É sempre più difficile vendere gli smartphone, soprattutto nella fascia alta, dove le cifre si fanno consistenti. Le prove sono numerose, dai recenti problemi di Apple e Samsung al generale calo di vendite dell'intero mercato. Per questo motivo, le aziende devono stare sempre più attente al rapporto qualità/prezzo, perchè la concorrenza non manca di certo.
Arriva in questo contesto LG V40 ThinQ, uno smartphone che purtroppo, lo diciamo subito, è "nato vecchio", visto che è arrivato in Italia nel mese di febbraio, proprio a ridosso dell'annuncio di V50 ThinQ, ed è venduto a un prezzo di circa 720 euro su Amazon.it (il prezzo originale era di 999,99 euro).
Un costo che sarebbe stato giustificato dalle caratteristiche tecniche e dalla bontà dello smartphone se fosse uscito 4/5 mesi fa (guarda caso in USA è uscito il 18 ottobre 2018), ma che ora risulta fuori tempo massimo.
Design e unboxing
La confezione di vendita contiene, oltre allo smartphone, un caricabatterie 8V/1.8A, il cavo USB Type-C per la ricarica, la spilla per l'estrazione del vano Dual nanoSIM, delle ottime cuffiette in-ear, dei gommini di ricambio per queste ultime e manualistica varia. LG V40 ThinQ si presenta con delle dimensioni di 158,7 x 75,8 x 7,7 mm, per un peso di 169 grammi. Per quanto riguarda l'ergonomia, il nuovo smartphone della società sudcoreana non è certo piccolo, ma nonostante tutto si riesce ad utilizzarlo tranquillamente con una sola mano. Il grip è buono e il retro non è mai troppo scivoloso.
Molto bella la backcover in grado di garantire degli ottimi giochi di luce e vi assicuriamo che la versione Carmine Red da noi provata è molto piacevole alla vista. Inoltre, quest'ultima non trattiene per nulla le ditate.
Nella parte anteriore i bordi sono contenuti e lo schermo mostra un notch in stile iPhone X, che contiene la capsula auricolare e le due fotocamere frontali. La presenza di queste ultime giustifica quindi quella di una tacca più ampia rispetto ad altri smartphone. LG V40 ThinQ non rincorre dunque la moda del display "all-screen", ma il suo design risulta comunque al passo con in tempi soprattutto grazie all'ottima backcover. Tornando alla parte anteriore, manca il tasto Home: si fa tutto con la navbar a schermo.
Presente un sensore di impronte digitali posto sul retro, che è risultato veloce e funzionale. Tuttavia, abbiamo spesso preferito sfruttare il comodo sblocco facciale offerto da questo V40 ThinQ. Continuando a parlare della parte posteriore, troviamo una tripla fotocamera + flash Dual LED disposti in orizzontale al centro. Gli altoparlanti trovano posto nella parte inferiore, a fianco della porta USB Type-C, del primo microfono e del jack da 3,5mm per le cuffie.
Ottima la presenza di quest'ultimo, che fa capire ancor di più la volontà di LG di non "piegarsi" alle ultime mode, consentendo agli utenti che non dispongono di headset aggiornati all'ultimo standard di usufruire dell'avanzato comparto audio del dispositivo.
Nella parte superiore fa capolino il secondo microfono, mentre sulla destra sono presenti il tasto d'accensione e il carrellino per la SIM. A sinistra troviamo invece i due pulsanti per alzare/abbassare il volume e il tasto per attivare Google Assistant. Abbiamo utilizzato più volte quest'ultimo, la sua posizione non è del tutto comoda e a volte può causare sfioramenti accidentali.
Il dispositivo viene venduto nelle colorazioni New Aurora Black, New Platinum Gray, New Moroccan Blue e Carmine Red. Noi, come già accennato in precedenza, abbiamo testato quest'ultima colorazione, che si differenza dal mercato e riesce spiccare dalla massa. Tirando le somme, il design di LG V40 ThinQ è piacevole alla vista, si distingue dagli altri prodotti e il notch è comunque camuffabile via software nel caso non piacesse. Per non parlare della solidità costruttiva e dei materiali, che sono di livello molto alto. É presente la certificazione IP68 così come quella MIL-STD-810G che ne attesta la resistenza agli urti.
Caratteristiche tecniche
LG V40 ThinQ è spinto da un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 845 operante alla frequenza massima di 2,7 GHz (4 x 2,7 GHz Kryo 385 Gold + 4 x 1,7 GHz Kryo 385 Silver), affiancato da una GPU Adreno 630. Troviamo poi 6GB di RAM e 128GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 2TB), sufficienti per qualsiasi tipo di utilizzo. Si tratta di una configurazione che consente ottime prestazioni in ambito quotidiano, ma la scelta da parte di LG di farla arrivare in Italia a febbraio 2019, quando sono già stati annunciati dispositivi con un processore Snapdragon 855, ci ha fatto storcere un po' il naso. Il display ha un pannello P-OLED da 6,24 pollici con risoluzione QHD+ (2340x1080 pixel) e aspect ratio 19,5:9.
Si tratta di un ottimo schermo, che ci ha dato molte soddisfazioni durante i nostri test. La regolazione automatica della luminosità funziona bene, mentre la modalità Vista Comfort e quella per il colore dello schermo con i vari preset (Cinema, Sport, Gioco, Foto, Web, Esperto) sono gradite aggiunte. Guardare video su questo display è una vera goduria ed LG è riuscita a padroneggiare al meglio questo aspect ratio. Infatti, spesso gli sviluppatori faticano a far riprodurre i contenuti multimediali in 19,5:9 e il risultato è il rendere essenzialmente inutile il notch.
In questo caso, invece, la società sudcoreana è riuscita a realizzare una modalità "ridimensionamento della app" veramente funzionale, che riesce a rendere compatibili la grande maggioranza delle applicazioni. YouTube dispone ancora della solita impostazione zoom (con conseguente crop del video) e Twitch non riesce ad andare oltre i 16:9, ma quelli sono problemi che vanno risolti dagli sviluppatori di terze parti.
Per molte altre applicazioni, invece, è possibile addirittura scegliere se riprodurle in formato originale, in 16:9, in 16,7:9 oppure a schermo intero. Insomma, complimenti a LG, che dispone della gestione software migliore del mercato sotto questo punto di vista.
Passando al comparto fotografico, troviamo una doppia fotocamera frontale da 8 (f/1.9) e 5 (f/2.2) megapixel mentre sul retro è presente una tripla fotocamera composta da un sensore principale da 12 megapixel (f/1.5), da un secondo sensore da 12MP (f/2.4, zoom 2x) e da una terza lente da 16 megapixel (f/1.9 grandangolare). La fotocamera anteriore gira fino alla risoluzione Full HD/30 fps, mentre quella posteriore arriva a 4K/60 fps. Non mancano le modalità Google Lens, Ritratto, AI Cam, Triple Shot, Manuale, Cine Video, Cibo, Slow Motion, Panoramica, Jump-cut flash, Cine shot e AR Stickers.
Presente anche l'HDR e la stabilizzazione ottica per i sensori posteriori. La qualità delle foto scattate è veramente ottima, siamo al top della fascia di prezzo, mentre la dual camera frontale va un po' a perdersi in contesti di scarsa luminosità, ma è comunque sufficiente. Abbiamo provato anche a fare numerosi "punta e scatta" e LG V40 ThinQ ci ha sempre soddisfatti in tal senso. Trovate alcune foto non compresse seguendo questo link.
Fuori scala il comparto audio, con un ottimo volume massimo e la presenza del Quad DAC 32-bit si fa sentire tutta. La tecnologia DTS:X riesce invece a creare un buon effetto surround 3D, mentre i microfoni sono di alta qualità e la voce si sente molto bene. Ci ha deluso molto invece la batteria da 3300 mAh, che ci ha spesso condotto a sera con una carica residua del 5%. Un vero peccato: l'autonomia è uno dei punti fondamentali per un top di gamma. Sono però presenti la ricarica rapida Quick Charge 3.0 e quella wireless Qi.
Software
Il sistema operativo è Android 8.1 Oreo, che al momento in cui scriviamo dispone delle patch di sicurezza del 1 dicembre 2018. La società sudcoreana ha personalizzato molto il software, purtroppo inserendo anche app dalla dubbia utilità, dovute anche dalla partnership con TIM in Italia. Infatti, l'unica versione di LG V40 ThinQ venduta nel nostro Paese è quella brandizzata con il succitato operatore. Questo significa che ogni qualvolta si accende lo smartphone appare l'animazione con il logo TIM, la presenza di uno sfondo di default legato all'operatore e ovviamente il proliferare di widget e applicazioni legati all'azienda italiana.
Oltre alle classiche applicazioni, come Google o Amazon, qualche social network e quelle utili sviluppate da LG (come il comodo File Manager), troviamo MyTIM Mobile, TIMpersonal, TIMMUSIC, TIMVISION, TIM MyNews, Doctor TIM e Top App.
Tutto software poco utile per chi non dispone di una SIM TIM e anche i clienti di questo operatore potrebbero non apprezzare la scelta. Per fortuna, le applicazioni citate sono tutte disinstallabili. A proposito, LG ha implementa una funzionalità chiamata "Cestino delle app". In parole povere, quando l'utente prova a eliminare un'app essa viene in realtà messa in un cestino e può essere ripristinata entro 24 ore. Questo può sì risultare comodo in certi contesti, ma rende anche la procedura di disinstallazione meno funzionale, visto che l'utente deve premere più volte ed entrare in un'apposita schermata per eliminare definitivamente un'app. Inoltre, la personalizzazione effettuata da LG alle Impostazioni non ci è piaciuta molto, con menu piuttosto confusionari: spesso trovare una voce non è molto semplice, dovendo accedere a sottocategorie varie.
Per farvi un esempio concreto, per cercare aggiornamenti per il software, l'utente deve recarsi in Impostazioni, poi in Generali, poi in Centro aggiornamenti, poi in Aggiornamento software e infine in Controlla aggiornamenti. Ben realizzata invece la modalità effetto video HDR, che applica un ottimo effetto HDR durante le riproduzione dei video, con colori più luminosi e vivaci. Per il resto, il sistema operativo gira ovviamente in modo molto fluido.
Prestazioni, benchmark e confronto
Non abbiamo riscontrato alcun problema di fluidità con questo LG V40 ThinQ, anche con app "pesanti" come Facebook, Instagram e Twitter. Per gli amanti dei benchmark, lo smartphone ha fatto registrare un punteggio di 258234 punti su AnTuTu e di 2438 punti in single-core e 8759 punti in multi-core su GeekBench. Prestazioni chiaramente di tutto rispetto e paragonabili ai top di gamma dello scorso anno, ma ricordiamo che siamo nel 2019 e i primi smartphone con Snapdragon 855 si stanno già facendo vedere, come lo Xiaomi Mi 9, montante proprio quest'ultimo SoC, che viene venduto a un prezzo di 450 euro su Amazon.it e ha fatto registrare un punteggio di 372000 punti su AnTutu. Insomma, siamo su altri livelli. Tralasciando l'ultimo dispositivo, Xiaomi PocoPhone F1 aveva già fatto registrare un punteggio di 263410 punti nella nostra recensione risalente a settembre 2018. Lo smartphone in questione è attualmente venduto a un prezzo di circa 280 euro su Amazon.it. Insomma, LG V40 ThinQ presenta delle prestazioni pure che non sono da top di gamma, almeno per gli standard del 2019.
Gaming
Abbiamo testato una selezione di cinque titoli: Assassin's Creed Identity, Real Racing 3, Modern Combat 5, ARK: Survival Evolved e ovviamente PUBG Mobile. I primi tre sono usciti ormai da diversi anni e non dispongono di elevate richieste tecniche, mentre gli ultimi due possono mettere a dura prova anche smartphone di fascia alta.
Assassin's Creed Identity gira molto bene, senza alcun tipo di lag e con dettagli al massimo, ma d'altronde stiamo parlando di uno spin-off della serie (sviluppato da Blue Byte) uscito nel 2016, che presenta una grafica 3D non troppo complessa e ampiamente superata dai titoli mobile lanciati negli ultimi due anni.
Anche Real Racing 3 di Electronic Arts gira in modo impeccabile. Uscito nel 2013, il titolo è stato spesso aggiornato dalla società californiana, ma ormai il comparto grafico inizia a sentire il peso degli anni. Stesso discorso per Modern Combat 5 di Gameloft, uscito nel luglio del 2014, che gira in modo molto fluido e a dettagli massimi su questo LG V40 ThinQ.
Passando ai titoli più recenti, ARK: Survival Evolved gira fluidamente anche a "High", senza alcun calo di framerate o problemi vari. Parlando invece di PUBG Mobile, attualmente uno dei titoli più giocati su smartphone, qui sopra potete vedere qualche minuto di gameplay registrato durante la nostra prova. Il titolo di Tencent Games viene automaticamente impostato con dettagli su "HD" e frame rate su "High". Tuttavia, il gioco gira molto bene anche con settaggi su Ultra.
Dal video, si nota come PUBG Mobile offra una ottima fluidità, senza alcun tipo di compromesso a livello di grafica. Non mancano anche delle funzionalità in-game pensate per disattivare le notifiche durante il gioco e poco altro. Insomma, LG V40 ThinQ può tranquillamente essere utilizzato come "smartphone da gaming" anche dai videogiocatori più esigenti.
LG V40 ThinQ è uno smartphone che ha generato in noi amore e odio. Da una parte siamo sicuramente dinanzi a un dispositivo completo, che cerca di inserire tutto ciò di cui l’utente ha bisogno, dal design curato alla solidità costruttiva passando per la porta USB Type-C e per il jack audio per le cuffie. Quelle che sono venute a mancare sono però le tempistiche di rilascio: un top di gamma con Snapdragon 845 e Android Oreo a marzo 2019 inizia ad essere già datato per la velocità a cui si muove il mercato e alcune personalizzazioni lato software, l’autonomia non al top e il “prezzo pieno” non aiutano sicuramente il confronto con la spietata concorrenza. Inoltre, il dispositivo è uscito in Italia pochi giorni prima dell’annuncio del suo successore V50 ThinQ: forse conviene attendere questo per puntare su un telefono LG.