Motorola Defy Recensione: perché scegliere uno smartphone rugged nel 2021

Bullitt e Motorola rilanciano una gamma di smartphone che gli appassionati dei tempi d'oro ricorderanno con affetto. Ecco la nostra prova.

Motorola Defy Recensione: perché scegliere uno smartphone rugged nel 2021
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A volte ritornano, questa volta è proprio il caso di dirlo. In questi giorni, infatti, è tornata sul mercato la gamma di smartphone Defy, primo frutto del promettente sodalizio tra Motorola e Bullitt. Per coloro a cui il nome Defy proprio non dice nulla, e del resto sono ormai passati più lustri dagli ultimi modelli, ricordiamo che si tratta di una linea di dispositivi particolarmente resistenti, da Motorola Defy MB525 a Defy Pro, usciti a cavallo tra il 2010 e il 2011. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma dobbiamo ammettere che le ultime settimane in compagnia di Motorola Defy 2021 sono state per certi versi atipiche, sia per il peso specifico del nome che porta, sia perché i rugged non sono più diffusi come un tempo.

Il nuovo Motorola Defy viene proposto a 329 euro tramite il portale ufficiale di Motorola. Scopriamo come si è comportato.

Resistente a polvere, acqua, cadute e altro

In un periodo non esattamente dei più rosei per l'industria, a causa della carenza di chip, il dubbio che il ritorno ai dispositivi rugged nel 2021 fosse semplicemente una mossa di marketing era forte, insieme a quello che Motorola si fosse potuta limitare a svolgere il compitino nel suo sviluppo. Il beneficio del dubbio è una componente essenziale e sempre presente in ogni prodotto, ma i timori delle premesse sono svaniti in pochi secondi. Per il suo ritorno in outdoor, Motorola ha fatto una scelta molto saggia, quella di scegliere di collaborare con Bullitt, realtà già nota nell'ambiente per via dei dispositivi brandizzati CAT, e la sensazione che si ha sin dal primo impatto con questo smartphone è proprio quella di un dispositivo ben pensato.

Questo dispositivo garantisce infatti un'ottima solidità, senza però dimenticare del tutto il design. Motorola Defy 2021 non rientra tra i dispositivi più eleganti del mercato, ma ha un'estetica che premia. In virtù delle sue caratteristiche peculiari, infatti, non si lascia andare ai canoni della categoria con un peso spropositato o un aspetto particolarmente spinto come i cugini CAT. Dal nostro punto di vista, un modello come questo, deve sicuramente risultare resistente alle principali problematiche che possono sorgere nei contesti lavorativi di un certo tipo e quindi non disattendere quelle che sono le sue prerogative, ma anche risultare in grado di essere utilizzato senza troppi problemi in un ambiente casalingo o comunque negli altri ambiti che orbitano attorno alla vita professionale e personale di un individuo.

Da questo punto di vista, Motorola Defy è un ottimo mix. Le dimensioni di 169,8 x 78,2 x 10,9 mm non sono esagerate, così come il peso di 232 grammi non risulta troppo elevato, avvicinandosi anche a quanto visto in passato con alcuni dispositivi classici. Per quel che concerne le protezioni, non poteva certamente mancare la certificazione IP68, per uno smartphone è impermeabile fino a 1,5 metri per 35 minuti, nonché resistente a sabbia, acqua, polvere, sporco, umidità e nebbia salina. Presente all'appello anche la certificazione militare MIL SPEC 810H per lo shock termico, che gli conferisce una protezione alle variazioni di temperatura comprese tra -30°C e 75°C per un massimo di 30 minuti. Motorola Defy è inoltre a prova di vibrazioni di categoria 4 e di caduta fino a 1,8 metri. A tal proposito, in confezione viene fornito un comodo cordino che permette di ridurre il più possibile le chance di perderlo. A livello di igiene, invece, il dispositivo può essere lavato con saponi e disinfettanti.

Tranquilli, Motorola Defy sta bene anche dopo questi test

Lo smartphone dispone di un involucro esterno in TPU resistente all'usura, nonché di un PCB rinforzato per una maggiore rigidità. Ci sono poi tutta una serie di caratteristiche atte a migliorare la presa, assorbire gli urti e rendere impermeabile il dispositivo (pensiamo, ad esempio, alla membrana legata alla porta USB Type-C, nonché alla protezione Corning Gorilla Glass Victus). Insomma, tra resistenza a cadute, temperature estreme, liquidi, graffi e polvere, l'attenzione ai dettagli non manca di certo. Tra l'altro, lo spessore dello smartphone consente di non far sporgere il modulo fotocamere posteriore e Motorola ha dotato il dispositivo di un tasto programmabile con modalità Push To Talk, per esempio tramite Mototalk, ma in alternativa è possibile scegliere delle azioni rapide come l'apertura di un'app specifica per doppia pressione e pressione prolungata. Il pulsante PTT è collocato sul lato destro del dispositivo, a fianco dei classici bilanciere del volume e tasto d'accensione. In alto fa invece capolino il jack audio da 3,5 mm per le cuffie, che potrebbe fare felice più di qualcuno, affiancato da un microfono. Il lato sinistro presenta il carrellino dual nanoSIM, o singola SIM e microSD, e l'occhiello per inserire il laccetto da polso con cordino staccabile. In basso troviamo infine la porta USB Type-C, un microfono e l'altoparlante.

Il display è fullscreen ed è provvisto di un notch a goccia collocato in alto e centralmente, al di sotto della capsula auricolare, mentre per quel che riguarda i metodi di sblocco sul retro c'è un sensore biometrico per le impronte digitali dedicato e non manca il riconoscimento facciale, con buone performance. Le colorazioni disponibili sono Verde Metallizzato e Nero: noi abbiamo avuto modo di provare quest'ultima variante, che ben si contestualizza nell'ambito rugged senza esagerare, risultando meno complicato di tanti altri dispositivi di questo tipo. Nella confezione di vendita, oltre al dispositivo e al cordino, troviamo manualistica, spilla per l'estrazione del carrellino SIM, un cavo USB Type-C/USB Type-A e un caricabatterie da 20W. Difficile, in questo caso, chiedere di più.

Tutte le certificazioni di resistenza di Motorola Defy, benché particolarmente interessanti per alcune categorie, possono in realtà tornare straordinariamente utili anche in un contesto quotidiano. D'altronde, nel corso delle nostre frenetiche vite può sempre accadere qualche imprevisto, come una caduta dalla bici, il versamento del caffè sullo smartphone oppure molto semplicemente dimenticarsi lo smartphone sul cruscotto in una giornata soleggiata. Insomma, se si tratta di un dispositivo sicuramente indicato per un target specifico, potrebbe in realtà tornare utile anche in contesti meno movimentati.

Le prestazioni vanno bene per l'utente medio

Motorola Defy risulta molto interessante se si cerca un dispositivo di tipo rugged, ma come si comporta in termini prestazionali? Come ampiamente preventivabile, visto anche il prezzo, si dovrà scendere un po' a compromessi.

Sotto la scocca troviamo il SoC Qualcomm Snapdragon 662, affiancato da 4GB di RAM e 64GB di memoria interna (espandibile tramite microSD). Rimanendo in casa Motorola, la configurazione ricorda da vicino quella vista con l'entry-level Motorola Moto G9 Play a metà 2020 e, a dirla tutta, le somiglianze a livello di scheda tecnica tra i due dispositivi sono piuttosto marcate. Le prestazioni sono più vicine alla fascia bassa che a quella media, ma vanno tutto sommato bene per un utente che deve svolgere solamente operazioni di base nel quotidiano. La fatica nei benchmark sintetici è evidente, tuttavia su GeekBench in single-core si arriva a 314 punti, mentre in multi-core si raggiungono i 1431 punti.

Se le prestazioni non sono propriamente perfette, c'è da dire che l'ampia batteria da 5.000 mAh fa invece il suo, consentendo sempre di raggiungere il termine della giornata. Siamo inoltre sicuri che in uno scenario tipico si riuscirà ad arrivare alle fatidiche due giornate, ma pur rivelandosi buona, nel corso della nostra prova l'autonomia ha fatto segnare risultati leggermente sotto le aspettative al netto della capienza. Un altro aspetto che ci ha fatto un po' storcere il naso è la ricarica a 20W, sufficientemente rapida per avere una buona esperienza, ma non al livello degli standard che ormai si stanno diffondendo anche nelle fasce più basse del mercato. Insomma, qualche compromesso qua e là c'è, ma la natura rugged del prodotto in questo caso consente di chiudere un occhio e di giustificarlo.

Coloro che hanno bisogno di uno smartphone resistente e non vogliono spendere troppo si accontenteranno dunque dello schermo IPS LCD da 6,5 pollici con risoluzione solamente HD+ (1600 x 720 pixel). Il suo più grande pregio è quello di essere protetto da Corning Gorilla Glass Victus, nonché pensato per essere utilizzato anche con le dita bagnate, ma la risoluzione è limitata per gli standard attuali e i contrasti non sono esattamente dei migliori. Non è uno smartphone su cui puntare se il focus è l'uso multimediale, considerato anche un comparto audio non dei migliori, ma se queste necessità si fermano a qualche video su YouTube e poco altro, non ci si può lamentare più di tanto. In ogni caso, per quel che riguarda le piattaforme di streaming non mancano i DRM Widevine L1, quindi c'è la possibilità di riprodurre i contenuti in HD.

Il comparto fotografico è composto da una tripla fotocamera posteriore con sensore principale da 48MP con apertura f/1.8, affiancato da due moduli a 2MP per la profondità di campo e per le macro. Questo complesso è in grado di realizzare foto di qualità discreta per la fascia media in contesti con buona luce, ma tutti i limiti del reparto emergono invece nei contesti a luminosità meno generosa, in cui il rumore si fa notare eccome. Non siamo, però, davanti a un completo disastro, e questo consente a Motorola Defy di raggiungere tranquillamente la sufficienza. Tra i limiti del reparto troviamo la totale mancanza di una lente grandangolare, ma anche la qualità di macro, video (che arrivano al Full HD/60fps) e foto anteriori (con sensore da 8MP) non è delle migliori. In ogni caso, se volete dare un'occhiata a qualche foto non compressa, potete farlo consultando la nostra cartella Drive dedicata a Motorola Defy.

Per quel che riguarda invece il comparto connettività, non manca essenzialmente nulla: 4G LTE, Wi-Fi dual-band a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0 e NFC sono infatti al loro posto. Va tuttavia detto che in alcuni contesti la ricezione del segnale Wi-Fi in generale ci è parsa un po' sottotono rispetto ad altri dispositivi, ma nulla che comprometta realmente l'esperienza.

Software stock: un classico di Motorola

C'è ben poco da analizzare relativamente al sistema operativo. Infatti, come da tradizione, Motorola ha implementato un software pressoché stock, ovvero senza troppe aggiunte.

Per intenderci, tra i software aggiuntivi troveremo la classica app Moto, che consente di accedere a funzionalità di personalizzazione, Moto Actions e le sue scorciatoie personalizzabili, per esempio per l'accensione istantanea della torcia mediante il movimento dello smartphone, Moto Display con schermo interattivo e schermo attento e Moto Gametime, con tante ottimizzazioni di gioco, che però, come vedremo a breve, in questo caso possono fare ben poco. La versione di sistema è Android 10 con patch di sicurezza di luglio 2021. Da segnalare anche la presenza della funzionalità Prestazioni adattive, che cerca di migliorare l'efficienza dell'uso della RAM mediante l'intelligenza artificiale, in modo da ottimizzare la fluidità dell'esperienza. Questa feature non fa di certo miracoli, ma Motorola Defy è comunque in grado di sorreggere senza troppi problemi il classico uso effettuato dall'utente medio. Per quel che riguarda il supporto, è già stato confermato il prossimo arrivo di Android 11 (non dovrebbe mancare molto, dato che si fa riferimento all'autunno 2021), così come sono stati promessi 2 anni di update legati alle patch di sicurezza.

Per il resto, possiamo soffermarci poco anche sul gaming, visto che non si tratta esattamente del dispositivo più adatto. Fortnite, ad esempio, viene direttamente segnato come non compatibile, mentre qualche partita casual a COD Mobile è possibile farla, scendendo però a compromessi (il gioco è discretamente giocabile con dettagli e FPS su Medio, ma è meglio scendere a Basso per una migliore esperienza). Abbiamo poi provato titoli come il nuovo PUBG: New State e ARK: Survival Evolved, più per curiosità che per altro. Il primo gira discretamente a Medio, ma si potrebbe voler scendere ulteriormente con i dettagli, mentre per quel che riguarda il secondo Motorola Defy fatica molto anche con preset Basso. Insomma, il dispositivo può semplicemente consentire un po' di casual gaming con titoli ben ottimizzati o poco esosi in termini di risorse, ma niente più.

Motorola Defy 2021 Motorola Defy è uno smartphone rugged e non disattende le aspettative. Si tratta di un dispositivo resistente, ideale per ambienti di lavoro particolarmente impegnativi, ma può tornare utile anche contro alcune problematiche del quotidiano. Tra certificazione IP68, PCB rinforzato, TPU resistente all'usura, MIL SPEC 810H e laccetto da polso con cordino staccabile, la soluzione proposta Motorola e Bullitt trova il suo buon collocamento sul mercato, puntando naturalmente a un target specifico. Un aspetto interessante è il fatto che Motorola non si sia limitata a fare il minimo sindacale, ovvero a tentare di riportare in auge una serie che gli appassionati di smartphone conoscono già da tempo, ma ha anche colto l'occasione per farsi aiutare dagli esperti sviluppatori della gamma CAT, che conoscono molto bene il loro pubblico. Il connubio tra software stock e design resistente è sicuramente interessante, considerato anche il prezzo di 329 euro e il fatto che le prestazioni sono tutto sommato in grado di soddisfare l'utente medio. Buona l'autonomia, supportata da una batteria da 5.000 mAh, ma le limitazioni non mancano: la risoluzione del display è solamente HD+ e lo schermo non ci ha convinto del tutto, così come la velocità di ricarica è un po' limitata rispetto a quanto offerto da un buon numero di dispositivi presenti sul mercato. Ci sono poi diverse sbavature a livello di reparto fotografico e in determinati contesti si nota che le performance non sono al top del mercato, ma nel complesso Motorola ha estratto dal cilindro uno smartphone intrigante e potenzialmente in grado di convincere ben più degli appassionati di outdoor.

7.7