Sony AG9 Master Recensione: un TV OLED perfetto in tutto, o quasi

Il televisore OLED top di gamma di Sony è un prodotto maturo e tecnicamente ineccepibile, a cui ormai mancano solo le HDMI 2.1.

Sony AG9 Master Recensione: un TV OLED perfetto in tutto, o quasi
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Quando si compra un televisore OLED di fascia alta si cade sempre in piedi. Che sia un Panasonic, un LG o un Sony la qualità è ai massimi livelli, con piccole differenze che fanno propendere verso un TV piuttosto che un altro. Tra i brand che abbiamo provato nel corso del 2019 e l'inizio di questo 2020, Panasonic è quello che ha puntato di più sulla qualità di immagine, con i televisori meglio calibrati che abbiamo testato.
LG ha il pregio di offrire diverse funzioni delle HDMI 2.1, a cui si aggiunge anche il G-Sync di NVIDIA, per dei TV dallo spiccato animo gaming. Sony invece, forte di modelli del 2018 pressoché perfetti, ha puntato nuovamente sulle stesse tecnologie. Il risultato è questo AG9, un televisore che offre un design e una qualità di immagine incredibili, ma a cui manca un pochino di coraggio per riuscire a distinguersi dagli altri sul fronte tecnologico.

Design: il televisore più bello che si possa comprare

Lo diciamo senza alcun dubbio: Sony AG9 è il televisore che ci è piaciuto di più sul fronte del design. Abbiamo avuto la fortuna di provare la variante da 65 pollici, la più grande disponibile, e il risultato, una volta acceso il TV, è quello di trovarsi di fronte a un vero e proprio muro di immagini. Sony ha ascoltato i feedback degli utenti e ha eliminato il supporto posteriore mobile che lo rendeva leggermente inclinato all'indietro, preferendone uno più tradizionale. A differenza di altri marchi però quello pensato da Sony è praticamente invisibile, il televisore infatti sembra quasi sospeso sul piano d'appoggio, non essendoci spazio tra il pannello e la base su cui è poggiato. I bordi metallici intorno allo schermo sono sottili, solo quello inferiore è più pronunciato, ma il risultato è comunque incredibile.

Sul retro l'elettronica e le connessioni sono coperti da un materiale plastico di discreta qualità ma non eccezionale, ma si tratta di un problema marginale, di fatto questa parte è nascosta alla vista. L'assenza del supporto posteriore mobile rende inoltre più semplice l'installazione a muro.
Novità arrivano dal telecomando, rinnovato e ora di qualità superiore, grazie alla scocca in metallo sulla parte anteriore, che rimane in plastica in quella posteriore. Manca la retroilluminazione dei tasti, che su un TV dal costo di quasi 2800€ online ci aspettiamo sempre presente, ma il miglioramento è netto rispetto ad AF9.

Sul fronte connessioni c'è tutto quello che un televisore del 2018 deve avere. Non abbiamo sbagliato data, troviamo infatti 4 HDMI 2.0 a piena banda (18 Gbps), ma mancano le HDMI 2.1 e non sono nemmeno presenti alcune delle funzioni che le caratterizzano.
Vero che si tratta di un televisore uscito nel 2019, quando la febbre da console Next-Gen era inferiore, ma visto che proprio Sony sarà una delle protagoniste della prossima stagione videoludica, e che AG9 rimarrà a listino per tutto il 2020, una maggiore attenzione verso il mondo del gaming ce la saremo comunque aspettata. L'unica funzione disponibile delle HDMI 2.1 è il Dolby Atmos con connessione eArc, niente VRR e niente 4K a 120 Hz purtroppo.

Caratteristiche tecniche

Sony AG9 ha un pannello OLED 4K prodotto da LG, capace di gestire quasi tutti i formati HDR, compreso il Dolby Vision. All'appello manca l'HDR10+ ma la sua scarsa diffusione non lo rende una vera necessità, per ora Dolby sta vincendo alla grande la battaglia per la supremazia degli standard HDR. Il processore d'immagine non è cambiato rispetto ad AF9 e rimane l'ottimo X1 Ultimate, con tutte le tecnologie che lo caratterizzano. Troviamo quindi funzioni per l'aumento del livello di dettaglio e per l'uspscaling dei contenuti, o il Super Bit Mapping che migliora le transizioni tra i colori, evitando così l'insorgere di aloni sgradevoli alla vista.
Tutte funzioni che è bene disattivare per avere un contenuto fedele a quello originale, ma che possono interessare a un pubblico più vasto. Rimane anche l'ottimo Motionflow per la gestione del moto, una delle migliori (se non la migliore) tecnologie di questo tipo. Non manca la calibrazione automatica tramite CalMAN, che necessita comunque di software apposito e di una sonda di rilevazione. A proposito di calibrazione, è disponibile il bilanciamento del bianco in 2 e 10 punti direttamente dalle impostazioni del TV, che diventano 20 con Software CalMAN.

Sul fronte audio troviamo il sistema Acoustic Surface Audio+, che riproduce i suoni direttamente dal pannello grazie a degli attuatori posti nella parte posteriore del televisore. Nel precedente AF9 il sistema era composto da 3.2 canali, che scendono a 2.2 canali in questo AG9.

A gestire il sistema operativo Android 9 c'è il processore Mediatek MT5893, un Quad Core con GPU Mali-G71. Strana la scelta di ridurre il quantitativo di RAM rispetto ai modelli 2018, passa infatti da 4 a 2.5 GB, con circa 6 GB per l'archiviazione dei dati.
Aggiunta gradita rispetto ai precedenti modelli, soprattutto per gli utenti Apple, è la compatibilità con AirPlay e il pieno supporto ad Apple TV+, con cui sfruttare al meglio i telefoni della mela.

Sistema operativo ed esperienza di visione

La prima domanda che sorge spontanea è se il minor quantitativo di RAM abbia un impatto sulle prestazioni di Android 9. La risposta è no, il sistema operativo funziona bene, probabilmente con Android 9 Google ha ottimizzato meglio le risorse e ora ne servono di meno per farlo andare decentemente. Non siamo ai livelli di velocità visti sulla Shield TV di NVIDIA, qualche piccola incertezza c'è, ma niente di preoccupante. Per il resto non ci sono stravolgimenti nelle funzioni, l'interfaccia è stata leggermente rivista e sono presenti tutte le applicazioni di streaming più importanti, compreso il recente Disney+, sbarcato per altro il 24 marzo, il primo giorno di disponibilità del servizio in Italia.
Sul fronte qualità video, siamo al cospetto di uno dei migliori televisori che si possano comprare oggi, come lo era del resto il suo predecessore. Si vede la differenza rispetto ad AF9? Senza strumenti no, gli schermi OLED hanno raggiunto ormai una maturità elevata ed è davvero difficile tirare fuori qualcosa in più rispetto al recente passato. Ovviamente AG9 da il meglio di sé con contenuti in 4K e Dolby Vision, dove la qualità del pannello e dell'elettronica di Sony vengono a galla.
La casa giapponese ha puntato su un approccio un po' diverso dai concorrenti tuttavia, limitando l'emissione di luce con contenuti HDR a circa 600-650 nit di picco. Il contrasto elevatissimo offerto dal TV però rende meno evidente la minore luminosità, che preserva anche il pannello da eventuali fenomeni di ritenzione delle immagini. Proprio per questo, a differenza di altri televisori, con Dolby Vision attivo abbiamo preferito la modalità "chiara" invece che quella scura durante la visione in stanza parzialmente illuminata.

Con contenuti non HDR la qualità rimane comunque elevata, al netto dei limiti della fonte, e qui viene fuori il processore di immagine X1 Ultimate, che applica un ottimo upscaling dei contenuti. Con spazio colore Rec.709 la calibrazione di fabbrica è buona, con un dE di 4, non il migliore che abbiamo visto quest'anno ma comunque l'errore è contenuto.
Una volta calibrato AG9 offre un dE di 0.6, ma volendo si può scendere ancora un pochino con una calibrazione più accurata, un valore eccezionale e praticamente alla pari con i monitor di riferimento.
Con i contenuti non HDR i preset da scegliere sono quello "Cinema" e quello "Personale", che si avvicinano maggiormente ai valori di riferimento con le impostazioni di fabbrica.

L'input lag in modalità gioco si attesta intorno ai 27 ms, pochi ma anche qui abbiamo visto prodotti migliori. La serie Master di Sony, a cui appartiene anche questo AG9, nasce per andare incontro alle esigenze dei puristi dell'immagine, ma un occhio di riguardo maggiore al mondo dei gamer sarebbe gradito, soprattutto per l'importanza che questa azienda ha nel settore.
Molto buona la resa dell'audio, il sistema Acoustic Surface Audio+ lo avevamo apprezzato anche in altri modelli e si conferma come uno dei migliori integrati in un televisore. L'assenza di un canale rispetto ad AF9 è praticamente irrilevante, non abbiamo fatto un confronto diretto non avendo a disposizione il vecchio modello ma non abbiamo rilevato differenze.
I bassi si fanno sentire, soprattutto se si considera il livello medio dei televisori, agendo sulle impostazioni si riesce a calibrare bene lo spazio sonoro per avere una resa più calda e immersiva. Sony ha svolto un buon lavoro in campo audio in questi anni e anche questo AG9 lo conferma appieno.

Sony AG9 Sony AG9 Master è uno dei migliori televisori che si possano comprare oggi, soprattutto in questa versione da 65 pollici. Design, cura per i dettagli e qualità di visione sono al top della categoria, a mancare è solo l'innovazione rispetto al precedente modello. Non ci aspettavamo grandi novità, i pannelli OLED non subiranno grossi cambiamenti almeno fino al 2023 e già con AF9 Sony aveva raggiunto vette qualitative molto alte. Per dare la sensazione di novità la casa giapponese avrebbe potuto puntare sul gaming, inserendo in questo modello alcune delle tecnologie disponibili con le HDMI 2.1, ma così non è stato. Nonostante questo, Sony AG9 rimane un televisore da acquistare ad occhi chiusi, bellissimo da spento ed di qualità elevata una volta acceso.

8.5