Sharkoon B1: recensione dell'headset stereo dall'ottimo rapporto qualità/prezzo

Vale la pena di acquistare un paio di cuffie Sharkoon B1? Scopritelo nella nostra recensione e non fatevi assolutamente ingannare dal prezzo.

Sharkoon B1: recensione dell'headset stereo dall'ottimo rapporto qualità/prezzo
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Se pensavate che la scelta di mouse e tastiera vi avesse condotto nelle più affollate giungle delle periferiche hardware, non vi siete probabilmente mai trovati in ballo con la selezione di un paio di cuffie. Quando si tratta di audio, infatti, il mercato odierno ci pone al cospetto di una varietà di modelli a dir poco sbalorditiva, sia che ci si trovi alla ricerca di un prodotto dedicato al gaming sia che si desideri un mezzo efficace per lasciarsi trasportare in una sana e semplice sessione d'ascolto. Riuscire perciò a individuare dei modelli di riferimento può rivelarsi particolarmente difficoltoso, specialmente per chi non è troppo ferrato in materia e non vorrebbe trovarsi a spendere più del dovuto per un prodotto che poi magari non sfrutterebbe a pieno.
Sharkoon viene in loro soccorso, con un headset da gioco piuttosto solido, versatile e che, soprattutto, risponde a uno dei dogmi principali dell'azienda tedesca: "vale più di quel che costa". Stiamo parlando delle Sharkoon B1, cuffie da gaming protagoniste di questa recensione.

Packaging e Specifiche

Già dalla confezione, le Sharkoon B1 dimostrano tutta la loro intenzione di risultare di qualità superiore rispetto a quanto suggerirebbe il loro prezzo di vendita, che si aggira intorno ai 50 euro. Questa è composta da un box cartonato rigido di color nero, particolarmente solido e pulito. Sul coperchio principale troviamo una bella foto del prodotto accompagnata esclusivamente dalle scritte argentate Sharkoon e B1. Ad aggiungere eleganza, ci pensano i lati completamente lasciati "in bianco", senza i tipici loghi, award o specifiche tecniche, che sono invece stati relegati al retro della confezione. Qui, troviamo elencate ordinatamente tutte le informazioni utili sulle cuffie e sul microfono, condite da un'altra foto integrale del prodotto e da alcuni riquadri che cercano di evidenziarne le feature principali.
Il tocco di classe, che concorre anch'esso a esprimere ricercatezza, arriva però una volta aperto il box: al suo interno, invece che la classica sagomatura spugnosa, oltre al manuale, troviamo un astuccio rigido di ottima fattura, anch'esso di color nero, sul quale figura unicamente il logo del modello B1. È al suo interno che troviamo finalmente l'headset, comodamente alloggiato in una sagomatura semirigida assieme al microfono rimovibile, mentre nell'altro scompartimento, ricavato per mezzo di una retina sul retro dell'apertura superiore dell'astuccio, vengono ospitati una prolunga a doppio jack da 3,5 mm e un controller per regolare il volume e l'accensione del microfono.

Scelta assai gradita, quella dell'astuccio, che spesso è assente anche in modelli di fascia decisamente più elevata. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, siamo al cospetto di un headset circumaurale stereo con speaker da 40 mm e con un'impedenza di 30 Ohm, che le rendono, come dicevamo all'inizio, particolarmente versatili. Le B1, infatti, grazie al jack TRRS da 3,5 mm (che trasporta il segnale stereo più quello del microfono), sono compatibili con i principali dispositivi mobili (notebook, tablet, smartphone, mp3 player) e con le principali console, tra cui PlayStation 4 e Xbox One. Ma è ovviamente possibile anche sfruttarle su PC, collegandole semplicemente alla prolunga modulare con il doppio spinotto audio/microfono, estendendo la lunghezza complessiva del cavo dai 110 cm del jack TRRS ai 255 cm. Per quanto riguarda la risposta in frequenza e la sensibilità, queste sono rispettivamente di 20 Hz - 20.000 Hz e di 103 dB - 3 dB, numeri discreti per cuffie di questa fascia di prezzo. Il microfono rimovibile, invece, è unidirezionale, con un'impedenza di 2,2 Kiloohm , una risposta in frequenza di 50 Hz - 10.000 Hz e una sensibilità di -40 dB - 2 dB.

Design ed Ergonomia

Il design delle Sharkoon B1 rispetta la medesima semplicità e pulizia della confezione di vendita. Il colore dominante resta il nero, che ricopre senza alcuna distinzione ogni elemento dell'headset, a partire dall'archetto, che è stato imbottito così da poter essere indossato comodamente anche per le sessioni di gioco particolarmente durature. Dobbiamo ammettere, però, che il lavoro svolto su questo fronte si è rivelato buono ma non impeccabile, complice la presenza di padiglioni auricolari che, pur ricoprendo completamente le orecchie, conferendo un buon grado di isolamento acustico, sono forse leggermente più stretti del dovuto, anche se questo non rende di certo le cuffie opprimenti o faticose per le orecchie. Anzi, le Sharkoon B1 si lasciano indossare piacevolmente, anche per via di un peso abbastanza contenuto di 320 g.
Alle estremità dell'archetto di sostegno, come cardine tra quest'ultimo e le aste in acciaio a cui sono collegati i padiglioni, troviamo due segmenti in policarbonato riportanti esternamente le scritte Sharkoon e internamente le lettere per indicare l'orecchio destro o sinistro. A questi, lasciati quasi in libertà verso l'esterno, sono anche collegati i cavetti audio che poi finiscono nei driver allocati all'interno degli ear cup, conferendogli un piccolo tocco di grinta in più, che però non rovina l'eleganza complessiva che accompagna il prodotto.
Superate le congiunzioni tra l'archetto e il resto degli elementi di sostegno, si arriva finalmente alla struttura del padiglione auricolare, realizzato in policarbonato nella fascia centrale, in pelle sintetica nella parte poggiante sull'orecchio, e in acciaio nella copertura esterna, che rassomiglia a una griglia costituita da tanti piccoli microfori. Anche qui il design è molto semplice ma con un buon impatto estetico, che le rendono al contempo compatte e gradevoli da guardare. Per il resto, sul padiglione di sinistra troviamo il piccolo alloggiamento per il microfono removibile (flessibile e ricoperto all'estremità da un rigonfiamento spugnoso attutente) e il cavo audio di collegamento completamente ricoperto in tessuto. Quest'ultimo, come detto, è modulare, e può essere collegato alla prolunga che ospita l'ultimo elemento distintivo delle Sharkoon B1: il controller audio. Questo è stato realizzato in plastica rigida nera, con una sagomatura che, questa sì, ricorda l'aggressività tipica delle cuffie da gaming sul mercato. Su di esso, è possibile trovare la rotella per regolare il volume e un comodo switch per attivare o disattivare "on the fly" il microfono.


Esperienza d'uso

Dal punto di vista dell'esperienza audio, le Sharkoon B1 si sono rivelate, come già anticipato, un prodotto solido e versatile. Le abbiamo testate sia nel loro campo naturale d'elezione, ovvero su PC, sia collegandole al controller PlayStation 4 e allo smartphone, ritrovandoci in tutti e tre i casi ad ascoltare una gamma audio di discreta qualità. Le frequenze medie sono chiare, mentre gli alti sono sufficientemente bilanciati e cristallini. Leggermente meno efficaci sono invece i bassi, i quali, visto che comunque stiamo parlando di un headset gaming, dove solitamente vengono esaltate le frequenze più basse, sono leggermente meno grintosi di quanto ci aspettassimo. Ciò, tuttavia, le rende più equilibrate per essere sfruttate in altri campi d'ascolto. E in ogni caso, con qualche piccolo ritocco all'equalizzazione del vostro dispositivo è già possibile riadattare l'esperienza audio alle proprie esigenze.

Buono è anche l'isolamento acustico permesso dai padiglioni auricolari, i quali, come dicevamo, sebbene forse necessitassero qualche millimetro in più di circonferenza, permettono un ascolto immersivo e senza interferenze esterne. Grazie a ciò, è possibile lasciarsi avvolgere dall'esperienza audio sia in gioco che durante la riproduzione di tracce musicale o video.
Venendo al microfono, invece, dobbiamo ammettere di essere rimasti piacevolmente sorpresi dalla sua qualità complessiva. L'audio è potente e chiaro, grazie anche al buon sistema di cancellazione del rumore e alla buona sensibilità. Lo abbiamo confrontato con quello delle nostre HyperX Cloud Revolver S da oltre 100€, che di fatto è il loro più grande punto debole, accorgendoci che la resa complessiva di quello delle Sharkoon B1 è effettivamente migliore. Insomma, se siete giocatori competitivi o siete comunque soliti comunicare quando vi trovate al PC, da questo punto di vista potete stare sereni.

Sharkoon B1 Le Sharkoon B1 sono un headset dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Sufficientemente comode da indossare e compatibili con numerosi dispositivi, potrebbero davvero essere la vostra scelta migliore se siete alla ricerca di un paio di cuffie da gioco intorno ai 50€, prezzo a cui è appunto venduto questo modello dell'azienda tedesca. Oltre all'ottimo design e alla buona ergonomia, le B1 si distinguono per una piacevole gamma audio, che pecca forse leggermente dal punto di vista delle frequenze più basse, meno spinte e profonde di quanto ci aspettassimo da un modello innanzitutto dedicato al gaming. Sorprendente in positivo la resa del microfono, aspetto che solitamente viene sacrificato nelle cuffie di fascia bassa. Insomma, dopo essere rimasti piacevolmente colpiti dalla Sharkoon Skiller SGK2, tastiera meccanica entry level di tutto rispetto, anche a questo giro ci siamo ritrovati al cospetto di un prodotto che vale leggermente di più del suo prezzo di vendita. Ben fatto.

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