Nelle ultime settimane, protagonisti assoluti dei dibattiti a tema hardware consumer sono stati due: Intel Raptor Lake per notebook e le potenti RTX Serie 40 per il medesimo segmento.
Pronte a esasperare ulteriormente l'asticella delle prestazioni in mobilità con le loro soluzioni più prestanti, Intel e NVIDIA non hanno lasciato nulla al caso, settando nuovi standard sia per la produttività che per l'intrattenimento videoludico, mettendo sul piatto un tandem di fascia altissima che finalmente ci permette di percepire in maniera tangibile in balzo generazionale.
Abbiamo passato qualche giorno in compagnia del nuovo MSI GT77 Titan HX 13VI in configurazione con Intel Core i9-13950HX e RTX 4090, una macchina enorme in tutti i sensi, cartellino incluso: ecco com'è andata.
Cosa bolle in pentola
Prima di procedere con la nostra prova, diamo uno sguardo alla macchina confezionata da MSI, che non si discosta particolarmente dal gioiellino dotato di hardware di scorsa generazione.
Troviamo le medesime linee e dimensioni sostanzialmente invariate, mentre il display MiniLED TrueColor 4K passa da 120 a 144 Hz.
A livello di design, anche quest'anno troviamo una generosa sporgenza posteriore impreziosita da una lunga linea di LED controllabili tramite Mystic Light, che cela l'exhaust principale per l'aria calda. Il sistema di dissipazione conta quattro ventole tangenziali e sette heatpipe e si è dimostrato all'altezza della situazione anche nel cambio generazionale.
La dotazione di porte è a dir poco completa, con tre USB-A 3.2, due USB-C con supporto Thunderbolt 4 e ricarica rapida, una HDMI 2.1, una Mini DisplayPort, un jack da 3,5 mm, un lettore per schede di memoria e il classico RJ45 per ethernet. A proposito di connettività, rispondono all'appello anche il WiFi 6E e il Bluetooth 5.2.
Guardando alle specifiche, oltre ai già citati i9-13950HX e RTX 4090, troviamo 64 GB di RAM DDR5 a 4000 MHz, mentre lo storage è affidato a due unità NVMe PCIe Gen4 Samsung PM9A1 da 2 TB in configurazione RAID0, che offrono prestazioni straordinarie e coerenti con il resto del dispositivo.
Il prezzo italiano non è ancora ufficiale, ma difficilmente si scenderà sotto i 4.000 euro per la migliore configurazione disponibile.
Alla ricerca di nuove vette
Con Alder Lake, Intel ha inaugurato una nuova era per il mercato consumer spostandosi in maniera netta e definitiva dalla tradizionale struttura monolitica delle sue CPU alla cosiddetta architettura ibrida in cui, fianco a fianco, troviamo Core specializzati per portare a termine attività diverse in maniera particolarmente ottimizzata.
Accanto ai classici Core dedicati alle alte prestazioni, infatti, ora troviamo cluster a elevata efficienza, pensati non solo per ridurre i consumi energetici ma anche e soprattutto per lavorare sullo sfondo, in parallelo con i Core più potenti per introdurre un concetto di multitasking avanzato che finora gli amanti della produttività avevano solo immaginato.
Con Raptor Lake, quanto di buono proposto durante la dodicesima generazione viene amplificato ulteriormente, come del resto raccontato nel corso della nostra recensione dell'i9-13900K.
Su mobile si punterà a una maggiore efficienza, senza ombra di dubbio, ma la punta di diamante inclusa nel nuovo Titan, l'i9-13950HX, mira ai vertici del mercato anche guardando alla potenza bruta. A bordo ci sono 24 Core (8P e 16E) e 32 Thread, frequenza Turbo 5.5 GHz sui P-Core e PBP di 55W. La grafica integrata è la Iris Xe da 32 EU, la versione migliore, utilizzata anche per tutti gli altri i9, gli i7 e l'i5-13600HX.
La build di MSI include, come già accennato, il fiore all'occhiello della nuova generazione di NVIDIA, la RTX 4090 Mobility.
Nonostante il nome, esattamente come lo scorso anno con la RTX 3080 Ti (per riferimento, potete recuperare la nostra recensione del MSI GE76 Raider), il chip scelto dal team verde non è lo stesso della controparte desktop, con le dovute proporzioni. La GPU del 2022, infatti, era l'allora inedita GA103, sviluppata appositamente per questa piattaforma e poi finita non troppo per caso anche su alcune board desktop in Cina come una "particolare" versione della RTX 3060 Ti.
Di fatto, non c'era un contraltare reale con cui fare confronti, soprattutto in termini di Core Count, ma con i suoi 7.424 CUDA Core si piazzava in mezzo alla RTX 3070 Ti e alla RTX 3080 del segmento desktop.
Tornando a noi, la RTX 4090 per notebook monta un chip AD103: nominalmente è lo stesso segmento dello scorso anno, ma qui finalmente possiamo spingerci un po' più in là con i paragoni, dal momento che con i suoi 9.729 Core CUDA è praticamente ciò che troveremmo sotto la scocca di una RTX 4080 desktop con una manciata di differenze.
Su notebook potremo avvalerci di 16 GB di memoria GDDR6 su bus a 256-bit, la frequenza massima sarà di 2.040 GHz e saremo limitati dai suoi 150W + 25W, per un totale di 175W in Dynamic Boost.
Non si tratta di grosse restrizioni e lo vedremo, ma possiamo aspettarci una differenza in termini di prestazioni tra il 10 e il 30% rispetto a un sistema desktop di ultima generazione, un massiccio salto in avanti che vale oltretutto da punto di partenza, per migliorare ulteriormente la soddisfazione di gioco grazie a tecnologie proprietarie come il DLSS3, che vanno ad allargare ancora di più il gap rispetto al 2022.
Oltre ogni limite
Nel corso della nostra prova, ci siamo concentrati su due scenari ben distinti, naturalmente con il gaming al primo posto delle nostre preferenze.
In particolare, abbiamo condotto una prima parte dei nostri test privilegiando gli scenari CPU-bound, per poi spostarci al gaming ad alta qualità a tutte le risoluzioni.
Il gioiellino confezionato da Intel si dimostra all'altezza di ogni situazione consentendo di svolgere task impegnativi come encoding, esportazione e compressione in background senza pesare praticamente mai sull'attività in primo piano, andando quindi a migliorare ulteriormente quanto proposto con la dodicesima generazione in termini di esperienza in multitasking.
Quanto alle prestazioni gen over gen rispetto al 12900HK, lo scarto va dal 20 al 60% a seconda dello scenario d'utilizzo, ma è nelle attività Multi-Core che osserviamo la vera accelerata di Intel per il 2023.
Puntando a titoli come The Riftbreaker e Total War Saga: Troy in FullHD e in scenari più strettamente legati alla CPU, il cambio di passo si nota con miglioramenti rispettivamente del 40 e del 25% sul framerate.
Passando alla RTX 4090, occorre tenere a mente che si tratta di punteggi influenzati ad alto framerate anche dal miglior processore in dotazione: preferiamo parlare, quindi, di un miglioramento percentuale della macchina nella sua interezza. Le prestazioni in raster allungano del 20-25% sulla RTX 3080 Ti Mobility dello scorso anno, ma a stupire in misura maggiore sono i test sintetici, dove ottiene pressoché lo stesso punteggio che abbiamo registrato nel corso della nostra recensione della RTX 4070 Ti, sia su TimeSpy Extreme che su Port Royal.
Tornando a usare come metro di paragone la soluzione high-end del 2022, in Ray Tracing questa RTX 4090 conferma la sua supremazia piazzando punteggi superiori tra il 40 e il 50% in 4K e a 1440p, andando però ad assottigliare il margine in FullHD, indice del raggiungimento di una situazione di limite intrinseco.
Limiti o no, il vero game changer anche su notebook si rivela il DLSS3, che abbiamo provato su Cyberpunk 2077, dove si può agilmente passare da una media di 22 fotogrammi al secondo alla bellezza di 93, a dettagli maxati e con Ray Tracing attivo, a risoluzione 2160p: stiamo parlando di un fattore pari a oltre il 4x a totale beneficio dell'esperienza di gioco, mai così gratificante su un titolo tanto complesso da gestire, il tutto con un peso limitato in termini di latenza, grazie alla presenza della tecnologia NVIDIA Reflex che agevola di molto la gestione del Frame Generator rendendo quasi impercettibile la sua presenza (complice anche la cospicua riduzione di tempo tra frame intermedi).
A differenza delle ultime proposte desktop, con la RTX 4070 Ti che mostrava un salto generazionale particolarmente sottile per via di una maggiore propensione all'efficienza energetica, su mobile l'evoluzione è stata notevole in tutti i sensi e impreziosita dalle tecnologie accessorie sviluppate dal team verde. Ancora una volta, quindi, la fascia altissima in casa NVIDIA si rivela bilanciata, facendo eco alla migliore proposta per pricing e prestazioni su desktop, quella RTX 4090 con cui la variante mobile ha così poco, o forse così tanto, in comune.
Esperienza d'uso targata MSI
Prima di concludere, dedichiamo altre due righe alla macchina prodotta dal colosso di Taipei perché, anche se non si tratta di una novità assoluta, merita una menzione per tutte le soluzioni che sono state implementate per rendere l'esperienza di prim'ordine sotto più fronti.
Al fianco delle prestazioni eccezionali firmate Intel e NVIDIA, infatti, questo Titan GT77 risulta completo anche grazie alla tastiera meccanica SteelSeries con switch Cherry MX e retroilluminazione RGB Mystic Light, piacevole alla digitazione e all'udito, perfetta sia per la scrittura veloce che per il gioco, con un clic caldo e sostanzioso ma mai eccessivamente rumoroso.
Notevole anche il comparto multimediale, dove il sistema sviluppato da Dynaudio completa il quadro di un'esperienza premium a 360 gradi insieme a un pannello di caratura superiore. Perfetto in ogni contesto, il display MiniLED TrueColor scelto da MSI per quest'annata brilla di luce propria anche grazie a una gestione superiore dei contrasti e delle zone di illuminazione, con un light blooming particolarmente contenuto, sebbene non riesca a rendere con la stessa efficacia la situazione opposta, con pagine chiare e contenuti scuri che tendono a lasciare una leggera scia.
In generale, comunque, si tratta di una delle migliori soluzioni per il segmento di riferimento, assolutamente superiore alla media sia per nitidezza che per resa del colore, senza neanche scomodare la risoluzione e il refresh rate (4K/144Hz).
L'autonomia rappresenta uno degli aspetti a cui si pensa meno quando si mira a una macchina di questa caratura e il GT77 HX non fa eccezione. Il caricatore è imponente e arriva a 329W, ma serve a supportare i carichi più impegnativi, non ultimo il gaming che a batteria viene fortemente limitato.
Come ampiamente preventivato, difficilmente si superano le due ore in attività multimediali e browsing, crollando a circa un'ora e mezza con gaming leggero, tutto con luminosità al 50%.
La gestione delle temperature è eccellente, anche se si poteva fare qualcosa in più per la silenziosità. A pesare maggiormente in tal senso è proprio il processore Raptor Lake che, spinto al limite, può raggiungere massime di 95 °C senza però mai incontrare thermal throttling e, soprattutto, riservando a questi picchi solo pochi istanti. In idle, l'i9-13950HX si attesta sui 36 °C mentre la RTX 4090 si ferma a circa 34 °C.
Se entriamo in gioco, una volta a pieno regime si arriva rispettivamente a 55 °C e 60 °C (con hotspot della GPU a 70), ma solo nei benchmark sintetici e nei workflow professionali che lo chiamano in causa direttamente il processore arriva a medie di 85 °C, restandoci comunque stabilmente.
La silenziosità, come già detto, non è sicuramente l'aspetto migliore dell'intero pacchetto e, con una rumorosità ambientale di 40 dB (con microfono su superficie piana di fronte alla macchina, all'altezza del mousepad), si può arrivare fino a 70 dB con medie di 60-65, equivalenti a un rubinetto completamente aperto nella stanza accanto. Per sovrastarlo è sufficiente impostare l'audio intorno al 40% ma, chi acquista una macchina di questo tipo per giocare, difficilmente farà a meno anche di un headset ben isolato (nel nostro caso, sono bastate le Pulse di Sony per PS5), con cui le ventole diventano completamente inudibili.
Possiamo aspettarci grandi cose da questa nuova generazione. Intel e NVIDIA hanno fatto le cose per bene e il risultato è tangibile al di là di un prezzo davvero per pochissimi. Il laptop confezionato da MSI non è una novità, confermando quanto di buono proposto con il Titan GT77 dello scorso anno e mostrando di poter tenere a bada anche le nuove generazioni senza grossi stravolgimenti. Il display TrueColor brilla di luce propria, la tastiera meccanica è una gioia per i polpastrelli e il rumore delle ventole a pieno regime diventa accettabile in virtù delle prestazioni straordinarie offerte dall’Intel Core i9-13950HX e dalla RTX 4090 da 175W. L’esperienza utente, per chi è alla ricerca del meglio attualmente sulla piazza, è garantita. Come ogni volta che si tira in causa una soluzione di tipo Enthusiast o addirittura un Desktop Replacement come in questo caso, la questione dimensioni diventa squisitamente soggettiva. Ci sentiamo comunque di promuovere questa macchina in tal senso, proprio in virtù dello specifico segmento di appartenenza, consci del fatto che mai come quest’anno la longevità sarà garantita non solo dalle performance ma anche da tecnologie come il DLSS3. Resta sempre il nodo prezzo, superiore alle possibilità della stragrande maggioranza del pubblico, ma in questo caso lo riteniamo quanto mai giustificato da ciò che hanno messo sul piatto tutti i player coinvolti nella produzione di questo gioiello di tecnologia.