Realme 7 Recensione: lo smartphone low cost a 90 Hz perfetto per i gamer

Si può usufruire di un'esperienza mobile gaming di buon livello spendendo meno di 200 euro? La risposta nella recensione di Realme 7.

Realme 7 Recensione: lo smartphone low cost a 90 Hz perfetto per i gamer
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Il mondo del mobile gaming dispone di una platea di giocatori particolarmente variegata. Ci sono anche qui gli utenti più esigenti, alla ricerca del massimo dettaglio, ma molte persone si accontentano, perlomeno su mobile, di una buona fluidità e di dettagli impostati su "Medio" o "Alto". Finora la fascia di prezzo perfetta per questi utenti è sempre stata quella tra 200 e 300 euro, se non quella tra 300 e 500 euro, dove si possono trovare parecchi medio gamma con refresh rate aumentato e le giuste prestazioni per godersi tutto sommato bene la maggior parte dei titoli presenti sul Play Store.
La fascia bassa, invece, quella sotto i 200 euro, ha sempre sofferto dell'assenza di pannelli con refresh rate aumentato, nonché di prestazioni non esattamente adatte ai gamer. Realme 7 è il modello che vuole cambiare rotta da questo punto di vista, montando un pannello da 90 Hz e portando per la prima volta sul mercato il chip MediaTek Helio G95, ottimizzato in modo specifico per il gaming.
Il prezzo di partenza è fissato a 179,90 euro su Amazon Italia per la variante da 4/64GB, mentre il modello da 6/64GB costa 194 euro. Noi abbiamo provato la variante da 8/128GB, che per il momento non si trova né su Amazon né sul sito ufficiale dell'azienda ma è disponibile a 259,99 euro da Unieuro.

Realme 7: design e unboxing

Giusto un po' di tempo fa abbiamo pubblicato su queste pagine la recensione di Realme 7 Pro. Trattandosi di un modello della stessa famiglia, Realme 7 segue una certa linea di continuità rispetto al suo "fratello maggiore", motivo per cui in questa review tratteremo più velocemente alcuni aspetti che trovate già nella prova di Realme 7 Pro. Metteremo invece in risalto le differenze tra i due modelli, che ci sono e risultano interessanti. Partendo dal packaging, la confezione di vendita è pressoché identica, sia in termini di design che di contenuto, a quella del modello Pro.
All'interno della scatola gialla infatti troviamo un cavo USB Type-C, una comoda cover trasparente, manualistica varia e la spilla per l'estrazione del vano SIM. L'unico reale cambiamento è il caricabatterie in confezione, che non è più da 65W ma da 30W. Insomma, si "taglia" sulla velocità di ricarica, ma si rimane comunque su buoni livelli.

Un aspetto che farà felici alcuni utenti è la presenza del jack audio da 3,5mm per le cuffie, presente in basso a fianco di due microfoni, della porta USB Type-C (manca l'uscita video, ma c'è la funzione OTG) e dell'altoparlante. Sulla destra c'è il pulsante d'accensione con sensore di impronte digitali integrato, mentre sulla sinistra fanno capolino i due pulsanti per gestire il volume e il carrellino per la SIM, che dispone di un triplo slot per ospitare contemporaneamente due nanoSIM e una microSD.

Il sensore di impronte è stato spostato da sotto il display (Realme 7 Pro) al lato (Realme 7), per via della presenza, in questo caso, di un pannello IPS LCD. C'è anche il Face Unlock, sia questo che il sensore di impronte non ci hanno mai dato particolari problemi durante la nostra prova.

Il design anteriore presenta un pannello con foro per la fotocamera posto in alto a sinistra. Tuttavia, le dimensioni di quest'ultimo sono più elevate rispetto a quanto visto nella variante Pro, elemento che ci ha un po' fatto storcere il naso. La sensazione è di un "passo indietro" anche per quanto concerne la backcover, dato che viene riproposto il design a specchio ma il modulo delle fotocamere verticale stona un po'.
La colorazione Mist Blue che abbiamo avuto modo di analizzare crea buoni giochi di luce, ma il design risulta meno riuscito rispetto al modello più costoso. Ricordiamo che sul mercato è presente anche la colorazione Mist White. La sporgenza delle fotocamere c'è e fa un po' "ballare" lo smartphone su una superficie piana, ma nulla di trascendentale. Buono il grip, mentre la solidità costruttiva rimane in linea con altri dispositivi di questa fascia di prezzo che utilizzano la plastica come materiale principale.

Le dimensioni sono ancora più elevate di quella della variante Pro, dato che sono pari a 162,3 x 75, 4 x 9,4 mm, per un peso di 196,5 grammi. Realme 7 non è dunque esattamente il dispositivo più maneggevole sul mercato, anche se non è nulla di sorprendente, visto il trend verso cui sta andando il mercato.
Tirando le fila del discorso, il design dello smartphone non convince del tutto. Il "passo indietro" rispetto alla variante Pro si nota e probabilmente si poteva fare di più sia a livello estetico che di maneggevolezza, ma c'è da dire che il prezzo è inferiore e che Realme ha anche l'esigenza di distinguere in modo netto i vari prodotti.

Scheda tecnica

Il design è sicuramente un aspetto importante per alcuni utenti, ma in questa fascia di prezzo è molto importante cosa c'è sotto alla scocca. Qui troviamo una sorpresa interessante, dato che Realme 7 è il primo smartphone ad adottare il processore octa-core MediaTek Helio G95, operante alla frequenza massima di 2,05 GHz (2 x 2,05 GHz + 6 x 2,0 GHz), affiancato da una GPU Mali-G76 MC4, 8GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 2.1 (espandibile tramite microSD). Si tratta di una configurazione che mira al gaming e di conseguenza mette il focus sulle prestazioni.
Questo significa che, paradossalmente, Realme 7 è più prestante di Realme 7 Pro, come vedremo dettagliatamente più avanti nel corso della recensione.

Vista la vocazione gaming del prodotto, ha senso lasciare da parte il pannello Super AMOLED visto con Realme 7 Pro, adottando invece un IPS LCD da 6,5 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), screen-to-body ratio del 90,5% e refresh rate di 90 Hz. Insomma, siamo dinanzi a uno schermo più adatto ai videogiocatori, che perde sicuramente le proprietà tipiche della tecnologia AMOLED ma guadagna in fluidità. In ogni caso, si tratta di un buon display, che offre dei colori tutto sommato ben bilanciati e una discreta luminosità massima.
Nulla di eccezionale, sia chiaro, ma la qualità visiva è in grado di soddisfare l'utente che punta a questa fascia di prezzo. Peccato per il foro della fotocamera di dimensioni consistenti, nonché per il fatto che alcune app faticano ancora a coprire la parte antistante ad esso.

Per il resto, nonostante il pannello non sia tra i più indicati per la visione di contenuti multimediali, non mancano comunque i DRM Widevine L1, che permettono di visualizzare in Full HD il catalogo di piattaforme di streaming come Netflix e Amazon Prime Video. Superfluo, invece, dire che il refresh rate di 90 Hz è ottimo in termini di fluidità, specialmente in questa fascia di prezzo. Assente il LED di notifica. Da notare il fatto che lo smartphone arriva con una pellicola pre-applicata, che abbiamo rimosso per testare al meglio la bontà del display.

In genere, gli smartphone che puntano al gaming tralasciano il comparto fotografico. Tuttavia, non è questo il caso. Realme 7 fa sì un passo indietro rispetto alla variante Pro, ma riesce comunque a soddisfare l'utente medio. Anteriormente fa capolino una fotocamera da 16MP (f/2.1, Sony IMX471), mentre sul retro c'è una quadrupla fotocamera posteriore da 48MP (f/1.8) + 8MP (f/2.3, ultra-wide, 119 gradi) + 2MP (f/2.4, bianco e nero) + 2MP (f/2.4, per le macro). Queste lenti posteriori possono registrare video in 4K/30fps, ma se volete una buona stabilizzazione meglio non andare oltre i 1080p/30fps, come spesso accade. La fotocamera anteriore arriva invece proprio a 1080p/30fps.

L'app Fotocamera è quella che conosciamo, dalla modalità Notte a quella Panoramica. Non ci sono tuttavia né la Starry Mode né il filtro per i video che mette in evidenza le persone, che rimangono esclusiva del modello Pro. Non mancano invece dei filtri per le foto, come quello Cyberpunk.
Nonostante l'assenza di qualche funzionalità e un sensore principale meno "prestante", Realme 7 è comunque in grado di scattare foto discrete, in linea con la fascia di prezzo a cui appartiene. L'IA riesce infatti a fare un buon lavoro e la fotocamera frontale realizza scatti utilizzabili sui social. Tutto sommato buone anche le macro e le foto grandangolari, mentre meglio fermarsi al 2x con lo zoom, nonostante sia possibile raggiungere il 10x in digitale. Peccato per le foto notturne con un po' troppo rumore digitale. In definitiva, siamo dinanzi a un comparto fotografico che non delude l'utente medio. Se cercate delle foto non compresse, potete trovarle nella nostra cartella Drive dedicata a Realme 7.

Realme ha fatto una scelta molto saggia con questo modello, implementando una batteria da 5000 mAh (al posto dei 4500 mAh del modello Pro). Questo ci ha sempre garantito di raggiungere il termine della giornata senza troppi problemi, a volte anche con il 25% circa di carica residua. Non abbiamo mai avuto problemi nemmeno con i 90 Hz sempre attivi, dato che la classica giornata lavorativa si porta lo stesso a casa. Tutto dipende ovviamente da che tipo di uso si fa dello smartphone, ma vi assicuriamo che l'autonomia è buona, soprattutto se si mantiene attiva l'opzione di default che varia la frequenza di aggiornamento a seconda dell'app utilizzata.
Noi facciamo un uso intenso dello smartphone, ma chi è solito utilizzarlo un po' meno potrebbe raggiungere anche le due giornate. Non manca la ricarica rapida a 30W, che garantisce ore di utilizzo a fronte di pochi minuti di collegamento a una presa di corrente. Certo, Realme 7 non è veloce quanto Realme 7 Pro a caricarsi, ma in questa fascia di prezzo avere una ricarica a 30W è ottimo.

Come potete immaginare, mancano certificazione IP68 e ricarica wireless, ma ci sono 4G LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e Bluetooth 5.0. Discreto il comparto audio, che dispone di un buon volume massimo (i nostri test hanno fatto segnare 83,6 dBA). Per quel che riguarda i valori SAR, nella guida presente in confezione si legge che sono di 0,972 W/Kg per la testa e 1,218 W/Kg per il corpo.

Software

Il comparto software è esattamente quello che conosciamo e che abbiamo già visto con molti smartphone. Infatti, in attesa del prossimo "grande aggiornamento", Realme 7 monta Android 10 con personalizzazione Realme UI 1.0. Le patch di sicurezza sono quelle del 5 settembre 2020, al momento in cui scriviamo.
Dal tema scuro che si può "forzare" anche su alcune app di terze parti fino alla possibilità di duplicare le app per utilizzare più account sullo stesso dispositivo, le classiche funzionalità sono al loro posto. La fluidità di sistema è buona, complice anche il refresh rate aumentato.

Prestazioni, benchmark ed esperienza d'uso durante la recensione

Realme 7 è un dispositivo che punta molto alle prestazioni, grazie al nuovo processore MediaTek Helio G95. Quest'ultimo raggiunge risultati importanti, posizionando lo smartphone come uno dei più prestanti della fascia di prezzo sotto i 200 euro.
Il nostro modello ha fatto registrare un totale di 295253 punti su AnTuTu Benchmark. Su Geekbench, invece, è arrivato a 510 punti in single-core e 1623 punti in multi-core. Pensate che nella nostra prova Realme 7 Pro ha raggiunto 287253 punti su AnTuTu. Paradossalmente, la variante base in questo caso è più potente di quella Pro. Inoltre, la presenza di un refresh rate di 90 Hz garantisce ulteriore fluidità, che si fa sentire nel positivo durante l'uso quotidiano.
Per farvi un altro esempio concreto, Redmi Note 9, smartphone molto apprezzato in questo segmento di mercato, ha fatto registrare 189112 punti su AnTuTu, mentre OPPO A52 è arrivato a 177526 punti durante la nostra prova. Insomma, Realme 7 è un dispositivo particolarmente prestante per essere uno smartphone low cost. Il suo acerrimo rivale è probabilmente POCO X3 NFC, che però costa un po' di più.

Gaming

Aabbiamo scelto di provare lo smartphone principalmente con tre titoli: Call of Duty Mobile, ARK: Survival Evolved e Fortnite. Sono gli stessi giochi che abbiamo utilizzato per il modello Pro, così da farvi comprendere al meglio le differenze.
Call of Duty Mobile qui gira bene con dettagli su "Molto Alto" e FPS ad "Alto", mentre Realme 7 Pro si fermava a dettagli su "Alto". Insomma, già da questo primo gioco si nota che la variante base ha una marcia in più lato gaming.

Una prova interessante è quella che riguarda ARK: Survival Evolved, gioco ben conosciuto in ambito mobile per via delle sue elevate richieste in termini prestazionali, che in passato creava anche alcuni grattacapi ai dispositivi con processori MediaTek. Realme 7, invece, riesce a farlo girare discretamente a "Medio", anche se può essere necessario scendere a "Basso" per rimanere quasi sempre vicini ai 30 fps.

Vi assicuriamo che si tratta di un risultato interessante, in quanto alcuni smartphone, anche più costosi, faticano a rendere giocabile questo titolo. Per quel che riguarda Fortnite, il gioco di Epic Games funziona bene con preset "Elevato" e 30 fps. Ogni tanto qualche scatto c'è, ma si può sempre giocare un po' con le opzioni. Vi ricordiamo, invece, che Realme 7 Pro non riesce proprio ad andare oltre a "Medio".

Non manca poi l'hub Spazio Giochi, che si trova nelle impostazioni e permette, tra le altre cose, di accedere a varie funzionalità durante la fase di gioco, come l'apertura di WhatsApp in Picture in picture. Insomma, come detto in apertura, Realme 7 è uno smartphone che riesce a dare parecchie soddisfazioni lato gaming. Certo, non aspettatevi prestazioni in grado di accontentare gli utenti più esigenti, ma siamo su ottimi livelli per la fascia di prezzo.

realme 7 Realme 7 è lo smartphone low cost che volevamo dal brand. Dopo un Realme 7 Pro non proprio esaltante, avevamo bisogno di vedere un dispositivo in grado di mettere in mostra i punti di forza che hanno reso l'azienda popolare tra gli appassionati. Realme 7 è uno smartphone che punta molto sulle prestazioni, grazie alla presenza del nuovo processore MediaTek Helio G95, che mette il focus sul gaming, e di uno schermo con refresh rate di 90 Hz. A questo si aggiungono una buona autonomia, un discreto reparto fotografico, una ricarica a 30W e un completo reparto connettività (triplo slot, 4G LTE e NFC sono al loro posto). Ci hanno invece fatto storcere un po' il naso il design non dei più gradevoli, il foro per la fotocamera con dimensioni troppo elevate per i nostri gusti, la qualità di foto e video in notturna e lo spessore non esattamente dei più contenuti. Tirando le somme, a un prezzo di partenza di 179,90 euro per la variante da 4/64GB, ma anche a un costo di 259,99 euro per quella da 8/128GB che abbiamo provato noi, si tratta sicuramente di uno dei dispositivi più validi sul mercato.

8.7