NZXT Signal HD60 e 4K30 Recensione: ecco le nuove schede di acquisizione

Abbiamo messo alla prova le schede di acquisizione NZXT Signal HD60 e 4K30, due nuove proposte molto interessanti.

NZXT Signal HD60 e 4K30 Recensione: ecco le nuove schede di acquisizione
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Divenuta popolare nel mondo PC grazie a case e a sistemi di raffreddamento caratterizzati da un design minimalista ed elegante, NZXT nel corso degli anni ha allargato notevolmente il proprio catalogo con prodotti di ogni sorta e di alta qualità, tra alimentatori, periferiche come tastiere, mouse e microfoni, componenti e interi computer configurabili.
Con l'inizio dell'estate, l'azienda americana ha registrato un altro esordio presentando la nuova serie di schede di acquisizione Signal progettate per catturare le sessioni di gioco dalle console "next-gen" e da tutte le altre fonti compatibili: NZXT Signal 4K30 e HD60 offrono, come suggerito dai nomi, la possibilità di acquisire rispettivamente segnali fino a 4K e 30 fps con passthrough HDR e fino a 1080p e 60 fps, puntando tutto sull'inconfondibile forma e sulla semplicità di utilizzo.
Le due schede sono già disponibili su Amazon rispettivamente al prezzo di 193,11 euro e 149,90 euro. Abbiamo giocato e streammato in compagnia di questi nuovi gioiellini e siamo pronti a raccontarvi la nostra esperienza.

Un design inconfondibile

NZXT ci ha spesso abituati a prodotti dalle linee minimali e anche in questo caso le nuove schede di acquisizione della serie Signal si presentano con un design accattivante e praticamente identico per entrambi i modelli: un parallelepipedo schiacciato e di colore nero opaco, dagli angoli arrotondati e con una rifinitura laterale che funge anche da bocca di dissipazione.

Nella parte superiore è ben visibile il logo traslucido della casa, mentre nella parte inferiore quattro gommini di colore viola permettono di tenere leggermente rialzata la scheda d'acquisizione e di posizionarla senza il pericolo che si sposti.
Sul lato posteriore sono collocate tutte le connessioni disponibili: l'USB-C per il collegamento al PC/Mac e le due HDMI per ingresso e uscita. Il lato anteriore sfoggia, invece, un unico LED di segnalazione che si illumina di bianco o di rosso in base allo stato della periferica.
I due modelli portano in dote misure identiche, pari a 173 X 143 X 60 mm. Quanto al peso, invece, la Signal HD60 arriva a 281 g, mentre la sorella maggiore 4K30 tocca i 324 g, probabilmente in virtù di una componentistica più elaborata. Insomma, dal punto di vista estetico NZXT non delude le aspettative trasferendo il suo collaudato stile anche sulle nuove periferiche.

Stessa forma, diversa sostanza

Dal punto di vista delle specifiche tecniche, le "gemelle" di NZXT presentano caratteri completamente diversi, molto semplice per la Signal HD60 e più complesso per la Signal 4K30, che puntano a conquistare diversi tipi di pubblico.
La NZXT Signal HD60 è, infatti, una scheda di acquisizione molto semplice che può contare su ingresso HDMI 2.0, su un'interfaccia di collegamento USB 3.2 Type-C e su 2 canali audio a 16-bit.

La piccola dell'azienda californiana può catturare flussi video fino a 1080p e 60 fps offrendo però la possibilità di effettuare il passthrough dei segnali a risoluzioni ben maggiori: 2160p, 1440p, 1920x1080p e 1920x1080i non saranno un problema, con l'unico compromesso di rimanere entro i 60 fps. Non è previsto, invece, alcun supporto a formati video HDR, sia in fase di registrazione che di passthrough, e ai rapporti ultrawide e super ultrawide.

La NZXT Signal 4K30, a sua volta, mette in campo caratteristiche superiori. L'ingresso è affidato allo standard HDMI 2.0, l'interfaccia di collegamento rimane USB 3.2 Type-C con 2 canali audio a 16-bit, ma la grande di casa offre la possibilità di catturare immagini fino a 4K e 30 fps con pieno supporto all'HDR.

In questo caso, il passthrough supporta risoluzioni e framerate intermedi come i 1440p fino a 60 fps e i 1920x1080p fino a 240 fps, il tutto coadiuvato dalla conversione hardware del segnale HDR10 in SDR e dalla piena compatibilità con i formati ultrawide. Insomma, giocare alla massima risoluzione e con HDR attivo mentre si registra o si trasmette la propria sessione di gameplay non sarà un problema: la scheda sarà in grado di processare il segnale in tempo reale e di restituire i colori giusti in base alle finalità del contenuto.
Le caratteriste sopracitate si traducono in un'esperienza d'uso pratica e funzionale per entrambe le versioni: le schede di acquisizione di NZXT non richiedono alcuna installazione particolare e una volta collegate al PC o al Mac vengono rilevate dal sistema e sono subito utilizzabili.

La compatibilità è garantita con qualsiasi software di registrazione e streaming: nella nostra prova abbiamo utilizzato OBS e Streamlabs OBS senza alcuna difficoltà, registrando lunghe sessioni di gioco da PS5, Xbox Series X e Nintendo Switch.
L'ottima qualità dei segnali catturati si è mantenuta costante per tutta la durata dei test, restituendo immagini nitide e un input lag praticamente impercettibile.

Molto utile e interessante si è dimostrata anche la capacità delle schede di acquisire il segnale direttamente dalle nostre fotocamere, consentendoci di utilizzare ottiche di qualità per le chiamate su Zoom, Discord e Skype. Sul fronte delle prestazioni, insomma, la nuova gamma di schede d'acquisizione Signal parte con il piede giusto e non mostra il fianco a problemi particolari.
L'unico appunto può essere rivolto al software di supporto NZXT Cam: sebbene migliorato nel tempo, l'hub dell'azienda risulta piuttosto pesante per il sistema, soprattutto se si considera che nel caso specifico serve solo per verificare la tipologia di cattura in corso (risoluzione, framerate e HDR) e per l'eventuale aggiornamento dei firmware.

NZXT Il primo approccio di NZXT con le periferiche di acquisizione ci ha convinti: Signal HD60 si rivolge agli utenti che vogliono condividere i propri contenuti senza puntare al massimo della risoluzione e a cui non interessa l’HDR, in virtù di un prezzo piuttosto competitivo. Signal 4K30 punta invece ad un pubblico premium che non vuole scendere a compromessi sulla qualità delle proprie registrazioni, giocando al contempo alla massima risoluzione e con HDR attivo. In entrambi i casi il design, le prestazioni e la qualità restituita dalle schede di acquisizione sono di ottimo livello.

8.5