Recensione iPhone 5

Il primo iPhone da 4 pollici è finalmente arrivato, per una novità che sarà certamente apprezzata dal pubblico, consentendo una maggiore versatilità al terminale.

Recensione iPhone 5
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Molte delle prime reazioni post conferenza stampa del 12 Settembre non sono state affatto lusinghiere, sia tra gli appassionati, amanti dei prodotti con la mela, che tra i detrattori, ormai una vera e propria moltitudine. "Non è cambiato nulla. E' identico al precedente. Che me ne faccio di una riga in più di applicazioni? Apple non sa più innovare, senza Steve Jobs è finita. Apple insegue e basta"
Apple è l'azienda leader nel mercato dell'elettronica di consumo da ormai un decennio, dall'esplosione del fenomeno iPod ed iMac nel suo catalogo ci sono i prodotti più venduti, desiderati e (a volte) costosi, o per alcuni semplicemente "di moda".
Che lo meriti oppure no, attira le ire di moltissimi utenti, essendo una specie Microsoft + Sony degli anni 90/2000, o l'IBM degli anni ottanta (nemica giurata del giovane Steve Jobs).
Dopo aver trascorso 1 settimana intensa con il nuovo "telefonino" Apple possiamo affermare senza timore di smentita che si trattava perlopiù di conclusioni affrettate, sebbene permangano alcune criticità che andremo ad analizzare. Partiamo però dal più grande errore di valutazione fatto nelle prime ore dopo la conferenza stampa: iPhone 5 non è identico al 4!

Design e materiali

La verità è che bisogna prendere iPhone 5 tra le mani e guardalo da vicino per capire come le differenze in termini di design siano sostanziali. Forma (un rettangolo con i bordi stondati) e colori (sopratutto nella versione nera) ingannano gli occhi nelle foto e nei video, ma dal vivo le differenze saltano subito all'occhio.
Messi a confronto il 4s e 5 sono due telefoni molto diversi. Il cambiamento più radicale avviene sul lato posteriore del telefono: diciamo addio allo spesso strato di vetro lucido identico a quello che proteggeva lo schermo, e che ricopriva interamente il retro dell'iPhone 4 e 4s: iPhone 5 ha un retro in alluminio (disponibile in due colori, nero o bianco) dall'aspetto opaco, la cui continuità è spezzata in basso ed in alto da uno strato di materiale più lucido, probabilmente Gorilla Glass.
La parte frontale è effettivamente quasi identica, con il solito tasto centrale "Home" ed il resto dedicato allo schermo. Cambiano però altri dettagli: in particolare si riducono i gradini tra lo schermo ed il lato del telefono, ed i bordi sono ora perfettamente limati e colorati di nero (o bianco a seconda della versione). Inoltre è evidente la differenza di spessore del vetro frontale, ora sottilissimo e quasi incastonato nello chassis del telefono. Lateralmente ritroviamo i bottoni per il volume e il tasto per la funzione "mute"; in alto il tasto di spegnimento. Il jack audio, invece, è stato spostato per la prima volta nella parte bassa, accanto al nuovo piccolissimo connettore dati (Lighting) ed agli altoparlanti stereo. L'ingresso della nano-sim è sul lato destro.
La qualità costruttiva, l'assemblaggio ed i materiali utilizzati, fanno tutti pensare ad un prodotto di qualità ben superiore alla media. Il nuovo design, per quanto derivato da quello precedente, è elegante nel suo estremo minimalismo, soprattutto nella versione nera. iPhone 5 è uno degli smartphone più belli, se non il più bello sul mercato.

Peso ed ergonomia: 4 pollici in altezza

Anche i più agguerriti detrattori di iPhone 5 non possono che rimanere colpiti dalla leggerezza e dalla profondità ridottissime, valori aggiunti assolutamente straordinari. Il nuovo schermo inoltre, non è solo più alto ma è anche decisamente migliore dal punto di vista della resa cromatica: luminosità, contrasto e fedeltà dei colori, così come il rinnovato strato antiriflesso, sono un deciso passo avanti rispetto al pur ottimo iPhone 4s. La risoluzione passa dai classici 960×640 pixel ad una inedita 1136x640 pixel.
Così come accaduto per il passaggio da iPhone 3gs al 4, gli sviluppatori sono chiamati ad aggiornare le loro applicazioni per sfruttare la maggiore quantità di pixel disponibili. C'è da dire che tutte le applicazioni Apple sono già state aggiornate, e moltissime terze parti hanno fatto altrettanto. Ne mancano ancora molte all'appello (tra le più diffuse ad esempio WhatsApp), in questo caso l'app si apre normalmente, con delle semplici bande nere sopra e sotto.
Apple non ha voluto allargare il suo telefono, ed in questa ostinazione vogliamo vederci ancora la potente mano di Steve Jobs, che pare abbia lavorato attivamente anche su iPhone 5. Anche gli spot proposti in Tv puntano tutto sul discorso dell'usabilità con una sola mano: tutto lo schermo del telefono deve essere coperto dal raggio d'azione del pollice.
Apple crede fermamente in questo concetto. Ci sono d'altro canto ormai milioni di utenti felicemente sposati con i loro device da 4.2 / 4.3 / 4.8 o oltre 5 pollici! La moda degli ultimi anni è stata quella di allargare gli schermi, rendendo gli smartphone sempre meno portatili, ma decisamente più versatili nella fruizione dei contenuti.
Apple non lascia scelta ai suoi utenti: il modello è unico, prendere o lasciare. E' ragionevole dire che iPhone 5, nonostante sia solo poco più alto, raggiunge un buon compromesso. La portabilità è la comodità nell'uso quotidiano "con una sola mano" sono garantiti e decisamente superiori a gran parte della concorrenza (leggi Galaxy S3), mentre i pochi pixel in più si traducono in un miglioramento non travolgente ma sensibile di quasi tutte le applicazioni che hanno ora più spazio per mostrare i contenuti: più testo, porzioni maggiori di immagini, spazi più ampi nei videogiochi e nei video.
Lo spazio in più serve, lo sa anche Apple, ed allora qualcuno si domanderà: ma non si poteva anche leggermente allargare il telefono ed arrivare a 4.2 pollici? La risposta la conoscete già, e del resto mantenere intatta la compatibilità con centinaia di migliaia di applicazioni su App Store è stato un altro fattore determinante in questa scelta. Al cambio di dimensione sarebbe dovuto seguire uno stravolgimento della risoluzione.
Tutto bene dunque? Quasi. A distanza di alcune settimane dal lancio sono iniziate le prime proteste degli utenti per un difetto molto diffuso, presente anche nei prodotti appena tolti dalla scatola. La nuova scocca in alluminio è assai più delicata, ed essendo ricoperta di un sottile strato di vernice, patisce facilmente graffi ed ammaccature. Un oggetto molto costoso, bellissimo nella sua "perfezione" che tende a graffiarsi lungo i bordi lucidi o sulla parte posteriore in alluminio. Se sia un difetto o un comportamento normale (come affermato inizialmente da Phil Schiller (Link alla notizia) lo lasciamo decidere a voi.

E' interessante però riportare quanto accaduto nei giorni che hanno seguito il lancio del telefono: moltissimi utenti hanno iniziato a portare indietro il loro iPhone 5 appena acquistato. Apple è corsa ai ripari pretendendo da Foxconn una maggiore attenzione e controllo di qualità sui pezzi prodotti. Due le conseguenze più immediate: un rallentamento notevole della produzione di iPhone 5 ed un violento sciopero degli operai cinesi, troppo stressati per i nuovi livelli di attenzione richiesti per ogni device da assemblare (Link alla notizia sullo sciopero). Voci di corridoio raccontano di un Tim Cook preoccupatissimo, intento ad investire ingenti somme di denaro per dotare le fabbriche di assemblaggio FoxConn di nuove apparecchiature che facilitino l'assemblaggio, in modo da evitare i succitati difetti. Apple ha perso oltre il 9% in borsa dal lancio di iPhone 5, stime di vendita riviste al ribasso di circa 8 milioni di unità, ed un valore di mercato sceso di 60 miliardi di dollari. Tutto per dei graffi.

This Phone is Fast!

Il secondo aspetto che colpisce l'utente è la velocità straordinaria di questo telefono. Apple durante la presentazione ha parlato semplicemente di un telefono "il doppio" più veloce rispetto ad un iPhone 4s. Il processore che muove iPhone 5 è il nuovo A6. Vale la pena spendere qualche parola su questo componente, in quando è il primo ingegnerizzato davvero "in house" da Apple. Non si tratta, come in passato, di una versione leggermente modificata del Cortex A8/A9 di ARM o, come si vociferava, di una soluzione basata sul più potente Cortex A15. Si tratta di un chip integrato che presenta una CPU dual core, capace di una frequenza operativa massima di 1,2-1.3 Ghz, e di una GPU tri-core, probabilmente una PowerVR SGX 543MP3 (se volete approfondire vi consigliamo di leggere questi due articoli: Arstechnica A6 è una GPU a tre core e Macrumors.com: L'A6 è un chip custom). A corredo di questa potente CPU/GPU troviamo 1GB di RAM a 1066MHz di tipo LPDDR2, collegata con una interfaccia dual-channel a 64-bit. L'A6 è un passo davvero importante per il futuro di Apple, che ha dimostrato di saper creare un chip integrato totalmente custom molto potente e bilanciato dal punto di vista dei consumi senza l'aiuto di Samsung (come avvenuto in passato).
Prodotto ancora (...per poco) dall'arcinemica Samsung con un processo produttivo a 32 nm, questo processore, per quanto sia solo un "dual core" è in grado di offrire prestazioni comparabili con i più potenti sistemi quad core, come il diffuso Tegra 3 di Nvidia, o Exynos di Samsung (un quad-core A9 con GPU Mali-400) che viaggiano tra l'altro a frequenze operative superiori. Il sistema operativo si muove in modo sempre fluido e sembra pesare poco o niente sul nuovo processore. La velocità di apertura ed esecuzione di qualsiasi applicazione è infatti un altro punto di forza di questo smartphone. Velocissimo!

Connettore Lighting

Come largamente anticipato Apple manda in pensione il vecchio connettore proprietario da 30 pin per sostituirlo con uno completamente nuovo, più piccolo dell'80%. Un cambio di design e tecnologia resosi necessario per ridurre le dimensioni dei device della prossima generazione a partire da iPhone 5. Un connettore che "è qui per restare" e che è stato progettato per durare "almeno una decade". Ci sarebbe da discutere su questo punto, vista e considerata la spinta sempre più forte verso la sincronizzazione e condivisione dei contenuti via wi-fi o sistemi di cloud sharing, ma non è questa la sede appropriata. Parlando del connettore in se, tra i pregi segnaliamo la possibilità di inserirlo in entrambe le direzioni (una feature molto gradita); tra i difetti una velocità di trasmissione dati al momento limitata a quella dell' USB 2.0.
Apple ha annunciato inoltre adattatori Lighting per video HDMI e VGA, al momento non ancora disponibili. Ma cosa accadrà quindi ai milioni di accessori compatibili con il vecchio connettore a 30 pin? Per utilizzarli sarete costretti ad acquistare ulteriori adattatori Lighting - 30 Pin connector al modico prezzo di 39 Euro per la versione con cavo (http://store.apple.com/) e 29 euro per quella senza cavo (http://store.apple.com/). Il semplice cavo Lighting-Usb (uno è presente nella confezione) costa 19 Euro (http://store.apple.com) e vi permetterà di utilizzare uno dei vostri vecchi alimentatori nel caso ne abbiate necessità.

Durata della batteria

Telefoni con schermi più grandi, più potenti, sempre più sottili e leggeri. I consumi aumentano e lo spazio fisico per la batteria diminuisce. Apple ha dichiarato questi dati: 8 ore di telefonate, 225 ore di stand by, fino ad 8 ore di navigazione sotto rete 3G o LTE, fino a 10 ore di riproduzione video, 40 ore per l'audio. Ovviamente non c'è modo di sapere quali sono i parametri utilizzati per condurre i test da parte di Apple, ma dalla nostra esperienza di questi giorni si può dire che si tratta di valori abbastanza credibili. Nell'uso medio giornaliero: alcune telefonate, navigazione in 3G, invio e controllo della posta, push notification attive, qualche sms, ed una breve sessione di gioco, iPhone5 resiste anche oltre le 8 ore dichiarate da Apple. Ma non si può pensare di utilizzare il navigatore satellitare, ascoltare la musica, navigare su internet, o giocare ad un gioco 3D per più di 3-4 ore. La riproduzione video in particolare risulta inferiore a quanto dichiarato ed anche in modalità "aereo" non siamo riusciti a superare le 8 ore di riproduzione, un buon risultato in ogni caso. Anche le 225 ore di stand by, con le reti wi-fi attive, il gps e le notifiche push attive, appaiono difficili da ottenere, in quanto in circa 10 ore di standby notturno il telefono è sceso dal 100% al 92% di carica, per una stima totale che non supera le 120/150 ore. Come dicevamo in apertura, questo tipo di telefono può fare di tutto, e per farlo, consuma energia. Portatevi quindi un caricabatterie in auto, fa sempre comodo!

Web Browsing e Safari

Safari è stato leggermente migliorato e velocizzato. Dispone finalmente di una modalità full screen (curiosamente solo in orientamento landscape) e vi darà la possibilità di aprire le pagine in background mentre navigate, ma non di visualizzarle sotto forma di comode tab come sul vostro desktop (funzione disponibile ad esempio nel più complesso e completo Atomic Browser) ne di configurarne la navigazione con "gesture" più complesse (due dita verso il basso per raggiungere il fondo della pagina, due dita verso destra per andare da una pagina in background all'altra ad esempio).
La pagine vengono caricate e renderizzate ad una velocità impressionante, compatibile con quella di un PC desktop di medio livello, anche sui siti più pesanti. Ovviamente manca ancora la compatibilità con i contenuti flash, in ogni caso sempre meno diffusi. Peccato per l'assenza di un menù di configurazione più avanzato (le poche opzioni disponibili vanno gestite dalle impostazioni di sistema).
La navigazione delle pagine, tra pintch to zoom, text focus e scrolling è al top della categoria. Vi ricordiamo che tutti i browser terze parti disponibili su App Store utilizzano il medesimo motore di rendering html, il web-kit. Quel che cambia tra questi prodotti e Safari è dunque solo la quantità di opzioni disponibili. Un vero peccato che Apple non permetta di portare, ad esempio, il velocissimo motore di Chrome nativamente su iPhone.

La Fotocamera

In questo caso iPhone 4s e 5 sono quasi identici. Tecnicamente la fotocamera è cambiata, perchè è stato ridotto il suo spessore, ma la tecnologia del sensore è praticamente la stessa, così come la risoluzione massima di 8 Megapixel. L'iPhone 5 fa qualcosa in più dal punto di vista del post processing in tempo reale dell'immagine, affidato ad un coprocessore dedicato presente nell'A6. Si tratta di un filtro adattivo per la riduzione del rumore video, una modalità "dynamic low-light" che riduce leggermente la risoluzione della foto a favore di una maggiore sensibilità del sensore, ed un nuovo algoritmo di stabilizzazione dell'immagine nei video (che funziona decisamente bene). Anche la velocità di cattura delle singole immagini è aumentata (circa del 40%) rispetto all' iPhone 4S, così come l'elaborazione delle immagini con filtro HDR attivo. E' ora possibile scattare foto anche mentre si gira un video.
L'applicazione in se è cambiata pochissimo, e presenta solo poche novità, tra cui la splendida modalità "panorama" che funziona molto bene e vi permette di realizzare foto davvero particolari. Si tratta di un ottimo modulo fotografico, tra i migliori disponibili su uno smartphone, sebbene le migliorie rispetto al modello precedente siano abbastanza limitate. Tra le numerose applicazioni terze parti dedicate al modulo fotografico, ci sentiamo di consigliarvi Camera Pro, che, tra le altre cose, permette di separare la messa a fuoco con il tap dal punto di calibrazione della luminosità. Molto utile. Segnaliamo infine l'upgrade della fotocamera frontale, finalmente a 720p.

Maps e lo psicodramma mediatico

La guerra con Google ed Androd è scoppiata prima nei tribunali, e poi pian piano è arrivata anche su iPhone. Prima è sparita l'applicazione nativa di Youtube (sostituita subito da una nuova e migliore disponibile su App Store), poi l'impensabile: nonostante Apple avesse ancora un anno di contratto per l'utlizzo di Google Maps, ha deciso di lanciare iOS 6 con un'app proprietaria costruita in circa 2 anni di lavoro in collaborazione con numerose società del settore.
Google Maps per iOS era molto inferiore alla controparte Android, e priva dell'utilissima funzione di navigazione turn by turn. Pare che Steve Jobs in persona avesse deciso di creare un team dedicato all'applicazione mappe proprietaria e che ne abbia seguito lo sviluppo finchè gli è stato possibile.
Il clamore mediatico suscitato dai problemi di questa applicazione è stato però tale da costringere Tim Cook a pubblicare una lettera di scuse agli utenti (Link: Tim Cook pubblica una lettera di scuse) arrivando a suggerire il download delle app terze parti presenti nello Store - a cui è stato addirittura dedicata un Tab in prima pagina.
Ma cosa non va esattamente in Maps? Immagini satellitari a minore definizione e molto più vecchie rispetto a quelle di Google Maps, molti punti di interesse posizionati in modo errato, alcune zone del pianeta, come la città di Nottingam, nascoste sotto uno strato di nuvole! Mancano gran parte delle informazioni sul traffico, non esiste una modalità per i percorsi a piedi, ne è presente l'ETA sull'arrivo a destinazione. Alcune città sono completamente spostate, e la precisione sulla posizione delle strade è altalenante. Apple è corsa ai ripari, e sta pian piano migliorando i contenuti, aggiustando varie zone del pianeta, i punti di interessa, le viste 3D di alcune zone (come ad esempio la statua della libertà a New York, nei primi giorni completamente piatta, ed ora finalmente in 3D).
A parte questo però l'applicazione funziona in modo elegante e fluido, in puro stile Apple. Ha una bella interfaccia, ed una fantastica per quanto in effetti poco utile modalità 3D che copre le città più importanti del pianeta. E' infine ben integrata con Siri.
Delirio mediatico a parte, da un recente sondaggio è emerso come 9 utenti su 10 si siano detti soddisfatti dalla nuova applicazione. Google, forse presa alla sprovvista da tale decisione o più probabilmente ostacolata da Apple, non ha ancora presentato la sua versione di Google Maps per iOS e non si ancora bene quando questa sarà disponibile. In ogni caso, speriamo presto. Più alternative ci sono, meglio è per l'utente finale.

iOS 6 pregi e difetti

iOS 6 è stato rilasciato per quasi tutti i dispositivi Apple, persino per iPhone 3gs. Ovviamente molte funzioni sono precluse ai modelli più vecchi: alcune per motivi tecnici, altre probabilmente di marketing. E' apprezzabile il fatto che Apple continui a supportare i suoi modelli più vecchi; meno che questi aggiornamenti rallentino notevolmente questi stessi modelli e che non sia più possibile tornare indietro ad un sistema operativo precedente, una volta installata l'ultima versione.
Dopo l'esperienza del passaggio da iOS 4.3 a 5.0 sconsigliamo a tutti gli utenti del caro vecchio 3GS di passare al nuovo iOS 6 senza averlo provato prima, ed estendiamo questo consiglio addirittura i possessori di iPhone 4, che dovrebbero riflettere sull'opportunità di questa scelta, in quanto anche in questo caso le prestazioni generali andranno leggermene a regredire.
Su iPhone 4S e 5 invece, il nuovo sistema operativo è incredibilmente veloce e fluido, presenta alcune novità interessanti, ma nulla di davvero rivoluzionario.
Segnaliamo per tutti i maniaci dei social network l'integrazione di Facebook e Twitter direttamente nel sistema operativo: è possibile postare e twittare, magari utilizzando Siri, in qualsiasi momento.
Molto comoda risulta la modalità di invio automatico di un messaggio predefinito se non si può rispondere ad una telefonata, o la comoda funzione "non disturbare" facilmente configurabile.
Facetime è ora disponibile anche su reti 3G e la qualità della videochiamata è -connessione permettendo- veramente ottima. Anche l'applicazione della Posta è leggermente migliorata, con l'introduzione delle cartelle "Vip" o la possibilità di allegare le foto senza dover passare prima dalla galleria immagini, semplicemente tenendo premuto per qualche istante il dito sullo schermo.
Tra le applicazioni più utili segnaliamo "Trova il mio iPhone" e "Trova gli amici" anch'esse ben integrate con Siri.
Continuano però a mancare alcune funzioni davvero fondamentali, disponibili tra l'altro da anni sui dispositivi jailbroken ed ovviamente sui telefonini Android.
Per prima cosa manca un sistema di modifica rapida delle funzioni più comuni del telefono, come la gestione della luminosità, l'attivazione/disattivazione delle reti 3g, wifi, bluetooth, delle funzioni del GPS senza dove entrare tutte le volte nelle impostazioni. Si sente a volte l'assenza di una modalità avanzata per il risparmio energetico.
Anche il sistema di notifiche, sebbene meno invasivo che in passato, è cambiato pochissimo rispetto ad iOS 5, e risulta ancora poco versatile, in quando precluso alle applicazioni terze parti.
Infine c'è l'annosa questione legata ad iTunes. La semplicità di Android, la libertà che lascia all'utente nello spostare dati ed informazioni senza passare per i rigidi controlli imposti da Apple può essere un deterrente per alcuni, ma è anche vero che una volta entrati "nell'ottica iTunes-centro di controllo" la gestione di musica, immagini e file, è più facile e versatile di quanto molti non si ostinino a pensare. Con un solo computer però.....Ovviamente è una questione di attitudine; l'utente si deve piegare al sistema, o viceversa?

Siri: Beta!

Finalmente disponibile in italiano, Siri è un software davvero difficile da decifrare. La prima cosa da imparare è che Siri funziona "bene" solo se si impara a rivolgersi ad essa correttamente. Non è solo questione di parlare in modo chiaro, molto dipende anche dalle parole, o dalla forma delle frasi che si usa. Basta un "da" o un "album" in più o in meno per farsi capire o meno.
Alcune funzionalità sono molto utili: dettare un messaggio o una e-mail senza toccare la tastiera ed attivare un promemoria (ad un certo orario, o quando si arriva o si lascia un certo luogo) ad esempio. La capacità di Siri di capire le vostre domande, in ogni caso, è al momento molto limitata: quasi sempre vi dirà "non riesco a capire cosa intendi con "......" ma posso cercarlo su internet"
Quello che sa fare bene è darvi i risultati delle partite di calcio (ma solo della serie A), scrivere un post su Facebook o un Tweet, creare un appuntamento o una sveglia, aprire un applicazione, darvi le indicazioni per un certo luogo (ma solo se imparate davvero bene a dargli questi comandi....) o indicarvi dove si trova un amico che avete registrato sull'applicazione "Trova Amici". A volte vi capirà al volo, a volte fareste prima ad utilizzare i metodi classici. Siri fa spesso confusione se in una frase c'è una parola in inglese, inoltre non è disponibile nelle applicazioni terze parti, per cui il suo utilizzo è limitato ai software nativi di iOs (mappe, contatti, musica...).
Paradossalmente la chiamata vocale è meno funzionale rispetto al vecchio sistema presente da anni su iOs. Dite a Siri di chiamare un certo contatto e dovrà comunque collegarsi ai server Apple per capire cosa avete chiesto (a volte non ci riuscirà, se il sistema è sovraccarico o se manca la connessione 3g) oppure non sarà in grado di capire chi volete chiamare tra due contatti con lo stesso nome (costringendovi ad una scelta manuale).
Rispetto al vecchio sistema di controllo vocale delle chiamate, insomma, tutto appare (ed è) più lento e macchinoso. Se era la funzione che usavate di più probabilmente disattiverete Siri per tornare al vecchio e più veloce sistema vocale semplice.
Siri ci ha lasciato sensazione contrastanti: a volte è rapida nel rispondere e nel capire cosa volete fare, a volte è semplicemente inutile. Apple ha fatto molta strada con Siri, ma c'è nè ancora molta da fare per renderla davvero un assistente personale digitale che vi liberi dalla necessità di usare la tastiera.

Steve, ci manchi!

Una piccola nota di colore, che va aldilà del prodotto in se: dell’era Jobs ci manca sopratutto l’epicità dei Keynote. Dovuti non solo alle ottime capacità oratorie del padre fondatore di Apple, ma sopratutto all’incredibile segretezza che ancora circondava i prodotti Apple. Non crediamo sia colpa del nuovo Managment: anche gli ultimi Keynote di Steve Jobs avevano subito pesanti colpi alla segretezza. Non è quindi colpa di Tim Cook e soci: semplicemente la pressione dei media, della stampa e degli utenti per avere informazioni e novità sui prossimi prodotti Apple porta una quantità di persone a correre rischi, fare foto e descrivere l’hardware sul quale stanno lavorando (di solito nelle fabbriche di assemblaggio e lavorazione in Cina), e per alcuni soggetti coinvolti c’è di certo anche un notevole tornaconto economico. Di questo iPhone 5 sapevamo quasi tutto ancora prima che c’è lo mostrassero, e questo ha tolto molta della magia a queste presentazioni, a loro modo, uniche nel mondo dell’elettronica di consumo.

La polemica del prezzo in Italia

Le ragioni dell'aumento del prezzo in Italia rispetto agli altri stati europei (per non parlare dell'abisso rispetto al prezzo americano) non sono mai state ufficializzate da Apple, ma tutto fa pensare che sia dovuto ad un tentativo delle compagnie telefoniche di sovvertire l'anomalia italiana di un mercato mobile storicamente sbilanciato verso l'uso di sim preppagate (laddove nel resto d'Europa e negli States sono i contratti a farla da padrone). Del resto la guerra delle tariffe per le sim prepagate è forse l'unico settore in cui la concorrenza è reale ed ha davvero favorito i consumatori, con tariffe sempre più convenienti.
Acquistare un iPhone 5 con un contratto (il più conveniente al momento quello di 3) è l'unico modo logico per ammortizzare la spesa del telefono. Del resto avrete bisogno di una connessione dati sempre attiva per sfruttarlo davvero. Certo se non siete dei chiacchieroni, 100 minuti a settimana potrebbero essere semplicemente uno spreco, ed alla fine dei 30 mesi di contratto il telefono vi sarà costato comunque circa 800/900 euro se si considerano le tasse di concessione gonvernativa (altra anomalia che ha rallentato la diffusione dei contratti) anche nel contratto meno costoso.

iPhone 5 Consigliare o meno l’acquisto di un iPhone5 dipende ssotanzialmente delle condizioni di partenza: se siete fortunati possessori del 4S l’upgrade non ha quasi senso: il 4S supporta praticamente tutte le nuove feature di iOs 6 ed è pur sempre un bellissimo telefono, molto veloce e con un ottima fotocamera (praticamente identica a quella del 5). Le maggiori differenze stanno in uno schermo più ampio e qualitativamente migliore, nella presenza della tecnologia LTE che al momento in Italia è un sogno lontano, e nel peso e dimensioni ridotte all’osso che lo rendono davvero comodo da utilizzare in qualsiasi situazione. Ma non basta, oggettivamente. Nel caso invece siate dei possessori di un iPhone 3g/3GS/4, le differenze in termini di prestazioni sono semplicemente incredibili e la quantità di funzionalità in più (da Siri alle nuove Mappe con navigazione guidata) consistente. Se siete utenti Android, o semplicemente indecisi, il discorso cambia: iOs è un sistema piuttosto chiuso che limita a volte in modo irragionevole le possibilità dell’utente (non è possibile scambiarsi immagini e suonerie via bluetooth!). Alcune scelte hardware poi, non cambieranno mai: l’assenza di un ingresso per espandere la memoria tramite schede SD, la batteria non removibile, le dimensione dello schermo ridotte (punto di forza o difetto a seconda dei gusti), l’assenza di uscita hdmi nativa. Del resto non si può negare che iOs sia generalmente più fluido di quasi tutti i telefoni Android che abbiamo avuto modo di provare, con un'interfaccia ed un design pulitissimo, sebbene leggermente limitato per quanto riguarda la gestione del desktop. Le applicazioni su iPhone 5 sono incredibilmente veloci e responsive, anche le più pesanti come quelle per il montaggio video o gli effetti speciali, per non parlare dei giochi in 3D. Resta il problema del prezzo: 729 euro per le versione base sono davvero tanti anche per un telefono di questa categoria (semplicemente il top). Va tenuto conto che si tratta di un prodotto che non perde valore nel tempo, come invece fanno i concorrenti, ma non si può non storcere il naso nei confronti di un prezzo aumentato di ben 50 euro rispetto al modello dello scorso anno, e più alto di altri rispetto allo stesso prodotto venduto in Francia e Germania. I motivi di questa situazione li abbiamo discussi nella recensione, e quindi lasciamo a voi la valutazione finale su come e se procedere all’acquisto di un telefonino che è un gioiello di tecnica e design, piacevole da usare e velocissimo in ogni situazione, ma certamente costoso.

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