Recensire una scheda video in questo periodo è piuttosto strano. In un mercato che non riesce, e non riuscirà ancora per diverso tempo, a soddisfare la domanda, avere per le mani un pezzo di hardware come questa RTX 3090 Gaming X Trio è un privilegio.
La GPU di MSI è uno dei modelli più potenti arrivati sul mercato, grazie a un TGP più alto rispetto a quello che abbiamo visto nella recensione della RTX 3090 Founders Edition, ma il merito va anche al sistema di dissipazione adottato, enorme ma molto efficace. Il risultato è una scheda video che porta al massimo le capacità del chip GA102, senza però staccare la Founders Edition nelle prestazioni.
A chi è rivolta?
La RTX 3090 è l'erede della Titan, che con l'introduzione dell'architettura Ampere non è più stata rinnovata. Le GPU Titan nel recente passato erano indirizzate all'utilizzo professionale più che ludico, la stessa cosa vale anche per la RTX 3090: se pensate di utilizzarla solo per il gioco meglio lasciare perdere e puntare alla RTX 3080, che ha un rapporto prezzo-prestazioni nettamente più vantaggioso.
Questa MSI RTX 3090 Gaming X Trio non fa eccezione, acquistarla esclusivamente per il gaming ha poco senso, visto anche il costo di questa variante. In questo momento fare considerazioni basandosi sul prezzo ufficiale è impossibile, la disponibilità è scarsissima, ecco perché abbiamo fatto un controllo in alcuni dei principali negozi online, da Drako a AKInformatica, passando per nexths e Amazon. A ottobre il prezzo di listino era di 1879 euro, già molto elevato a causa dell'esclusività di questa variante: ora viene proposta a cifre superiori ai 2000€, almeno su Amazon e su nexths, gli unici negozi del nostro campione di controllo a proporla, senza però disponibilità effettiva. Questo la dice lunga sull'attuale situazione, caratterizzata da prezzi alti e variabili, oltre a una disponibilità prossima allo zero.
Una scheda enorme
Se pensate di provare ad acquistare una RTX 3090 Gaming X Trio meglio controllare prima di avere un adeguato spazio all'interno del case. La scheda misura infatti 323 x 140 x 56mm per un peso complessivo di 1565 g: da un lato la lunghezza può causare qualche problema negli chassis più piccoli, dall'altro bisogna prestare un pizzico di attenzione in più in fare di installazione, provvedendo a fissare al meglio la scheda al case. Per la massima sicurezza possibile viene fornita in dotazione anche una staffa di supporto aggiuntiva in metallo, che rende più rigido e solido l'ancoraggio allo slot PCIe della scheda madre.
Questo modello è particolare non solo per le dimensioni maggiorate, sono diverse le soluzioni originali adottate da MSI nel suo sviluppo. Il sistema di dissipazione è composto da tre ventole TORX FAN 4.0, in grado di spostare un maggiore quantitativo d'aria rispetto alle soluzioni tradizionali. Il sistema è in grado di lavorare in modalità passiva quando la scheda non è spinta al massimo, in questo modo è possibile abbattere completamente il rumore emesso dalle ventole.

Il dissipatore è di dimensioni ragguardevoli, con delle lamelle pensate per convogliare al meglio l'aria fresca verso i punti più caldi della GPU. Sul retro il backplate in metallo da una mano nell'aumentare la rigidità della scheda e allo stesso tempo provvede a dissipare parte del calore generato. L'illuminazione RGB è presente in diversi punti e può essere personalizzata attraverso il software di MSI: chi non la gradisce è anche libero di spegnerla, per avere un PC dall'aspetto più sobrio.

Le connessioni comprendono tre DisplayPort 1.4a e una HDMI 2.1. Nel bordo alto sono due gli elementi che spiccano: l'interfaccia NVLINK, per collegare un'altra RTX 3090 in parallelo, ma soprattutto i connettori di alimentazione. La RTX 3090 Gaming X Trio ha un TGP di 370 W, contro i 350 W della RTX 3090 Founders Edition, ecco perché sono presenti tre connettori a 8 pin invece che due. Va quindi prestata attenzione all'alimentatore utilizzato, MSI consiglia un modello da almeno 750W.
Caratteristiche tecniche e benchmark
MSI RTX 3090 Gaming X Trio è basata sul chip GA102 a 8 nm, conservandone tutte le caratteristiche ma aumentando leggermente le frequenze di clock. In tutto sono presenti 28 miliardi di transistor, con 10496 CUDA Core, 328 Tensor Core e 82 RT Core, mentre la memoria è di 24 GB di tipo GDDR6X, su un bus a 384 bit con clock di 19.5 Gbps, per un bandwidth di 936 GB/s. Le frequenze della RTX 3090 FE mostrano un Base clock di 1400 MHz e un boost clock di 1700 MHz, almeno da specifiche, perché durante le prove abbiamo osservato un clock di picco di 1820 MHz.
Nel caso della 3090 di MSI abbiamo invece osservato delle frequenze stabili intorno ai 1880 MHz, un piccolo boost concesso dal maggiore TGP e dal sistema di dissipazione avanzato. Una situazione di questo tipo potrebbe generare più calore rispetto alla variante FE e in effetti è così, ma la discrepanza tra i due modelli è variabile in base al contesto d'uso, con circa 1-2 gradi in più nella 3090 di MSI, che raggiunge i 75 gradi durante l'uso intensivo.
Per la prova abbiamo utilizzato un processore Intel i9-10900K con 16 GB di RAM a 3200 MHz, scheda madre ROG Maximus Hero XII Wi-Fi e un monitor ROG PG27UQ. Sul fronte prestazionale non ci sono molte sorprese, il boost offerto dalla frequenza di clock più elevata è minimo rispetto alla 3090 FE, come del resto accade con tutti i modelli custom che abbiamo provato fino a ora.

Questa scheda è un piccolo mostro di potenza in grado di far girare praticamente qualsiasi gioco al massimo del dettaglio in 4K, nulla di più e nulla di meno rispetto a quanto sia in grado di fare la RTX 3090 FE. Non c'erano dubbi su questo, del resto con questa variante siamo al limite estremo delle prestazioni ottenibili con il chip GA102, difficile trovare una scheda video ancora più performante.