Sennheiser GSP 600, recensione delle nuove cuffie da gaming made in Germany

Abbiamo finalmente messo le mani sulle nuove Sennheiser GSP 600: grande qualità costruttiva ed eccellente resa audio.

Sennheiser GSP 600, recensione delle nuove cuffie da gaming made in Germany
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Inutile girarci intorno, quando si parla di qualità audio, Sennheiser si erge tra le migliori compagnie del mercato mainstream. L'azienda teutonica ha infatti alle spalle oltre 50 anni di esperienza e di grandi traguardi, conquistati grazie alle ottime tecnologie e ai materiali premium utilizzati. Da un'azienda di tale livello non ci si poteva che attendere la volontà di espandersi anche in campi da lei meno esplorati, ma comunque dal grande potenziale, come quello del gaming e degli esport, settori - soprattutto quest'ultimo - che stanno macinando sempre più profitti a 360 gradi.
Ecco dunque che da qualche tempo Sennheiser si è lanciata nella produzione di headset da gioco di alta qualità, perfezionandoli costantemente con la solita cura maniacale riposta nella realizzazione di tutti i suoi prodotti. Dalla serie PC 300 alle GAME ZERO, ogni cuffia possiede una filosofia comune: qualità costruttiva elevatissima, ergonomia inattaccabile e resa audio sopra la media, a fronte, naturalmente, di una politica commerciale non certo amichevole per le tasche più piccole. La qualità, del resto, si paga.
L'ultimo modello entrato a far parte del portfolio gaming della società è rappresentato dalle GSP 600, delle cuffie da gioco professionali adatte a un range piuttosto vario di utilizzi e venduto a oltre 240€ sui principali store online. Un prezzo così elevato varrà veramente la candela? Scopriamolo insieme.

Confezione di vendita, design, ergonomia

Come consuetudine, iniziamo la nostra trattazione delle GSP 600 partendo dalla confezione di vendita. Il package scelto da Sennheiser è semplice ed efficace: scatola squadrata bianca sul fronte/retro e nera ai lati, foto semplici ma esplicative del prodotto, qualche caratteristica tecnica e highlight sulle principali feature dell'headset sul retro.
Un minimalismo che è riscontrabile anche all'interno della confezione, dove troviamo le cuffie comodamente adagiate in una forma sagomata e corredate da una piccola scatoletta rettangolare in cartoncino con dentro il manuale, il classico biglietto di ringraziamento dell'azienda e due prolunghe di varia lunghezza per l'utilizzo su PC o su altre piattaforme da gioco.
Una volta fuori dalla scatola, le GSP 600 mostrano subito tutto il loro carisma estetico e strutturale: l'headset possiede delle dimensioni estremamente voluminose e superiori alla media, sia per quanto riguarda i padiglioni auricolari che per quanto concerne l'archetto di sostegno. Stiamo parlando di una struttura di assoluto pregio che però, nonostante la solidità evidente dovuta alle ottime plastiche impiegate, riesce a essere comunque flessibile, aspetto che gioca naturalmente a favore del comfort.
Entrando un po' più nello specifico, Sennheiser ha introdotto in questo headset alcune chicche davvero interessanti a livello costruttivo per agevolare la comodità d'uso. Innanzitutto, come già accennato, salta subito all'occhio lo spessore notevole dell'archetto di sostegno.
Il motivo di questa voluminosità è semplice: al suo interno è nascosto un apposito meccanismo metallico (saggiamente ammortizzato con uno spesso strato di foam nella parte inferiore) che permette di regolare la pressione di contatto dei padiglioni auricolari sulla testa di chi le indossa, il tutto semplicemente muovendo i due appositi regolatori rispettivamente verso il centro o verso l'esterno.

In questo modo è possibile distribuire il peso sulla zona intorno alle orecchie, a seconda naturalmente delle proprie preferenze. Inoltre, la struttura che sorregge i padiglioni, anch'essa particolarmente robusta, si inclina e ruota in maniera automatica per aderire al meglio alla conformazione della testa, potendo anche essere regolata in altezza alzando o abbassando l'intera sezione lungo l'archetto. Ma non finisce qui: i padiglioni sono realizzati con diversi materiali, ognuno con una sua funzione estetica e pratica.
Un mix di plastica nera e metallo rosso sull'esterno, dei cuscinetti in similpelle nella zona laterale e in un particolare materiale vellutato nella parte che poggia contro la testa (elemento che dovrebbe ridurre al minimo il calore generato dal contatto prolungato e, soprattutto, la produzione di sudore).
Il risultato finale è eccellente sia dal punto di vista dell'aggressività estetica, sia da quello dell'ergonomia e dell'isolamento acustico, anche se sulle prime vi potrebbe sembrare di indossare un casco o di sentire un leggero effetto ventosa sulle orecchie, considerata la struttura circumaurale dei padiglioni e i 395 grammi di peso dell'intero headset.
Già dopo qualche giorno di utilizzo, una volta che le cuffie si saranno adattate alla vostra testa, la sensazione d'ingombro sparirà, lasciando posto a una godibile sensazione di isolamento.
Completa il design delle GSP 600 la presenza di una rotella di ottima fattura per regolare il volume, posizionata direttamente sulla parte più esterna del padiglione destro, e l'immancabile microfono presente invece sul lato sinistro, di cui vi parleremo più nello specifico nel prossimo paragrafo.

Specifiche tecniche ed esperienza d'uso

Venendo alle specifiche tecniche, le GSP 600, tranne che per le dimensioni forse eccessive (200 x 90 x 190 mm), non hanno nulla da invidiare ad altri headset da gaming di alta fascia. Stiamo comunque parlando di una cuffia con impedenza di 28 Ohm e frequenza di risposta che va dai 10 ai 30.000 Hz.
Sennheiser ci ha anche comunicato dei curiosi dati relativi alle temperature e all'umidità: per le prime il limite massimo è di 40 gradi, mentre la seconda può attestarsi tra il 10 e l'80% circa. Per quanto riguarda il microfono antirumore, la frequenza di risposta va dai 10 ai 18.000 Hz, con una sensibilità di -47 dBV/Pa.
A livello di connessioni, le GSP 600 possono essere utilizzate sia su PC, tramite l'apposito cavo da 2.5 m con doppio connettore da 3.5 mm (audio e microfono), oppure su una qualsiasi console o device dotati di ingresso per jack audio da 3.5 mm a 4 poli (quindi sicuramente PlayStation 4, Xbox One, Mac, smartphone, tablet e chi più ne ha più ne metta), tramite cavo da 1.5 m con singolo connettore. Insomma, le specifiche sono certamente di livello. Ma come si comporta l'headset all'atto pratico?
Le GSP 600, visto anche il loro prezzo elevato, sono indiscutibilmente un prodotto professionale per giocatori hardcore in cerca di una cuffia da gioco senza compromessi, sia a livello costruttivo che di resa audio. Appurato il primo aspetto senza alcuna riserva, è necessario analizzare le performance degli speaker installati nei padiglioni auricolari e anche quelle del microfono.
Abbiamo utilizzato le cuffie su diversi titoli, da Overwatch e Vampyr su PC a Zelda e Yakuza 6 rispettivamente su Nintendo Switch e Ps4. In tutti i casi, le GSP 600 si sono comportante in maniera più che egregia, potendo contare su dei driver perfettamente equalizzati e capaci di far risaltare dei bassi particolarmente ricchi e avvolgenti, delle tonalità medie abbastanza calde e delle frequenze alte pulite e cristalline.
Esplosioni, spari, urla, dialoghi, musiche di sottofondo: tutto si amalgama alla perfezione, senza farci perdere nulla dello spettro sonoro. Anche l'audio posizionale funziona alla grande, specialmente in quei titoli online dove è necessario riuscire a stabilire la posizione di un nemico in una frazione di secondo e con precisione. Da questo punto di vista siamo rimasti più che soddisfatti, anche nel confronto con le nostre HyperX Cloud Revolver S (cuffie però da 169€ al lancio, ben 70€ in meno di questo headset Sennheiser).

La qualità dell'equalizzazione fa sì che le GSP 600 possano essere tranquillamente utilizzate anche nell'ascolto di musica o nella visione di contenuti multimediali di vario genere. Certo, trattandosi pur sempre di un prodotto da gaming, non ci si deve aspettare una resa simile a quella di una cuffia hi-fi di primissima fascia.
Ciononostante, al netto di bassi fisiologicamente tarati verso l'alto, l'ascolto è sicuramente pregevole e superiore alla stragrande maggioranza degli headset da gioco presenti sul mercato. L'aggiunta di un DAC, o di un amplificatore audio (come il GSX 1000 della stessa Sennheiser), potrebbe dargli quello sprint in più per potersi esprimere davvero al suo massimo livello, rendendole di fatto un prodotto che non ha nulla da invidiare ai migliori esponenti della categoria.
Per quanto riguarda il microfono, questo, pur non essendo chiaramente a livello di uno professionale, è sicuramente di qualità, perfetto per qualsiasi software VoIP (Discord e simili) ma anche per le chat vocali in-game, dove potrete farvi sentire in maniera efficace e senza fastidiosi rumori di fondo da tutti i vostri compagni. Peraltro, è possibile disattivarlo on-the-fly semplicemente alzando il suo supporto in posizione parallela al padiglione auricolare sinistro, rendendo il tutto molto funzionale e di rapida esecuzione (esattamente come la rotella per regolare il volume posta sul padiglione destro).

Sennheiser GSP 600 Al netto di un prezzo di oltre 240€, le Sennheiser GSP 600 hanno tutto quello che un giocatore hardcore potrebbe desiderare: resistenza, qualità dei materiali, flessibilità, ergonomia e, naturalmente, una resa audio di altissimo livello, elementi che le rendono ideali da utilizzare anche al di là dei confini di gioco. Certo, il loro ingombro strutturale e il loro peso potrebbero rappresentare uno scoglio per coloro che desiderano qualcosa di più leggero e trasportabile. Per noi, comunque, una solidità simile e un impiego di materiali di così alta qualità rappresentano certamente un qualcosa che si vede abbastanza di rado in questo settore, il che ci sembra già di per sé un grande biglietto da visita. Chiude il cerchio dei pregi delle GSP 600 la loro versatilità, grazie alla presenza di due cavi separati per poterle utilizzare su PC o sui device moniti di entrata jack da 3.5mm. Se siete insomma alla ricerca di cuffie dalla qualità insindacabile, sia a livello costruttivo che di resa audio, e se siete disposti investire in un headset che vi possa durare anni, queste Sennheiser GSP 600 potrebbero davvero rappresentare la vostra terra promessa.

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