Recensione Samsung Galaxy S II

Recensito l'ultimo smartphone di Samsung, unico vero iPhone-Killer

Recensione Samsung Galaxy S II
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Il 50% dei telefoni con Android OS è Samsung”. Con questa frase Carlo Barlocco, vice presidente Samsung, insieme a Natasha Stefanenko, ha aperto la conferenza di presentazione di uno dei suoi fiori all’occhiello del momento, se non anche il preminente: il nuovo super smartphone di fascia alta Galaxy S II.
Samsung è molto forte. Lo mostrano i dati di market share sempre a suo favore nella telefonia mobile, ma anche le spinte di innovazione e sostenibilità che la società mostra di avere nel confezionare prodotti sempre più potenti ad un prezzo estremamente competitivo.
Il successore del primo Galaxy S, forse unico iphone Killer, rappresenta infatti la migliore sintesi tecnologica che il mondo mobile abbia da offrire attualmente: processore dual-core da 1.2ghz, 1Gb di memoria Ram, 16/32 Gb di memoria per l’archiviazione interna espandibili con Micro Sd fino a 32Gb, Android Gingerbread (2.3.3), schermo da 4,3 “ Super Amoled Plus, processore grafico Arm Mali 400 quad-core, passando anche per HSDPA+ fino a 21 Mbps, Micro USB (MHL), wifi 802.11 a/b/g/n, bluetooth 3.0 stereo, uscita audio jack da 3.5”, fotocamere da 8 megapixel ( 2 megapixel la camera secondaria) con autofocus e flasch led; tutto in uno spessore record di 8.49mm al modico prezzo di 599 Euro. Bang!

Super... Plus

Nella valutazione di uno smartphone il primo elemento che balza agli occhi è di sicuro lo schermo, data l’ormai necessaria importanza che tale componente ha assunto nei moderni device full-touch. Ecco quindi che alla pressione dell’unico tasto fisico frontale presente sul fondo della scocca, la schermata di sblocco schermo mostra tutti i pregi ed i traguardi raggiunti dalla casa coreana nell’alimentare e promuovere la tecnologia che verrà: l’Active Matrix OLED, che in questo caso specifico giunge alla quinta generazione denominata per l’appunto SUPER AMOLED Plus.
Questo display è sfavillante. Un guizzo di colori sgargianti sorretti da neri mai visti prima su un telefono, e forse nemmeno su molti televisori a led o al plasma.
Senza indugi è bene precisare che la qualità del display non deve essere relegata ed un puro estetismo, dato che la quasi totalità della batteria di un telefono, finanche al 90%, viene consumata per la gestione dello schermo; motivo per cui questa nuova tecnologia risulta vincente: non avrà la risoluzione di un retina display, visto che si ferma ad 800x480 pixel, ma si può affermare con certezza che in termini di chiarezza dei caratteri, rappresentazioni delle sfumature e consumi questo nuovo Amoled la spunta su tutti, grazie ad un incremento nel numero dei subpixel (ora 12 per pixel con schema RGB anzi che 8 del vecchio PenTile) e di un rinnovato sistema di risparmio energetico che giova fortemente al peso della batteria da 1650 mAh, la quale riesce a spingere il telefono sino a fine giornata nonostante la diagonale generosa del terminale. Considerando inoltre che la risposta spettrale di ogni smartphone deve anche fare i conti con la leggibilità sotto la luce diretta del sole, il nuovo Galaxy risulta ancor più avvantaggiato dall’avere una luminosità superiore alla norma, controbilanciata da una resa dei neri da primato, per un contrasto di 150:000:1 contro i soli 10.000:1 del noto display retina.

Leggero ed elegante

Pesa solo 116 grammi. E non si può far altro che rabbrividire solo a pensare ad un device tanto potente e performante quanto leggero ed ergonomico, grazie al lieve rigonfiamento sul fondo della cover posteriore, che sta così soavemente sul palmo di una mano. La solidità dell’assemblaggio e la totale assenza di scricchiolii non può certo farci credere di essere di fronte ad un telefono comune, nonostante la scelta dei materiali sia nuovamente ricaduta quasi totalmente sulla plastica che per il guscio del vano batteria raggiunge livelli di terrificante sottigliezza a causa di una finitura simile ad una trama di tessuto, capace di farci ansimare nel momento dell’apertura per il timore di spezzarla. In ogni caso una volta inserita la sim e la sd card, se la si possiede, tutto fila liscio e si rincastra alla perfezione, delineando un unico profilo, nero, sinuoso e lucido. Merito anche del pregiato gorilla glass, il miglior vetro per smartphone, pensato per la prevenzione di graffi o impronte, inverosimilmene robusto. Unica pecca del design è forse il posizionamento dell’autoparlante per la riproduzione dei suoni, sull’angolo basso sinistro del retro, che spesso viene otturato dalle dita quando volessimo ad esempio girare un filmato in landscape mode, portandoci ad omaggiare involontariamente i film muti del mitico Charlie Chaplin!
A differenza dei classici smartphone Android qui scompare il tasto cerca, sostituito dalla pressione continua del tato opzione, nascosto, similmente al tasto indietro, sotto il display capacitivo ed evidenziati entrambi da eleganti icone bianche. Sono allocati poi sui due fianchi opposti il tasto del volume e quello del blocca schermo, anch’esso utilizzato con la pressione continua per altre opzioni quali spegnimento, Flyght mode o silenzioso. Sul lato inferiore infine trova spazio una minuscola porta, capace di mille ed una funzione. Chiamasi MHL acronimo di Mobile High-definition Link, un nuovo standard di collegamento tra device portatili e HDTV di ultima generazione capace, oltre che di interfacciarsi con gli altri accessori sviluppati appositamente per il Galaxy S II (come l’interessante Extended Battery Case che protegge il telefono ed assicura un bonus di carica per almeno altre 7 ore di conversazione), anche di veicolare flussi audio e video non compressi e contemporaneamente di tenere in carica la batteria. Se quindi il timore di condividere un filmato in full hd con audio lossless fino a 7.1 canali era quello di prosciugare l’energia del telefono, ora si possono dormire sonni tranquilli; se poi il proprio tv o sintoamplificatore non dovesse supportare ancora l’MHL, si potrà sempre ricorrere al comodo adattatore MHL-HDMI, utile anche per semplici sessioni di mirroring con il web browser o con i nostri giochi preferiti.

Un'esperienza Galattica

E’ proprio il caso di dirlo. Samsung ha tirato un calcio d’angolo ed ha fatto centro. La tanto decantata usabilità di iPhone deve una volta tanto chinare il capo di fronte ad una user experience assai più completa ed una velocità di esecuzione fuori parametro. Multitasking? Quì si parla di Massivetasking! Dai dati che è capace di gestire in background, in continua sincronizzazione con tutti gli account online che possiamo immaginarci, fino alla gestione dei più disparati launcher per la personalizzazione dell’interfaccia utente, con anche le impostazioni grafiche spinte al massimo, il telefono sarà sempre una scheggia. Se poi si avesse la possibilità di ottenere i permessi di root e di apportare qualche modifica al kernel saremmo a livelli di eccellenza. La velocità del dispositivo è impressionante, che si parli di videogiochi o web browsing con flash player attivo. Ed anche per chi non fosse interessato a cogliere l’enorme potenziale che un OS come Android può sfoggiare su questo terminale, la suite di applicativi out of the box non faticherà a soddisfarci. Con l’interfaccia Touchwiz 4.0 Samsung ci permette di personalizzare l’aspetto del nostro Galaxy con collegamenti rapidi, cartelle e widget capaci di aggiornarsi in tempo reale con news, post di facebook, You Tube, anteprime email, meteo, notizie sportive e molto altro, sempre ridimensionabili ed adattabili ad ogni esigenza in maniera intuitiva. Si aggiungano anche le nuove gesture per zoom in e out con la pressione simultanea di due dita, lo scrolling rapido con l’accellerometro tra le homescreens, e lo slide bidirezionale sul nominativo della rubrica per chiamate e messaggi al volo ed eccoci di fronte ad una stella davvero brillante nell’immensa galassia della telefonia mobile.
Il Galaxy S II è un telefono superbo e lo dimostra anche nella sua mansione principale, ossia telefonare. L’audio nelle conversazioni risuona sempre caldo e nitido, così come il vivavoce che forse risulta solo leggermente distorto dall’infelice problema di collocamento dell’autoparlante a cui si accennava sopra. La rubrica sarà sempre puntuale e precisa, completa di tutte le funzioni a cui google ci ha abituato, come la ricerca per gruppi, l’integrazione di account skype o facebook ed anche collegamenti diretti al navigatore integrato con google maps, molto più preciso e puntuale di quello disponibile ad esempio per iPhone, con un fix della posizione istantaneo ed arricchito da indicazioni vocali. Ed è giusto a quest’ultimo proposito che Galaxy S II spiazza davvero la concorrenza. Tenendo premuto il tasto centrale, infatti, sarà possibile impartire ordini vocali al terminale e poter gestire quasi ogni funzione basilare dello smartphone senza nemmeno toccarlo. Potremo cercare un contatto in rubrica, decidere di scrivere un messaggio ed inviarlo solo con l’uso della voce, o anche scrivere una nota, scegliere il brano da riprodurre durante il viaggio in auto o cercare una destinazione nel navigatore. Quasi ogni nostra frase verrà elaborata correttamente dal motore Vlingo che saprà strapparci più di una volta un sorriso nel constatarne l’efficacia.

The Next Media Experience

Galaxy S II è una fiocina multimediale. Con il processore Samsung Exynos a bordo (su alcuni thread ci sono testimonianze di overclock a 1.5 ghz senza troppi riscaldamenti) saremo in grado di registrare filmati in full hd a 30 fps con messa a fuoco continua, editabili anche grazie all’applicazione video maker alla risoluzione massima di 720p, così come potremo scattare fotografie alla risoluzione massima di 8 megapixel. Le opzioni da scegliere sono in quest’ultimo caso una valanga, raggruppabili comodamente sulla barra posta al lato sinistro della schermata di scatto fino ad un massimo di 5: sensibilità iso, esposizione, bilanciamento del bianco, rileva occhi chiusi sono solo alcune di queste. La resa delle fotocamere, compresa quella frontale da ben 2 megapixel, è ottima e saprà regalarci scatti o filmati molto coinvolgenti; solo un piccolo rammarico per l’audio mono nel campionamento dei filmati, compressi in MPEG-4 e codec audio H.264, ACC.
Condividere ogni file presente sul terminale poi non è mai stato così semplice visto il supporto al DLNA, al WIFI Direct o alla sincronizzazione sempre tramite wifi con Kies Air, il programma Samsung per gestire aggiornamenti o backup dati sfruttando anche solo il web browser a disposizione ed una rete senza fili; caratteristiche che Apple si appresta ad implementare solo ora con iOS 5; anche se bisogna ammettere che la comodità di avere un unico programma ed un’unica via come iTunes per sincronizzare l’interezza del proprio dispositivo resta un vantaggio del melafonino per la semplicità ed immediatezza. A tal proposito è anche necessario sottolineare l’ancora latitante supporto al mondo Mac per l’aggiornamento del firmware tramite Kies, che è ancora fermo alla release Beta.
Passando al versante musicale, il player di base del GSII è piuttosto buono ma non ancora equiparabile all’app rivale iPod di Apple, che gode di una maggiore qualità di riproduzione specialmente se ascoltato su casse prestanti; anche se, sul market Android, sono rintracciabili player alternativi gratuiti persino più accattivanti di quest’ultimo, come l’ottimo Power Amp.
Per impreziosire ulteriormente il proprio gioiello, Samsung ha dovuto anche uniformarsi alla concorrenza per la proposta di contenuti multimediali disponibili online e raggiungibili in qualsiasi momento sotto rete 3G. Per questo motivo sono stati integrati 4 nuovi Hub: il social Hub per restare sempre connessi contemporaneamente a più account di social network differenti; il Music Hub basato sullo store 7 digital per ascoltare anteprime di brani ed acquistarli direttamente dal cellulare in stile iTunes; il Readers Hub completo di riviste, libri e quotidiani di tutto il mondo, ancora piuttosto spoglio di documenti in lingua italiana; ed il Game Hub, un collettore sia di giochi sociali che premium.
E giustappunto riguardo al gaming, il Galaxy S II lascia ancora spazio ad accese diatribe. La scheda grafica Mali 400 montata a bordo possiede 4 core, supporta gli standard OpenGl Es 1.1, OpenGl Es 2.0, Open VG 1.1, è in grado di rappresentare a schermo circa 120 milioni di triangoli al secondo alla frequenza di aggiornamento di 60 fps. Ma di contro non è direttamente compatibile con molti giochi della Gameloft senza una build su misura e non supporta nativamente il software per Tegra 2, anche se con l’app Chainfire 3d quasi tutti i giochi possono girare nella stessa qualità del chip Nvidia. Il game Hub dunque ad oggi conta una trentina di titoli tra social e premium ed è supportato dalla sola Gameloft che ha convertito la maggior parte dei sui titoli di successo in HD ottimizzato per il Galaxy S II. Samsung comunque assicura che il game hub resta aperto a tutti i produttori di terza parte, lasciandoci sperare in un eventuale ampliamento della cerchia di software house coinvolte, anche solo per avvicinarsi alla vastissima offerta ludica dell’App store di Steve Jobs.

Samsung Galaxy S II Samsung è sempre stata famosa per l’aver innovato velocemente il mercato mobile senza però supportare adeguatamente la propria scuderia di smartphone, che risultava suddivisa in varie fasce di prezzo paradossalmente poco appetibili per gli scarsi risultati prestazionali di alcune di queste, e per il mancato aggiornamento di molti top di gamma. Questa volta il futuro non è solo un bagliore all’orizzonte: Samsung adesso c’è per viverlo sin da ora. Ha stretto la cerchia di proposte ed innalzato il livello qualitativo. Il primo risultato è questo pregievole Galaxy S II, un top smartphone dalle indubbie potenzialità ed unica vera minaccia per il prestigioso iPhone. L’approccio inziale potrebbe lasciare spaesati specialmente se provenienti da ambienti più regolari e semplificati come quello di iOS, ma dopo aver compreso ciò che Android può offrire una volta gestito a dovere le nostre certezze vacilleranno e, specialmente con terminali come questo, sarà dura rinunciare a tanta libertà solo per il gusto di mordere una mela. Prezzo competitivo, potenza da vendere, il miglior display in circolazione. Saranno 599 Euro ben spesi.

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