Redmi Note 10 Pro Recensione: il miglior smartphone 4G sotto i 300 euro

Xiaomi ha fatto nuovamente centro con Redmi Note 10 Pro, che rappresenta uno smartphone 4G pressoché perfetto per molti utenti.

Redmi Note 10 Pro Recensione: il miglior smartphone 4G sotto i 300 euro
Articolo a cura di

La serie Redmi Note ha sfornato diversi prodotti interessanti nel corso degli anni. Molti di voi avranno ben presente Redmi Note 7 e Redmi Note 8 del 2019, nonché Redmi Note 9 del 2020. In realtà la gamma dello scorso anno non ha forse entusiasmato come le due citate in precedenza, perlomeno per quanto riguarda gli utenti più appassionati, ma non pochi sono d'accordo nell'affermare che il modello più valido fosse Redmi Note 9 Pro. Dall'annuncio di quest'ultimo è già passato un anno ed è dunque arrivato il momento di tirare le somme sul suo successore, ovvero Redmi Note 10 Pro.
Abbiamo avuto modo di analizzare da vicino il modello da 6/128GB dello smartphone, venduto in Italia a 329,90 euro, ma sul mercato arriveranno anche una variante da 6/64GB venduta a 299,90 euro e un modello da 8/128GB dal costo di 349,90 euro. L'inizio delle vendite nel nostro Paese partirà da fine marzo 2021 ed eventuali promozioni di lancio verranno comunicate in seguito.

Design e unboxing

Il design di Redmi Note 10 Pro è praticamente una dichiarazione d'intenti. Infatti, sul retro troviamo un imponente modulo fotocamere che presenta le scritte "Ultra" e "Premium", in genere tipiche di altre fasce di prezzo. Al centro, tra i due sensori di grandi dimensioni, ci sono altre due lenti, affiancate sulla destra dal flash LED e dal sensore laser per l'autofocus. Nemmeno la parte anteriore è esente da peculiarità, in quanto il foro per la fotocamera, posto in alto al centro, è di piccole dimensioni ed è ben evidenziato, cosa che lo rende più gradevole alla vista e al contempo lo fa quasi "scomparire" durante la visualizzazione dei più classici contenuti multimediali.
Molto bene in termini di qualità costruttiva: il retro è in vetro, mentre il frame è in plastica (ma il brand ha lavorato bene). Presente la certificazione IP53 per gli spruzzi d'acqua. Ricordiamo che si tratta di uno smartphone venduto a un prezzo inferiore ai 300 euro: in questo segmento, Redmi Note 10 Pro si posiziona sicuramente una spanna sopra a molti altri prodotti per quel che riguarda i materiali. Tra l'altro, la backcover non trattiene troppo le ditate.

Il sensore di impronte digitali, che si è sempre rivelato reattivo durante la nostra prova (ed è affiancato dal comodo Face Unlock), è posizionato sul lato destro, dato che è integrato nel pulsante d'accensione. Sopra di esso troviamo il bilanciere del volume, mentre il carrellino della SIM fa capolino sul lato sinistro. C'è il triplo slot: si possono inserire contemporaneamente due nanoSIM e una microSD. In basso troviamo il primo microfono, l'altoparlante e la porta USB Type-C (presente la funzione OTG, ma assente l'uscita video). In alto fanno invece capolino il jack audio da 3,5 mm per le cuffie, il secondo microfono, l'altoparlante e il sensore IR. Convincono le dimensioni dello smartphone: 164 x 76,5 x 8,1 mm, per un peso di 193 grammi.

In un mercato in cui ormai si va ben oltre, avere a disposizione un dispositivo con spessore e peso "non esagerati" garantisce quel tocco di maneggevolezza in più che non guasta mai. In ogni caso, non fraintendeteci: Redmi Note 10 Pro non è certo un dispositivo compatto, ma non va nemmeno a raggiungere le "vette" di altre soluzioni.
Se dovessimo trovare l'ago nel pagliaio a livello di design, la colorazione Onyx Gray che abbiamo avuto modo di provare non rende probabilmente giustizia alla backcover di Redmi Note 10 Pro, in quanto "troppo scura". Non abbiamo ancora informazioni certe in merito alle colorazioni che arriveranno in Italia, ma sappiamo che all'estero sono disponibili anche le varianti Glacier Blue e Gradient Bronze, che sembrano sicuramente più "vivaci" rispetto alla Onyx Gray.

Un altro aspetto che non convince del tutto è l'ampia sporgenza del modulo fotocamere, che fa "ballare" un po' lo smartphone quando poggiato su una superficie piana. Questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno, dato che nemmeno la comoda cover trasparente semi-rigida presente in confezione riesce in realtà a risolvere del tutto la situazione. Tuttavia, si tratta indubbiamente di un aspetto che per molti risulterà di poco conto.

Entrando nel dettaglio della confezione di vendita, oltre alla succitata cover, troviamo un cavo USB Type-C/USB Type-A, manualistica varia, la spilla per l'estrazione del vano SIM e un caricabatterie da 33W. Insomma, non manca nulla, se non un paio di cuffie, ma ormai queste ultime si trovano sempre meno frequentemente e, in un periodo in cui altri produttori hanno deciso di togliere il caricabatterie dalle confezioni, non ci sentiamo di dire alcunché a Xiaomi.
Un altro sintomo del momento atipico che sta vivendo il mondo degli smartphone è rappresentato dalla scritta posta lateralmente sulla confezione di vendita: "with easy access to the Google app you use most" ("con accesso alle applicazioni Google che usi di più").

Scheda tecnica di Redmi Note 10 Pro

Lo smartphone non delude in termini di comparto hardware, vista la presenza di un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 732G, che dispone di due core operanti a 2,3 GHz e sei core a 1,8 GHz. Quest'ultimo è affiancato, oltre che dalla GPU Adreno 618, da 6GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 2.2 (nel nostro modello, espandibile tramite microSD). Non si tratta in realtà di una configurazione esattamente inedita, in quanto ne abbiamo già vista una simile con POCO X3 NFC. Questo permette già di avere un'indicazione di massima sulle performance del dispositivo, che risultano buone per questa fascia di prezzo.

Arrivando al display, troviamo un pannello AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), aspect ratio 20:9, protezione Corning Gorilla Glass 5, supporto all'HDR 10, refresh rate di 120 Hz, touch sampling rate di 240 Hz e foro per la fotocamera posto in alto al centro. Si tratta di un ottimo display, dai colori ben tarati e dalla luminosità massima elevata (picchi di 1200 nit). Difficile criticarlo in questa fascia di prezzo, considerata anche la presenza dei DRM Widevine L1, che permettono di prendere visione in Full HD dei contenuti di piattaforme come Netflix, nonché della funzionalità Always On personalizzabile (tra immagine, colore del testo, posizione orologio e contenuti visualizzati). L'elevato refresh rate è la ciliegina sulla torta per la fluidità e guardare contenuti multimediali su questo display risulta piacevole.

Xiaomi è riuscita a fare un salto in avanti notevole e dobbiamo ammettere che l'effetto "wow" non è mancato alla prima accensione. Rimanendo in campo multimediale, il comparto audio riesce a creare un ottimo effetto stereo, che coinvolge maggiormente l'utente. Siamo su buoni livelli anche per quel che riguarda il volume massimo, nonostante non si raggiunga la qualità generale fatta registrare da dispositivi di fascia superiore. Lo schermo arriva con una pellicola protettiva già applicata, che abbiamo rimosso per analizzare al meglio la sua bontà.

Un altro comparto che convince è quello fotografico. Sul retro troviamo una quadrupla fotocamera con sensore principale da 108MP (f/1.9), lente ultra-grandangolare da 8MP (f/2.2, 118 gradi), obiettivo per le macro da 5MP (f/2.4) e sensore per la profondità di campo da 2MP (f/2.4). Si tratta di un reparto completo, in grado di fornire buone soddisfazioni. Infatti, al netto delle solite limitazioni dei sensori "secondari" (ad esempio, macro ancora con una risoluzione non delle più elevate), gli scatti sono di alto livello sia di giorno che di notte.

Certo, le imperfezioni in alcuni contesti non mancano, ad esempio per quel che riguarda la distorsione delle foto grandangolari, oppure nella gestione del colore, non sempre fedele al contesto di scatto, ma siamo su ottimi livelli per la fascia di prezzo di riferimento. Non male anche la fotocamera anteriore per i selfie da 16MP (f/2.45), in grado di restituire scatti che convinceranno buona parte dell'utenza a cui si rivolge lo smartphone. In ogni caso, l'intelligenza artificiale lavora bene e la modalità notturna è in grado di migliorare sensibilmente gli scatti. Il massimo zoom raggiungibile in digitale è il 10x, ma meglio fermarsi al 2x per la condivisione social.
A livello video, la fotocamera posteriore arriva al 4K/30fps, mentre quella anteriore raggiunge il 1080p/30fps. I video sono ben stabilizzati ed escono tutto sommato bene, faticando un po' solamente di notte. Insomma, lo smartphone si comporta bene se contestualizzato nella fascia sotto i 300 euro. Tra le varie funzionalità disponibili, da segnalare la possibilità di scattare in modalità Ritratto con funzionalità IA e la presenza di una modalità a lunga esposizione. Interessanti anche Time-lapse e Clona, che permette di far comparire più "copie" del soggetto. Se volete approfondire l'argomento, potete farlo dando un'occhiata alle foto non compresse presenti nella nostra cartella Drive dedicata a Redmi Note 10 Pro.

Passando all'autonomia, il dispositivo monta un'ampia batteria da 5020 mAh. I risultati offerti da quest'ultima sono buoni in linea generale: mantenendo lo schermo impostato a una frequenza di aggiornamento di 60 Hz, siamo sempre riusciti a portare a casa la classica giornata di utilizzo. I compromessi iniziano ad arrivare quando si imposta un refresh rate di 120 Hz, che porta inevitabilmente a un calo nell'autonomia. In questo contesto, chi fa un uso elevato dello smartphone potrebbe faticare ad arrivare a sera con un'ampia carica residua.
Tuttavia, pur non eccellendo, l'autonomia di Redmi Note 10 Pro è buona e la presenza di un caricabatterie da 33W in confezione permette di portare a termine una ricarica completa in un'ora e mezza circa, nonché di ottenere svariate ore di utilizzo a fronte di un tempo relativamente ridotto di collegamento alla presa di corrente.
Niente male anche il comparto connettività, che include 4G, Wi-Fi dual-band, Bluetooth 5.1, NFC e Dual SIM. Mancano solamente ricarica wireless e 5G, ma è chiaro che l'azienda cinese abbia deciso di puntare a un pubblico che non ritiene ancora necessario disporre di uno smartphone che supporti questo standard.

Software

Il sistema operativo è Android 11 con personalizzazione MIUI 12, aggiornata alle patch di sicurezza di gennaio 2021 al momento in cui scriviamo. Va detto che recentemente è arrivato un update che ha migliorato la fluidità del sistema, inoltre potrebbero arrivare altri aggiornamenti prima dell'effettiva uscita sul mercato. Tuttavia, la build analizzata in fase di recensione è già stabile ed essenzialmente rappresentativa di quel che avranno in mano gli utenti. La fluidità di sistema è buona, grazie anche al refresh rate di 120 Hz: non abbiamo mai avuto alcun problema durante la nostra prova. Per il resto, le principali funzionalità della MIUI 12 le conosciamo ormai a menadito. Tuttavia, se c'è una feature che è giusto segnalarvi, è la possibilità di aprire delle finestre a comparsa legate ad applicazioni come WhatsApp, Telegram, Gmail e Facebook, che consentono di gestire in una sorta di "Picture in picture" i vari software.
L'unico aspetto che può far storcere un po' il naso è la classica presenza di applicazioni preinstallate come giochi e portali e-commerce, ma nulla che non si sia già visto con altri dispositivi. Le app si possono tranquillamente disinstallare. Non sono inoltre invadenti nemmeno le classiche pubblicità che compaiono, ad esempio, in seguito all'installazione di un'applicazione (per intenderci, durante la scansione di sicurezza). Gli ads fanno infatti capolino in contesti ben precisi e risulteranno tranquillamente trascurabili per una buona fetta di pubblico.

Prestazioni, benchmark ed esperienza d'uso durante la recensione

Partendo dai benchmark, purtroppo non siamo riusciti a mettere alla prova GeekBench, a causa delle classiche limitazioni software legate alle unità di prova fornite in anteprima. Tuttavia, abbiamo condotto senza problemi il test relativo ad AnTuTu Benchmark, che ha fatto segnare 286961 punti. Si tratta di un risultato che contestualizza bene il prodotto, dato che lo avvicina a POCO X3 NFC, che nella nostra recensione ha fatto segnare 282072 punti e dispone di un comparto hardware simile.
In termini pratici: nessun problema a livello quotidiano e si possono anche svolgere attività un po' più "pesanti", come vedremo poi con il gaming. La frequenza di aggiornamento di 120 Hz offre un tocco di fluidità in più e rende ancora più piacevole l'esperienza d'uso.
Va tuttavia detto che sul mercato esistono degli smartphone più prestanti, vedasi Xiaomi Mi 10T Lite che raggiunge i 330000 punti su AnTuTu. In ogni caso, i risultati sono buoni.

Gaming

Per mettere alla prova le prestazioni ludiche del dispositivo, abbiamo scelto tre videogiochi: Call of Duty Mobile, ARK: Survival Evolved e Fortnite. Sono tutti titoli potenzialmente in grado di dare del filo da torcere a uno smartphone venduto sotto i 300 euro. Redmi Note 10 Pro ha tuttavia dalla sua un SoC ottimizzato per quest'utilizzo, la "G" di "Snapdragon 732G" sta proprio per "gaming".
Call of Duty Mobile gira bene con dettagli e FPS impostati su "Molto alto". Si può persino raggiungere il preset "Max" per gli FPS, scendendo però ad "Alto" per i dettagli.

ARK: Survival Evolved risulta invece giocabile come si deve a "Medio", mentre le limitazioni del comparto hardware si iniziano a notare ad "Alto". Arrivando a Fortnite, Redmi Note 10 Pro permette di giocare al titolo di Epic Games con preset "Medio" e 30 fps.
A supporto non manca la classica modalità Game Turbo, già vista in altri dispositivi. Tra le varie possibilità offerte da quest'ultima, troviamo l'apertura di app come WhatsApp in Picture in picture, nonché l'hub Turbo Videogiochi e le statistiche relative a GPU, CPU e FPS. Insomma, il dispositivo può sicuramente accontentare anche chi è solito effettuare qualche sessione gaming da smartphone.

Redmi Note 10 Pro Redmi Note 10 Pro è lo smartphone 4G low cost che volevamo da Xiaomi. Il salto in avanti in termini di display è notevole, così come lo sono le prestazioni fotografiche, se rapportate alla fascia di prezzo sotto ai 300 euro. A questo si aggiungono un design interessante, nonché un caricabatterie da 33W, un reparto connettività completo di NFC, triplo slot e Bluetooth 5.1, un'autonomia che non deluderà l'utente medio e delle buone prestazioni. Non male anche dimensioni e peso, che sono inferiori a quanto visto con molti altri modelli, anche se per alcuni rimarranno elevate. Il software è inoltre la classica MIUI 12. Veramente difficile trovare una pecca a questo modello, se non l'elevato spessore delle fotocamere, la presenza di pubblicità poco invasiva e qualche lieve imperfezione relativa alle foto grandangolari. Insomma, capite bene che i punti di forza sovrastano gli aspetti negativi. Se non vi interessa il 5G, siete dinanzi a un best buy, nonostante l'agguerrita concorrenza.

8.7