OPPO è approdata in Italia nel giugno del 2018 e da allora ha sfornato uno smartphone dietro l'altro. Uno degli ultimi modelli arrivati è il Reno, un telefono dal design atipico e con una fotocamera pop-up differente da quelle adottate dalla concorrenza.
Sarà riuscita la società cinese a realizzare un best buy? Scopriamolo insieme nella nostra recensione di OPPO Reno, smartphone venduto a un prezzo di 499 euro nei maggiori negozi di elettronica e nei loro store online. Vi segnaliamo però che lo smartphone si trova anche a un prezzo di 399 euro su Amazon Italia tramite rivenditori (brand TIM, modello 6/256GB).
Design e unboxing
OPPO Reno è uno smartphone atipico già dalla confezione di vendita. La scatola di color argento si sviluppa infatti in altezza e va a sottolineare la presenza di due fotocamere e il design della backcover dello smartphone. Ottima la presenza di una comoda cover trasparente semi-rigida in colorazione nera, che consente di proteggere di più lo smartphone rispetto a una comune custodia in silicone e va a integrarsi bene con il design di OPPO Reno, lasciando visibile la parte posteriore del dispositivo. Nella confezione troviamo anche un caricabatterie VOOC da 5V/4A, il cavo USB Type-C per la ricarica, la spilla per l'estrazione del vano dual nanoSIM e un paio di cuffie in-ear di discreta qualità. Insomma, la confezione di vendita è piuttosto completa e permette di utilizzare il dispositivo al massimo delle sue possibilità.
OPPO Reno ha dimensioni pari a 156,6 x 74,3 x 9 mm, per un peso di 185 grammi. Si tratta di numeri leggermente superiori alla media, che gli conferiscono un peso che si fa sentire, soprattutto se si aggiunge la cover semi-rigida presente in confezione.
Nonostante questo, il peso è giustificato dall'ottima solidità costruttiva e dalla presenza di un meccanismo di fotocamera pop-up. Infatti, OPPO Reno è stato costruito egregiamente: i materiali sono il metallo e il vetro e le due fotocamere presenti sul retro non sono sporgenti. Non manca anche una finitura in vetro opaco nella parte posteriore, che permette allo smartphone di non trattenere le impronte digitali e lo rende piuttosto gradevole alla vista. La peculiarità di Reno è però sicuramente la fotocamera pop-up, con tutta la parte superiore dello smartphone dedicata unicamente alla fuoriuscita di questo meccanismo.
L'attivazione della camera è bella da vedere e trasmette un'ottima sensazione di solidità. L'unico aspetto che non ci è piaciuto è il fatto che la fotocamera pop-up tende ad accumulare polvere all'interno e quindi a volte bisogna "pulirla". Per quanto riguarda la durata, la società cinese afferma di aver testato il meccanismo della fotocamera per oltre 200.000 volte, come si può leggere sul sito ufficiale di OPPO. Se un utente vuole quindi utilizzare la fotocamera 100 volte al giorno, la durata stimata è di 5 anni.
Ottimo anche il grip, che grazie ai buoni materiali scelti consente a OPPO Reno di non risultare mai scivoloso. La colorazione che abbiamo potuto provare si chiama Ocean Green e dobbiamo ammettere che quest'ultima sembra proprio essere perfetta per il design scelto dalla società cinese, visto che va a evidenziarne il look "premium".
Interessante la presenza di una piccola sporgenza verde pensata per proteggere i sensori fotografici quando si appoggia il telefono su una superficie piana.
Queste scelte a livello di design potrebbero sembrare banali, ma vi assicuriamo che sono queste cose che differenziano un dispositivo costruito come si deve da un terminale che si limita semplicemente a riproporre quanto già visto sul mercato.
Per quanto riguarda la parte anteriore dello smartphone, troviamo un pannello con design all-screen che raggiunge uno screen-to-body ratio pari al 93,1%. I bordi sono quindi piuttosto contenuti e in linea generale lo schermo riesce a rendere i contenuti multimediali più "immersivi".
Non manca anche un sensore di impronte digitali sotto allo schermo, che in questo caso risulta utile e comodo se non si vuole attivare ogni volta il meccanismo pop-up per il rilevamento facciale. In ogni caso, non abbiamo mai avuto problemi in tal senso e vi assicuriamo che i sensori biometrici sono piuttosto veloci.
La parte inferiore di OPPO Reno ospita gli altoparlanti, il microfono, la porta USB Type-C e il jack audio da 3,5 mm per le cuffie, mentre la parte superiore è interamente dedicata al meccanismo per la fotocamera pop-up. Sul lato destro si trova invece il tasto d'accensione, mentre i pulsanti per alzare/abbassare il volume e il carrellino per la SIM fanno capolino sul lato sinistro.
Tirando le somme, OPPO Reno ci ha decisamente convinto in termini di design, visto che va a distinguersi particolarmente dagli altri smartphone presenti sul mercato.
Caratteristiche tecniche
OPPO Reno è spinto da un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 710 operante alla frequenza massima di 2,2 GHz (2 x 2,2 GHz + 6 x 1,7 GHz), affiancato da una GPU Adreno 616 e 6GB di RAM. Una configurazione nella media della fascia di prezzo, che non va esattamente a competere con i top, ma che dispone di prestazioni comunque ottime per far girare qualsiasi app presente sul Play Store.
Per quanto riguarda la memoria interna, il modello che abbiamo provato dispone di 256GB. La memoria non è purtroppo espandibile, ma lo spazio è comunque sufficiente per la maggior parte delle tipologie d'utilizzo.
Passando al display, troviamo uno schermo AMOLED da 6,4 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), aspect ratio 19,5:9 e screen-to-body ratio del 93,1%. Qui dobbiamo veramente fare un plauso a OPPO, visto che il pannello dispone di colori ben bilanciati e di una buona regolazione della luminosità. Non mancano anche un ottimo always-on (che manca però delle notifiche di terze parti) e tutte le classiche funzionalità a cui la società cinese ci ha abituati da tempo (come la regolazione della temperatura del colore).
Oppo ha lavorato bene anche per quanto riguarda l'ottimizzazione dell'aspect ratio, con la possibilità di visualizzare a schermo intero tutti i contenuti principali delle app più popolari.
Un altro punto di forza di OPPO Reno è sicuramente il comparto fotografico, dove troviamo una fotocamera pop-up frontale da 16MP (f/2.0) e una doppia fotocamera posteriore composta da un sensore da ben 48 megapixel (f/1.7) e da un altro da 5 megapixel (f/2.4, bokeh) I due sensori posteriori possono registrare video in 4K a 30fps, mentre quello anteriore arriva al Full HD/30fps.
Tra le varie funzionalità presenti, troviamo Ritratto, Notte, Panoramica, Esperto. Time-Lapse, HDR e Movimento Lento. Non manca anche Google Lens, che permette di riconoscere gli oggetti tramite la fotocamera. Nonostante questo, i 48MP sono ovviamente da attivare dalle impostazioni.
La qualità delle foto offerta dalla doppia fotocamera posteriore è ottima per quanto riguarda la fascia media, anche grazie a un buon bilanciamento dei colori e all'utilizzo dell'intelligenza artificiale e dell'HDR, che possono migliorare parecchio la qualità finale. Ottime soprattutto le foto scattate con buone condizioni di luce, mentre quelle al buio generano un po' di rumore. Tuttavia, l'assenza di una lente grandangolare si fa sentire e dobbiamo dire che in questa fascia di prezzo sarebbe un bene inserirla. Ottimi invece i bokeh (con il "sensore dedicato" che funziona molto bene) e la modalità "Attiva colore abbagliante", che permette di "caricare" di più i colori.
Buone anche le foto scattate dalla fotocamera anteriore, anche se in linea con la qualità offerta dal comparto fotografico degli altri smartphone della stessa fascia di prezzo. Nei video la qualità generale è ottima in 4K/30fps, ma l'assenza di stabilizzazione si fa sentire in negativo in determinati contesti. In definitiva, possiamo però dire che il comparto fotografico dello smartphone è eccellente, anche se non siamo chiaramente ai livelli dei top di gamma. Potete vedere alcune foto non compresse consultando la nostra cartella Drive dedicata a OPPO Reno.
Passando all'autonomia, la batteria non rimovibile è da 3765 mAh con supporto alla ricarica rapida VOOC. Nonostante si tratti di un valore inferiore a diversi altri smartphone presenti sul mercato, l'ottimizzazione effettuata da OPPO consente comunque di arrivare spesso a sera con il 30% di carica residua.
Siamo sicuri che un utilizzo più blando dello smartphone consente anche di arrivare a risultati migliori in tal senso, anche se forse risulta difficile raggiungere i due giorni di autonomia. A questo si aggiunge la possibilità di ottenere diverse ore di schermo con pochi minuti di ricarica veloce.
Per quanto riguarda la connettività troviamo il supporto a 4G LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e Bluetooth 5.0. Mancano l'impermeabilità (o perlomeno, manca una qualsivoglia certificazione IP) e la ricarica wireless. Buono il comparto audio, che però rimane nella media a causa di un volume massimo non troppo elevato.
Software
Il sistema operativo è Android 9 Pie con personalizzazione Color OS 6.0 e patch di sicurezza aggiornate ad aprile 2019. OPPO ci ha sempre saputo fare per quanto riguarda la bellezza visiva della sua interfaccia grafica e, a nostro modo di vedere, l'esperienza offerta dalla Color OS 6.0 è molto piacevole e completa anche dal punto di vista delle funzionalità.
Tra le novità più interessanti, segnaliamo la possibilità di accedere a Google Assistant tramite una pressione del pulsante d'accensione, le ottime gesture e la presenza di una piccola scheda attivabile con uno swipe da destra verso sinistra. Questa consente di aprire velocemente le applicazioni che vengono utilizzate più frequentemente ed è ovviamente personalizzabile. Non mancano anche una modalità guida e la classica funzionalità Trova il mio dispositivo.
L'unica pecca è rappresentata da alcuni menu un po' "confusionari" e da qualche scelta discutibile (come i colori scelti per i vari toggle, che sono forse un po' troppo "vivaci"). In linea generale, abbiamo apprezzato la personalizzazione di OPPO e dobbiamo dire che risulta più godibile rispetto ad altre presenti sul mercato. Bisogna chiaramente abituarsi, ma una volta superato lo "scoglio iniziale" ci si trova dinanzi a un buon comparto software.
Per quanto riguarda le prestazioni, il sistema operativo gira in modo molto fluido e non è ovviamente presente alcun tipo di bloatware.
Prestazioni e benchmark
Le prestazioni di OPPO Reno sono buone e anche i software più pesanti girano in modo fluido senza problemi. Tuttavia, non siamo al top della fascia di prezzo.
Per gli amanti dei benchmark, il dispositivo ha fatto registrare un totale di 157217 punti su AnTuTu. Su Geekbench, invece, è arrivato a 1460 punti in single-core e 5913 punti in multi-core. Numeri leggermente inferiori alla media della fascia di prezzo, che è ormai stata "presa di mira" da smartphone che puntano molto su questo aspetto.
Per farvi un esempio concreto, Xiaomi Mi 9, considerato da molti come uno dei migliori smartphone del momento, ha fatto registrare un totale di ben 367484 punti su AnTuTu, come potete leggere nella nostra recensione di Xiaomi Mi 9.
Insomma, OPPO Reno non punta chiaramente sulla "forza bruta", ma ha preferito realizzare uno smartphone bilanciato che funzioni comunque bene in ambito quotidiano.
Vi ricordiamo inoltre che i benchmark sono sempre da prendere con le pinze, visto che ciò che conta è l'esperienza utente finale, ma le indicazioni numeriche danno comunque un elemento di valutazione in più, soprattutto in ottica futura.
Gaming
Per mettere alla prova OPPO Reno in ambito gaming, abbiamo testato una selezione di cinque titoli: Shadowgun Legends, Dead Trigger 2, The Elder Scrolls: Blades, ARK: Survival Evolved e PUBG Mobile. Si tratta quindi perlopiù di titoli recenti, in grado di mettere a dura prova gli smartphone di questa fascia di prezzo.
Shadowgun Legends gira in modo fluido con grafica su "Alta", anche se ci sono alcuni leggeri cali di framerate nelle situazioni più concitate.
Dead Trigger 2, sviluppato da MadFinger Games, è invece un titolo approdato sul mercato nel 2013, che però è stato aggiornato numerose volte nel corso degli anni. Esso dispone infatti di un comparto grafico ancora al passo con i tempi. OPPO Reno riesce a far girare Dead Trigger 2 in modo impeccabile con dettagli su "Alto", senza presentare alcun tipo di lag o fastidiosi cali di framerate. Non abbiamo avuto problemi anche per quanto riguarda The Elder Scrolls: Blades, titolo ancora in Accesso Anticipato che dispone di un comparto tecnico all'avanguardia.
Passando a titoli ancor più esigenti in termini di risorse, ARK: Survival Evolved gira fluidamente solamente a "Medio", anche se con qualche calo di framerate nelle situazioni più "complesse" da gestire. Questo è normale in quanto stiamo parlando di un gioco particolarmente pesante.
Parlando invece di PUBG Mobile, attualmente uno dei titoli più giocati su smartphone, nel video qui sopra potete vedere qualche minuto di gameplay registrato durante la nostra prova.
Il titolo di Tencent Games viene automaticamente impostato con dettagli su "HD" e frame rate su "High" e funziona bene su questo OPPO Reno.
Decisamente completa la modalità software chiamata Spazio Gioco, che va a ottimizzare le performance in ambito gaming e permette di sfruttare diverse funzionalità aggiuntive.
Si può infatti avere una stima della durata della batteria in termini di sessioni di gioco ed è possibile bloccare i banner e le chiamate durante le partite. Tuttavia, la funzionalità più interessante è sicuramente quella legata alle prestazioni: esistono tre preset che vanno a migliorare sensibilmente l'esperienza di gioco.
La modalità Competizione sfrutta al massimo i componenti di OPPO Reno per ottenere le migliori prestazioni possibili, il preset Bilanciato è quello legato al normale utilizzo dello smartphone e la modalità a basso consumo consente chiaramente di risparmiare batteria. Abbiamo apprezzato particolarmente la funzionalità Spazio Gioco e ovviamente tutti i test lato gaming sono stati effettuati con quest'ultima impostata in modalità Competizione.
OPPO Reno è uno smartphone attento ai dettagli. La società cinese ha infatti pensato a tutto, offrendo un'ottima esperienza utente in quasi tutti i contesti. Il design è molto bello da vedere e viene accompagnato da un'ottima solidità costruttiva e dalla presenza di una fotocamera pop-up, il software dispone di molte funzionalità interessanti, l'autonomia è buona e il display è veramente fantastico. Non manca anche una delle migliori modalità gaming mai implementate in uno smartphone, che consente, tra le altre possibilità, di stimare la durata della batteria in termini di sessioni di gioco. Le uniche pecche sono da ricercarsi nelle dimensioni del dispositivo, nelle prestazioni pure solamente nella media, nell'assenza dell'impermeabilità e della ricarica wireless e in qualche piccolo problema di stabilizzazione lato video. Insomma, gli aspetti positivi sono molto più rilevanti rispetto a quelli negativi in questo caso. OPPO Reno è quindi un best buy? A 499 euro forse non del tutto, ma sicuramente a 399 euro (prezzo a cui viene spesso venduto online) si fa valere piuttosto bene sul mercato, nonostante l'agguerrita concorrenza.