria a far funzionare al meglio iOS 12, la stessa cosa vale per le app. In attesa di Photoshop, sfruttare la forza bruta di questo processore non è affatto semplice, nemmeno nei giochi. Tutti i titoli provati funzionano al meglio delle loro possibilità, siamo ora curiosi di vedere cosa tirerà fuori Bethesda con Blades, titolo che dovrebbe spingere la grafica dei giochi mobile su nuove vette qualitative.
La batteria è da 7810 mAh e secondo le stime di Apple garantisce 10 ore di utilizzo. Nella realtà, è praticamente impossibile scaricare questo tablet in solo giorno. Salvo maratone di binge watching, con un utilizzo normale si superano tranquillamente le 24 ore, mentre sfruttandolo sporadicamente si passano i due giorni, dipende tutto da quello si fa.

Fotocamere

La fotocamera è l'elemento che incide di meno sulla valutazione di un tablet, ma nel caso di iPad Pro, che viene utilizzato soprattutto da un target di professionisti, può tornare utile. Apple ha montato una singola fotocamera da 12 Megapixel, con apertura f/1.8, obbiettivo a 5 lenti e rivestimento in vetro zaffiro. Può sembrare la stessa configurazione vista su iPhone Xr ma non è così, in primo luogo perché manca la stabilizzazione ottica, come anche la modalità ritratto. La fotocamera posteriore è dunque inferiore rispetto a quella del melafonino, ma regala comunque scatti discreti, che diventano ottimi se paragonati a quelli ottenibili con altri tablet.
Superiori alla media anche i video, che raggiungono i 60 fps in 4K, ma in questo caso la mancanza di stabilizzazione incide maggiormente sul risultato finale, che rimane comunque eccelso.
Diverso il discorso per la fotocamera frontale da 7 Megapixel, utilizzata anche dal Face ID. Qui siamo di fronte allo stesso hardware impiegato sugli iPhone, capace di regalare ottimi selfie, con un effetto bokeh preciso e di sicuro impatto.

Un tablet perfetto, ma attenzione alla frammentazione

iPad Pro da 11 pollici è un tablet, non un portatile. Può fare molte cose che oggi fanno i comuni notebook e può anche sostituirli completamente in base alle esigenze del singolo utente, ma la versatilità di macOS è ancora superiore. iPad Pro funziona in modo diverso da un portatile, anche a parità di funzioni: bisogna abituarsi a un nuovo modo di approcciare un problema, fin dalla gestione dei file. Ad esempio, abbiamo collegato un disco esterno M.2 alla porta USB Type C, con all'interno solo immagini: il risultato è che l'app foto si avvia da sola ma non fa nulla d'altro. Le immagini non si possono né vedere né copiare. Tramite un lettore di schede SD si possono importare, ma servono accessori dedicati. A cambiare è proprio il modo in cui si svolgono determinate azioni, anche semplici su macOS o su PC, ma che necessitano di app dedicate su iOS, da cercare e spesso comprare, o di un accessorio. Insomma, iPad Pro può già aspirare oggi a sostituire un notebook, ma per farlo bisogna abituarsi a un nuovo modo di fare le stesse cose fatte finora con mouse e tastiera, e non è affatto semplice.

Va poi detto che, a questo punto, sarebbe stato meglio utilizzare la USB Type C anche su iPhone Xs/Xr, visto che in questo modo si è creata una frammentazione in un ecosistema che, fino ad oggi, era praticamente perfetto sul fronte dell'integrazione tra dispositivi. Ad esempio, era possibile portare via un singolo caricatore per iPad e iPhone durante un viaggio, cosa non più fattibile, se non acquistando un cavo USB Type C - Lightning.
Sempre a proposito della frammentazione, il mondo delle app iOS, finora impeccabile nell'ottimizzazione su iPad, si è trovato fortemente impreparato al nuovo schermo. Quasi tutte le app, qualcuna di più e qualcuna di meno, presentano dei bordi neri nella parte alta e bassa del display una volta avviate (o ai lati, nel caso di app con sviluppo orizzontale).

Non stiamo parlando di qualche applicazione sporadica, ma di quasi tutte quelle che abbiamo provato, a partire da Facebook per finire a tutti i giochi testati. Anche sul fronte streaming, l'unica applicazione aggiornata per supportare il nuovo display è Netflix, le altre presentano ancora bande nere.
In pratica, la superficie in più di schermo è attualmente utilizzabile solo dalle applicazioni Apple, Safari compreso, e dalle poche app di terze parti che si sono già aggiornate al nuovo standard. Quanto ci vorrà per aggiornare l'enorme parco app? Solo il tempo potrà dircelo.

Apple Pencil e Smart Keyboard: tutto nuovo

Poco sopra abbiamo parlato di un approccio differente allo svolgimento di un compito su iPad e su un portatile, approccio che passa attraverso due accessori indispensabili se si pensa di lasciarsi alle spalle il notebook. Il primo è ovviamente Apple Pencil (prezzo di 135€), che finalmente raggiunge la piena maturità. I miglioramenti non sono avvenuti tanto a livello di reattività e di precisione, già ottimi in passato, quanto in alcuni dettagli che migliorano, e non poco, l'esperienza d'uso. La nuova Pencil è più corta e più comoda da impugnare, grazie alla forma laterale piatta, che crea un angolo capace di migliorare la presa. La parte "piatta" della penna serve anche per agganciarla al tablet, grazie a un magnete, e a ricaricarla allo stesso tempo. Apple ha aggiunto una superficie touch con cui è possibile accedere a delle scorciatoie. Ad esempio, mentre si scrive a mano, con un doppio tap di può passare alla gomma in un istante, un altro tap e la penna torna in modalità scrittura, ma ci sono scorciatoie per diverse app.
Apple è riuscita a migliorare un accessorio già quasi perfetto, la stessa cosa è avvenuta anche con la Smart Keyboard Folio (prezzo 199€). La precedente versione, per quanto funzionale, peccava un po' nella corsa dei tasti, molto breve, e in degli attuatori che non consentivano di scrivere al massimo della velocità.

Ora la corsa è leggermente più lunga e la pressione necessaria ad attivare un tasto sembra inferiore, aumentando il comfort di scrittura ma mantenendo inalterata l'impermeabilità e la resistenza alla polvere vista nella precedente variante. Altra novità sono le due inclinazioni disponibili per schermo, molto utili per vedere al meglio il display in ogni condizione, sia con il tablet appoggiato sulle ginocchia, sia sulla scrivania.

iPad Pro 11 iPad Pro da 11 è il miglior tablet sul mercato. Apple partiva da un prodotto già quasi perfetto ma è riuscita a migliorarlo ulteriormente. Il nuovo design è semplicemente meraviglioso, questione di gusti sia chiaro, ma a nostro avviso vince, per distacco, contro ogni rivale, sia interno che esterno. Lo schermo con le cornici ridotte da un tocco di modernità in più, così come le linee, tagliate e morbide allo stesso tempo. La potenza a disposizione è tanta, anche troppa per gli attuali utilizzi, ma nei prossimi mesi dovrebbero arrivare, oltre a Photoshop, anche altre app in grado di sfruttarla al meglio. Spostando invece il focus sul confronto iPad-Notebook, il tablet di Apple permette oggi di sostituire un portatile in tantissime occasioni, a patto di comprendere che non può essere usato come un laptop: può fare spesso le stesse cose, ma con un approccio diverso e spesso più complesso da comprendere. iOS dovrà maturare ancora per poter diventare un sistema operativo a tutto tondo, a partire dalla gestione dei file, ma la strada tracciata da Apple sembra chiara, siamo dunque curiosi di vedere cosa ci riserverà il futuro con le prossime release di iOS. La pecca più grande, allo stato attuale, rimane la scarsa compatibilità delle applicazioni con il nuovo schermo, che ha portato un nuovo formato, migliore e più adatto anche alla visione di contenuti video, ma anche delle fastidiose bande nere con cui dover convivere. Con un prezzo a partire da 899€ per la variante da 64 GB ci aspettavamo un’esperienza d’uso perfetta sul fronte app, come è sempre stato su iPad, ma per ottenerla dovremmo attendere gli sviluppatori. Nei prossimi mesi osserveremo attentamente gli aggiornamenti delle principali app: se questi arriveranno in quantità elevata, aggiorneremo anche noi la recensione, aggiungendo un punto al voto finale. Tornando al prezzo, le capacità uniche di iPad Pro non costano certo poco, ma Apple oggi offre a listino anche il classico iPad a 359€, un prodotto che va incontro alle esigenze della stragrande maggioranza degli utenti e che funziona anch’esso con pennino e tastiera all’occorrenza (ma solo con la prima Apple Pencil). iPad Pro 11 quindi, proprio come sottolinea il suo nome, è un prodotto dedicato ai professionisti e a chi cerca la massima potenza e versatilità di utilizzo, per un tablet che aspira sempre di più a sostituire un notebook.

8