Recensione NVIDIA GeForce GTX 650 Ti BOOST

La nuova serie GTX 600 di NVIDIA colpisce ancora, con una scheda all'insegna della potenza ad un prezzo contenuto.

Recensione NVIDIA GeForce GTX 650 Ti BOOST
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Nell'estenuante attesa della next generation, sempre più giocatori decidono di acquistare un computer per provare l'ebbrezza del gioco in FullHD e per assaporare esclusive, MMO e indie game. A questo si aggiunge il desiderio di esplorare il funzionamento della macchina informatica, entrando nei meandri di un hardware che in realtà è meno complicato di quanto possa apparire dall'esterno: assemblare un PC è infatti un lavoro relativamente semplice, che può essere portato a termine da chiunque, dopo aver consultato qualche semplice guida, un paio di tutorial e armandosi un po' di pazienza. La scheda grafica è, come vogliamo sempre puntualizzare, la chiave di volta di ogni computer da gioco che si rispetti, quel componente che sorregge l'intero impianto hardware e che ci permette di godere dei nostri videogiochi preferiti ad un'ottima qualità. Abbiamo recentemente spiegato come nell'odierno panorama del gaming su PC non occorra svenarsi per assemblare o portarsi a casa una macchina in grado di far funzionare egregiamente tutti i giochi del più recente catalogo. La serie di schede della linea GTX 650 di NVIDIA ce lo ha già dimostrato qualche giorno fa con l'assemblato di Tecnocomputer che disponeva proprio di una GTX 650 Ti Power Edition, molto simile alla versione Boost che vogliamo presentarvi oggi.

UNA SCHEDA CON IL TURBO

La GTX 650 Ti Boost è una scheda grafica della famiglia 600, una entry level lievemente potenziata, indirizzata a tutti quegli utenti che intendono approcciare il mezzo informatico e il gaming su computer senza spendere un capitale, ma anche senza rinunciare alla qualità e alle novità di un mercato videoludico ogni mese sempre più esigente. Ovviamente la scheda di cui parliamo e stata realizzata sulla base delle DirectX 11 e supporta pienamente tutte le moderne tecnologie e i filtri grafici più recenti: con questo parliamo anche di tutte le feature hardware dei prodotti NVIDIA, come l'Adaptive V-Sync, GPU Boost e l'ottimizzazione sul fronte di TXAA e FXAA, senza dimenticare PhysX, il middleware più utilizzato sulle recenti produzioni videoludiche insieme all'altrettanto quotato engine Havok di Valve (spesso appaiati per ottenere risultati ancor migliori). La nuova GTX 650 Ti Boost è quindi una scheda che propone un ottimo equilibrio tra l'efficienza di un hardware di fascia economica - pensato per la performance con un livello contenuto di opzioni grafiche - e la sbalorditiva qualità offerta dalle fasce superiori. Se conoscete le schede della famiglia GTX 650 presenti sull'attuale mercato, potreste già avere un'idea delle specifiche tecniche della nuova arrivata in casa NVIDIA. Dotata di GPU con 4 streaming multiprocessor, il core del nuovo ritrovato della casa di Santa Clara viaggia con una velocità di clock di 980 MHz, che arriva a 1033 MHz quando in Boost. Per quanto concerne la memoria, la dotazione della scheda è 2GB DDR5 per un memory clock complessivo di 6008 MHz a 192-bit, un quantitativo che ci permette di attivare anche i filtri grafici più esosi, quindi di non lesinare sulla qualità e la definizione delle texture. Il data transfer è di 144,2 GB/sec, circa il 60% superiore rispetto a quello della normale 650 Ti. La Boost dispone di 768 CUDA cores per il computing e l'elaborazione in parallelo, 64 texture unit e 24 ROP unit. La scheda è lunga circa 250mm, una dimensione sostanzialmente nella media, e viene alimentata grazie ad un connettore a 6-pin. Nella parte posteriore dispone di ben quattro otuput video, due uscite DVI dual-link, una porta HDMI e una Display Port. In quanto scheda NVIDIA, la 650 Boost è naturalmente compatibili SLi, pertanto può essere montata parallelamente ad una o due schede per incrementare le prestazioni del proprio gaming rig.

GTX 650GTX 650TiGTX 650Ti Boost
Engine graficoGK107GK106GK106
Transistor1300M2540M2540M
Velocità Core1058 MHz925 MHz1033 MHz
Unità shader384768768
Memoria1024 MB1024 MB2048 MB
Bus memorie128-bit128 bit192-bit
Velocità memorie1250 MHz1350 MHz2000 MHz
Output2x DVI, 1x HDMI2x DVI, 1x HDMI2x DVI, 1x HDMI, 1x Display Port

All'atto pratico parliamo di un considerevole miglioramento sul piano prestazionale, se paragoniamo il modello Boost con il tradizionale Ti della stessa serie. Sulla maggior parte dei giochi notiamo un incremento medio di 10 frame per secondo, un elemento che conferma la genuinità del prodotto NVIDA, soprattutto a fronte di un prezzo di poco superiore. In soli tre anni le schede di fascia medio-bassa prodotte da NVIDIA hanno aumentato le proprie prestazioni del 150% circa, in un mercato software che è al momento in una fase di stasi e scarsa evoluzione.
Relativamente al sistema di cooling rimaniamo fedeli alla nostra linea di pensiero, preferendo i dissipatori dotati di doppia ventola e quelli brandizzati, generalmente più performanti e silenziosi rispetto alla soluzione standard proposta da NVIDIA. L'esempio migliore è il Direct CU II di Asus, già visto su numerose altre schede dello stesso hardware manufacturer. Il modello da noi testato, quello con cooler di NVIDIA appunto, ha registrato delle temperature comprese tra i 35 e i 75° C, in una stanza con temperatura ambientale di 21°. Il picco ha naturalmente causato un incremento della velocità della ventola e quindi un aumento della rumorosità della stessa fino a 36 dbA quando a pieno carico.

UNA QUESTIONE DI SINCRONIA

Le feature della GTX Ti Boost le abbiamo anticipate poco sopra, e probabilmente molti di voi le conosceranno già perché ne abbiamo parlato in occasione delle altre review della famiglia GeForce GTX 600. L'Adaptive V-Sync è sicuramente la feature delle nuove schede grafiche di NVIDIA che preferiamo. Vi è mai capitato di trovarvi di fronte al gioco dal framerate altalenante, che passa dai 40 agli 80 frame soffrendo di saltuari problemi di stuttering? Credo a tutti, specialmente con i titoli free-to-play e i giochi non ottimizzati per DirectX 11. La soluzione la trova NVIDIA e si chiama V-Sync adattivo. La feature della casa verde propone una sincronizzazione verticale che si disabilita quando il framerate scende al di sotto dei 60 fps, quindi quando è logico che il filtro sia attivo, ovviando al fastidioso fenomeno di stuttering.

TEST E BENCHMARK

Abbiamo selezionato dieci giochi del più recente panorama videoludico, per poter comprendere le vere potenzialità della scheda grafica made by NVIDIA in ambito gaming. Il target della scheda grafica che abbiamo per le mani è quello di un pubblico alla ricerca di una hardware non troppo costoso (per una spesa inferiore ai 200 €) ma in grado di offrire una buona qualità sul piano gaming, motivo per il quale abbiamo eseguito i test di ogni gioco con dettagli elevati e una risoluzione di 1680x1050. I valori in fps che trovate allegati ad ogni singolo gioco sono stati registrati su base di una o più sessioni da 10 o 15 minuti circa, generalmente sufficienti ad ottenere dei dati medi validi e utilizzabili al fine di una recensione. Ecco la configurazione hardware che abbiamo utilizzato per testare la nostra GTX 650 Ti Boost.


CPUIntel i7 3770K @ 4GHz
MainboardMSi Z77A-GD65
MemorieCorsair Vengeance 16 GB DDR3
DischiSSD CorsairGT 240 GB + WD Caviar Blue 500 GB
AlimentatoreCorsair AX850 80+ Gold

CRYSIS 3


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo, FXAA FPS 33.5 (Min. 23 - Max. 47)

Il risultato ottenuto con Crysis 3 conferma una volta per tutte la potenza del nuovo hardware di NVIDIA, nonché l'eccezionale performance di una scheda già disponibile sul mercato ad un prezzo di 150 € circa. Per l'esattezza abbiamo giocato l'introduzione del livello “Safeties Off”, visivamente parlando una delle sequenze più complesse e affascinanti del software sviluppato da Crytek (mostrataci anche all'evento d'anteprima di Londra a poche settimane del lancio del prodotto). Abbiamo giocato al titolo senza lesinare sui dettagli, eccezion fatta per un filtro AA contenuto con un semplice FXAA. Come potete leggere dai dati tecnici, i risultati sono stati davvero ottimi: unico neo, un piccolo artefatto grafico riscontrato nella complessa vegetazione di New York, nulla che si possa essere considerato negativamente ai fini della valutazione.

BIOSHOCK INFINITE


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo FPS 57.8 (Min. 53 - Max. 62)

Il gioco di 2K games non è particolarmente impegnativo per l'hardware di recente produzione e lo rivela anche un pannello delle opzioni grafiche ridotto all'osso, che permette di configurare qualche semplice parametro come qualità delle texture, e filtro anisotropico. Come accade con altre schede della famiglia NVIDIA e con prodotti della concorrenza, il motore grafico del gioco di Irrational Games si mostra saltuariamente tentennante, con qualche leggero calo di framerate apparentemente ingiustificato e segnalato anche nella nostra recente review del gioco. I più recenti driver di NVIDIA sono riusciti a compensare la cosa, tuttavia qualche incertezza rimane. Nonostante tutto, la 650 Boost è stata in grado di mostrarci una Columbia perfetta e praticamente priva si sbavature, un'esperienza visiva in grado di accompagnare una delle migliori storie videoludiche di sempre. Abbiamo testato la scheda con la sequenza introduttiva del gioco, fino all'arrivo nel centro della città sospesa tra le nubi.

BATTLEFIELD 3


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni a ultra, MSAA 4x FPS 54.4 (Min. 28 - Max. 72)

Il gioco di DICE è sempre un appuntamento immancabile di ogni benchmark che si rispetti: nonostante sia passato più di un anno da quando è stato rilasciato sul mercato, il gioco di guerra è ancora uno dei titoli per computer più complessi e tecnicamente meglio strutturati presenti sulla piazza. Anche in questo caso siamo dovuti scendere a compromessi per quando riguarda il filtro AA, onde evitare di calare al di sotto dei 30 fps necessari per godere di un'immagine sufficientemente fluida. Come di consueto, abbiamo effettuato il benchmark di Battlefield 3 giocando i primi 10 minuti del livello “Operation Swordbreaker”, la vera prova di forza del single player del gioco targato Electronic Arts.

ASSASSIN'S CREED III


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo, TXAA FPS 52.2 (Min. 40 - Max. 63)

Nonostante quanto pensino alcuni giocatori, il gioco realizzato da Ubisoft vanta una notevole complessità grafica, soprattutto sul fronte delle ambientazioni esterne, come le foreste e le praterie attorno alle grandi città americane protagoniste dell'ultimo capitolo di Assassin's Creed, per non parlare degli stessi agglomerati urbani. Grazie alla nuova GTX 650 Ti Boost di NVIDIA, possiamo respirare delle atmosfere davvero realistiche, con ambientazioni vive e impreziosite da minuscoli dettagli grafici. In questo frangente non abbiamo potuto utilizzare il massimo dei dettagli, soprattutto a causa di un field-of-view profondo come in pochi altri giochi della categoria.

SIMCITY


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo FPS 50 (Min. 35 - Max. 58)

Il titolo targato Maxis non ha requisiti particolarmente elevati, ma è comunque in grado di mettere sotto sforzo GPU e CPU, specialmente quando la nostra città inizia a farsi molto popolosa, i palazzi elevati e il traffico cittadino intenso e concitato. Abbiamo deciso di inserire il gioco nella lista dei nostri benchmark in quanto titolo molto ambito dell'attuale stagione videoludica, nonché uno dei più interessanti e divertenti.

STARCRAFT II


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimoFPS 108 (Min. 79 - Max. 164)

Blizzard è un marchio leader nella produzione di titoli per computer, ma non ha mai voluto esagerare sul piano tecnico e grafico. La filosofia del colosso californiano è quella secondo la quale un gioco è tanto migliore quanto più sono i computer in grado di far girare il software stesso, un pensiero che gli è valso il successo dei franchise Warcraft, Starcraft e Diablo. Il gioco di Blizzard quasi non ha impostazioni grafiche da selezionare, ma si avvale di qualche piccola opzione per alleggerire il carico ai computer più datati e ai terminali portatili o laptop.

GUILD WARS 2


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo, FXAAFPS 47.9 (Min. 32 - Max. 57)

I ragazzi di ArenaNet con base a Washington non hanno lesinato sul fronte delle richieste hardware quando hanno scritto il codice per Guild Wars 2, realizzando quello che è a tutti gli effetti uno dei titoli più difficili da muovere, anche sulle macchine più costose e sulle soluzioni più performanti.
Oltre a caricare discretamente GPU e memoria video, il gioco pubblicato da NCSOFT necessita di una CPU multicore particolarmente prestante, dato che il mix di engine grafici e middleware sfruttano parecchio il potere di calcolo dell'unita di elaborazione centrale.

WORLD OF TANKS


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo FPS 65.5 (Min. 44 - Max. 110)

Il gioco di Wargaming.net non è particolarmente esoso in termini di risorse hardware, anche grazie ad un continuo perfezionamento sul fronte grafico con update e patch e da una costante risposta di NVIDIA sul fronte di driver e ottimizzazione. Come si può evincere dai dati riportati qui sopra, abbiamo dei dati fuori scala che ci dimostrano chiaramente come la GTX 650 Ti Boost sia in grado di gestire perfettamente lo shooter con protagonista i carri tank più famosi del mondo.

PLANETSIDE 2


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo FPS 46.6 (Min. 33 - Max. 58)

Il motore grafico adottato da SOE per PlanetSide 2 è tanto bello da ammirare quanto pesante per i terminali di fascia media e bassa: la 650 Ti Boost si è comportata sempre benissimo, obbligandoci tuttavia a rivedere qualche parametro delle impostazioni grafiche, scendendo a qualche compromesso per quanto concerne filtri grafici, in particolare l'anti-aliasing e il motion blur. Ovviamente il framerate cala notevolmente quando le battaglie campali e gli assalti si fanno infuocati, con decine e decine di mezzi corazzati da entrambi i lati e centinaia di giocatori che combattono in una sola area della scacchiera a esagoni.

HAWKEN


Impostazioni: 1680x1050, impostazioni al massimo FPS 68.2 (Min. 45 - Max. 103)

Hawken si basa sull'Unreal Engine 3, anche se, grazie a ottimizzazioni e miglioramenti, difficilmente si attribuirebbe la paternità al celebre motore grafico. Le ambientazioni sono ricchissime di dettaglio, con texture che non sfigurano nemmeno di fronte alle produzioni dei titoli tripla A e delle software house più importanti sulla piazza. Il pannello delle opzioni avanzate presenta le voci motion blur, profondità di campo, effetto PhysX, post-process MLAA e filtro anisotropo, dei parametri indubbiamente in grado di spremere anche i migliori hardware sul mercato.

NVIDIA GeForce GTX 650 Ti BOOST Sulla carta, la versione Boost della 650 Ti non si discosta molto dalla sorella maggiore, la 660 Ti, pur costando circa 70-80 € in meno sugli attuali listini. Parliamo di prestazioni davvero molto simili, quasi analoghe oseremmo dire, che ci spingono a considerare il primo e più economico modello di scheda rispetto al secondo, a patto che non vi interessi overclockare o personalizzare frequenze e amperaggi per modificarne le prestazioni (in tal caso la 660 resta la scelta migliore). I benchmark con i dieci giochi sopracitati hanno fornito risultati davvero sorprendenti, privi di sbavature e garantendoci una costante fluidità dell'immagine e più generalmente delle prestazioni. La versione Boost della 650 Ti è indubbiamente una delle schede che ci ha maggiormente stupito e impressionato tra le più recenti rilasciate da NVIDIA, nonché da quelle che abbiamo avuto occasione di provare nei tempi recenti, la limpida dimostrazione che il mercato dell'hardware PC - e più in particolare la casa di Santa Clara - pensa anche e soprattutto agli utenti desiderosi di assaporare il gaming su PC, ma che non possono o non vogliono spendere cifre da capogiro per un assemblato. La GeForce GTX 650 Ti Boost si annovera tra le migliori schede sotto i 200 € dell'attuale mercato.

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