Recensione Sony X85C: smart TV da 55" 4K con Android TV

Lo smart TV di Sony si è dimostrato un prodotto valido e capace di fornire una qualità video eccellente, penalizzata però da una parte software da rivedere, con Android TV che non riesce spiccare dalla massa.

Recensione Sony X85C: smart TV da 55' 4K con Android TV
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Android TV, Firefox OS, tvOS, webOS e Tizen. Dopo il CES di Las Vegas del 2015 abbiamo assistito all'arrivo sul mercato di numerosi sistemi operativi dedicati ai televisori o a box TV, che nelle intenzioni dei produttori dovrebbero migliorare in modo significativo l'esperienza utente e le funzionalità presenti nelle odierne Smart TV. Allo stato attuale però, i sistemi operativi dei televisori presentano ancora diverse lacune: vuoi per la mancanza di software o per un'ottimizzazione ancora non perfetta, gli aspetti negativi sono ancora diversi. Nel prossimo futuro, sarà compito dei produttori riuscire a trovare la chiave per imporsi sugli altri, migliorando costantemente quanto offerto fino a questo momento.
Nel caso specifico di Android TV, abbiamo avuto modo di provarlo, qualche mese fa, con un modello Full HD dell'attuale gamma TV Sony, il KDL-55W805C, riscontrando un sistema ancora acerbo ma stabile. Questa volta, Sony ci ha fornito un sample ben più evoluto, lo smart TV X85C, che dovrebbe rappresentare la fascia media della gamma 2015. Le specifiche sono di tutto rispetto, come anche la resa video, ma la parte software mostra delle lacune che lasciano qualche ombra di troppo, anche se con i futuri aggiornamenti molte delle criticità verranno certamente sistemate.

Design, accessori e connessioni

Le linee scelte da Sony per l'X85C riescono a fondersi molto bene con l'ambiente domestico. Le cornici del pannello sono ridotte all'osso e anche lo spessore è minimo. Il frame dello schermo è realizzo alluminio satinato di ottima qualità, mentre la parte posteriore è in policarbonato. Riuscito anche il supporto da tavolo, in acciaio con dei gommini che permettono di spostare il TV senza pericolo per il mobile sottostante. Le dimensioni sono di 123.6 cm di larghezza per 75.9 mm di larghezza, con uno spessore di 22.2 cm, mentre il peso è di 21 Kg. Questo modello è disponibile in tre diversi formati, da 55, 65 e 75 pollici, ma quello utilizzato per la prova è il modello da 55", a cui fanno riferimento le dimensioni specificate poco sopra. Nel complesso, sotto il profilo del design il Sony X85C è un TV davvero bello da vedere, che colpisce l'occhio senza però strafare, con un design minimale ma comunque d'impatto.
La confezione di vendita comprende tutto il necessario per l'utilizzo del TV, ma a differenza dei modelli più economici include anche il telecomando touch RMF-TX100E. Questo si collega al TV tramite lo standard Bluetooth, e permette di controllare gran parte delle funzioni grazie al touchpad e ai comandi vocali, almeno a livello teorico. Nella pratica le cose si sono rivelate più complicate, ma ne parleremo più avanti nella recensione.
Le connessioni disponibili sono molte e comprendono 4 HDMI (di cui una ARC), due ingressi video compositi, un ingresso component, un ingresso scart, tre porte USB e una ethernet, nonché un'uscita audio digitale. La TV integra anche un doppio tuner digitale terrestre DVB-T2 e doppio tuner satellitare DVB-S2. In modalità wireless troviamo il Wi-Fi (anche Direct), il Bluetooth e l'NFC, per un parco connessioni molto completo. Ricordiamo inoltre che Android TV permette di connettere al TV diverse periferiche, dai pennini USB ai controller per il gioco, un particolare che, unito all'App Store di Google, pone la basi per un utilizzo allargato del TV, non solo per la visione di contenuti ma anche per attività più interattive.

Caratteristiche tecniche

Ottimo design e tante connessioni, ma anche sul lato tecnico l'X85C si difende bene. Il pannello da 55" di questa variante ha una risoluzione 4K ed stato trattato per ridurre i riflessi, con un risultato ottimo sotto questo aspetto. L'illuminazione dello schermo è di tipo Edge LED, mentre manca il Local Dimming, che avrebbe permesso una gestione migliore del contrasto e dei neri. Di contro Sony ha installato in questo modello il processore d'immagine X1 4K, che si occupa della gestione del contrasto, dei colori e della qualità d'immagine, compreso l'upscaling di contenuti non 4K alla risoluzione nativa del pannello. Il precessore comprende in tempo reale il tipo di sorgente utilizzata, ottimizzando così la resa video di conseguenza e in modo totalmente automatico, riuscendo a spremere il massimo da DVD, Blu-Ray e persino dalle immagini. Molto dipende dalle impostazioni scelte per il TV, per cui l'influenza di questo processore d'immagine può variare da caso in caso. La tecnologia TRILUMINOS si occupa invece del colore, ma sempre in collaborazione con il chip X1, offrendo di default risultati apprezzabili, soprattutto con l'impostazione Cinema PRO. Presente anche il MotionFlow XR, in grado di rendere le immagini più fluide, inserendo nella scena dei fotogrammi aggiuntivi. Se si esagera l'effetto soap opera è assicurato, ma alla fine è pur sempre una questione di gusti. La TV è ovviamente compatibile con il 3D, di tipo attivo, con gli occhiali non inclusi nella confezione di vendita.

Android TV

In questo capitolo parleremo di quello che dovrebbe essere Android TV. Usiamo il condizionale perché la realtà mostra ancora qualche indecisione di troppo nell'OS di Google, almeno su questo modello. Ad ogni modo, le potenzialità sono ottime e la ricchezza dello store, almeno in confronto alla concorrenza, è un segnale delle possibilità future di questa piattaforma. Piattaforma che si sviluppa attraverso un menù principale da scorrere sia in orizzontale che in verticale, con app, contenuti, ingressi video e giochi suddivisi per categorie. Nella parte alta troviamo dei suggerimenti sui contenuti da vedere o sulle app da scaricare, in modo similare a quanto visto su tvOS di Apple, mentre appena sotto è disponibile una sezione con le app installate consigliate dall'OS. Troviamo poi una parte dedicata agli ingressi video e al tipo di tuner da utilizzare, una alle applicazioni installate e una ai giochi.
Nella sezione alta dello schermo è collocato il pulsante di ricerca, attivabile sia dal telecomando standard che da quello touch, ma con quest'ultimo è possibile sfruttare anche la ricerca vocale. Nella schermata delle impostazioni invece si possono gestire gli aspetti più tecnici del TV. Come nel caso del modello testato in precedenza, per i settaggi della qualità d'immagine è meglio passare dall'OSD, più veloce e pratico. Rimanendo nella schermata impostazioni, troviamo quattro pannelli, che vanno a toccare tutte le componenti del prodotto. La prima parte è dedicata alla gestione della qualità video, dell'illuminazione del LED frontale, posto sotto al logo Sony (dotato di sensore di luminosità), della memoria interna (solo 8 GB purtroppo) e dei canali del digitale terrestre. La seconda sezione è destinata alle reti e permette di settare la connessioni Wi-Fi, quelle Bluetooth, Google Cast e fornisce anche una schermata per effettuare il pairing con il pad di PS4, utile per i giochi disponibili nello store di Google. Le "Preferenze di sistema" invece consentono di gestire la Home, di impostare data e ora e la lingua di sistema. L'ultima parte è dedicata invece alle informazioni personali, come il proprio account Google e le restrizioni per i minori.
L'app store, in confronto ai concorrenti, presenta già molte app e giochi. Pur non raggiungendo il livello di quello tradizionale, si trovano già molti software interessanti, come ad esempio Plex, sempre molto utile per gestire i propri file video presenti sul server domestico, e non mancano le app per Netflix e per i tanti servizi di video on demand. Purtroppo, sono ancora assenti quelli dei principali operatori italiani, Mediaset e Sky, una carenza a cui Google dovrà porre rimedio se vuole diffondere il suo OS nel nostro paese.
In generale, l'offerta non è cambiata molto dalla nostra ultima esperienza con Android TV, che si configura come un sistema operativo potenzialmente buono ma afflitto, su questo modello, da qualche problema di troppo.

Esperienza d'uso

La nostra esperienza con il Sony X85C si è rivelata altalenante: da un lato abbiamo un'eccellente TV, dall'altro invece la parte software ha destato più di qualche dubbio. Partiamo dalla qualità video, che si è di mostrata discreta, grazie alla buona resa cromatica e alle prestazioni dello scaler, in grado di gestire molto bene anche contenuti ad una definizione HD. L'impostazione "Cinema Pro" è la migliore da cui partire per impostare a proprio piacimento il TV, che rende al meglio soprattutto nelle scene luminose. L'utilizzo dell'illuminazione Edge LED e l'assenza del Local Dimming permette una gestione delle scene meno luminose buona ma comunque inferiore ai modelli che includono questa tecnologia. I modelli da 65 e da 75 pollici invece integrano un'illuminazione di tipo Direct Led e sicuramente riescono meglio a giostrarsi nelle scene più scure. Anche se qualche carenza in questo ambito si nota sul 55", bisogna dire che non siamo rimasti affatto delusi, soprattutto al crescere della risoluzione del contenuto visualizzato. La resa con Sky HD è di ottimo livello, ma è con il 4K che si possono apprezzare tutte le peculiarità del TV, che si è comportato molto bene con Netflix e le sue serie TV in UHD. Anche durante il gioco, sia da PC che con Playstation 4, non abbiamo notato problemi, e ricordiamo che il pad di PS4 può essere utilizzato per il controllo del TV e dei giochi Android.
Passando al software, Android TV necessita di una decisa revisione. Un sistema operativo destinato a una TV deve avere, a nostro avviso, come primi obbiettivi la semplicità e la velocità di esecuzione. Ben vengano tante app e tanti giochi, ma il mezzo televisivo, per sua natura, non può prescindere dalla presenza di queste due caratteristiche. Dopo aver provato tvOS di Apple e Firefox OS, presente nei TV Panasonic, i limiti dell'OS di Google vengono fuori, almeno con questa TV. Il layout della home appare leggermente confusionario, mentre la velocità di esecuzione non è certo delle migliori. L'apertura delle app è più lenta che negli OS sopracitati, anche nel caso di applicazioni proprietarie di Google, come YouTube. Lo store presenta già numerosi giochi, sfruttabili direttamente dal TV, ma l'hardware installato non riesce a garantire un frame rate stabile, nemmeno con un titolo come Cattivissimo Me: Minion Rush. Vero che il gaming non è certo un parametro fondamentale per definire la qualità di un TV, ma si tratta sempre di una possibilità in meno per i futuri acquirenti. Non mancano anche crash delle app, come quella di Netflix, che ci ha costretto a riavviare il TV almeno 4-5 volte durante la prova. Ci sono poi anche altre piccole sbavature, come la variazione dell'illuminazione quando si guarda un contenuto con i sottotitoli: una volta comparso il testo sullo schermo, la retroilluminazione diventa immediatamente più alta su tutto il pannello, per poi tornare normale una volta scomparso. Altro bug fastidioso è la perdita delle impostazioni video una volta utilizzata un'app, anche se si tratta di un problema saltuario: ad esempio, capita che aprendo un video su YouTube il sistema passi alla modalità di immagine "Standard", ma una volta usciti non ritorni alla "Cinema Pro" impostata in precedenza, costringendo l'utente a intervenire manualmente. Anche il tuner digitale soffre della pesantezza del sistema operativo: una volta premuto il tasto per il cambio di canale, bisogna attendere qualche istante perchè il TV riceva il comando: la sensazione però è che si tratti più di un lag nel ricevimento dell'input piuttosto che un problema dovuto al tuner. Speriamo che con i prossimi aggiornamenti tutto torni alla normalità, per offrire un'esperienza d'uso migliore agli utenti.
Chiudiamo con due parole sul telecomando touch RMF-TX100E incluso nella confezione. L'idea è buona e rappresenta certamente un plus, ma i lag di Android, uniti a una qualità costruttiva piuttosto bassa, non lo rendono un controller ideale. Peccato, perché il microfono integrato è utile per comandare il TV. Il livello raggiunto dal controller di Apple TV rimane comunque molto lontano, sia per i materiali che per la precisione del touch screen.

Sony X85C Se dovessimo parlare del TV Sony X85C come TV pura, allora non potremmo che confermare la buona qualità video e l’ottimo scaler, unite a un design sobrio ed elegante. Anche l’audio, pur non brillando particolarmente, non presenta difetti sostanziali. Unico limite alla qualità video è rappresentato dall’assenza del local dimming, che si vede nelle scene più scure. I problemi di Androd TV tuttavia penalizzano il prodotto Sony, che avrà anche più app di Firefox OS ma non presenta la stessa reattività e velocità di esecuzione. Il TV Sony X85C si trova online a un prezzo di circa 1.200€, una cifra più bassa dei 1.599€ previsti all’uscita. A questo prezzo, i problemi software riscontrati diventano meno determinanti, anche perché Sony è consapevole dell’attuale situazione e ha già annunciato degli update per risolverla. Una volta fatto, il potenziale di questa Sony X85C sarà certamente sfruttato meglio, offrendo un’esperienza d’uso migliore e senza lag. A questo punto, una maggiore collaborazione tra Google e i produttori di Android TV è auspicabile, nel frattempo non resta altro che attendere i futuri aggiornamenti, che porteranno l’esperienza software di questo Sony X85C al livello che merita, visto che durante la visione si è dimostrata davvero apprezzabile.

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