Sony A80J Recensione: un ottimo TV OLED con HDMI 2.1

Sony aggiorna la gamma TV 2021 con un processore d'immagine di nuova concezione e con le HDMI 2.1, da tempo attese da tutti gli appassionati di gaming.

Sony A80J Recensione: un ottimo TV OLED con HDMI 2.1
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L'arrivo di Playstation 5 alle fine del 2020 ha portato molti appassionati a porsi una domanda: perché Sony non ha realizzato un TV di fascia alta con HDMI 2.1? La gamma OLED dello scorso anno infatti non era dotata di questa connessione, nonostante fosse chiara la richiesta dei gamer in questo senso. Le HDMI 2.1 portano con sé la compatibilità con VRR e ALLM, oltre al supporto al 4K a 120 Hz, tutti elementi potenzialmente in grado di migliorare l'esperienza di gioco. Una potenzialità che è rimasta molto spesso sulla carta, perché il VRR ha dato problemi a tanti TV usciti lo scorso anno, tanto che alcuni di questi non lo hanno ancora implementato nonostante fossero compatibili, mentre il 4K a 120 Hz appare oggi come una chimera per le console di nuova generazione, che riusciranno a sfruttarli solo con i titoli più leggeri.
Insomma, le HDMI 2.1 aprono strade molto interessanti ma che per ora si sono dimostrate difficili da percorrere. In questo contesto si inserisce il nuovo Sony A80J, l'OLED più economico dell'offerta della casa giapponese ma compatibile comunque con il nuovo standard. Lo abbiamo utilizzato per oltre un mese e possiamo dire di essere rimasti colpiti dalla qualità d'immagine che è in grado di offrire, sia nel gaming che con i contenuti video, senza però rivoluzionare quanto visto in passato.

Il dominio dell'immagine

Sony ha scelto di rendere l'aspetto dell'A80J molto minimale, visto dal davanti sembra quasi una finestra con delle piccole cornici che fanno da contorno all'immagine. L'occhio non viene attirato da finiture particolari o altro, è l'immagine a regnare sovrana. Apprezziamo molto l'estetica della casa giapponese, dai TV alle cuffie c'è una continuità concreta nel design dei dispositivi Sony, rotta soltanto dalle linee scelte per PS5, decisamente meno adatte a un salotto. Anche da spento l'A80J fa la sua figura, grazie a alle già citate cornici ridotte e a dei supporti da tavolo davvero funzionali.
Questa è la caratteristica che abbiamo apprezzato di più del televisore Sony sul fronte del design, perché i piedini laterali possono essere posizionati in tre modi diversi e in questo modo si adattano alla perfezione a ogni tipo di mobile. Si possono mettere molto larghi ai lati, configurazione che ci è piaciuta di più dal punto di vista visivo, con il TV a pochi mm dal piano d'appoggio, oppure installarli in una zona più centrale.

Questa configurazione è stata fondamentale, nel nostro caso, per poter posizionare correttamente il TV sul mobile: avendo provato la variante da 65 pollici l'ingombro laterale è elevato, in questo modo è possibile piazzarlo anche in mobili rialzati, che non hanno tanto spazio ai lati. L'ultima configurazione consente di alzare di qualche centimetro il TV, in questo modo viene facilitato l'utilizzo con una soundbar, che non va così a coprire il televisore.
La parte posteriore è ricoperta in policarbonato, caratterizzato da una particolare trama geometrica, ma in fondo si tratta di una zona che rimane sempre nascosta alla vista.

È possibile anche appendere il TV al muro, ma la zona centrale più spessa sul retro non permette l'installazione a filo con lo stesso, come capita spesso con i TV OLED, caratterizzati da un pannello molto sottile e con l'elettronica tutta collocata sul retro, che crea uno spessore nella zona centrale.
Le connessioni disponibili comprendono quattro HDMI, di cui due 2.1 (la numero 3 e la numero 4), con supporto al 4K a 120 Hz, all'ALLM e al VRR. Attenzione però, come avvenuto lo scorso anno con l'XH90 il VRR arriverà più avanti, per ora non è disponibile e non abbiamo quindi potuto provarlo.
Il VRR si conferma essere problematico da gestire per i TV e rimane ancora oggi ai margini per quanto riguarda il supporto effettivo: in tanti lo hanno annunciato ma in pochi lo hanno davvero implementato, e spesso con problemi evidenti nella resa video. Le connessioni sono collocate un po' di lato e un po' sul retro, in entrambi i casi i cavi non disturbano l'installazione a parete. Il telecomando è in plastica di buona qualità ma non è retroilluminato, in compenso quest'anno trovano maggiore spazio i servizi di streaming, con quattro tasti dedicati a Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e YouTube.

Un nuovo processore d'immagine e un nuovo software

Quest'anno fa il suo debutto la nuova generazione di processori d'immagine Sony Bravia XR, caratterizzati da quella che la casa giapponese definisce "Intelligenza cognitiva". Secondo quanto affermato da Sony, finora gli algoritmi di intelligenza artificiale utilizzati dai televisori si concentravano su pochi elementi dell'immagine alla volta, come ad esempio il colore e il contrasto. Il processore cognitivo pensato da Sony invece analizza l'immagine nella sua interezza, in modo simile a quanto fa il cervello umano. In questo modo il processore d'immagine Bravia XR riesce a tenere conto di elementi come il colore, il contrasto, la nitidezza e la messa a fuoco, su cui viene fatta un'analisi incrociata, adattando tutti questi elementi nel modo più armonioso possibile. Sony, con il suo processore cognitivo, intende emulare il funzionamento del cervello e dell'occhio umano, un obiettivo molto ambizioso. Come vedremo, l'A80J si vede molto bene, ma dobbiamo ammettere che la "rivoluzione cognitiva" promessa dal nuovo processore d'immagine, se c'è, non si vede. O per lo meno non ve n'è traccia alcuna nei menù di configurazione e nelle impostazioni, sembra di trovarsi di fronte a un modello dello scorso anno.
Questo non è necessariamente un male, come abbiamo detto il televisore ha una qualità d'immagine molto alta, però il nuovo processore XR è stato presentato in pompa magna pochi mesi fa, se è davvero un punto di forza perché non rendere più chiara la sua influenza sulla resa finale?

Passando invece al software, la novità è Google TV. Non si tratta di una nuova versione di Android TV quanto più di una nuova interfaccia grafica, che pone maggiormente i contenuti al centro dell'attenzione. Visivamente è molto curata, ma ha anche un difetto: contenuti e impostazioni sono gestiti praticamente da due software differenti. Al contrario di quanto avviene, ad esempio, nei TV Samsung, dove l'interfaccia di Tizen è perfettamente integrata sia nella parte relativa ai contenuti, sia in quella delle impostazioni, qui ci sono di fatto due interfacce grafiche differenti, una dedicata alle app e una dedicata alle impostazioni.

A livello software abbiamo poi riscontrato un paio di bug. Entrando nel menù delle impostazioni viene riprodotto in sottofondo un suono fastidioso, inoltre il TV si è spento da solo una manciata di volte durante tutto il corso della prova. Altro elemento che non ci è piaciuto è un fastidioso avviso che compare ogni volta in cui si modificano alcune impostazioni nel menù dei settaggi video. Una volta fatto il TV avvisa che questo potrebbe cambiare i consumi complessivi: lo abbiamo trovato molto invadente e ridondante, soprattutto se si vogliono cambiare al volo le impostazioni. Al di la di questo le due anime dell'A80J riescono a convivere discretamente, peccato solo per l'assenza di coerenza visiva.
Navigando tra i menù di Google TV la reattività è più che buona, siamo quasi ai livelli di media player dedicati con Apple TV e NVIDIA Shield, manca solo un pizzico di velocità in più per raggiungerli ma il risultato è comunque più che positivo. Particolare la scelta di non mostrare più lo store delle applicazioni nel menù principale, bisogna andare nel menù "App" e da qui avviare una ricerca tramite Google Assistant per trovare il software desiderato. Nel nostro caso questo non ha modificato in alcun modo l'esperienza d'uso, perché tutte la app di streaming sono già installate e sono quelle più utilizzate in campo TV.
Una piccola menzione merita anche Bravia Core, un servizio di streaming video pensato per portare più in alto l'asticella della qualità, grazie allo streaming fino a 80 Mbps. L'acquisto dell'A80J regala l'accesso per 24 mesi al catalogo Free, inoltre sono disponibili 10 voucher per poter vedere film più recenti e in alta qualità. Il servizio ha delle ottime potenzialità ma il catalogo è ancora limitato, resta il fatto che si tratta di un'offerta di film aggiuntiva che non potrà che fare piacere agli appassionati.

Come si vede il nuovo A80J

Per la prova dell'A80J abbiamo prima di tutto misurato la qualità della calibrazione in SDR. Quella impostata di fabbrica è buona nella resa, tuttavia è al di fuori dei valori di riferimento, anche con impostazione cinema attivata. Si notano una predominanza di blu e un bianco non allineato a quelli che sono i parametri ideali, nulla di grave comunque. I controlli presenti nel TV permettono di impostare il bilanciamento del bianco a 2 a 20 punti, oltre ai colori, e attraverso questi è possibile raggiungere valori al limite della perfezione. La stragrande maggioranza dei futuri acquirenti non calibrerà il televisore, in questo caso meglio puntare diretti al preset cinema, che offre la resa migliore con i contenuti video. Il TV è compatibile con HDR10 e Dolby Vision ed è proprio con il Dolby Vision, e con il 4K, che l'A80J mostra il meglio di sé. La tecnologia OLED la conosciamo, al contrasto elevatissimo e al nero perfetto Sony ha aggiunto una gestione delle zone scure davvero ottima, che preserva il dettaglio e non provoca fenomeni di Black Crush. Grazie alla qualità nella riproduzione degli ambienti più scuri si può chiudere un occhio sulla luminosità di picco non elevatissima, perché il contrasto tra luce e buio rimane comunque eccellente.

Soprattutto in presenza di elementi come flash e luci intense improvvise l'A80J spinge sull'acceleratore, in una stanza quasi buia e utilizzando un contenuto Dolby Vision l'intensità della luce è notevole. La resa in queste condizioni di utilizzo è davvero appagante, ma anche con i contenuti in Full HD o peggio in SD e senza HDR il processore d'immagine riesce a svolgere un upscaling ottimo. Anche se non si dovrebbe, in presenza di fonti molto compresse è possibile attivare la funzione "Riduzione del rumore digitale", che limita i difetti dovuti alla basa qualità del segnale video. Con il nostro 65 pollici di prova, in queste condizioni, ne abbiamo sentito il bisogno, perché non sempre il processore d'immagine riesce a limitare questi artefatti.
La gestione del moto poi non fa altro che confermare quanto di buono abbiamo visto in questi anni casa Sony, attivandola al minimo si vanno a eliminare tutti i possibili micro scatti che si notano durante la riproduzione di un video. Anche spegnendo tutti i miglioramenti relativi al moto la resa rimane ottima, ma se si vuole un pizzico in più di fluidità, senza arrivare all'effetto soap opera, l'A80J è perfettamente in grado di gestirla.

Sul fronte gaming la reattività del pannello è ottima, abbiamo misurato 17 ms in Full HD, valore allineato a quello di altri OLED attualmente in commercio. Quest'anno Sony ha introdotto le HDMI 2.1 e tutte le relative funzioni, dall'ALLM al 4K a 120Hz, il VRR invece sarà implementato in un secondo momento. Allo stato attuale giocare con l'A80J regala un'esperienza di primo piano, ma solo con l'implementazione del VRR potremo capire se Sony è riuscita a risolvere i problemi visti lo scorso anno.
Giusto infine parlare anche della sezione audio, implementata attraverso la tecnologia Acoustic Surface, che sfrutta degli attuatori posti sul retro e la vibrazione del pannello per generare i suoni. La resa è come sempre valida, non alla pari di una soundbar ma riesce comunque a offrire un buon posizionamento dei suoni, superiore alla media. Mancano i bassi, ma senza un subwoofer vero è davvero difficile fare di più.

Sony A80J L’A80J è il primo TV OLED di Sony, insieme all'A90J, veramente completo. Rispetto al modello superiore la luminosità di picco è più bassa ma già quella disponibile qui è più che sufficiente per le esigenze della maggior parte degli spettatori. La qualità di visione è elevata, grazie alla tecnologia OLED e al processore d’immagine di Sony. L’influenza del nuovo Bravia XR magari non è facile da notare, ma la resa dei contenuti, soprattutto quelli di qualità più elevata, parla da sé, è difficile rimanere delusi osservando l’A80J in azione. Il prezzo di partenza di 2199 euro (ma si trova già a 1999 euro) per il 55 pollici è commisurato alla bontà dell’offerta, Sony costa leggermente di più di altri brand ma la qualità, e il design, valgono il prezzo del biglietto. A questo punto speriamo che la casa giapponese non impieghi troppo tempo a implementare il VRR, che sarebbe la ciliegina sulla torta di un televisore che ben pochi punti deboli.

8.5