iPhone 8: 2 anni di vantaggio su Android nel riconoscimento facciale e nella AR

KGI afferma che le tecnologie di rilevamento tridimensionale presenti in iPhone 8 sarebbero di gran lunga migliori di quelle in sviluppo da Qualcomm.

iPhone 8: 2 anni di vantaggio su Android nel riconoscimento facciale e nella AR
Articolo a cura di

Secondo l'analista di KGI Ming-Chi Kuo, Apple sarebbe in netto vantaggio nei confronti di Qualcomm per quanto riguarda le tecnologie di rilevamento tridimensionali. Parole forti quelle di Kuo, che solo il tempo potrà confermare o smentire, ma la cosa certa è che il distacco, in termini di ricerca e sviluppo, esiste. Magari non sarà così elevato come descritto dell'analista, ma il fatto che iPhone 8 arriverà tra poche settimane con un'avanzata fotocamera frontale in grado di riconoscere il volto del suo proprietario ormai è noto a tutti. Mancano ancora molti dettagli per capire il suo funzionamento, le feature che permetterà ma soprattutto il livello di sicurezza, ma le premesse per la realizzazione di una cam frontale rivoluzionaria ci sono tutte.

C'è davvero questo distacco?

Le parole di Ming-Chi Kuo, riportate da MacRumors, descrivono una situazione piuttosto complicata per Qualcomm e per le sue tecnologie di rilevamento tridimensionale.
"Qualcomm realizza ottimi processori, ma è rimasta indietro su altri aspetti cruciali degli smartphone, come i lettori di impronte digitali a ultrasuoni e le Dual Camera (molti produttori Android utilizzano soluzioni di terze parti, come quelle di Arcsoft, per simulare lo zoom ottico nella cam posteriore). Siccome Qualcomm è l'azienda più attiva nella ricerca e sviluppo delle tecnologie 3D nel panorama Android, allora possiamo presupporre che fino al 2019 non ci saranno miglioramenti significativi in questo campo." Ovviamente Kuo basa le sue analisi non solo su dati oggettivi ma anche su supposizioni, per cui vanno prese con le pinze, ma il fatto che Apple punti molto sulla cam frontale, ricchissima di sensori, per sostituire il Touch ID la dice lunga sui progressi fatti in questo campo. Si tratta di una scelta precisa, dettata dall'impossibilità di installare il lettore di impronte digitali sotto il vetro, visti gli scarsi riscontri ottenuti finora con questa tecnologia, ponendo il riconoscimento del viso al centro del prossimo iPhone 8. Non solo un ulteriore metodo di sblocco, ma IL metodo di sblocco, quello principale del prossimo top di gamma Apple. I rumor parlano chiaro del resto: sblocco in un milionesimo di secondo, capacità di riconoscere il volto anche al buio e sicurezza massima, superiore anche alle impronte digitali. Grazie alle tecnologie 3D di Apple si potranno fare acquisti con Apple Pay, sia dalla cam posteriore che frontale, in tutta sicurezza. Se tutto questo si rivelerà vero, siamo anni avanti rispetto alle tecnologie proposte, ad esempio, dal Galaxy S8, che offre sì il riconoscimento del volto ma senza un adeguato standard di sicurezza, e il riconoscimento dell'iride, che risulta però troppo impreciso nell'uso quotidiano.

Domani, con la presentazione del Note 8, vedremo se Samsung avrà risolto i problemi visti nel Galaxy S8, che a tutt'oggi non offre un metodo di sblocco sufficientemente valido e reattivo. Intanto Apple, se i rumor e le analisi di Kuo dovessero essere confermati, si troverebbe per le mani la tecnologia di rilevamento tridimensionale più avanzata sul mercato, utile non solo per sbloccare il telefono o per pagare con Apple Pay, ma anche per le applicazioni di realtà aumentata. La stessa su cui il colosso di Cupertino sta spingendo molto negli ultimi mesi e di cui primi assaggi hanno mostrato enormi potenzialità.