Recensione LG G2

Da LG uno smarpthone che riadatta concetti dati consolidati da tempo. Resta da capire se il pubblico lo accoglierà con calore.

Recensione LG G2
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LGdopo un ottima partenza al fianco di Samsung all'inizio dell'avventura Android, ha piano piano perso terreno, non riuscendo a replicare i successi della cugina e della sua linea Galaxy. Nonostante molti modelli si siano poi rivelati dei mezzi fiaschi commerciali (LG dual, LG Optimus 3D) non si può che sottolineare la volontà di LG nel produrre smartphone innovativi o tecnologicamente avanzati, seppur fallati da alcune importanti lacune tecniche, ed una mancanza di ottimizzazione dal lato software che ha pesato molto sul giudizio dei consumatori. Dopo aver abbandonato il segmento tablet (debacle Optimus Pad 3D) LG ha continuato a lavorare per migliorare i processi produttivi arrivando ad attirare l'interesse di Google che l'anno scorso gli ha commissionato il Nexus 4. Con il G2, LG cerca di inserirsi con prepotenza tra i grandi giocatori del settore, HTC, SamsungSony. Il cellulare di punta dell'azienda sudcoreana archivia la sigla Optimus e porta con sé una ventata di freschezza nel panorama della telefonia mobile. Il colpo d'occhio è notevole, a stupire è uno schermo edge to edge davvero grande in un corpo relativamente piccolo.

DESIGN

La forma del dispositivo non si discosta molto da quella di altri top di gamma ma muta il concept d'utilizzo. LG è tra le aziende più coraggiose e si spinge laddove la concorrenza non osa, anche se non sempre i risultati si possono definire positivi (optimus 3D). In questo caso la novità è che comuni tasti fisici (alimentazione e bilanciere del volume) che di solito si trovano ai lati o sul bordo superiore del terminale vengono spostati sul retro. Il risultato è un dispositivo la cui parte frontale è per intero occupata dal display. Eliminando l'ingombro interno, i bordi attorno lo schermo sono ora più sottili: sopra c'è spazio per capsula auricolare, fotocamera anteriore, sensore di prossimità e sotto per il marchio di fabbrica. Questa scelta influirà non poco sull'uso quotidiano: si è ormai così abituati a cercare i tasti sul fianco che le prime volte si potrà essere disorientati. Dopo alcuni tentativi si andrà più spediti e in seguito non si potrà fare a meno di questa novità. La scelta dei tasti fisici sul retro è frutto di alcuni studi effettuati su diversi campioni. L'incessante aumento delle dimensioni degli schermi ha giocato un ruolo importante sul modo con cui si impugna un telefono. Nel tentativo di migliorare la presa ed al contempo assicurare un facile utilizzo, l'utente sembra portato a tenere l'indice nella parte centrale superiore del pannello posteriore. Ed è proprio lì che sono stati inseriti i tasti d'accensione e del volume. Il pulsante di blocco/sblocco è attorniato da una corona in plastica sporgente che serve da led di notifica, utile soprattutto quando il telefono è capovolto. In questo modo funge da punto di riferimento dato che si trova a cavallo del bilanciere del volume. Le due metà (volume su e giù) se tenute premute permettono di accedere ad alcune funzioni rapide (Quick Memo, Fotocamera). Il corpo è in policarbonato, le forme sono arrotondate, con bordi curvi e in netto contrasto con le forme decise dell'Optimus G. Non è stato utilizzato il vetro probabilmente a causa delle lamentele dell'utenza, insoddisfatta da quanto visto su Nexus 4. Nonostante si sia fatto un passo in avanti in termini di resistenza alle "ditate" i nuovi materiali sembrano catturare le impronte, accentuate ulteriormente dalla trama a strisce delle plastiche. Il terminale disponibile in due colori (bianco e nero) è ben proporzionato (lungo 138,5 mm, largo 70,9 mm, spesso 9,14 mm) e bilanciato (pesa 142 grammi).


Cover

Chi volesse difendere il dispositivo da graffi ed urti potrà usufruire delle cover Quick Window realizzate da LG in 8 differenti colori. Le custodie presentano una finestra che permette di osservare una parte dello schermo. Di volta in volta saranno riportate indicazioni sul meteo,data ed ora, oppure le ultime notifiche.

HARDWARE

Il display con una diagonale di 5,2 pollici ha dei bordi che curvano leggermente verso il basso. Prodotto da LG ha una risoluzione di 1920x1080 ed una densità di pixel di 423 PPI (Pixel Per Inch). Le immagini risultano incredibilmente dettagliate, nitide e senza sbavature, i testi sembrano molto simili, per definizione, a quelli della carta stampata. Questi livelli elevati sono raggiunti anche grazie ad una nuova matrice di sub-pixel RGB (più densa). La presenza di due pannelli tattili sovrapposti migliora il riconoscimento dei tocchi e riduce il bordo a 2,65 mm. I 450 nit di luminosità dello schermo IPS dichiarati dal produttore, non sembrano avvicinarsi alla luminosità misurata attraverso alcuni test sul Nexus 4 (460 nit). La visibilità sotto la luce intensa del Sole è comunque buona. L'angolo di visualizzazione è piuttosto elevato, saturazione e temperatura dei colori permettono di apprezzare i video e le foto. Il livello del nero però è piuttosto scarso, almeno rispetto ad un comune schermo amoled, ma riducendo la luminosità massima, si ottengono immagini leggermente meno "sbiancate" con neri più realistici.

Una novità interessante è l'inserimento di una memoria di supporto al display, laRAM grafica. Quando l'immagine a video non cambia per diverso tempo, la G-RAM si fa carico di aggiornare le informazioni dei pixel. Così si arriva ad riduzione del 26% del consumo energetico poiché l'unità centrale e il controller dello schermo vanno in stand-by.Il centro di controllo risponde bene alle sollecitazioni. Lo Snapdragon 800 (MSM8974) raggiunge una frequenza di 2,3 Ghz, variante più potente sul mercato. Il chip è costituito da quattro CPU Krait 400 realizzate attraverso il processo produttivo TSMC a 28 nanometri Hpm. La tensione d'esercizio è di 1 Volt che si traduce in un minor assorbimento in termini di potenza. Si riscontra anche una minor latenza per l'acceso alla memoria di secondo livello del microprocessore (L2). Questo quad core è affiancato nelle operazioni più pesanti da una GPU Adreno 330 (450 MHz) e da 2 GB di RAM LPDDR3. Queste specifiche assicurano sulla carta una velocità senza precedenti per la navigazione sul web, tra i menu del telefono o quando si gioca. Alcuni aggiornamenti software potrebbero elevare ulteriormente le prestazioni dato che non si raggiungono i livelli di alcuni prototipi realizzati da Qualcomm. Il nuovo processore ha una migliore resa, infatti il consumo energetico è minore di precedenti modelli (Snapdragon 600 e 400). Grazie alla GRAM ed ai chip integrati per la connessione dati 4G si possono raggiungere le 23 ore di uso continuo. I test di uso più comuni però hanno dato risultati decisamente più contenuti: a esempio considerando la navigazione internet sotto rete 3G/4G e utilizzo di videogame si è arrivati ad usare il telefono per "sole" 8 ore. 
La batteria integrata sfrutta in modo efficiente lo spazio interno, si adatta perfino agli angoli curvi sotto il pannello posteriore. L'accumulatore da 3000 mAh (11,4 watt-ora, 3,8 V, SiO+ anode) è del tipo LG Chem che assicura una maggiore resa e durata nel tempo rispetto ai convenzionali componenti con anodo in grafite. La stessa fonte d'alimentazione si ritrova sul Moto X di Motorola, in quel caso però è rimovibile. Il chip PMIC PM8941, integrato nel processore permette di ricaricare la batteria completamente in 96 minuti. La funzione Ricarica Veloce 2.0 è disponibile soltanto se si usa il caricabatterie fornito nella confezione poiché si arriva a correnti di 2 Ampere. 
La connettività 4G sfrutta le bande 1,3,7,8 dell'LTE internazionale, per l'HSPA+ ci sono 1,2,5,8, infine c'è anche l'EDGE quad-band. Completano la dotazione il Wi-Fi conforme allo standard 802.11 a/b/g/n/ac, l'NFC, il Bluetooth 4.0 e il Miracast. È presente anche una porta ad infrarossi che permette di controllare attraverso un'app dedicata buona parte dei dispositivi multimediali presenti sul mercato. Il G2 è venduto in due varianti: 16 o 32 GB di spazio d'archiviazione; in entrambi i casi viene utilizzata una memoria di tipo NAND con file system ext4.

AUDIO E VIDEO

La fotocamera posteriore ed il flash LED sono posizionati al di sopra degli unici tasti fisici presenti sul terminale. LG ha deciso di equipaggiare la lente con cristallo allo zaffiro per ridurre al minimo le eventuali impronte o i graffi. L'ottica da 13 megapixel è di buona qualità, se non dovesse bastare c'è lo stabilizzatore ottico (OIS). Il modulo fotografico controbilancia i movimenti fisici grazie alle informazioni provenienti da un vicino giroscopio. Così si elimina ogni eventuale imperfezione dagli scatti. Il sensore CMOS (Sony IMX135 Exmor RS) da 1/3.06 pollici, con pixel grandi 1.12µm, è più veloce dei precedenti. Anche le ottiche sono di ottima fattura, si arriva a F/2.4 con una lunghezza focale di 4.0 mm (misura equivalente 29-35 mm). È possibile girare video in Full HD a 60 fotogrammi per secondo. Con l'oversampling temporale vengono scattate più foto, poi il software si preoccuperà di combinarle in una singola immagine che sarà priva (in teoria) di difetti macroscopici. Lo stabilizzatore funziona anche mentre si registrano filmati o si scattano foto in condizione di scarsa luminosità. Forse a causa di una non perfetta ottimizzazione in fase di anteprima, l'applicazione fotocamera risulta piuttosto scattosa e non restituisce un feedback in tempo reale fluido come ci si aspetterebbe da un terminale di questa fascia. Riducendo la dimensione delle foto da scattare, scendendo dai 13Megapixel, la situazione non migliora, andando a rafforzare la sensazione che il problema sia in fase di anteprima dello scatto e non nella qualità della fotocamera o del processore. Come da tradizione android l'app fotocamera è affollata di modalità di scatto di ogni tipo, e nonostante una buona reattività dell'interfaccia, non risulta comoda ed intuitiva come si vorrebbe, sopratutto rispetto alla soluzione di casa Apple. Certo le opzioni e gli strumenti di controllo sono in numero decisamente maggiore, ma alcuni si potevano forse spostare in applicazioni a parte, sacrificandole per semplificare l'esperienza globale. Un'esempio su tutti, troviamo assurdo dover selezionare la modalità multiscatto dalle opzioni, quando basterebbe tenere premuto il bottone della focamera per attivarlo, esattamente come accade su iPhone 5S.

In passato sono stati fatti degli interventi sugli altoparlanti per migliorare la resa dei suoni. LG invece ha riscritto parte del codice che riguarda la gestione dell'audio nel sistema operativo (in particolare i moduli ALSA e i controlli del sistema Android). Il G2 è in grado di gestire file sonori (FLAC e WAV) fino a 24 bit con frequenza di campionamento a 192 kHz. I codec usati dal dispositivo sono quelli forniti da Qualcomm. Si sono scelti questi poiché gestiscono i flussi multimediali con una migliore resa. L'intera catena audio (software, codec hardware, cuffie) è stata ottimizzata per l'alta qualità e profondità dei toni. Ovviamente per sentire la differenza è necessario utilizzare delle cuffie o impianto stereo di buona qualità, e non certamente il pur discreto altoparlante integrato. Le cuffie vendute con il telefono lasciano abbastanza a desiderare. All'apparenza molto avanzate, sono scomode da indossare (è necessario inserirle completamente nell'orecchio), con la tendenza a staccarsi e cadere, e con una riproduzione dei bassi quasi nulla. Il telecomando al filo contiene però sia il microfono che i controlli dei tasti volume.

SOFTWARE

Il sistema operativo è Android 4.2.2 a cui LG ha sovrapposto la propria interfaccia grafica. Le personalizzazioni del produttore sono state introdotte a partire dalla versione base dell'OS. I pulsanti di navigazione e la barra di stato (in alto) possono essere modificati, aggiungendovi alcune scorciatoie. Spiccano tra le novità funzioni interessanti e molto utili. Ad esempio il Toc Toc: attraverso un rapido doppio tocco sullo schermo del telefono, questo si ridesta dalla sospensione. L'operazione è reversibile, basta infatti effettuare la stessa manovra su una parte vuota del display per mandare in letargo lo smartphone: una soluzione molto elegante.
Il tasto di blocco-sblocco (nonché di accensione) sul retro è facilmente raggiungibile ma un'ulteriore opzione per risvegliare il terminale non è per niente superflua. Tale funzionalità è resa possibile dal componente DSP 8974 in grado di percepire il tocco anche a schermo spento. Il cavallo di battaglia del produttore sudcoreano è da sempre l'app Quick Memo, per annotare informazioni in modo semplice e veloce. Per richiamare l'app si può fare affidamento anche sul tasto fisico superiore del bilanciere del volume. Abbastanza snervante l'assenza di un tasto per cancellare l'attivazione di quick meno, che si chiude solo dopo aver deciso come salvare la nota.
Grazie ad Answer Me si può rispondere facilmente alle chiamate come si faceva in passato, portando il telefono all'orecchio. Così come sull'Optimus G sono presenti delle app flottanti di cui si può modificare la trasparenza. La funzione nota anche come Qslide permette di spostare le finestra del software avviato dove si vuole sullo schermo. Molto utile se si devono fare due operazioni contemporaneamente. Con lo Slide Aside si possono archiviare fino a ad un massimo di tre app per volta. Uno swype con tre dita sullo schermo durante l'uso di un'applicazione consente di salvarla in memoria, con lo stesso movimento la si richiama. La Modalità Ospite permette di far utilizzare il proprio telefono ad altre persone senza preoccupazioni. Direttamente dalla schermata di sblocco, attraverso sequenze personalizzate, gli amici possono adoperare il telefono con la sequenza che si comunicherà loro. Ogni volta i dati del proprietario resteranno nascosti e intatti.


LG G2 Come tutti i telefoni di punta anche questo ha un prezzo che si aggira sui 600 euro. Il sistema è scattante e l'ottima durata della batteria garantirà un utilizzo senza preoccupazioni. L'utenza sicuramente si troverà spiazzata le prime volte a causa dei tasti spostati sul retro. Basterà qualche ora per riuscire a padroneggiare e sfruttare le funzioni rapide collegate. Dato che HTC naviga in cattive acque e Sony non riesce a vendere come dovrebbe, il mercato degli smartphone Android è nelle mani delle aziende sudcoreane. Il G2 non gode certo della fama del Samsung Galaxy S4, eppure è in grado di surclassarlo sotto molti aspetti. Nel confronto con iPhone 5S invece lo smartphone LG sembra soccombere causa di un software non troppo maturo, ridondante e meno elegante. Anche sul lato aggiornamenti, LG dovrebbe migliorare, si spera a partire da questo G2.