POCO M4 Pro 5G Recensione: uno smartphone curato al giusto prezzo

POCO è riuscita a portare sul mercato uno smartphone 5G economico adatto a svolgere le principali attività quotidiane.

POCO M4 Pro 5G Recensione: uno smartphone curato al giusto prezzo
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Ogni smartphone è in grado di suscitare delle sensazioni diverse in chi lo prova. D'altronde, siamo degli esseri umani e proprio i nostri valori, così come le nostre emozioni, sono in fin dei conti tra i parametri che ci guidano nella scelta di un determinato brand o prodotto, con la speranza che possa fornirci un'esperienza che si integri al meglio con la nostra vita. Per questo, al netto di questioni più o meno evidenti, come possono esserlo le caratteristiche tecniche, quello che porta molte persone alla decisione finale va ben oltre il processore presente sotto la scocca.

La filosofia di POCO

In questo contesto, POCO è un marchio giovane in tutto e per tutto, che mira a un target consapevole e appassionato, in grado di utilizzare uno smartphone Android low cost sfruttandone tutte le possibilità.

Un esempio calzante potrebbe essere il classico studente fuori sede, con un portafogli limitato e una viscerale passione per la tecnologia. Ciò che manca è proprio un budget adatto alla fascia alta o in alcuni casi anche a quella media. In situazioni di questo tipo, riuscire a tirare fuori qualcosa di più da un dispositivo a basso costo, come si faceva durante i tempi d'oro del modding, è sempre stata un'operazione alquanto intrigante.
POCO, da questo punto di vista, sposa appieno tale filosofia, puntando a offrire tanto a poco prezzo. L'ultimo arrivato è il nuovo POCO M4 Pro 5G, dispositivo venduto ad appena 199,90 euro tramite il portale di POCO nel taglio da 4/64 GB. Noi, invece, abbiamo provato il modello da 6/128 GB, che al momento in cui scriviamo costa 219,90 euro.
Sarà l'arrivo delle prime avvisaglie delle festività, che fanno risvegliare un po' più del solito i sentimenti, ma con POCO M4 Pro 5G è scattato il momento nostalgia e siamo ritornati ai tempi in cui avevamo bisogno di un fido compagno tuttofare e possibilmente poco costoso.

Un design non scontato

Sicuramente è una questione di gusti, ma con la colorazione Cool Blue è stato amore a prima vista. Messo da parte l'anonimato dell'omonima colorazione del predecessore POCO M3 Pro 5G, qui il brand ha puntato su un azzurro più acceso e dal nostro punto di vista più a fuoco rispetto a ciò che vuole rappresentare, ovvero la freschezza della gioventù. Tra l'altro, i giochi di luce della backcover non sono male e sul mercato esistono anche le colorazioni Power Black e POCO Yellow
Il modulo fotografico si fa più imponente e piazza ben in vista due elementi: il logo dell'azienda e la scritta AI (intelligenza artificiale), indizio che ci proietta nel presente della fascia alta e nel futuro di questa, al fianco del 5G che è stato mantenuto nel nome. Anteriormente, il pannello ospita un foro per la fotocamera in alto al centro. Tutto torna, per un design che cerca di ricreare un'atmosfera sognante e rivolta al futuro.

Non tutto, però, è perfetto. Il peso di 215 grammi è leggermente più elevato di altre soluzioni, nonostante in linea generale le dimensioni di 163,56 x 75,78 x 8,75 mm non siano poi così esagerate. Il risultato è un dispositivo che dispone di una maneggevolezza non esattamente delle migliori, ma ormai un buon numero di persone è abituato a soluzioni di questo tipo e dunque siamo sicuri che pressoché nessuno avrà reali problemi in tal senso. Questo vale anche per la sporgenza del modulo fotografico, che è presente ma non rappresenta un vero problema in questo contesto. Difficile, poi, lamentarsi dell'uso preponderante della plastica in termini di materiali, visto che in un dispositivo low cost è necessario fare delle rinunce, tra cui proprio quella di un rivestimento Premium.

Per il resto, tutto è al suo posto. Il riconoscimento facciale è disponibile e il pulsante d'accensione, collocato sul lato destro dello smartphone, funge anche da sensore per le impronte digitali. Al fianco di quest'ultimo c'è il bilanciere del volume, mentre in alto troviamo un microfono, il sensore IR e l'altoparlante. Sul lato sinistro trova invece posto il carrellino per la SIM, in configurazione dual nanoSIM o singola SIM e microSD, così come il lato inferiore presenta il jack audio da 3,5 mm per le cuffie, un secondo microfono, la porta USB Type-C e un ulteriore altoparlante.

La confezione di vendita non lascia nulla al caso: al suo interno troviamo adesivi POCO, manualistica varia, una comoda cover trasparente, un cavo USB Type-C/USB Type-A e un caricabatterie da 33W. La proposta del brand si presenta quindi sin da subito come completa, al netto dell'assenza delle cuffie, aspetto trascurabile in questa fascia di prezzo.

La scheda tecnica di POCO M4 Pro 5G

I più attenti si ricorderanno sicuramente di quanto accaduto con il predecessore POCO M3 Pro 5G a livello prestazionale, in cui si era puntato, forse con troppa fretta, più all'implementazione del supporto al 5G che all'ottimizzazione del dispositivo. La configurazione adottata all'epoca non ci convinse più di tanto, ma i tempi sono evidentemente maturi per uno smartphone 5G low cost in grado di gestire come si deve le operazioni di tutti i giorni.

Infatti, l'adozione del processore MediaTek Dimensity 810, SoC del 2021 affiancato in questo caso da 4 o 6 GB di RAM LPDDR4X e 64 o 128 GB di memoria interna UFS 2.2, espandibile tramite microSD fino a 1TB, ha migliorato la situazione quel che basta per permettere allo smartphone di collocarsi nella media della fascia di prezzo per quel che riguarda le performance. Insomma, i tempi del dimenticabile MediaTek Dimensity 700 e dei lag che si presentavano nel quotidiano, dall'apertura di pagine Web ai contenuti multimediali più impegnativi, sono finalmente soltanto un lontano ricordo. I benchmark hanno fatto registrare 600 punti in single-core e 1.808 punti in multi-core su GeekBench, nonché 337.878 punti su AnTuTu Benchmark v9.

C'è da sottolineare, però, che in alcuni test finali di AnTuTu lo smartphone ha a dir poco faticato, non riuscendo a portare a termine alcune prove. Nonostante questo, nell'ambito quotidiano a livello prestazionale non c'è essenzialmente alcun tipo di problema. Pur non trattandosi del dispositivo più prestante in commercio, POCO M4 Pro 5G è tranquillamente in grado di sorreggere le classiche operazioni giornaliere. Tra l'altro, a supporto ci sono un'ampia batteria da 5.000 mAh e il supporto alla ricarica da 33W. Nessun problema nel portare a casa la singola giornata, ma alcuni utenti potrebbero arrivare tranquillamente a chiudere la seconda. In caso non bastasse, il rapido caricabatterie farà il resto.

Il target a cui si rivolge il prodotto potrebbe volerne fare un uso multimediale. POCO ha capito quest'esigenza, dotando il dispositivo innanzitutto di un comparto audio stereo, che non presenta un volume dei più elevati ma mira a una qualità generale maggiore rispetto alla fascia di prezzo, senza ovviamente fare miracoli. C'è poi un display LCD da 6,6 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), refresh rate di 90 Hz e touch sampling rate di 240 Hz. Queste specifiche consentono di percepire un senso di fluidità elevato, mentre l'ampio schermo e la presenza dei DRM Widevine L1 consentono di godersi in FullHD i contenuti delle principali piattaforme, da Netflix ad Amazon Prime Video. Contestualizzando lo smartphone nella sua fascia di prezzo, i colori sono ben tarati e la luminosità non è male. Insomma, POCO M4 Pro 5G può risultare un buon compagno per far viaggiare la mente e non a caso l'abbiamo messo alla prova con l'ultima fatica di Zerocalcare, di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Strappare lungo i bordi.

Arrivati a questo punto della recensione, qualcuno potrebbe pensare che POCO abbia lasciato da parte il comparto fotografico. Nulla di più sbagliato. In questa fascia, poi, non servono prestazioni da top di gamma ma qualcosa quantomeno in grado di non far sfigurare. Da questo punto di vista, POCO M4 Pro 5G presenta una doppia fotocamera posteriore composta da un sensore principale da 50MP (f/1.8), affiancato da un modulo ultrawide a 119 gradi da 8 MP (f/2.2), mentre anteriormente fa capolino una lente da 16MP (f/2.45). Al netto di questioni estetiche, gli altri tre elementi presenti sul retro contengono semplicemente un flash LED, un puntino rosso e una scritta AI. Qualcuno potrebbe non vedere esattamente bene questa scelta di POCO, ma anche qui si tratta di pura "filosofia nerd": bisogna andare oltre alle apparenze e puntare dritti al sodo, senza inutili lenti da pochi MP. Una dichiarazione d'intenti non di poco conto, che siamo sicuri verrà apprezzata da un certo tipo di pubblico.

Al netto delle idee alla base della scelta, POCO M4 Pro 5G fa fede alla promessa di offrire una buona qualità complessiva. Le foto escono bene di giorno anche grazie al sapiente utilizzo dell'intelligenza artificiale, mentre di notte il rumore digitale si fa notare in determinati contesti. In ogni caso, si possono scattare discrete foto grandangolari e il massimo zoom digitale arriva al 10x. Non c'è invece l'opzione le macro, per cui sarebbe stato necessario un sensore aggiuntivo, ma difficilmente ne abbiamo sentito la mancanza. Gli scatti anteriori non sono male e risultano tranquillamente utilizzabili a livello social.

In parole povere, il comparto fotografico del dispositivo è buono per la fascia low cost del mercato, anche se si porta dietro i classici limiti di quest'ultima, tra cui la registrazione video, in cui è meglio non andare oltre i 1080p/30 fps. Se volete approfondire la questione, potete dare un'occhiata ad alcune foto non compresse che abbiamo inserito nella nostra cartella Drive dedicata a POCO M4 Pro 5G.
Oltre alla presenza del supporto alle reti 5G, ampiamente anticipato dal nome del dispositivo, il reparto connettività è completo di Bluetooth 5.1, Dual SIM (dual standby), NFC e Wi-Fi dual-band.

Dal software completo al casual gaming

L'esperienza software di POCO M4 Pro 5G è basata su Android 11 con personalizzazione MIUI 12.5, che al momento in cui scriviamo ha ricevuto le patch di sicurezza di novembre 2021. L'interfaccia di Xiaomi, che in questo caso punta sul POCO Launcher, oramai la conosciamo a menadito, tanto che risulta superfluo approfondirla in questa sede. Personalizzazione e funzionalità aggiuntive sono le parole chiave, per un comparto software completo e in costante aggiornamento.

C'è, in ogni caso, ancora del lavoro di pulizia da fare, per via della presenza di app preinstallate dalla dubbia utilità (vedasi, ad esempio, Bubble Shooter And Friends) e di qualche pubblicità. Tuttavia, questo permette di contenere il costo finale per l'utente e non va in realtà a interferire troppo con l'uso del dispositivo, considerato anche il fatto che generalmente le app in più si possono tranquillamente disinstallare. Per il resto, la fluidità di sistema è buona e tutto è migliorato dal refresh rate fino a 90 Hz. Per maggiori dettagli, consigliamo di dare un'occhiata al nostro approfondimento legato alle novità della MIUI 12.5.

Uno smartphone per appassionati di tecnologia va provato anche in ambito gaming, considerando però che si fa pur sempre riferimento a un dispositivo dal prezzo contenuto e non del tutto focalizzato sui videogiochi mobile. Quello che conta per un dispositivo come POCO M4 Pro 5G, però, è che si riesca ad avere un'esperienza godibile con i titoli più popolari presenti sul Play Store.

Fortnite, purtroppo, non risulta compatibile, ma questo accade con tanti altri dispositivi low cost, anche per via dell'esclusione del titolo di Epic Games dal negozio digitale ufficiale di Google. Tuttavia, titoli particolarmente noti come COD Mobile, PUBG: New State e FFVII The First Soldier, il battle royale di Final Fantasy, si lasciano giocare senza particolari problemi. Più precisamente, la configurazione ideale per COD Mobile prevede dettagli su Medio e FPS su Alto, mentre PUBG: New State risulta godibile con preset Medium. Per quel che concerne il nuovo FFVII The First Soldier, invece, l'impostazione di base con preset Medio è più che sufficiente. Ad aiutarci in questo frangente, il nuovo POCO integra anche la funzionalità Turbo, la cui utilità, purtroppo, è abbastanza limitata.

POCO M4 Pro 5G POCO M4 Pro 5G è un dispositivo giovane e coerente. Il design si fa notare e punta dritto al punto: due dei pallini del comparto fotografico posteriore racchiudono semplicemente simboli o scritte, come a volersi prendere gioco della spasmodica corsa al maggior numero di sensori possibile, che spesso porta all'inserimento di inutili lenti dedicate a bassa risoluzione. Questa filosofia si ripercuote sull'intera esperienza offerta dal dispositivo. I sentimenti si possono esprimere tramite il buon design, ma poi a fare la differenza sono soprattutto l'ottima autonomia, il pannello LCD con refresh rate di 90 Hz, il comparto fotografico che non delude le aspettative, il software molto completo e la presenza di 5G, jack audio per le cuffie e NFC. Le prestazioni sono nella media, ma sono in grado di sorreggere tranquillamente il contesto quotidiano, nonché di garantire un po' di casual gaming. Certo, non è tutto perfetto: peso e dimensioni non sono dei più contenuti, c'è qualche app preinstallata che qualcuno potrebbe considerare di troppo, qualche imperfezione a livello fotografico non manca e non siamo certamente dinanzi al dispositivo più prestante presente sul mercato. Tuttavia, se ci perdonate il volontario gioco di parole, si può affermare che questo smartphone offre tanto a POCO, visto il prezzo di partenza di appena 199,90 euro, adatto anche alle tasche dello studente squattrinato che un po' tutti siamo stati.

8.5