RedMagic 6R Recensione: un top di gamma da gaming sotto i 500 euro

RedMagic 6R è uno smartphone da gaming unico nel mercato: il dispositivo punta infatti su un design "sobrio" e sulla maneggevolezza.

RedMagic 6R Recensione: un top di gamma da gaming sotto i 500 euro
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Il mondo degli smartphone da gaming si sta facendo sempre più competitivo. Infatti, nel corso degli ultimi anni sono arrivati diversi modelli che cercano di accaparrarsi la stessa tipologia di pubblico. Tuttavia, al contrario di quanto si possa pensare, all'interno di quella che in Europa rappresenta ancora una nicchia (rispetto al mercato asiatico i numeri sono molto diversi) si stanno creando diverse fasce di prezzo.

In genere in molti sono soliti pensare a un dispositivo da gaming come a un top di gamma, anche in termini di prezzo, ma nell'ultimo periodo stanno arrivando anche dispositivi che mirano a portare le performance dei flagship sotto i 500 euro. Abbiamo già recensito su queste pagine Black Shark 4, dispositivo che risulta di fatto il principale competitor del nuovo RedMagic 6R. Quest'ultimo è arrivato in Europa a fine giugno 2021 a un prezzo di partenza di 499 euro sul portale ufficiale in configurazione da 8/128GB: lo abbiamo messo alla prova nel corso delle ultime settimane.

Uno smartphone da gaming dal design essenziale

RedMagic 6R è uno smartphone che mette da parte LED RGB e ventole interne, distanziandosi dagli altri dispositivi del brand. Si tratta dunque di un prodotto che ha una filosofia alla base ben precisa:

togliere tutto ciò che una parte dell'utenza ritiene superfluo e puntare esclusivamente alla realizzazione di un dispositivo da gaming più economico del solito, pensato per chi vuole un design più sobrio e si ritiene soddisfatto dall'esperienza offerta da un sistema di raffreddamento classico. D'altronde, il dibattito sulle ventole interne è molto acceso tra gli utenti: un ragionamento effettuato un po' di pancia potrebbe portare a definirle poco utili, ma in realtà coloro che sono soliti giocare per lungo tempo sanno bene che, se ben gestita, quella soluzione può fare la differenza in determinati contesti, come vedremo in seguito.
In ogni caso, RedMagic 6R taglia su questi aspetti riducendo il costo del biglietto e risultando dunque potenzialmente interessante per un certo tipo di utente.

L'assenza di LED può finalmente fornire una soluzione valida a coloro che non apprezzano il classico look da gaming. Nella variante Cosmos Black che abbiamo avuto modo di provare non sembra nemmeno un dispositivo pensato per i videogiocatori, almeno in termini di design. Certo, qualche linea più aggressiva rimane, ma si fa vedere maggiormente nell'altra colorazione Mercury Silver presente sul mercato nel taglio da 12/256GB.

Siamo sicuri che questa scelta di RedMagic verrà apprezzata da un buon numero di utenti, ma dobbiamo dire che la colorazione Cosmos Black non è propriamente delle più gradevoli alla vista, andando a perdersi nella miriade di dispositivi "scuri" presenti sul mercato. Il retro in plastica potrebbe far storcere un po' il naso, ma in realtà è una scelta che consente di ridurre i costi e che non crea troppi grattacapi. In ogni caso, la solidità costruttiva non manca, anche grazie alla cornice in metallo.

Un aspetto interessante di RedMagic 6R sono le dimensioni: 163,04 x 75,34 x 7,8 mm, per un peso pari a 186,41 grammi. Nonostante non si tratti di un dispositivo di dimensioni contenute, dato che il mercato ormai impone schermi di grandi dimensioni, il modello risulta più maneggevole rispetto a molti altri presenti sul mercato. Questo è un punto di forza non di poco conto, soprattutto per quei videogiocatori che sono soliti effettuare lunghe sessioni di gioco con un dispositivo di questo tipo in mano.

Frontalmente troviamo un display con un foro per la fotocamera posto in alto al centro. Quest'ultimo ha delle dimensioni un po' troppo elevate per i nostri gusti, ma in realtà dopo un po' ci si fa l'abitudine. Sul retro fa invece capolino, in alto a sinistra, il modulo fotocamere, composto da quattro sensori e flash Dual LED. La conformazione è un po' atipica, in quanto tagliata in basso a destra, ma in realtà nel complesso il design risulta in linea con molti altri prodotti presenti sul mercato.

Il produttore ha provato a distinguere il prodotto posizionando uno sgargiante logo rosso in basso e suddividendo la scocca in varie parti ma in realtà, perlomeno nella colorazione Cosmos Black, sia la scritta RedMagic centrale che le linee presenti ai lati quasi scompaiono in determinati contesti. Un altro aspetto che non ci ha convinto del tutto è la sporgenza del modulo fotografico, dato che quest'ultima fa un po' ballare lo smartphone quando poggiato su una superficie piana. Non c'è purtroppo l'impermeabilità.

Sul lato destro troviamo il pulsante d'accensione, il bilanciere del volume e gli immancabili trigger soft-touch a 400 Hz, mentre in alto è presente un microfono. Infine, in basso fanno capolino altoparlante, secondo microfono, porta USB Type-C 3.1 con uscita video e il carrellino per la SIM in configurazione Dual nanoSIM. Per quanto riguarda i metodi di sblocco, ci sono sia il classico riconoscimento facciale che il sensore di impronte digitali integrato sotto allo schermo. Ormai entrambe le tecnologie hanno raggiunto una certa maturità e infatti la velocità di sblocco è nella media e non abbiamo mai avuto alcun problema.

Passando, invece, al contenuto della confezione, oltre alla classica manualistica, allo smartphone e alla spilla per l'estrazione del vano SIM, abbiamo trovato una comoda cover trasparente, un adattatore da USB Type-C a jack, un cavo USB Type-C/USB Type-A e un caricabatterie rapido da 30W che però non raggiunge le vette del concorrente Black Shark 4. Tirando le somme, la dotazione è completa e non manca essenzialmente nulla.

RedMagic 6R: un "mostro" prestazionale

Nonostante il prezzo sia inferiore rispetto a quello di altri smartphone da gaming, questo non significa che RedMagic 6R non punti al top del mercato in termini di prestazioni.

Infatti, sotto la scocca del modello che abbiamo avuto modo di testare troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 888, nonché 8GB di RAM LPDDR5 e 128GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile. Le prestazioni sono dunque simili a quelle dei top di gamma 2021 che abbiamo visto finora. Certo, recentemente è stato annunciato il processore Snapdragon 888 Plus, ma quest'ultimo non si è ancora visto in azione e RedMagic 6R si piazza lo stesso ai vertici del mercato.

Se cercate una conferma, basta dare un'occhiata ai benchmark: 829.162 punti su AnTuTu v9, nonché 1125 punti in single-core e 3499 punti in multi-core su GeekBench. Per intenderci, il Black Shark 4, che dispone di uno Snapdragon 870, arriva a 600.226 punti su AnTuTu. Insomma, non si può dire nulla a RedMagic 6R a livello di performance, è lo smartphone da gaming sotto i 500 euro più potente sul mercato.

Ad affiancare tutta questa forza bruta c'è una batteria da 4200 mAh che garantisce un'autonomia nella media. Siamo spesso riusciti a portare a casa la classica giornata, ma a volte la carica residua è limitata alla sera. Risulta invece difficile arrivare a due giorni, soprattutto usando lo smartphone per il gaming.

Proprio per via del fatto che si tratta di un dispositivo per videogiocatori avremmo preferito la presenza di una batteria più capiente, ma quest'ultima avrebbe sicuramente fatto incrementare dimensioni e peso del dispositivo, che punta invece a essere maneggevole. Molto dipende dal tipo di utilizzo, ma quel che è certo è che la ricarica a 30W, pur non raggiungendo il top del mercato, è sufficientemente rapida per riuscire a tornare a una buona carica residua in poco tempo. Assente invece la ricarica wireless.

Ci sono ottime novità per quel che riguarda il comparto multimediale. Una delle principali critiche rivolte ai dispositivi di RedMagic in passato, compreso il RedMagic 6 che abbiamo recensito qualche mese fa, era l'assenza dei DRM Widevine L1, necessari per guardare i contenuti di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video in alta risoluzione. Ora finalmente il brand ha risolto la questione, dato che RedMagic 6R può riprodurre questi contenuti multimediali in FullHD.

Questo consente di apprezzare al meglio le qualità dello schermo OLED da 6,67 pollici con risoluzione FullHD+ (2400 x 1080 pixel), picchi di luminosità di 770 nit, refresh rate di 144 Hz, touch sampling rate di 360 Hz e foro per la fotocamera posizionato in alto al centro. La riproduzione dei colori e la luminosità massima sono buoni, pur non piazzandosi al top del mercato.

Presente inoltre la classica modalità Always On, che può essere personalizzata tramite svariati temi ma risulta un po' limitata per le notifiche, così come è presente una funzionalità di refresh rate adattivo. Non convince molto purtroppo, per qualità generale, il comparto audio mono. Tuttavia, siamo sicuri che molti utenti riusciranno a passare oltre a questa pecca, magari semplicemente utilizzando delle buone cuffie.

Arrivando al reparto fotografico, RedMagic 6R è uno smartphone da gaming e dunque non vengono richieste prestazioni eccellenti. Contestualizzando il prodotto nel suo mercato di riferimento, il dispositivo si difende discretamente soprattutto grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Certo, spesso i colori vengono snaturati rispetto a quelli reali, ma sappiamo bene quanto questo effetto in realtà possa far piacere a coloro che non hanno esigenze particolari a livello fotografico. In ogni caso, non aspettatevi nulla di impensabile dalla quadrupla fotocamera posteriore con sensore Sony IMX682 da 64MP (f/1.8) + 8MP (f/2.2, ultra-wide) + 5MP (f/2.4, per le macro) + 2MP (f/2.4, per il bokeh).

In contesti luminosi il dispositivo si comporta bene, ma è al calare della luce e in altre situazioni più difficili che il risultato finale lascia a desiderare. Il massimo zoom raggiungibile in digitale è il 10x ma è meglio fermarsi molto prima, per delle foto utilizzabili sui social. Peccato per la possibilità di scattare grandangolari solamente in modalità Pro. Lasciano inoltre a desiderare le macro, che hanno una risoluzione troppo bassa per i nostri gusti. Nella media invece la fotocamera anteriore da 16MP, che scatta selfie che risulteranno tutto sommato soddisfacenti per un buon numero di utenti.

Con il sensore posteriore i video si possono addirittura registrare in 8K, ma consigliamo caldamente di scendere al Full HD per una discreta stabilizzazione e qualità generale. Insomma, RedMagic 6R non è sicuramente uno smartphone che si compra per fare foto e video, ma se avete poche esigenze potreste comunque farvelo bastare. Se volete dare un'occhiata a qualche foto non compressa, potete farlo raggiungendo la nostra cartella Drive dedicata a RedMagic 6R.

Se c'è un comparto in cui non si può invece dire nulla allo smartphone, quello è sicuramente la connettività. Infatti, la proposta di RedMagic dispone del supporto a 5G, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2 e NFC. Ricordiamo che in questa fascia di prezzo ci sono dei produttori di dispositivi da gaming che hanno aggiunto il supporto a quest'ultimo tramite software a mesi dal lancio, mentre qui c'è già tutto sin da subito. Inoltre, RedMagic 6R supporta essenzialmente tutti gli ultimi standard disponibili.

Gaming, gaming e ancora gaming

Finora non abbiamo trovato particolari criticità in quanto offerto da RedMagic 6R, se non un design che potrebbe non piacere a tutti, un comparto fotografico non propriamente dei migliori e un'autonomia che non fa urlare al miracolo.

La vera pecca dello smartphone risiede tuttavia nel software. C'è Android 11 con interfaccia RedMagic OS 4.0. L'impegno messo dal produttore in termini di funzionalità gaming si nota eccome: lo Spazio giochi, attivabile mediante un apposito toggle rapido, dispone ormai di un numero di possibilità molto elevato. Tra statistiche, hub centrale, gestione dei trigger, impostazione degli accessori esterni, come i controller venduti a parte, e chi più ne ha più ne metta, per certi versi c'è da far impallidire persino i brand più blasonati.

Qual è dunque il problema? La scarsa cura riposta nella traduzione delle opzioni disponibili (c'è stato un piccolo miglioramento rispetto al passato, ma l'italiano è decisamente da rivedere) e nel software in generale.

Se nel primo caso un utente consapevole può anche chiudere un occhio, nel secondo gli imprevedibili bug che si possono verificare potrebbero dare qualche grattacapo. Ad esempio, durante la nostra prova in alcuni casi dallo speaker veniva riprodotto l'audio di non si sa quale contenuto. Questo non si è risolto nemmeno riavviando lo smartphone: ogni tanto quel breve "bzz" è destinato a tornare. Probabilmente un ripristino alle impostazioni di fabbrica potrebbe sistemare tutto, ma capite bene che in alcuni contesti può risultare fastidioso.

In generale la sensazione è quella di un software su cui si potrebbe lavorare meglio. Un peccato anche perché ribadiamo che l'impegno in termini di feature c'è, come avrete sicuramente notato anche dalle nostre review dei precedenti dispositivi di RedMagic.

Al netto di questo, un altro aspetto che non ci ha convinto del tutto è il sistema di raffreddamento. Le ventole interne che il brand usa dai tempi di RedMagic 3/3S sono state rimosse e questo si fa notare eccome. Infatti, il calore si fa sentire più del solito sulla scocca in seguito a delle sessioni di gioco prolungate e per la prima volta durante una ricarica abbiamo ricevuto da parte del dispositivo un messaggio relativo alle elevate temperature.

Ovviamente si riesce a giocare lo stesso, ma i dispositivi con ventola interna riescono a fare molto meglio da questo punto di vista. Certo, sul mercato ci sono degli smartphone che riescono a tenere sotto controllo le temperature anche senza ventole interne, ma probabilmente il sistema di raffreddamento interno in quei casi viene gestito meglio, sebbene anche qui venga impiegata la grafite.

Nonotestante questo RedMagic 6R non delude in alcun modo a livello di performance. Abbiamo provato parecchi titoli con questo dispositivo, da Genshin Impact a COD Mobile, senza mai scendere a compromessi o riscontrare cali di fluidità. Per intenderci, abbiamo finito tutta la parte iniziale del titolo di miHoYo senza problemi con questo dispositivo, tenuto conto che servono essenzialmente 10 ore di gameplay per sbloccare la co-op, e abbiamo apprezzato la possibilità di giocare a Call of Duty Mobile con dettagli su Molto Alto e FPS su Max , oppure con FPS su Ultra e dettagli su Medio.

Tra l'altro, proprio i due titoli che abbiamo citato risultano interessanti per impostare i trigger dorsali, che possono essere usati per mirare e sparare velocemente o ancora per attaccare e usare le abilità su Genshin Impact. La risposta non è male, anche se continuiamo a preferire dei pulsanti fisici come quelli offerti, ad esempio, da Black Shark 4 poiché il feedback restituito è totalmente diverso. Un altro titolo che va provato su RedMagic 6R è Fortnite, che gira come si deve con preset Epico a 30 FPS. Per il resto, per sfruttare al meglio i 144 Hz è sempre meglio utilizzare titoli classici come Real Racing 3 e simili, in cui si vede tutta la fluidità offerta dal display. Insomma, sulle prestazioni in termini videoludici non si può di certo dire nulla al dispositivo.

RedMagic 6R RedMagic 6R è uno smartphone da gaming dalle prestazioni di un top di gamma a un prezzo di partenza di 499 euro. Dal punto di vista delle performance, a questo prezzo non si può trovare nulla di simile nel mercato di riferimento. Altri punti di forza del dispositivo sono le miriadi di funzionalità dedicate ai videogiocatori, come ad esempio i trigger dorsali, un buon display con refresh rate di 144 Hz, nonché peso e dimensioni decisamente più contenuti rispetto a molti altri modelli. Completano la lista i DRM Widevine L1 e un reparto connettività completo di 5G, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2, NFC, Dual SIM e porta USB Type-C con uscita video. Assente il jack audio per le cuffie, ma la confezione di vendita include un apposito adattatore. La velocità di ricarica di 30W, pur non raggiungendo il top, non è male, mentre fa un po' storcere il naso un'autonomia solamente nella media. Il reparto fotografico è discreto. Le principali pecche del dispositivo si trovano in un software non dei più curati, in un design non molto ispirato, in un comparto audio non al top e in un sistema di raffreddamento che non sempre svolge il suo compito in modo ottimale, complice l'assenza delle ventole interne. Tirando le somme, RedMagic 6R può risultare interessante per chi sta cercando uno smartphone che non costi troppo da utilizzare principalmente per il gaming e sa come gestire consapevolmente un dispositivo di questo tipo. Non si tratta di un modello per tutti, ma sicuramente il rapporto qualità/prezzo è ottimo.

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