“Di Febbraio era l’annuncio della fenice telematica del terzo millennio che, avvertita dal sopraggiungere della sua morte, si accingeva a bruciare le sue incantevoli piume nel fuoco fauto di Symbian, per ritornare a raggiare con nuova vita sulle brulicanti terre di Redmond”.
Il comunicato del CEO di Nokia in persona, Stephen Elop , è stato frattanto capace di ammortare le aspirazioni di quanti volevano la rinascita della mitica azienda sotto un firmamento androidiano, reputato dall’unanimità come l’alternativa più promettente all’universo dell’iOS Apple; e d'altronde la scelta di un ennesimo sistema operativo, Windows Mobile, ancora nelle memorie dell’utenza per i mediocri risultati della versione 6.5, sembrava quasi toccare punte autolesionistiche.
Da allora però molte lune hanno rischiarito la volta celeste, e all’alba del 26 ottobre, a Londra, un nuovo “sole finlandese” dispiega i propri lumen, o per correttezza scientifica, lux: si parla dei nuovi Windows Phone con a bordo l’ultima release del sistema operativo 7.5 Mango, i Nokia Lumia 710 e 800. Il secondo è oggetto di questa prova, e si piazza nella categoria alta del mercato, con un prezzo di 499 Euro.
Il Gusto della Rinascita
Il marchio Nokia, insieme alle ben conosciute lodi nel design e nel confezionamento dei suoi prodotti, è da sempre capace di scuotere anche da solo ben più di un appassionato, stregandolo col fascino tutto europeo di ciò che potrebbe essere definito il discendente ultimo dell’artigianato industriale: il corpo unico in poliuretano solidissimo ma al contempo leggero, il vetro Gorilla Glass lievemente bombato lungo l’ispessimento e l’assottigliamento della sagoma dal centro alle estremità, e il profilo essenziale, con finanche un lato del tutto sgombro da tasti, fanno di questo Lumia 800 una sopraffina espressione di design: la compattezza che questo telefono suscita al tatto è di quelle che oggi raramente ci capita di sperimentare, specialmente a fronte del necessario affidamento a materiali plastici per rispondere alle richieste degli acquirenti che sembrano prediligere la leggerezza e sottigliezza allo sfarzo di un più pesante guscio metallico di alluminio unibody; tanto più se la diagonale minima dei display dei futuri smartphone dovesse ricoprire i 4”, una misura alla quale Lumia 800 sembra puntare con i suoi transitori 3.7” di schermo AMOLED, frastagliato da una matrice di 800x480 pixel, a loro volta impreziositi dalla tecnologia ClearBlack per esaltarne il contrasto e correggerne la cromia.
Sotto il Gorilla Glass, lungo il bordo inferiore della cornice spiccano i 3 tasti capacitivi che ci rimembrano l’altisonante binomio Nokia- Microsoft: l’intramontabile bandierina di Bill Gates è al centro, con a sinistra il tasto indietro, deputato anche alla gestione delle attività con la pressione continua, e a destra il tasto cerca, che sfrutta il motore Bing di Microsoft per tracciare utili informazioni sul Web tramite avanzate ricerche relazionali. Sul lato destro ci sono tutti i tasti fisici rimanenti, partendo dal bilanciere del volume, con poi in fila il tasto accensione/blocco e il pulsante fotocamera, che cattura immagini anche bypassando la schermata di blocco telefono. Sul bordo superiore ci sono il jack audio da 3.5 e di fianco due originali sistemi per proteggere la plug micro USB e la fessura per le micro SIM, costituiti in ordine da una casella a pressione e da un carrellino a scorrimento, attivabili in sequenza: il secondo non scorre senza aver sollevato il primo. Il bordo inferiore, invece, presenta al centro una regolare crivellatura ellissoidale che nasconde l’altoparlante multimediale e il microfono, mentre il retro, opportunamente rastremato secondo le linee volute dall’asciutta silhouette, ingloba una raffinata lamina d’alluminio con la fotocamera, da 8 megapixel con autofocus, e subito accanto il doppio flash led. Tutto in un corpo da 142 grammi bilanciati a regola d’arte, tanto da non farci sentire differenze d’impugnatura sia che lo si regga in verticale o in orizzontale, estinguendo quasi ogni rischio di caduta, per giunta elusa dall’elegante cover in silicone fornita in dotazione.
Nuova linfa vitale
Il cuore del sistema è basato sull’architettura ARMv7 a 45nm della famiglia Snapdragon di qualcomm, costituito da processore Scorpion a 1.4 Ghz monocore, affiancato a un banco Ram dual-channel da 512MB e alla sempreverde GPU Adreno 205. Questa configurazione, insieme alle evidenti migliorie apportate dall’OS Mango, rende il nuovo Lumia 800 una scheggia nella quasi totalità della user experience, forse fra le più appaganti che ci sia mai capitato di testare, grazie anche alla ricercatezza di uno stile minimale che non disdegna sottili animazioni di feedback tra i menù a tendina o tra le originali caselle della schermata di “Start”. Le novità sostanziali sono una maggiore personalizzazione grafica, migliore attenzione ai particolari anche per l’organizzazione dei contatti e applicazioni, ma sicuramente ciò che lascia basiti più di ogni altro aspetto è il Web Browsing, fulminante a dir poco avvalendosi del recentissimo Java Script Chakra Engine per Internet Explorer 9. La performance sotto copertura 3G o WiFi sono quasi equivalenti e non lasciano spazio a incertezze: il rendering dei testi che restano sempre leggibili anche visualizzando grandi porzioni di pagina, l’assenza di lag e il contrasto offerto dall’eccezionale AMOLED display segnano un traguardo non trascurabile, soprattutto considerando che la velocità dell’ HSDPA con i 14Mbps è sulla carta inferiore anche a quella del campione GS2, che nonostante i suoi maggiorati 21Mbps, purtroppo perde punti sul versante velocità. Bisogna precisare però che l’androide non soffre di alcuni bug per la selezione del testo ed in più sconta il supporto al Flash Player, mancante sul Windows-fonino; benché quest’ultima sia una perdita di poco conto visti i recenti sviluppi di Adobe. Tra l’altro, va contemplato il fatto che tutte le opzioni più importanti desiderabili in un pocket borwser sono già presenti all’appello, come la possibilità di navigare da telefono o computer, la gestione dei preferiti con possibilità di trasformarli in una delle caselle dello start e la gestione di schede multiple. Dispiace, però, constatare l’esistenza di alcuni segni di immaturità nella sezione “condivisione” dei contenuti, oltretutto estesa a ogni applicazione principale, la quale non supporta ancora nativamente social network diversi da Windows live o dal nugolo di Skydrive, il successore di Windows Live Folders, utile principalmente per l’upload di foto e documenti. Bisognerà affidarsi alle sole email, o al programma Zune per Windows o Windows Phone Connector per Mac affinche si possano scambiare dati agevolmente: un vero peccato.
Ma bisogna riequilibrare i Chakra...
Lumia 800 è però un prodotto davvero completo e funzionale, votato si alla semplicità ed immediatezza, ma anche capace di stupirci in più di un’occasione, come accade ad esempio con il fix del segnale GPS, anche questo da primato per rapidità di aggancio, seppur non così preciso. I comandi vocali, richiamabili tenendo premuta la bandierina di Windows, sfruttano il software Microsoft Tellme per interpretare il parlato, e sono anch’essi incredibilmente veloci; in più l’animazione d’intermezzo alla dettatura dei messaggi con un brulichio di lettere che man mano compongono il testo è una vera goduria. A dire il vero in ogni angolo dell’interfaccia sono rintracciabili tante piccole raffinatezze, le quali però necessitano ancora di qualche aggiornamento per essere alla pari di altri sistemi, dove le opzioni a disposizione restano numericamente superiori è vero, ma è a proposito della loro qualità che incomincia a insorgere un margine di dubbio, ora che i Gigahertz non bastano più nemmeno a soddisfare una nonna alle prese con la lista della spesa e che dai telefoni si pretende tutto all’infuori che chiamare la propria fidanzata. Sarebbe da chiedersi quale sia il prototipo dello smartphone perfetto, quali i principii che debba inseguire; ed anche il solo averci pensato analizzando questo Lumia denota potenziale inesplorato, o perlomeno intravisto e poi accantonato. La sensazione di avere tra le mani uno terminale che ci comprenda e ci obbedisca quasi in assenza di un tramite è quanto Apple ricerca con Siri e con il nuovo iphone 4S, ma è altresì quello che Microsoft e Nokia hanno imparato dai propri errori e dai successi degli altri su un piano immediatamente attiguo. Su iphone la camera secondaria è entrata in scena con il quarto modello; Nokia al contrario, che da anni prima produceva videofonini, adesso ne fa a meno su Lumia 800, così come non si munisce di un centro notifiche dettagliato e tanto meno dello scambio dati tramite Bluetooth. Ci sembra di tornare indietro su molti versanti, però il risultato di tante blindature è un’architettura scattante e piuttosto stabile, salvo qualche errore di connessione che intercorre qua e là. Alcune funzioni di ricerca evoluta affidate al tasto cerca e a Bing funzionano a meraviglia e in pochi istanti come l’OCR (Optical Character Recognition) di “Vision” che riconosce il testo o codici a barre dalle foto scattate con la camera integrata, oppure l’analisi spettrografica di “Ascolta” che ci aiuta a compiere fingerprint di canzoni in pure stile Shazam, malgrado questo sia un ambito in cui la nota applicazione londinese sembra ancora avere un suo perché.
I motivi per comprare un Windows Phone sono molteplici, ma spesso le domande più frequenti vertono sulle dotazioni di software esclusivo, che nel caso di Lumia 800 riguardano Microsoft Office, Nokia Mappe, Xbox Live e il lettore Zune.
Si può dire che il comparto applicativo copre egregiamente ogni esigenza, con Word, Excell e Power point che non si lasciano indietro molti comandi rispetto alle controparti desktop e reagiscono prontamente anche a cospetto di documenti voluminosi, Xbox Live che emula interamente l’esperienza a obiettivi e avatar di Xbox 360 per tutti i giochi presenti nel marketplace, e il lettore Zune che ci proietta in mondo di musica gratuita in streaming e riproduce video o musica gradevolmente, pur non proponendo alcun tipo di equalizzatore musicale e non prevedendo sulla barra di esecuzione del brano nessuna funzione di forward, che invece dovrà essere richiamata premendo il tasto volume da una tendina verticale: una scelta alquanto grottesca se si pensa che durante la riproduzione di un brano lo schermo multitouch è quasi del tutto sgombro. Dispersiva è poi la decisione di fornire Nokia Mappe insieme all’applicazione Mappe di Windows 7.5 e al navigatore Nokia Drive. Le mappe di Nokia oltretutto sono questa volta legate alla connessione dati e quindi non se ne trae nessun beneficio ulteriore rispetto a quelle previste in Mango.
Altri dissapori sono poi da ricercare nell’elenco chiamate, che non permette uno smistamento netto tra quelle perse e ricevute, e nella gestione del multitasking: unico modo per accedere alle applicazioni in esecuzione è premere il tasto indietro una volta per ritornare all’app precedente oppure esercitandovi una pressione continua per attivare il Task Switch e aprire tutte le schermate delle applicazioni recenti. Non esiste quindi un modo per chiudere un processo in particolare e non si può avere un controllo discreto delle attività in background se non impedendone l’esecuzione a priori dal menù delle impostazioni. Tutto ciò si traduce in un dispendio energetico alle volte incontrollato, che deve anche fare i conti con il bagaglio non esattamente sconfinato della batteria da 1450mAh.
...senza rinunciare ai bisogni materiali.
Due parole in più meritano la multimedialità e i giochi Xbox Live. Innanzi tutto la fotocamera, che a parte gli 8 megapixel, colpisce per pulizia e naturalezza del quadro visivo di ogni scatto, anche in condizioni di scarsa luminosità, per le quali anche il display Amoled mostra particolari simpatie, vantando un punto del bianco abbastanza caldo e riposante abbinato ad un nero inarrivabile da qualsiasi LCD IPS, ma questa non dovrebbe essere una scoperta per i nostri occhi, o per le nostre retine. Magari per l’autofocus della fotocamera, avremmo preferito avere qualche istante in più per valutarne la messa a punto, cosa che invece è impossibile fare visto che non appena indicheremo la zona da mettere in risalto, il telefono automaticamente avrà già archiviato l’immagine nella memoria interna da 16 Gb ( non espandibili ). I video sono invece discreti, fermi a 720p ma senza difetti di sorta.
Mentre per il gaming, molte delle produzioni lanciate sulle piattaforme rivali sono state travasate nel calderone Microsoft, come Let’s Golf, Pocket God, Flight Control e molti altri. Tuttavia ciò che più incuriosisce e lascia ben sperare è l’introduzione di titoli apparsi dapprima sul marketplace Xbox ed ora riconvertiti per Windows Phone o quanto meno riadattati sotto forma di altro genere. E’ il caso di Hydro Thunder GO, Fable Coin Golf o Kinectimals, dei giochi molto curati e perfino interfacciabili alle versioni home console per ottenere speciali obiettivi. E la GPU di Lumia 800, l’Adreno 205, non sembra risentire delle sollecitazioni inferitele dalla softwarteca odierna, non fosse per il framerate un tantino sottotono, persino con il duttile Angry Birds; ma probabilmente queste lacune sono riconducibili all’amministrazione delle risorse di sistema, appesantite dalla particolare gestione del Task Switch di cui si accenna pocanzi.
Lumia 800 è uno smartphone top di gamma che ricomincia da dove Symbian aveva interrotto. E’ prima di tutto un ottimo telefono, con una buona ricezione e discreta qualità in chiamata, ma è anche un ottimo palmare, con una navigazione internet e gestione delle caselle email esemplare, capacità multimediali spiaccate grazie alle ottiche Carl Zeiss della splendida fotocamera da 8 Megapixel, ed un occhio di riguardo per i gamer con il supporto a Xbox Live e alle classifiche online, con tanto di parco titoli esclusivo. Ci sono ancora delle mancanze in Windows Phone 7.5 Mango, specialmente nello scambio dati ancora ingessato per le poche possibilità di condivisione, nel multitasking da rivedere e nell’offerta del marketplace tuttora distante dai numeri dell’Android Market e dell’App Store. Questo nuovo giocattolino però funziona, ed anche meglio di altri in taluni casi. Basti pensare al Web Browsing, al Gps o a Office: semplicemente strepitosi. E’ scattante, raffinato, ben assemblato ed è anche disponibile in 3 colorazioni differenti. Ci sono i comandi vocali, la radio, il display Amoled. Vale la pena rischiare per 499 Euro? Non sarà meglio aspettare una nuova release? Forse si, forse...