RedMagic 7 Recensione: uno smartphone da gaming con pochi rivali

RedMagic 7 è uno smartphone che mira al top del mercato in ambito prestazionale. Riuscirà a convincere anche nel resto? Scopriamolo insieme.

RedMagic 7 Recensione: uno smartphone da gaming con pochi rivali
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RedMagic è ormai diventata un brand sinonimo di gaming. Se c'è una cosa che non manca negli smartphone da gaming di questo marchio, infatti, sono le prestazioni. Ne abbiamo avuto l'ennesima conferma di recente, quando è giunto tra le nostre mani il nuovo arrivato RedMagic 7, che sarà disponibile all'acquisto dal 10 marzo 2022 a un prezzo di 629 euro per la variante da 12/128GB in colorazione Obsidian, ovvero quella che abbiamo avuto modo di provare nelle ultime settimane. Tra l'altro, arriveranno anche le interessanti varianti Pulsar da 16/256GB e Supernova (trasparente) da 18/256GB, ma i prezzi in questo caso salgono (potete trovare tutti i dettagli del caso sul portale ufficiale di RedMagic). Se dal punto di vista prestazionale ci sono pochi dubbi, in altri ambiti qualche ombra c'è. Come si sarà comportato nella nostra prova? È giunto il momento di scoprirlo.

RedMagic è RedMagic

RedMagic 7 trasmette in tutto e per tutto l'identità del brand. La confezione di vendita presenta degli artwork celebrativi e la cover è aperta al centro per lasciare spazio alla scritta RedMagic e ai LED che si illuminano per notifiche, fasi di gioco o ricarica.

A proposito della scatola, all'interno troviamo, oltre all'immancabile spilla per la SIM, un caricabatterie da 65W e un cavo USB Type-C/Type-C rigorosamente in rosso. Una volta preso in mano lo smartphone, si nota un design che a prima vista potrebbe sembrare sobrio (e questo è un bene), ma che poi in realtà si rivela pieno di sorprese. Infatti, il logo RedMagic in basso si illumina e in alto a destra c'è lo sfiato per la ventola interna, che accompagna quelli laterali.
Sul retro fa capolino anche la tripla fotocamera accompagnata dal flash LED. I materiali scelti per questo modello, invece, sono l'alluminio per il frame e il vetro per la back cover, che uniti alle dimensioni di 170,57 x 78,33 x 9,5 mm, nonché a un peso di 215 grammi, vanno a creare un dispositivo solido e senza sporgenza del modulo fotocamere. La maneggevolezza non è esattamente di casa, ma si fa perdonare.

Anche sul frontale c'è qualcosa di diverso: niente notch, fori o simili, dato che la fotocamera anteriore è posizionata in alto, nella cornice. D'altronde, RedMagic 7 è uno smartphone che fa del gaming e della multimedialità in generale il suo cavallo di battaglia, dunque i contenuti vanno rigorosamente riprodotti a tutto schermo.

Quanto al display, anch'esso presenta una particolarità. Il sensore biometrico per le impronte digitali posto sotto allo schermo, infatti, non serve solamente per sbloccare lo smartphone, bensì anche per il rilevamento della frequenza cardiaca mediante un comodo widget posizionato in Home. Non si tratta di uno strumento medico, sia chiaro, ma è una feature che può tornare utile, così come non guasta la presenza del riconoscimento facciale. A livello di colorazione, la variante Obsidian che abbiamo provato risulta piuttosto anonima, soprattutto alla luce della presenza di una versione trasparente con ventola interna illuminata ben visibile.
Passando all'ispezione dei lati del device, al fianco dello sfiato per la ventola, sul lato destro, troviamo i trigger dorsali, che servono, ad esempio, per mirare e sparare negli sparatutto. Sempre sulla destra, troviamo il tasto d'accensione e il microfono.

Lo sfiato per la ventola, sulla sinistra, è accompagnato dall'immancabile slider rosso di RedMagic (pensato per attivare la modalità gaming, che porta all'apposito hub) e dal bilanciere del volume. In alto fanno invece capolino un secondo microfono e il jack audio per le cuffie, mentre in basso prendono posto un terzo microfono, il carrellino per doppia nanoSIM, l'altoparlante e la porta USB Type-C, che supporta anche l'uscita video.

Una scheda tecnica mostrousa

Il processore è un Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, affiancato da 12GB di RAM LPDDR5 e 128GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile) nel nostro sample.

Pensiamo non serva aggiungere molto altro: siamo al top del mercato a livello di performance e le varianti più costose del dispositivo non possono che fare meglio. Ciò su cui è invece bene soffermarsi un po' di più è l'autonomia. C'è infatti una batteria da 4.500 mAh.
In questo caso la valutazione non è semplice, in quanto molto dipende dall'utilizzo. Il gaming, ancora oggi, può far scendere a picco la percentuale di carica residua in tempi ristretti. In ogni caso, un uso base del dispositivo porta sempre a fine giornata, quindi possiamo affermare che si riescono a portare a casa buoni risultati. Tuttavia, in questo frangente non siamo di certo al top del mercato, ma la rapida ricarica a 65W riesce a garantire ore di utilizzo a fronte di pochi minuti di collegamento alla presa di corrente.

Insomma, probabilmente non avrete poi così tanti problemi, nemmeno spingendovi al massimo in termini di refresh rate. Tra l'altro, c'è anche una funzionalità della separazione della ricarica, pensata per chi ci tiene a garantire una vita più lunga alla batteria.

Lo schermo AMOLED da 6,8 pollici con risoluzione Full HD+ da 2400 x 1080 pixel e protezione Gorilla Glass 5, dispone di una frequenza di aggiornamento di ben 165 Hz, nonché di un touch sampling rate di 720 Hz, ma è di casa anche il DC Dimming. RedMagic ha dotato il suo smartphone da gaming di un display di alta caratura, che offre una buona riproduzione dei colori e una luminosità massima fino a 700 nit. Non mancano inoltre l'Always On (lasciamo perdere per la traduzione in "Visualizza Sempre") e i DRM Widevine L1, dunque i contenuti in streaming su piattaforme come Netflix si possono riprodurre in Full HD. Sorprende inoltre il comparto audio stereo, sia per qualità sonora che per volume massimo: utilizzare RedMagic 7 in campo multimediale è un piacere, considerando anche la fascia di prezzo in cui rientra.

Un altro comparto in cui lo smartphone si fa notare è quello connettività, dato che non mancano 5G, Wi-Fi 6, NFC, Dual SIM e Bluetooth 5.2. Ricordiamo agli appassionati che c'è persino il jack audio da 3,5 mm per le cuffie, una caratteristica ormai non più così scontata.
A livello di fotocamere troviamo tre sensori da 64MP (f/1.75) + 8MP (f/2.2, 120 gradi) + 2MP (f/2.4), nonché una fotocamera anteriore da 8MP (f/2.0). Trattandosi di uno smartphone da gaming, le aspettative non erano così elevate e infatti il risultato è solo sufficiente.

Le foto scattate di giorno escono tutto sommato discretamente, grazie anche all'uso dell'IA, sebbene le imprecisioni non manchino. Quelle di notte lasciano invece a desiderare nei contesti più complessi, anche provando a usare l'apposita modalità. Lo zoom massimo raggiungibile in digitale è 10x e non mancano le possibilità di scattare macro e foto grandangolari. Lato software, RedMagic implementa la sua app Fotocamera, piena zeppa di opzioni ma un po' confusionaria sotto certi punti di vista. Per quel che riguarda i video, per avere una discreta stabilizzazione bisogna scendere al 1080p (pensate che ci sarebbe persino l'8K, ma è più una prova di stile che altro). Se volete approfondire meglio quanto descritto, potete trovare alcune foto non compresse nella nostra cartella Drive relativa a RedMagic 7.

Il software è l'unica reale pecca

Fino a questo punto avete letto un'analisi che, al netto di qualche sbavatura in reparti come quello fotografico - che al pubblico di riferimento non sempre interessa poi così tanto - descrive un ottimo prodotto. Perché allora qualcuno dovrebbe puntare a uno smartphone da gaming top di gamma se sul mercato c'è un RedMagic 7 che costa essenzialmente la metà? La risposta è da ricercare nella cura a livello software. Infatti, la personalizzazione REDMAGIC OS 5.0 basata su Android 12 che troviamo sul dispositivo è ancora da rivedere sotto vari punti di vista. Proprio per questo, abbiamo voluto attendere qualche giorno in più in seguito alla scadenza dell'embargo per dare il tempo a RedMagic di rilasciare update.

Un aggiornamento è arrivato e ha sistemato qualche opzione, ma, perlomeno per quel che riguarda l'Italia, permangono scritte in altre lingue, voci che vanno fuori dallo schermo, opzioni minuscole e altro. Il brand sta mettendo sempre più impegno da questo punto di vista e ciò si vede, ma dopo anni di critiche rivolte al software sarebbe ora di porre un ulteriore focus su questi aspetti. Lo diciamo soprattutto per via del fatto che gli altri comparti del dispositivo convincono particolarmente, quindi è un vero peccato che non si punti alla perfezione. RedMagic dispone già di un ottimo prodotto: basterebbe semplicemente ottimizzarlo e farsi notare maggiormente in termini di immagine, strettamente legata anche al software che accompagna i device dell'azienda.

Al netto di questo, al momento in cui scriviamo le patch di sicurezza sono quelle di gennaio 2022 e non mancano funzionalità privacy come il pallino che indica quando la fotocamera è attiva. Dietro le quinte ci sono anche varie ottimizzazioni a livello di GPU, CPU e memoria. C'è però come sempre l'incognita aggiornamenti.

Si può certamente dare il beneficio del dubbio al brand, ma va anche detto che gli utenti che spendono una cifra comunque importante come 629 euro potrebbero voler avere maggiori garanzie da questo punto di vista. Insomma, si ritorna sempre lì: RedMagic ha ancora molto da dimostrare a livello software. Eppure l'impegno profuso dall'azienda, perlomeno per quel che concerne le miriadi di feature disponibili, non manca di certo. RedMagic 7 implementa un numero semplicemente impressionante di plugin e simili, con un'interfaccia grafica al passo coi tempi e tutto sommato intuitiva. Ad esempio, i trigger dorsali a 500 Hz si possono associare ai pulsanti virtuali presenti a schermo nei vari titoli. Sfruttare questa soluzione con titoli come COD Mobile riscrive l'esperienza di gioco, rendendola più fluida e godibile.

Tuttavia, continuiamo a preferire i trigger fisici pop-up visti con altri dispositivi in termini di feedback, ma ricordiamo che RedMagic offre diversi accessori interessanti acquistabili a parte, controller compresi. Non mancano, in ogni caso, mirini personalizzati, una vibrazione responsiva agli eventi a schermo, un equalizzatore e miriadi di altre funzionalità specifiche.

Il pannello in-game e l'hub relativo ai giochi sono tra i più completi sul mercato, offrendo persino vari preset per le prestazioni, la possibilità di avviare app in Picture in Picture come Discord, WhatsApp e Telegram e altro. Non manca, inoltre, un avanzato sistema di raffreddamento basato su grafite, vapor chamber, materiali di grado spaziale e ventola interna, che svolge bene il suo lavoro. Infatti, questa soluzione si è rivelata migliore di molte altre che abbiamo provato. Questo non significa che il calore non si senta nella zona della scocca vicina alla fotocamera posteriore. Un consiglio è, dunque, quello di usare spesso la ventola, che si può attivare dalle impostazioni o dal comodo widget presente in Home, che non fa poi così tanto rumore e riesce a migliorare la situazione, tenendo a bada il SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1.

Per il resto, in termini prestazionali c'è ben poco da dire. Essenzialmente tutti i titoli che abbiamo provato hanno funzionato al massimo in termini di dettagli. Partendo da Fortnite, quest'ultimo si può tranquillamente impostare sul preset Epico con il contatore degli FPS personalizzato, implementato da RedMagic, che non si è praticamente mai smosso dai 60FPS durante le nostre partite, calando al massimo attorno ai 57FPS o un po' meno nelle situazioni più concitate, ma capite che non si tratta di nulla di trascendentale. Peccato solamente che lo smartphone presenti un bug proprio con il titolo di Epic: prima di poter avviare una partita, viene richiesto di disattivare il debug USB. Bisogna dunque recarsi nelle impostazioni, andare nella sezione "Informazioni sul telefono" e premere più volte sull'opzione "Numero di build", disattivando poi il debug USB dal menu segreto con le "Opzioni per gli sviluppatori" che vi sarà comparso di conseguenza.

Si tratta di un'operazione che gli appassionati del mondo Android e di quel che resta del modding conoscono a menadito, ma che testimonia ancora una volta le imprecisioni legate al software, considerando, oltretutto, che il debug USB sembra a volte riattivarsi da solo. Al netto di questo, le prestazioni una volta in-game risultano semplicemente eccellenti, tanto che anche con COD Mobile si arriva a giocare con dettagli su Molto Alto e FPS su Max. Cosa dice il contatore? 60FPS fissi. Nessuna sorpresa, infine, neanche su AnTuTu, dove il RedMagic 7 ha fatto registrare 1.026.558 punti.Insomma, le potenzialità ci sono e costa la metà di altri dispositivi da gaming, pur offrendo prestazioni paragonabili o persino superiori ai flagship.

RedMagic 7 RedMagic 7 è un mostro prestazionale. Su questo c'è poco da dire. Non presenta alcuna incertezza nemmeno giocando con dettagli massimi a un titolo dal buon comparto tecnico e guardando in contemporanea una live su Twitch in Picture in Picture. D'altronde, il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 sotto la scocca rappresenta una garanzia. RedMagic 7 è dotato di un buon display AMOLED con frequenza di aggiornamento di 165 Hz, nonché di un ottimo comparto audio stereo. L'autonomia non è male, anche se non propriamente al top del mercato, aiutata anche da una buona ricarica rapida a 65W. Non mancano i trigger dorsali e non sono male i materiali, con alluminio per il frame e vetro per la back cover. Il comparto connettività include di tutto, dal jack audio all'NFC, passando per 5G e Wi-Fi 6. Non sorprende il fatto che il comparto fotocamere sia solamente sufficiente, in quanto si sta pur sempre facendo riferimento a un dispositivo da gaming. Peccato, purtroppo, per il software. Nonostante qualche sforzo, ci sono ancora troppe imprecisioni. Tuttavia, la qualità intrinseca del prodotto a livello hardware è innegabile.

8.5