Redmi Note 12 Pro+ recensione: il midrange che punta ai top di gamma

Redmi Note 12 Pro+ è un telefono di fascia media che però ambisce a imporsi come "flagship killer" sotto il punto di vista tecnico.

Redmi Note 12 Pro+ recensione: il midrange che punta ai top di gamma
Articolo a cura di

La Redmi Note 12 Series di Xiaomi ha fatto il suo debutto in Italia lo scorso 23 marzo, portando una tanto attesa ventata d'aria fresca al settore midrange del mercato smartphone, caratterizzato negli ultimi mesi da un marcato immobilismo, complice la mancanza di nuove proposte da parte dei principali player, i quali si sono concentrati perlopiù sul segmento flagship.
La Redmi Note 12 Series comprende quattro device, ossia Redmi Note 12, Redmi Note 12 5G, Redmi Note 12 Pro 5G e Redmi Note 12 Pro+ 5G. Quest'ultimo è certamente il prodotto più interessante dell'intera lineup: esso si configura per prezzo (499,99 Euro) come un device pienamente nella fascia media, ma presenta anche alcune specifiche tecniche da smartphone di fascia alta, come la fotocamera da 200 MP e la ricarica rapida cablata da ben 120 W.
Abbiamo passato un paio di settimane in compagnia del "flagship killer" di Redmi: ecco i pregi e i difetti di Redmi Note 12 Pro+ emersi dalla nostra prova.

Design elegante e ricarica fulminea

Partiamo dall'unboxing del dispositivo, con un'esperienza che si colloca sulla falsariga di tutti gli smartphone Android prodotti da aziende asiatiche negli ultimi anni: oltre al telefono e alla manualistica, nella confezione troviamo una cover in silicone trasparente, un alimentatore (cosa tutt'altro che scontata) e un cavo da USB-A a USB-C.

Questi ultimi anticipano una delle novità principali del Redmi Note 12 Pro+, che sicuramente farà gola a molti utenti: stiamo parlando della ricarica rapida fino a 120 W, che permette di caricare lo smartphone dallo 0 al 50% in poco meno di 10 minuti e fino al 100% in 30 minuti.
Una velocità impressionante (anche se non paragonabile ai 210 W del Redmi Note 12 Pro+ 5G lanciato in Cina ad ottobre), che impone anche di rivedere le proprie abitudini di utilizzo dello smartphone: la ricarica notturna, infatti, non è più necessaria, poiché basterà collegare lo smartphone all'alimentatore per mezz'ora al mattino, mentre si fa colazione, per essere pronti all'utilizzo di un'intera giornata. Una ricarica così rapida permette anche di sorvolare su un'autonomia non proprio delle migliori: il Redmi Note 12 Pro+ ha una batteria da 5.000 mAh, teoricamente ottima, che però sembra scaricarsi più rapidamente rispetto a quella di altri device con celle della stessa dimensione.

Nella nostra prova, il telefono non ci ha mai lasciati "a piedi" anche se, nelle giornate più intense e segnate dall'uso di mappe, frequenti spostamenti e alcune sessioni di gaming leggero, si è avvicinato al 5% di autonomia residua in serata. Dobbiamo anche ammettere che i nostri stress test sono stati piuttosto intensivi, senza badare alle impostazioni di risparmio energetico: con un utilizzo più equilibrato, dunque, il Redmi Note 12 Pro+ 5G arriva facilmente a sera.

Passando al design, salta subito all'occhio l'elegante back cover in vetro, che fornisce allo smartphone il touch and feel di un vero e proprio top di gamma: nella cover posteriore è poi incastonato il sistema triple-camera progettato da Xiaomi, sul quale torneremo più avanti.

Il form factor del flagship Redmi è leggermente squadrato, mentre le sue misure sono pari a 162,9 x 76 x 8,98 millimetri, in linea con i principali competitor.
In ogni caso, il Redmi Note 12 Pro+ 5G si lascia comunque utilizzare sia in verticale che in orizzontale senza alcun affaticamento per le mani e per le dita. Sorprende, anche se purtroppo in negativo, il peso di 210,5 grammi, un po' elevato per uno smartphone di fascia media: in un mercato in cui la massa dei telefoni viene considerata un indicatore della loro qualità (iPhone 14 Pro Max pesa 240 grammi, Samsung Galaxy S23 Ultra 233), è anche possibile che quella di non limare troppo il peso del Redmi Note 12 Pro+ 5G sia stata una scelta deliberata da parte di Xiaomi, volta magari a dare una sensazione maggiormente "Premium" al telefono.

In effetti, il top di gamma Redmi ha tutta l'aria di uno smartphone di fascia alta, almeno a un'occhiata superficiale.
Tuttavia, a uno sguardo più approfondito emergono due nei che impediscono al device di elevarsi rispetto agli altri dispositivi midrange, ovvero il frame centrale in plastica e non in metallo e la presenza, sul pannello posteriore, del simbolo CE e del logo RAEE, che "sporcano" la bellissima back cover in vetro bianco, blu o nero del dispositivo.
Nulla di grave, soprattutto se consideriamo l'interessante valore aggiunto della certificazione IP53 contro la polvere e la pioggia, che contribuisce a rendere il Redmi Note 12 Pro+ 5G più resistente dei rivali sulla stessa fascia di prezzo.

Passando ai lati dello smartphone, troviamo a destra i tasti di regolazione del volume e il pulsante di accensione con sensore per impronte digitali integrato: quest'ultimo, che pure è piuttosto preciso e reattivo, non è dunque collocato al di sotto dello schermo del telefono.
Non si tratta di una mancanza troppo grave, anche se gli utenti mancini potrebbero trovare la scelta di Xiaomi poco ergonomica (ma sicuramente più reattiva e precisa). Mentre il lato sinistro è completamente privo di pulsanti, porte e sensori, su quello inferiore abbiamo la porta USB-C, lo slot Dual-SIM e una griglia per gli speaker.

Un'altra griglia si trova sul lato superiore, dotando il Redmi Note 12 Pro+ 5G di un suono stereo di tutto rispetto. Sempre sul lato superiore dello smartphone abbiamo il blaster a infrarossi e il jack audio da 3,5 mm, ormai più unico che raro anche sul mercato Android e che potrebbe rivelarsi perfetto per chi utilizza ancora delle cuffie cablate.
Lato sensori, segnaliamo che quello per la calibrazione automatica della luminosità dello schermo funziona perfettamente, mentre manca il sensore ottico di prossimità, sostituito con uno a infrasuoni piuttosto impreciso e che rischia di creare qualche grattacapo durante le chiamate.

Una scheda tecnica di tutto rispetto

Se c'è un aspetto sotto il quale Redmi Note 12 Pro+ 5G viene promosso a pieni voti, è certamente il display: parliamo infatti di un pannello AMOLED FHD+ da 6,67", con refresh rate a 120 Hz e luminosità massima di 900 nit, che permette di affrontare anche la luce diretta del sole senza alcun problema.

La calibrazione dei colori è ottima e rende lo smartphone perfetto per la consumazione di media e intrattenimento in mobilità, grazie anche al pieno supporto a Dolby Vision.
Convince un po' meno la particolare scelta operata da Xiaomi per l'implementazione delle tecnologie always-on, che in realtà non sono poi tanto always-on: dopo aver bloccato il telefono, infatti, restano visibili orologio, data, percentuale della batteria e le icone delle app dalle quali abbiamo ricevuto una notifica. Sfortunatamente, però, questi widget vengono visualizzati solo per pochi secondi, e non in modo continuativo come avviene su altri dispositivi.
Compensa, benché solo parzialmente, il fatto di poter modificare e personalizzare a piacere la schermata di blocco con widget e sfondi diversissimi tra loro e che cambiano di tanto in tanto.
In alto al centro dello schermo abbiamo poi una selfie-camera con punch-hole, che può anche essere utilizzata per lo sblocco del telefono tramite riconoscimento del volto. Quest'ultimo, tuttavia, non si rivela sempre precisissimo, specie in condizioni di scarsa luminosità.
Lo schermo, infine, è protetto da un vetro Gorilla Glass 5 di Corning.

Spostandoci sotto la scocca dello smartphone, troviamo un chip MediaTek Dimensity 1080, prodotto su nodo a 6 nm e composto da 2 Core ad alte prestazioni Cortex-A78 a 2,60 GHz e 6 Core Cortex-A55 a 2,00 GHz a basso consumo.
Accompagnano il processore una GPU Mali G68 MC4, 8 GB di RAM LPDDR4X (che possono essere estesi con altri 5 GB di memoria virtuale) e 256 GB di storage UFS 2.2.
Benché, sulla carta, la scheda tecnica sia forse la parte meno entusiasmante dello smartphone, in realtà il Redmi Note 12 Pro+ 5G ha prestazioni ottime in quasi ogni situazione, dal consumo di media e intrattenimento al gaming, passando anche per l'uso di tutti i giorni sui social network e sui principali servizi di messaggistica.

Nella nostra prova, infatti, non abbiamo riscontrato alcun problema dettato da possibili ragioni hardware: al contrario, l'esperienza utente resta sempre fluidissima, anche in giochi come Call of Duty Mobile (su cui il telefono mantiene graniticamente i 60 FPS), Genshin Impact, PUBG e Need For Speed: No Limits. In generale, la modalità Turbo Boost e l'app Game Turbo di Xiaomi permettono di migliorare l'esperienza nel gaming, chiudendo le app in background e liberando memoria per rendere le sessioni di gioco più fluide possibile e mostrando il framerate all'utente in ogni momento tramite un semplice swipe. Anche dal punto di vista delle temperature, il Redmi Note 12 Pro+ 5G non si comporta affatto male: lo smartphone non si surriscalda neanche dopo sessioni di gioco prolungate, anche se un punto "caldo" si può notare attorno al bordo inferiore dell'alloggiamento della fotocamera posteriore.

In termini prettamente numerici, abbiamo testato Redmi Note 12 Pro+ 5G su GeekBench 6 e 3DMark, ottenendo dei risultati in linea con quelli di ogni altro smartphone mediogamma, forse persino inferiori rispetto a quanto ci potessimo aspettare viste le ottime performance in-game del telefono (merito del Game Turbo di Xiaomi?).

Su GeekBench 6 abbiamo infatti un risultato di 957 Punti in Single-Core e di 2.337 Punti in Multi-Core, mentre su 3DMark Wild Life abbiamo uno score complessivo di 2.259 Punti, con una media di fps pari a 13.50, che si abbassa nettamente passando al test 3DMark Wild Life Extreme, con 630 punti e 3.80 fps medi.
Benché si tratti di risultati apparentemente deludenti, dobbiamo ricordare che il chip MediaTek Dimensity 1080 non è assolutamente un SoC da top di gamma e che il mero dato matematico può trarre in inganno: i benchmark non misurano la qualità dell'esperienza complessiva, che in questo caso è nettamente migliore di quanto non appaia dai punteggi di GeekBench 6 e di 3DMark. Lato connettività, infine, segnaliamo che lo smartphone non si fa mancare nulla, grazie al supporto al Dual 5G, al Wi-Fi 6, al Bluetooth 5.2 e all'NFC.

Software e IA sono il vero tallone d'Achille

La fotocamera è uno dei punti più chiacchierati (e controversi) del Redmi Note 12 Pro+ 5G.
Abbiamo infatti una lente posteriore principale da 200 MP f/1.65 con stabilizzazione ottica OIS, sensore da 1/1,4" e obiettivo 7P, che garantisce il pixel binning 16 in 1, affiancato da un ultra-grandangolo da 8 MP f/2.2 con FOV da 109° e da una lente macro da 2 MP f/2.4 utilizzata per le fotografie in modalità ritratto.

Completa il comparto fotografico una selfie-camera da 16 MP f/2.45, che può registrare video in 1080p a 30 o 60 fps, a 720p a 30 fps e in slow-motion a 720p a 120 fps. La fotocamera principale, invece, può effettuare riprese in 720p a 30 fps, in 1080p a 30 o 60 fps e, soprattutto, in 4K a 30 fps o in slow-motion in 1080p a 120 fps o in 720p fino a 960 fps. Un comparto tecnico di tutto rispetto, grazie ad un obiettivo di grandi dimensioni e ad altissima risoluzione, nonché ad una stabilizzazione ottica che fa miracoli soprattutto nei video. Le foto sono di buona qualità, soprattutto per un device di fascia media, mentre l'app fotocamera ha tantissime opzioni personalizzabili dall'utente, che così può ottenere scatti anche di alta qualità, ammesso di sapere quali impostazioni toccare.

In generale, la fotocamera si comporta molto bene nelle situazioni con una buona luminosità e si fa valere anche in caso di luminosità scarsa. È invece con le luci medie che i risultati sono poco consistenti. Inoltre, dobbiamo segnalare che le fotografie in Ultra HD a 50 o a 200 MP sono solitamente peggiori di quelle "binnate" a 12 MP, a meno che l'illuminazione non sia veramente perfetta.
Ovviamente, considerato anche il peso delle fotografie a 200 MP, il consiglio è quello di limitarvi agli scatti a 12 MP, salvo casi eccezionali in cui è necessario un elevatissimo livello di dettaglio: anche qui, comunque, è consigliabile non oltrepassare i 50 MP. Altro consiglio è quello di disattivare l'IA fotografica di Xiaomi, che aggiunge ulteriore inconsistenza agli scatti, specie per quanto riguarda la gestione dei colori e quella delle luci.

IA Sì...

... E IA no: quale vi convince di più?

Nel complesso, l'utilizzo dell'IA dà alle fotografie un senso di artefatto molto marcato, che potrebbe non essere apprezzato da molti utenti. Anche nel caso dei ritratti, l'effetto bokeh è molto accentuato, forse persino troppo: non si tratta necessariamente di una criticità (al contrario, l'IA potrebbe fornire dei risultati che ad alcuni utenti potrebbero piacere molto più di quelli che si otterrebbero disattivandola), ma il cambiamento tra una foto "migliorata" dall'intelligenza artificiale e una "al naturale" è evidente, e potrebbe richiedervi qualche prova prima di decidere come effettuare i vostri scatti. In generale, però, è la resa del colore a non essere di altissima qualità.

Infine, occorre segnalare un paio di criticità lato software, che pesano sui primi passi dell'utente con il Redmi Note 12 Pro+ 5G. Il primo è la presenza di alcuni bloatware, da app, videogiochi e social network preinstallati ai software stessi di Xiaomi, le cui notifiche sono talvolta molto invasive: fortunatamente, tutti questi software possono facilmente essere disinstallati non appena viene acceso il telefono, tornando a un'esperienza utente più "pulita".

Il secondo problema, questa volta più sostanziale, è che il Redmi Note 12 Pro+ 5G non è aggiornato ad Android 13: esso, infatti, arriva con MIUI 14 basata su Android 12. Il vantaggio di questa scelta da parte di Xiaomi è quello di avere un sistema operativo ampiamente testato e rodato, che dunque gode di una stabilità invidiabile per uno smartphone midrange. Lo svantaggio, però, è che l'update ad Android 13 si "mangia" uno slot tra quelli degli aggiornamenti promessi da Xiaomi, riducendo di qualche mese la vita massima del telefono. Fortunatamente, però, Android 13 dovrebbe arrivare a breve, dunque il vostro Redmi Note 12 Pro+ 5G potrebbe presto trovarsi in pari con device di fascia ben più alta, come gli Xiaomi 13.

Xiaomi Redmi Note 12 Pro+ 5G Redmi Note 12 Pro+ 5G è uno smartphone con tanti pregi e qualche piccolo difetto. Con una ricarica fulminea e un comparto hardware che, pur senza essere davvero al top, si fa assolutamente rispettare, il dispositivo ha tutte le carte in regola per diventare una delle scelte più comuni tra chi non aspira ad avere un top di gamma. Il design si fa apprezzare, al netto di qualche piccola imperfezione, mentre il software è fluido e stabile. Pesano il marcato intervento dell’IA sulla fotocamera e il mancato aggiornamento ad Android 13, questo è vero, ma le specifiche tecniche del device non possono essere analizzate senza tener conto del suo prezzo estremamente concorrenziale, pari a 499,99 Euro. Insomma, a un prezzo da smartphone medio-gamma non si può pretendere un pacchetto da flagship: Xiaomi ha ovviamente dovuto effettuare dei tagli sul design, sull’hardware e sul software, ma li ha operati in maniera intelligente, lesinando su funzioni non sostanziali. Per questo, il feeling complessivo del Redmi Note 12 Pro+ è quello di un quasi-top: un risultato invidiabile, per un prezzo inferiore alla metà di quello di molti smartphone di fascia alta.

7.9