La "nuova" Microsoft di Satya Nadella continua a sfornare programmi e prodotti sempre più interessanti. L'arrivo del nuovo CEO sembra infatti aver dato sbocco alla creatività delle tante intelligenze cresciute negli anni in seno alla compagnia, per troppo tempo nascoste dietro alle simboliche colonne d'ercole rappresentate da Office e Windows. L'ultima idea riemersa dagli scantinati di Redmond è Hyperlapse Camera, un software in grado di creare dei video stabilizzati in Time Lapse a velocità variabile. La differenza sostanziale con la miriade di programmi simili è che Hyperlapse Camera sfrutta un particolare algoritmo per la stabilizzazione ottica in grado di scegliere particolari frame da usare come riferimento, per ottenere un flusso video il più possibile saldo e fluido. Un particolare fondamentale se vogliamo effettuare riprese di scene particolarmente dinamiche.
Time Lapse e stabilizzazione
Per Time Lapse si intende, in tecnica cinematografica, una ripresa in cui la frequenza di cattura delle immagini (ovvero il numero di frames per secondo) è molto inferiore a quella di riproduzione. L'effetto percepito dai nostri occhi durante la visione è quello di un'azione accelerata, cosa che rende questa tecnica ideale per condensare in brevi filmati fenomeni naturali molto lunghi (esempio tipico è lo sbocciare di un fiore). Più è grande la differenza tra frequenza di cattura e quella di riproduzione, più questo effetto è accentuato; si dimostra infatti che la velocità di riproduzione percepita è direttamente proporzionale al rapporto tra i suddetti frames rate. Questa tecnica, insieme a particolari effetti e regolazioni fotografiche, ha permesso la realizzazione di filmati davvero particolari e suggestivi, che hanno donato una certa popolarità a questa tecnologia, tanto che un'opzione nativa per filmati in Time Lapse è stata inserita nei software fotografici di diversi dispositivi di ultima generazione (iPhone su tutti). Per la sua capacità di riassumere in pochi secondi eventi molto lunghi, il Time Lapse ha riscosso un notevole successo anche nel mondo degli sportivi o più in generale delle persone che vogliono documentare e condividere le proprie gesta. Dalla passeggiata nel parco ad un lancio col bunjee jumping, variare la velocità dell'azione concede sempre un bonus di spettacolarità. Grazie all'accelerazione dei filmati possibile con Time Lapse inoltre, gli utenti possono gestire la lunghezza della clip ponendo maggior enfasi solo sui momenti davvero salienti delle proprie attività. Data la natura particolarmente dinamica di queste riprese tuttavia, la visione accelerata tende ad amplificare l'instabilità dei filmati, rendendoli davvero poco godibili. Per contrastare questo fenomeno, all'interno dei software di registrazione in Time Lapse, sono stati integrati degli algoritmi di stabilizzazione che si basano su numerosi fattori. Uno degli ultimi programmi usciti, Hyperlapse di Instagram, utilizza i dati di accelerometro e giroscopio per bilanciare le oscillazioni del punto di vista durante la registrazione. La principale differenza tra il software Microsoft e la concorrenza è proprio nell'algoritmo di stabilizzazione: la soluzione sviluppata dagli ingegneri americani prevede una particolare ricostruzione delle clip basata sui soli fotogrammi, senza ausili di informazioni provenienti da sensori esterni. Questo sistema, risultato di oltre 20 anni di ricerca sulla fotografia computazionale, permette, a detta degli sviluppatori, di ottenere filmati a velocità variabile perfettamente stabili e a fuoco. Non bastasse tale premessa, in virtù del particolare algoritmo, Hyperlapse di Microsoft permette di variare la velocità di video già esistenti. Unico tra i programmi di questo tipo in circolazione.
Hyperlapse per Android

Hyperlapse Camera è l'app pensata da Microsoft per sfruttare concretamente il nuovo algoritmo grafico sviluppato. Disponibile in versione stabile per Windows Phone e Windows, è da poco installabile in beta per Android (iscrivendosi alla community dedicata su Google Plus). Realizzando un nuovo filmato o processandone uno esistente, è possibile ottenere un nuovo montaggio con velocità variabile e stabilizzato. Nel dettaglio, la tecnica usata da Hyperlapse consiste di 3 passaggi: ricostruzione, pianificazione della traiettoria e rendering. Nella prima fase , quella della ricostruzione, viene creato un modello tridimensionale del percorso all'interno del quale viene individuata la traiettoria effettuata dall'inquadratura. Questo percorso viene utilizzato nel secondo step per selezionare alcuni frames che fungono da ancora per il filmato e che verranno utilizzati come riferimento. I fotogrammi restanti vengono diversamente distribuiti e fusi insieme nel resto della sequenza, per compensare distorsioni e artefatti dovuti alla processazione e all'instabilità.L'ultima fase è quella del rendering vero e proprio nel quale, sfruttando le informazioni raccolte nelle prime due, il video viene realizzato. Per quanto riguarda l'applicazione testata (la versione beta per Android), l'interfaccia risulta davvero minimale e composta da due pulsanti, uno per registrare una nuova clip e l'altro per importarne una esistente. L'interfaccia di registrazione permette poche regolazioni (tra cui l'uso del flash) e l'utilizzo di entrambe le fotocamere, sia quella posteriore che quella frontale. Una volta realizzato il video, l'app ci metterà difronte ad una semplice schermata che ci permette di accelerare, fino ad un massimo di 32 volte, la velocità di riproduzione. Variando il moltiplicatore tramite cursore, viene mostrata in tempo reale un'anteprima dell'output; il tempo di rendering finale è davvero breve, al contrario di quanto pronosticabile, vista la complessità del post processing. Il risultato, nella stragrande maggioranza dei test, è sorprendente: le immagini risultano godibili anche in caso di movimenti di camera bruschi e panning davvero forzati. In definitiva già da questa beta traspare la bontà dell'algoritmo MS, che anche nelle prove comparative effettuate (con Hyperlapse di Instagram in particolare) è uscito sempre vincitore.