RedMagic 7 Pro Recensione: il gaming phone con fotocamera sotto al display

RedMagic ha implementato una fotocamera in-display e un chip proprietario nel RedMagic 7 Pro: ecco come si è comportato nella nostra prova.

RedMagic 7 Pro Recensione: il gaming phone con fotocamera sotto al display
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A circa tre mesi dall'uscita della nostra recensione di RedMagic 7, torniamo ad analizzare su queste pagine uno smartphone da gaming del brand. Infatti, è approdato in Italia anche il modello RedMagic 7 Pro, che viene venduto a un prezzo di partenza di 799 euro sul portale ufficiale per quel che riguarda la variante Obsidian da 16/256GB, che abbiamo avuto modo di provare nel corso delle ultime settimane, mentre sugli scaffali sarà possibile acquistare anche il modello Supernova da 16/512GB al costo di 899 euro. In ogni caso, si fa riferimento a un dispositivo che punta in alto in termini di prestazioni e implementa alcune caratteristiche peculiari non di poco conto. Come si difende nell'ambito dell'ormai spietato mercato dei dispositivi mobili? È arrivato il momento di scoprirlo.

RedMagic è RedMagic

Uno smartphone di RedMagic si nota subito a livello di design, grazie alle tradizionali linee taglienti e a scelte a dir poco atipiche. Tuttavia, al netto del comparto fotografico ora non più sviluppato in verticale, questa variante Pro richiama moltissimo il modello standard RedMagic 7.

Infatti, il nome del brand campeggia al centro della back cover, affiancato dai LED che fungono anche da notifica. I materiali sono quelli che immaginate, ovvero alluminio e vetro, che contribuiscono alla sensazione di una buona solidità costruttiva (grazie anche al peso di 235 grammi) ma con dalle dimensioni non propriamente tra le più contenute (166,27 x 77,1 x 9,98 mm). C'è da dire, però, che chi acquista un dispositivo da gaming di questo tipo generalmente sa bene cosa sta facendo e in termini di maneggevolezza ormai un buon numero di utenti è abituato a modelli di questo tipo. Peccato che, nonostante lo spessore del comparto fotocamere sia ridotto, lo smartphone balli un po' quando poggiato su una superficie piana, per via dell'isola centrale leggermente rialzata.

Questo non è però un grande problema, visto che la comoda cover trasparente presente direttamente all'interno della confezione di vendita riesce a sistemare la situazione.

Per il resto, all'interno della scatola, anch'essa in puro stile RedMagic con artwork esterni, ci sono la spilla per l'estrazione del vano SIM, manualistica varia, un cavo USB Type-C/USB Type-C e un caricabatterie da 65W. Va fatto presente, però, che il sample ricevuto disponeva di un caricatore esterno, pertanto potrebbe esserci qualche leggera variazione tra gli accessori a nostra disposizione e quanto effettivamente venduto in Europa. In ogni caso, anteriormente troviamo uno schermo privo di notch o foro, in quanto una delle peculiarità di RedMagic 7 Pro risiede nella presenza di una fotocamera collocata in alto sotto allo schermo, aspetto che approfondiremo in seguito nel corso di questa recensione.

A proposito del display, anche il sensore biometrico per le impronte digitali è integrato sotto il pannello e supporta persino il rilevamento della frequenza cardiaca. Sempre in termini di sicurezza, è immancabile anche il riconoscimento facciale (che funziona discretamente, nonostante il sensore in-display). Quanto alla colorazione del dispositivo, abbiamo avuto modo di mettere le mani solamente sul modello Obsidian, dunque quello con il look più classico.

Al contrario, la variante più costosa Supernova di RedMagic 7 Pro, dispone di un retro trasparente che mette in evidenza anche la ventola RGB interna.

Al netto di questo, sul lato destro del dispositivo fanno capolino i classici trigger dorsali soft touch (dunque con rientranza, non fisici pop-up come visto con altri brand), nonché lo sfiato per la ventola, un microfono, il pulsante d'accensione e il bilanciere del volume. In alto ci sono, invece, jack audio da 3,5 mm per le cuffie, un microfono e l'altoparlante. Sulla sinistra troneggia lo slider rosso per attivare la modalità gaming, mentre in basso sono presenti microfono, porta USB Type-C (con uscita video), altoparlante e carrellino per la SIM (Dual nanoSIM).

La scheda tecnica di RedMagic 7 Pro è da flagship

RedMagic 7 Pro è uno smartphone da gaming e in quanto tale punta al top in termini di performance. Sotto la scocca troviamo dunque un processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, affiancato in questa configurazione specifica da 16GB di RAM LPDDR5 e 256GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile).

A catturare l'attenzione dei più attenti, però, è un altro elemento della scheda tecnica, ovvero la presenza del chip proprietario Red Core 1, sviluppato per "alleggerire" il carico al SoC, in modo che quest'ultimo possa essere sfruttato al meglio a livello di gaming. In parole povere, nel caso di RedMagic 7 Pro operazioni come la gestione dei LED, del feedback aptico e dell'audio vengono svolte da un chip dedicato. Difficile dire quanto questo riesca effettivamente a ottimizzare le performance nel concreto, dato che si fa riferimento a un processore ai vertici della categoria già in partenza. Inoltre, dai benchmark non emergono divergenze enormi, ma sicuramente la direzione intrapresa da RedMagic risulta interessante e potrebbe effettivamente rappresentare una caratteristica da non sottovalutare per il futuro.

Per gli amanti dei numeri, durante la nostra prova il dispositivo ha fatto registrare 1252 punti in single-core e 3724 punti in multi-core su Geekbench, nonché 1.030.258 punti su AnTuTu Benchmark v.9.3.8.

Per intenderci, nell'ambito della nostra recensione, RedMagic 7 era arrivato a 1.026.558 punti su AnTuTu Benchmark v.9.3.1. Insomma, capite bene che anche dai benchmark è difficile stabilire quanto effettivamente il chip Red Core 1 influisca, ma quel che è certo è che Red Magic 7 Pro si trova in cima alle gerarchie di mercato a livello di prestazioni. A sorreggere tutto ciò, in termini di autonomia, c'è una batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica a 65W. L'autonomia non è male: si riesce sempre a raggiungere la fine di una giornata classica, anche se molto dipende da quanto si gioca. In ogni caso, non si tratta di un dispositivo con cui si raggiungono agevolmente le fatidiche due giornate, sebbene non sia nulla di trascendentale.

Poco da recriminare anche per quel che riguarda il comparto connettività, in quanto sono presenti 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, NFC e Dual SIM.
Tra l'altro, il dispositivo integra uno schermo AMOLED da 6,8 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), frequenza di aggiornamento di 120Hz, touch sampling rate di 960Hz, screen-to-body ratio del 92,7%, picchi di luminosità di 700 nit e DC dimming.

Si fa riferimento a un display che non delude sia in termini di luminosità massima che a livello di bilanciamento di colori, nonché di una soluzione completa di Always On (qui chiamata "Visualizza Sempre") e dei DRM Widevine L1, che consentono di riprodurre alla risoluzione Full HD i contenuti in streaming delle più popolari piattaforme di intrattenimento come Netflix e Disney+. Per il resto, RedMagic 7 Pro è un piacere da utilizzare a livello multimediale in generale, grazie anche all'ottimo reparto audio stereo DTS:X Ultra Surround Sound. Insomma, tutti gli elementi chiave di uno smartphone da gaming sono presenti e anche di più.

Tornando a parlare della fotocamera sotto il display, a livello di design quest'ultima permette una visione a tutto schermo. Tutto dipende dal contenuto riprodotto, ma nella maggior parte dei casi la zona della fotocamera scompare lasciando posto totalmente al video. Inoltre, anche in quei contesti in cui la divergenza in termini di colori si fa notare, l'esperienza finale risulta godibile. Insomma, abbiamo apprezzato questa scelta tecnica, in quanto si evita di utilizzare vistosi notch o fori.

In uno smartphone da gaming difficilmente si ricerca qualità in termini di comparto fotografico, ma in questo caso RedMagic ha voluto giocare la carta della fotocamera da 16MP (f/2.0) collocata sotto il display. Abbiamo già avuto modo di provare soluzioni simili in passato, ad esempio con dispositivi legati al brand ZTE, arrivando alla conclusione che per il momento questa tecnologia non riesce ancora a offrire risultati soddisfacenti.

Purtroppo ci siamo infatti trovati anche con RedMagic 7 Pro davanti alla classica sensazione del telo bianco: c'è da dire che l'intelligenza artificiale riesce in questo caso a lavorare meglio di quanto abbiamo visto in passato su altri dispositivi, ma il risultato finale non convince ancora una volta, non riuscendo a raggiungere i livelli di un sensore classico. Insomma, abbiamo già espresso il nostro apprezzamento per questa tipologia di soluzione in termini di visualizzazione dei contenuti, ma poi si scende a compromessi a livello fotografico e questo può sicuramente far storcere il naso a chi tende a usare il sensore frontale con maggiore frequenza.

Per il resto, la tripla fotocamera posteriore da 64MP (f/1.79) + 8MP (f/2.2, ultra-wide, 120 gradi) + 2MP (f/2.4, macro) riesce a realizzare scatti tutto sommato soddisfacenti di giorno, mentre di notte il rumore digitale si fa notare. Ci sono inoltre varie imperfezioni anche per le grandangolari e le macro. Lato video, sarebbe possibile registrare addirittura in 8K, ma consigliamo di mantenere il Full HD per una buona stabilizzazione. Se volete approfondire al meglio il comparto fotografico del dispositivo, potete dare un'occhiata alle foto non compresse incluse nella nostra cartella Drive dedicata a RedMagic 7 Pro.

Tante funzionalità gaming, qualche pecca software

A bordo di RedMagic 7 Pro troviamo Android 12 con personalizzazione RedMagic OS 5.0, lo stesso che abbiamo già messo alla prova in passato: le funzionalità interessanti non mancano di certo, ma c'è una scarsa attenzione generale al dettaglio. Infatti, nonostante la situazione sia nettamente migliorata rispetto ad altre versioni, ancora oggi alcune opzioni sono in altre lingue e c'è qualche grattacapo in determinati contesti. Ad esempio, a volte il debug USB risulta attivo di default, non consentendo di avviare al volo una partita di Fortnite.

Certo, un utente che conosce il mondo Android sa perfettamente cosa fare: premere più volte sul numero di build, accedere alle opzioni sviluppatore e disattivare l'apposita opzione; tuttavia, situazioni di questo tipo potrebbero non incontrare il favore di tutti gli utenti, minando per certi versi l'appeal del dispositivo.
Questo è un vero peccato, in quanto RedMagic è riuscita ormai da tempo a raggiungere un livello generale niente male, offrendo smartphone da gaming dall'ottimo hardware e con miriadi di funzionalità gaming a un prezzo concorrenziale.

Una maggiore cura lato software potrebbe probabilmente consentire al brand di fare un salto di qualità non di poco conto.
Al netto di questo, rimane sempre l'incognita del supporto software, così come ci sono ancora i trigger dorsali soft touch a 500Hz. Questi ultimi funzionano bene e possono tranquillamente essere associati ai tasti virtuali, ad esempio per mirare e sparare rapidamente.

Tutto funziona a dovere, ma i trigger fisici pop-up che abbiamo visto con altri brand offrono una risposta più concreta. Per il resto, tutti i classici elementi dei dispositivi RedMagic sono al loro posto, dall'hub per i giochi alla possibilità di aprire in Picture in picture app come Discord, WhatsApp e Telegram, fino ad arrivare ai plugin per la mira assistita e molto altro.

Insomma, capite bene che i passi in avanti fatti da RedMagic nel corso degli anni sono molti, quindi le questioni espresse in precedenza ci fanno un po' mangiare le mani. In ogni caso, quando si inizia a giocare RedMagic 7 Pro offre un'esperienza al top del mercato.
Abbiamo giocato a un po' di tutto al massimo delle possibilità offerte dal mondo Android con il dispositivo, Into the Dead 2 Unleashed compreso. Per farvi degli esempi concreti, Fortnite gira bene con preset Epico a 60 FPS, così come Call of Duty Mobile funziona come si deve con dettagli su Molto Alto e FPS su Max. A livello di temperature. non manca un sistema di raffreddamento avanzato basato su grafite, vapor chamber e ventola interna. Quest'ultimo è sempre riuscito a svolgere tutto come si deve durante la nostra prova, consentendoci di portare a termine senza troppi problemi anche sessioni di gioco prolungate.

RedMagic 7 Pro RedMagic 7 Pro è uno smartphone da gaming valido, che non riesce però a spiccare del tutto tra le proposte del mercato. Tuttavia, le performance garantite dal processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 sono al top, il sistema di raffreddamento con tanto di ventola integrata funziona bene, l'autonomia non è male e i trigger dorsali soft touch sono al loro posto. Non mancano, poi, un buon pannello AMOLED con refresh rate di 120 Hz, un reparto connettività completo di 5G, NFC e Wi-Fi 6, la ricarica a 65W e le ormai tradizionali funzionalità per il gaming. In questo contesto, è il prezzo di partenza di 799 euro a far storcere il naso, pari a 170 euro in più rispetto a quanto offerto da RedMagic 7. Sicuramente ci sono differenze sotto la scocca, ma non così marcate. Certo, c'è un chip dedicato per alleggerire il carico sul processore, così come la fotocamera sotto il display, ma all'atto pratico non si notano troppi stravolgimenti a livello di performance e i selfie non sono dei migliori. Non mancano poi le solite pecche legate al brand RedMagic, da un software non propriamente dei più curati a un reparto fotografico principale che non convince del tutto, passando per peso e dimensioni non dei più contenuti. RedMagic 7 Pro rimane un dispositivo valido per gli appassionati del mondo Android che sanno come valorizzare l'hardware di uno smartphone simile, ma i prezzi iniziano a farsi importanti anche in casa RedMagic e questo non passa inosservato.

7.7