Sony XH90 Recensione: il primo TV LCD 4K di Sony con HDMI 2.1

Il Sony XH90 è un televisore LCD Full Array Local Dimming, con pannello a 10 bit nativi che potrà gestire segnali 4K fino a 120 Hz.

Sony XH90 Recensione: il primo TV LCD 4K di Sony con HDMI 2.1
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Sony XH90 è un gradevole e moderno televisore, nonostante un design piuttosto ingombrante, causato dalla presenza della retroilluminazione Full LED e del local dimming (FALD), che hanno portato ad un aumento dello spessore. Dotato di pannello VA 4K a 10 bit, non è così sottile da poter essere appeso come un vero e proprio quadro, ma lo si può ancorare tramite supporto VESA (300 x 300). Le dimensioni, con piedistallo, sono di 145 x 90,3 x 33,8 cm (L x A x P), per un peso di 22,2 Kg.
Il montaggio è di una facilità estrema anche se si tratta di un 65" pollici, con quattro punti di appoggio (a scelta più o meno laterali), due zanche che vanno a incastro semplicemente spingendole all'interno dei relativi fori e nessuna vite di ancoraggio. Allo stesso modo l'estrazione forzando semplicemente verso l'esterno. Montaggio per cui è obbligatorio essere almeno in due per portarlo a compimento senza rischi, soprattutto in questa variante da 65 pollici.

Aspetto e tipologia connessioni

La minuta cornice in plastica chiude lo schermo a protezione, guardandolo sul retro la presa di alimentazione si trova sulla sinistra, sulla destra invece si trovano tutte le connessioni. Queste sono concentrate in un'unica zona, eccetto lo slot Common Interface CI+, installato in un vano a parte, protetto da un coperchio in plastica. Anche il resto del cabinet è in plastica e offre un'ottima sensazione di solidità, così come i punti di appoggio non danno pensieri quanto a rischio ribaltamento. La finitura dello schermo semi lucida potrebbe innescare qualche riflesso in presenza di fonti luminose esterne, non dissimile da altri modelli e in linea con questa tipologia di apparati.

Le connessioni comprendono 4 HDMI (compatibilità Arc, 1 x eArc) con HDCP 2.3. Allo stato attuale funzionano come normali HDMI 2.0, ma un aggiornamento, che arriverà a breve, renderà almeno una delle porte compatibili con lo standard 2.1, portando il supporto al 4K a 120 Hz con VRR e ALLM, ovvero il refresh rate variabile e la Game Mode automatica. Abbiamo poi una doppia USB 2.0/3.0, porta di rete, uscita ottica, WiFi 5 - 802.11ac e Bluetooth versione 4.2.

Dotazione hardware e sistema operativo

La dotazione hardware del televisore prevede 3 Gigabyte di memoria RAM e 3 Gigabyte di spazio di archiviazione (+ 1 Gigabyte riservato non utilizzabile). Restando in tale ambito il Sony XH90 segna l'esordio del processore MediaTek MT5895, con GPU Mali-G52 (incompatibile con il codec AV1). La base operativa resta il sistema operativo Android, qui nella versione 9. Da questo punto di vista il caricamento dopo la prima accensione è piuttosto rapido, si è pronti all'uso nel giro di una manciata di minuti una volta superate le impostazioni di rito, connessione rete, ricerca canali ed eventuale aggiornamento firmware. Quanto all'offerta in termini di app e servizi, rispetto al passato non ci sono stravolgimenti di sorta, con una piattaforma di qualità mediamente buona, dove la navigazione è intuitiva e s'incontrano alcuni saltuari minimi rallentamenti nell'operatività quotidiana.

Resta come sempre impossibile lo zapping istantaneo, con i consueti tempi di attesa di frazioni di secondo tra un canale e l'altro. Più immediato accedere direttamente alla griglia programmi scorrendo velocemente i palinsesti, almeno per quei broadcaster che li offrono.

Occorre pazientare parecchi secondi quando per esempio si va a inserire una chiavetta USB in uno degli slot disponibili: una Toshiba 3.0 formattata NTFS che montava trailer e clip 4K ha richiesto circa un paio di minuti di analisi.
Una volta riconosciuto e classificato il contenuto il media player integrato non ha dato segni di cedimento, nemmeno in presenza di materiale 4K/60p, con una buona gestione file.

Telecomando e interfaccia

Il telecomando è completo e per questo piuttosto lungo, con il solito posizionamento del tastierino numerico nella parte alta, buona l'organizzazione del resto dei comandi. La scocca è in plastica, i tasti sono gommosi e non offrono un buon feedback tattile, un piccolo passo indietro rispetto ad altre produzioni Sony: in particolare a mancare è la retroilluminazione. Il microfono è incorporato per controllo vocale via Google Assistant. L'interfaccia di navigazione è come sempre intuitiva, intervenire sui parametri base dell'immagine, selezionare la fonte in ingresso e utilizzare le applicazioni è piuttosto rapido, da non dimenticare il supporto Chromecast.Prezzi e Update per HDMI 2.1Sony XH90 è disponibile nelle varianti da 55, 65, 75 e 85 pollici. I prezzi di listino partono da 1.299 euro per il 55 pollici, per salire a 1599 euro per il 65 pollici, 2099 euro per il 75 pollici e 3299 euro per l'85 pollici.
L'aggiornamento per attivare le HDMI 2.1 è arrivato pochi giorni dopo la realizzazione di questo articolo, abilitando il 4K a 120 Hz ma non il VRR, che sarà attivato in un successivo update.

Presenti anche AirPlay 2 e HomeKit con comandi essenziali per volume, riproduzione, pausa, accensione e spegnimento. Con AirPlay 2 si possono inviare vari contenuti, incluso lo streaming video, in modalità wireless all'XH90 da iPhone o iPad. Solita limitazione, certo non per colpa di Sony, con blocco fisso della cadenza frame a 60 Hz, per cui nei video a frame rate diversi, come 50 o 25 fps, si avverte qualche scatto durante la riproduzione.
Nota di demerito all'incompleta interfaccia YouTube, rispetto a quella cui si è abituati via computer. La mancanza è legata alla funzione 'Filtro', l'unica per impostare rapidamente le variabili di ricerca filmati, dove ora è presente anche la voce HDR, per recuperare rapidamente vero materiale High Dynamic Range.

Test e performance

Sony XH90 mette a disposizione diversi preset video, 'Brillante', 'Standard', 'Cinema', 'Gioco' e 'Personale'. I primi due palesano un elevato carico di blu, il consiglio è restare su Standard per la visione programmi TV, per poi passare a Cinema per avvicinarsi a una colorimetria meno spinta e con toni più caldi, da cui si può partire per il bilanciamento del bianco. Proprio quest'ultimo ci ha sorpresi per facilità e rapidità d'intervento (alte + basse luci + regolazione fine a 10 punti). Le rilevazioni iniziali in Standard presentano già un basso DeltaE (max 10.7 al 100%), con picco di 456 nits. Lo schermo è molto luminoso nonostante le ragguardevoli dimensioni (ci sono anche i modelli 75" e 85" pollici). La taratura REC.709 è stata davvero rapida, tramite i 10 punti ci si è avvicinati al riferimento abbassando brutalmente il DeltaE, mai superiore allo 0.5%, con i nits attorno a 350. Segnaliamo l'assenza di compatibilità per l'HDR-10+, ma la piena copertura per HDR-10, HLG e Dolby Vision.

Come per tutti i televisori LCD l'intensità dei neri non raggiunge quella ottenibile con un OLED, ma al tempo stesso lavora meglio del solito a contenere l'effetto blooming attorno a particolari circondati da buio assoluto. Ciò è dovuto alla rapidità di intervento delle zone dimming, in misura superiore alla diretta concorrenza, con inferiore aggressività e senza accentuare troppo la luminosità stessa.
Tutto ciò sempre a patto che il local dimming sia operativo, pena la visione di elementi slavati e più grigi, che mettono in risalto la non uniformità del pannello. I picchi massimi di luminosità raggiungono i 600 nit, generati dalle 32 zone di dimming in cui è suddivisa la retroilluminazione.

Spazio colore, preset e gaming mode

La copertura DCI-P3 si attesta attorno all'86%, scendendo al 63% per il REC.2020. I tempi di risposta si aggirano attorno ai 92 ms, in modalità Gaming si scende a circa 15.3 ms. I test in tale ambito hanno rivelato un'eccellente resa d'insieme, in particolare con i giochi in 4K HDR, confermando l'XH90 tra i pannelli più interessanti oggi sul mercato. Da non dimenticare che l'aggiornamento previsto per le porte HDMI consentirà di viaggiare in UHD a 120 Hz, che con VRR e ALLM potrebbero fare la gioia dei gamer che rifuggono l'OLED per non rischiare lo "stampaggio".
Tutta da dimostrare è però l'effettiva capacità del pannello e dell'elettronica di gestire coerentemente flussi dati UHD/120 Hz senza incorrere in limitazioni, anche per via delle poche zone di local dimming. L'aggiornamento firmware infatti non è ancora uscito, solo a quel punto, con una scheda grafica o una console next gen alla mano, si potrà stabilire la bontà della gestione. Attenzione all'impiego delle funzioni Motionflow + Modalità Film, in genere in modalità 'Auto' gestiscono i segnali video senza difficoltà. Se però dovesse presentarsi il cosiddetto effetto "Ringing", con un leggero ma persistente disturbo attorno agli elementi che si muovono veloci, si può scegliere il 'Personale' del Motionflow, graduando 'Fluidità' e 'Nitidezza'.

Nel corso delle prove ci siamo ripetutamente imbattuti in passaggi in cui affiorava un po' di banding, in parte misto a dithering e solarizzazione che inizialmente ha lasciato perplessi. La ragione di tali riscontri è legata al sotto menù 'Luminosità', dove è presente la 'Regolazione del nero': il valore prefissato è 50 (escursione da 0 a 100), ma potrebbe rendersi necessario abbassare attorno a 45. Solo in questo modo è stato possibile risolvere tutti i limiti d'immagine.

Surround da provare

La sezione audio 10 + 10 Watt non sembrerebbe avere presupposti per coinvolgere, ma in qualche momento è riuscita a farsi notare. Fermo restando l'incompatibilità a gestire materiale nativo DTS lossless, ascoltabile comunque in DTS core, in presenza di un locale con soffitto non particolarmente alto il materiale surround è stato gestito bene dal sistema audio integrato.
In più di un passaggio si è percepita una certa presenza scenica anche al di sopra del punto d'ascolto, come se i diffusori fossero stati all'esterno dell'unità stessa. A impedire un maggiore coinvolgimento l'assenza di elementi in gamma medio-bassa, anche riequalizzando il risultato resta pressoché nullo. Supportato direttamente il Dolby ATMOS, per un ascolto che non si può certo definire multicanale, tanto meno a oggetti.

Sony XH90 Sony XH90 è un televisore luminoso, flessibile nel bilanciamento del bianco nonostante i soli 10 punti, con le giuste prerogative per sbancare con l'arrivo delle console next-gen. Peccato per il telecomando non retroilluminato ma soprattutto per l'assenza dell'HDR-10+, che avrebbero restituito un televisore ancor più completo. Le performance in termini qualitativi sono buone, così come restano ulteriori ampi margini di miglioramento nella gestione del nero all'aumentare delle zone di dimming. Il light blooming c'è, con gli aloni attorno a particolari immersi nel buio, ma anche qui la resa è migliore rispetto alla concorrenza, grazie alla velocità di gestione del local dimming. Audio dignitoso con una rielaborazione surround da ascoltare. Sarà davvero uno dei tv deputati a liberare tutta la potenza della nuova PS5? Occorre aspettare l'aggiornamento firmware e provare sul campo il 4K HDR a 120 Hz per capirlo.

8.0