Sharkoon Skiller Mech SGK2 Recensione: tastiera da gaming dal prezzo competitivo

Sharkoon ha presentato la sua nuova tastiera meccanica Skiller Mech SGK2 dall'ottimo rapporto qualità prezzo, ecci la nostra prova.

Sharkoon Skiller Mech SGK2 Recensione: tastiera da gaming dal prezzo competitivo
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Meravigliose e sublimi sono le sensazioni restituite dalla pressione dei tasti di una tastiera meccanica. Una magia che nel tempo è passata dall'essere ad appannaggio quasi esclusivo dei professionisti da scrivania a una vera e propria smania per migliaia di gamer PC, rapiti letteralmente da quell'ammaliante turbinio di sensazioni tattili e uditive. Non a caso, nell'ultima decade, il mercato di questa particolare tipologia di keyboard, ritenuta superiore - per feedback e prestazioni - alle più economiche tastiere a membrana, ha avuto un boom straordinario, con i principali brand hardware mondiali tutti in prima fila a sfornare innumerevoli gioiellini dagli switch multicolore. A fronte però di un'ondata soverchiante di modelli di fascia medio-alta, con prezzi comunemente intorno ai 100/150 €, è venuta sempre a mancare un'offerta veramente variegata per il segmento più economico. Un'offerta che potesse rispondere degnamente alla domanda di tutti quegli utenti interessati a godere delle feature più comuni di una tastiera meccanica, senza dover però necessariamente sborsare cifre astronomiche. A venire in loro soccorso ci ha provato Sharkoon, con una linea di tastiere dall'ottima qualità costruttiva, performante e, al contempo, particolarmente competitiva dal punto di vista del prezzo. Oggi siamo qui per parlarvi della Skiller Mech SGK2, una preziosa meccanica entry-level venduta ad appena 50€ online.

Qualità/prezzo

Vendere a un prezzo così competitivo, si sa, costringe il produttore a rinunciare a diverse sofisticherie tipiche delle tastiere meccaniche di alta fascia. A cominciare dal pack di vendita, che per la Sharkoon Skiller Mech SGK2 è piuttosto basico, con la solita immagine della tastiera in bella vista nella parte frontale, al fianco del logo "Skiller" e delle diciture relative alle caratteristiche principali del prodotto, e tutte le specifiche tecniche sul retro. Per completezza, naturalmente, sulla confezione è presente anche uno sticker che avvisa il cliente dei tipi di layout e switch utilizzati, se US o DE, o se blue, brown o red. Mancano invece degli accessi ai tasti per poter toccare con mano il prodotto senza che questo venga aperto, rimandando inevitabilmente l'impatto "tattile" con la tastiera al momento dell'apertura post-acquisto. Una volta aperta, la confezione si presenta corredata unicamente dalla tastiera e da un sottilissimo manuale d'istruzione, utile soprattutto per prendere confidenza con gli hotkey relativi ai tasti multimediali e a quelli dedicati alla gestione dell'illuminazione e delle macro. Una volta estratta dalla confezione, la Skiller Mech SGK2 colpisce subito per la sua sorprendente solidità. Al posto di una canonica scocca in policarbonato, troviamo, come saggiato in alcune tastiere Corsair, una lastra superiore in metallo resistente, mentre la base è in classico materiale plastico. Inutile dire che questa scelta ha permesso alla SGK2 di nuclearizzare tutti quei rumoracci plasticosi che solitamente si avvertono maneggiando il prodotto, innalzandone considerevolmente l'impatto costruttivo. A questa robustezza fa il paio un'invidiabile compattezza, determinata da una precisa scelta di design effettuata dagli ingegneri Sharkoon: la rimozione del blocco del tastierino numerico. La Skiller Mech SGK2 è infatti una tastiera dal form factor "tenkeyless", adatto specificatamente per il gaming (e per le sessioni LAN, vista anche l'agevolata trasportabilità), dove risultano più che sufficienti i numeri posti orizzontalmente appena sopra ai tasti WASD. Altra differenza rispetto al modello SGK1, anch'esso caratterizzato da una scocca in alluminio, è l'assenza di un poggia polsi, che però viene leggermente mitigata da una piccola inclinazione nella superficie metallica proprio in prossimità dei palmi delle mani. Nella parte posteriore, invece, troviamo due classici piedini gommati per tenere leggermente sollevata e inclinata la tastiera sul ripiano.
Venendo al layout, quello della Skiller Mech SGK2 fornitaci come sample di prova era US, caratterizzato dall'inconfondibile tasto backtick ` (accento grave)/tilde ~ vicino al tasto 1, e dal più compatto tasto Enter. Non mancano naturalmente le funzioni multimediali accoppiate ai tasti F1-F12, attivabili grazie alla pressione del tipico tasto fn (qui figurante con il logo Sharkoon). Sono anche presenti 5 tasti macro nella parte sinistra, corredati dal tasto Rec per registrare on-the-fly tutte le combinazioni desiderate, senza l'utilizzo di alcun software dedicato. La regolazione della retroilluminazione, che qui è in bianco per ogni singolo tasto, è invece assegnata alle scorciatoie presenti sui tasti direzionali, con cui è possibile disattivarla, alzarla o abbassarla secondo 3 livelli d'intensità, oppure renderla pulsante. Il cavo di collegamento, con connettore USB placcato in oro, è lungo 180 cm ed è interamente ricoperto in tessuto intrecciato, ma non è possibile scollegarlo dal retro della tastiera.

Doppio layout

Come dicevamo, oltre che con due differenti layout, la Skiller Mech SGK2 viene venduta con tre tipologie diverse di switch Kailh con ciclo vitale di 50 milioni di battute: blue, brown e red. La scelta dipende ovviamente dal tipo di feedback tattile e uditivo ricercato dall'utente, che può davvero cambiare radicalmente il tipo d'esperienza d'uso. Coloro che sono principalmente interessati alla scrittura, potrebbero certamente trovare più appetibili gli switch blue, caratterizzati da un feedback acustico e tattile molto marcato, tipico delle macchine da scrivere tradizionali. Coloro che invece prediligono un'atmosfera più silenziosa, potrebbero optare per degli switch brown, che però conservano il feedback tattile del tasto. In ultima istanza troviamo gli switch red, adatti a coloro che non necessitano né della risposta tattile né di quella acustica. Secondo le specifiche tecniche, tutti e tre gli switch richiedono una forza di attivazione di circa 50 g, mentre la distanza dal punto d'attuazione è di 1.9 mm.

Robustezza e compattezza

La rinuncia a un software dedicato e a una retroilluminazione sofisticata hanno reso l'esperienza d'uso della Sharkoon Skiller Mech SGK2 piuttosto canonica. Il nostro sample montava switch brown, ovvero quelli con tasti privi di "click" ma con feedback tattile avvertibile. Tuttavia, essendo i tasti non incassati all'interno della scocca, e quindi esposti in bella vista fin dalla base dello switch, il rumore generato alla pressione è sicuramente più percettibile, sebbene non risulti mai fastidioso per chi è abituato a utilizzare una tastiera meccanica.

La "nudità" dei tasti ha portato però dei benefici all'impatto estetico della tastiera , con una buona retroilluminazione bianca (anche se, al contrario della SGK1, la base degli switch è schermata con della plastica scura e non trasparente, non lasciando quindi trasparire completamente la rifrazione dei led) a conferire modernità e raffinatezza a una keyboard che già di per sé presenta uno stile piuttosto minimale. L'unico difetto, semmai, è l'assenza dei tipici led che segnalano l'attivazione del capslock o della modalità gaming (quella che disabilita il tasto Windows). Il prezzo di vendita ridotto e il minimalismo del design, tuttavia, non devono farvi pensare di trovarvi al cospetto di una tastiera rinunciataria dal punto di vista delle performance e della responsività, da noi trovate assolutamente all'altezza. La Skiller Mech SGK2 presenta infatti tutte le tipiche feature da gaming delle tastiere meccaniche di fascia media e alta, tra cui tasti Anti-Ghosting, N-Key e 6-Key rollover, le già citate registrazione delle macro on-the-fly e della modalità gaming, e la possibilità di scambiare - a livello software - i tasti WASD con le frecce direzionali. Un pacchetto certamente di tutto rispetto, corredato dalla già citata robustezza e compattezza di design.

Sharkoon Skiller Mech SGK2 La Sharkoon Skiller Mech SGK2 si è rivelata una tastiera meccanica entry-level di assoluto valore. Il prezzo di vendita, di appena 50€ online, davvero basso per gli standard odierni di questo particolare settore di mercato, è soltanto uno dei grandi pregi di questo prodotto. Da una parte troviamo infatti la solidità conferita da una superficie in metallo resistente e l'ottima compattezza tipica del form factor tenkeyless, mentre dall'altra fanno egregiamente il loro dovere tutte le feature tecniche dedicate al gaming. Ottimo anche il feedback offerto dagli switch Kailh, capaci sempre di restituire una buona sensazione tattile e uditiva alla battuta. Dopo gli ottimi risultati ottenuti con alcuni modelli di mouse (come il Drakonia) e proprio con la SGK1, insomma, Sharkoon è riuscita a fare centro anche con questa tastiera “budget”, assolutamente consigliata per tutti coloro che sono alla ricerca di una meccanica robusta, dalle linee sobrie e performante a un prezzo estremamente concorrenziale.

8.5

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