Sony Xperia 1 III Recensione: un flagship atipico con tante conferme

Sony ha lanciato sul mercato un top di gamma con diverse caratteristiche peculiari, analizziamo luci e ombre di Sony Xperia 1 III.

Sony Xperia 1 III Recensione: un flagship atipico con tante conferme
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Sony è spesso indicata semplicemente come un colosso del mondo dei videogiochi per via del brand PlayStation, ma in realtà si tratta di un'azienda piuttosto poliendrica come ben sapranno, ad esempio, gli appassionati di televisori e fotocamere. In questo contesto, il brand è riuscito a costruirsi un discreto seguito anche nel mondo smartphone, grazie alla gamma Xperia. Quest'ultima ha infatti visto l'arrivo di diversi dispositivi interessanti nel corso degli anni, nonché di alcuni flagship in grado di competere ad alti livelli nel recente passato. Questo non è esattamente il periodo d'oro di Sony in campo smartphone, ma l'azienda sta proponendo dispositivi intriganti e che si differenziano sotto diversi punti di vista da ciò a cui siamo abituati. Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di mettere alla prova il Sony Xperia 1 III, top di gamma venduto a 1299 euro sul portale ufficiale di Sony.

Niente spilla per la SIM

Si può dire tutto a Sony, tranne che segua a tutti i costi i trend del mercato. Infatti, l'azienda nipponica ha messo da parte i tratti distintivi degli attuali top di gamma Android, presentando una soluzione in netta contrapposizione con quella spasmodica ricerca di uno screen-to-body ratio elevato.

Il nuovo Sony Xperia 1 III si differenzia in tutto, dal rapporto 21:9 dello schermo all'assenza del notch, foro per la fotocamera o simili: il sensore anteriore è posto in alto, nello spazio destinato alla cornice. Un altro aspetto interessante è la presenza di un carrellino per la SIM dual nanoSIM o singola SIM con microSD, posto sul lato sinistro del dispositivo, che si può estrarre a mano, senza nemmeno dover utilizzare una spilla. Inamovibile Sony sul jack audio da 3,5mm, che trova la sua collocazione in alto, affiancato da un microfono. Inoltre, in un contesto in cui un po' tutti cercano di non aggiungere troppi pulsanti fisici, Sony continua a proporre sia il tasto per attivare rapidamente Google Assistant che quello per l'otturatore della fotocamera a doppia corsa, entrambi presenti sul lato sinistro. Sempre sulla sinistra non mancano il bilanciere del volume e il pulsante d'accensione con sensore di impronte digitali integrato, con il quale non abbiamo mai avuto problemi.

A proposito di metodi di sblocco, una scelta forse anacronistica riguarda la mancanza del riconoscimento facciale. Per finire, in basso ci sono un secondo microfono e una porta USB Type-C 3.1.

Insomma, Sony sembra giocare un campionato a parte, senza rincorrere nessuno. Questo approccio è evidente anche se guardiamo peso e dimensioni, con i suoi 165 x 71 x 8,2 mm per 186 grammi, in un mercato in cui spesso si superano i 9 mm e i 200 grammi. La maneggevolezza è dunque di casa, anche se il form factor allungato come sempre può piacere oppure no. Ciò in cui il brand si è purtroppo allineato alla concorrenza è la sporgenza della fotocamera, particolarmente generosa. Su superfici piane quindi lo smartphone tende a ballare un po'.

C'è inoltre da dire che in generale il design del prodotto risulta leggermente anonimo, sopratutto nella colorazione Black che abbiamo avuto modo di provare. In ogni caso, è disponibile anche la colorazione Viola, ma nessuna delle due ci ha davvero convinto. Non si può dire nulla come sempre a Sony per quel che riguarda la qualità costruttiva, che è semplicemente eccellente. Il frame è in metallo, mentre il retro è in vetro Corning Gorilla Glass 6 e non mancano le certificazioni IPX5/IPX8 per l'acqua e IP6X per la polvere. L'unico aspetto che ci ha fatto un po' storcere il naso è la backcover un po' troppo liscia, ma anche qui è sempre questione di gusti.

Per quel che riguarda la confezione di vendita, si va dritti al sodo. Oltre allo smartphone, troviamo semplicemente un caricabatterie da 30W, un cavo USB Type-C/USB Type-C e la consueta manualistica. Niente custodia, niente cuffie e niente spilla per la SIM, che del resto sarebbe inutile. Insomma, anche in questo campo Sony segue una strada tutta sua, ma va detto che perlomeno in questo caso c'è il caricabatterie, aspetto non da poco dal momento che altri brand hanno deciso di rimuoverlo dalla confezione.

Prestazioni e reparto fotografico all'avanguardia

Ci sono pochi dubbi sulle performance dello smartphone. Sotto la scocca troviamo il SoC Qualcomm Snapdragon 888 affiancato da 12GB di RAM e 256GB di memoria interna, espandibile tramite microSD fino a 1TB. Come potrete ben immaginare, le prestazioni sono dunque in grado di sorreggere tranquillamente anche operazioni che richiedono uno certo sforzo, ad esempio il gaming. I punteggi ottenuti nei benchmark sintetici sono in linea con il processore presente. Su AnTuTu Benchmark v9 restituisce 802.057 punti, mentre su GeekBench il dispositivo raggiunge 1128 punti in single-core e 3617 punti in multi-core.

Se c'è un aspetto di Sony Xperia 1 III che davvero non ci ha convinto è la presenza di una batteria da 4.500 mAh. Non si tratta di una cattiva soluzione in sé, ma l'autonomia non raggiunge i risultati sperati. Infatti, un utilizzo come quello che effettuiamo di solito per realizzare le recensioni consente di arrivare a sera solamente con poca carica residua. In uno scenario tipico gli smartphone vengono sfruttati decisamente meno rispetto alla nostra giornata tipo, ma il nuovo flagship del brand nipponico non è un campione in termini di autonomia. Come già preannunciato, non manca in ogni caso il supporto alla ricarica a 30W, che non è esattamente la più rapida sul mercato ma che certamente fa il suo dovere. C'è anche il supporto alla ricarica wireless con standard Qi.

Non si può invece dire nulla a Sony per quel che riguarda il display OLED da 6,5 pollici con risoluzione 4K, per l'esattezza 3840 x 1644 pixel, con refresh rate fino a 120Hz, touch sampling rate di 240Hz, aspect ratio di 21:9 e protezione Corning Gorilla Glass Victus. Si tratta di uno dei display migliori presenti sul mercato, soprattutto per coloro che apprezzano i contenuti multimediali. Il formato CinemaWide e il quasi scontato supporto a HDR e DRM Widevine L1, combinati all'ottimo comparto audio stereo con supporto a Dolby Atmos, sono infatti in grado di rendere giustizia a questo pannello per la riproduzione di serie TV e film.

Sony ha fatto un lavoro eccellente da questo punto di vista, adottando un pannello tutto sommato luminoso e dai colori ben tarati, anche se qualche piccola imperfezione non manca. Ci sono, oltretutto, anche diverse opzioni avanzate a livello software, come la possibilità di bilanciare il bianco. Nel caso ve lo stiate chiedendo, non manca la modalità Display ambient, che può eventualmente essere mantenuta sempre attiva. Insomma, lo smartphone è promosso per quel che riguarda l'uso multimediale. In ogni caso, l'elevata risoluzione rappresenta per certi versi più un dettaglio da sfoggiare che una reale utilità, considerando tutte le limitazioni del caso, ma a qualche utente farà piacere trovarla.

Buoni risultati anche per quel che riguarda il reparto fotografico e Sony è intervenuta anche per sanare la principale critica mossa ai precedenti dispositivi. Infatti, gli scatti erano già ottimi nelle precedenti iterazioni, ma le applicazioni implementate dal brand strizzavano un po' troppo l'occhio agli utenti esperti. Ora, invece, l'azienda ha finalmente deciso di implementare una modalità chiamata BASIC, che permette potenzialmente a tutti di sfruttare come si deve le qualità dei sensori, anche senza avere troppe conoscenze in ambito fotografico.

Potrebbe sembrare una cosa di poco conto, ma questa singola scelta cambia tutto a livello di appetibilità dello smartphone per un buon numero di utenti. Lo abbiamo già detto e lo ripeteremo, Sony gioca un campionato tutto suo nel mercato degli smartphone, con scelte spesso in contrasto con i trend del momento, come ad esempio quella di implementare in questo Sony Xperia 1 III una tripla fotocamera posteriore da 12MP, composta da una lente principale con lunghezza focale di 24mm e apertura f/1.7, un sensore zoom con apertura variabile da f/2.3 (70mm) a f/2.8 (105mm) e una lente grandangolare con apertura f/2.2 e campo visivo di 124 gradi. Per questo, Sony sembra proprio non voler prendere parte alla corsa ai Megapixel.

Questo, infatti, non è certamente l'unico parametro che possa attestare la qualità di un sensore e Sony, da produttore di alcune delle fotocamere più apprezzate sul mercato, questo lo sa bene.
Sony Xperia 1 III porta avanti questa tradizione, consentendo ora a chiunque tramite la modalità BASIC di realizzare ottimi scatti in pressoché qualunque contesto, non importa se c'è poca luminosità o se invece si è in pieno giorno.

C'è però da dire che il dispositivo non si comporta esattamente al meglio nei contesti notturni più difficili, presentando un po' troppo rumore rispetto ad altri flagship in determinate scene. Va tuttavia fatto un plauso a Sony per la soluzione zoom: finalmente si può passare da 2,9x a 4,4x con un solo sensore e tra l'altro tenendo in mano lo smartphone si sente un movimento del sistema interno davvero appagante. Si tratta di una novità per il mercato dei dispositivi mobili e probabilmente il brand nipponico sta anticipando i tempi in tal senso. In ogni caso, la qualità c'è e se siete degli utenti abili potrete andare ben oltre i preset per principianti attraverso le miriadi di funzionalità Pro offerte dal dispositivo, tra cui anche l'app Cinema Pro. Ottimi i video in risoluzione 4K, ma i meno esperti dovranno accontentarsi di qualche limitazione. La strada da fare, per quel che riguarda la modalità Basic, è ancora tanta, poiché quest'ultima dispone di poche opzioni e modalità rispetto a quanto proposto dai competitor.

Anteriormente troviamo poi un sensore da 8MP con apertura f/2.0 che purtroppo non convince, soprattutto se messa a confronto con altre soluzioni presenti sul mercato. Ci sarebbero miriadi di cose da dire sul reparto fotografico di Sony Xperia 1 III, ma pensiamo di aver reso bene l'idea. Si tratta di una soluzione molto valida e ora utilizzabile anche dagli utenti meno esperti, ma il focus rimane rivolto ai professionisti, che sanno bene come scattare foto con lo smartphone. In ogni caso, se volete approfondire le qualità offerte dal dispositivo in modalità BASIC, potete trovare alcuni scatti non compressi nella nostra cartella Drive dedicata a Sony Xperia 1 III.

Niente male il reparto connettività, che include un po' tutto ciò che l'utente può desiderare. Infatti, non manca il supporto a 5G, Wi-Fi a/b/g/n/ac/ax, NFC e Bluetooth 5.2. Abbiamo poi già menzionato la presenza del carrello Dual SIM e del jack audio da 3,5mm per le cuffie.

Software quasi stock, ma c'è un'incognita

Un punto dolente della proposta di Sony è rappresentato dal software. No, non facciamo riferimento alla presenza di Android 11, con patch di sicurezza di agosto 2021 al momento in cui scriviamo, o alle personalizzazioni effettuate dal produttore.

Le migliorie di Sony sono infatti innumerevoli, dalle app relative alla fotocamera, al sistema di vibrazione dinamico durante i video, passando per il pannello laterale che permette di effettuare rapidamente alcune operazioni. Troviamo ancora l'ottima modalità STAMINA, che consente di disattivare alcune attività per cercare di migliorare l'autonomia. Il problema non è nemmeno la fluidità che, anzi, risulta ottima. Qual è dunque il punto? Il supporto, al momento, rappresenta una vera e propria incognita. Infatti, Sony ha affermato ai microfoni DroidApp che lo smartphone riceverà due anni aggiornamenti in termini di supporto software. Durante questo periodo ci potrebbero essere più major release, ma la situazione potrebbe cambiare di regione in regione. Insomma, si è creata un po' di confusione sull'argomento, anche per via del fatto che le iniziali dichiarazioni di un portavoce del brand non erano molto chiare in merito al numero di aggiornamenti.

Insomma, bisogna concedere a Sony il beneficio del dubbio, soprattutto perché nel corso degli anni non si è comportata poi così male a livello di update, ma non è esattamente la migliore delle presentazioni per un flagship in termini di supporto.

Nulla da dire in ambito gaming. Call of Duty: Mobile gira come si deve con preset su "Molto Alto" e FPS su "Max", mentre con Fortnite si arriva a "Epico" a 30FPS. Nessun problema poi con Asphalt 9: Legends, che si lascia giocare senza alcun problema. Non manca l'interessante applicazione Potenziatore gioco, che permette di accedere a diverse funzionalità interessanti e fa da hub per i titoli installati. Abbiamo apprezzato particolarmente il pannello in-game suddiviso in sezioni, che consente, ad esempio, di scegliere un preset prestazionale per il titolo in esecuzione, sfruttare il multitasking ed effettuare rapidamente screenshot e registrazioni in termini di gameplay.

C'è anche l'integrazione con YouTube per cercare video e suggerimenti legati a un gioco. Per il resto, nel caso ve lo stiate chiedendo, si, c'è il supporto diretto al controller DualShock 4 di PlayStation 4. Insomma, si tratta di un ottimo prodotto, che può accompagnare in modo piacevole le sessioni di mobile gaming. Tuttavia, c'è da dire che non si tratta esattamente del miglior smartphone sul mercato in termini di raffreddamento e dissipazione. Infatti, il calore sulla scocca si fa sentire, anche semplicemente in seguito a una rapida sessione. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma sul mercato ci sono sicuramente dispositivi migliori da questo punto di vista.

Sony Xperia 1 III Sony Xperia 1 III è uno smartphone top di gamma atipico, che sembra quasi fare di tutto per non seguire i trend del mercato. Questa filosofia, unita ai 1299 euro richiesti per acquistarlo, lo colloca in una fascia di mercato destinata a coloro che sposano appieno le idee del brand nipponico. Lo smartphone trova i suoi principali punti di forza in un ottimo display OLED 21:9 4K con refresh rate di 120Hz, nelle ottime prestazioni garantite dallo Snapdragon 888, in un comparto connettività completo di 5G e Wi-Fi 6 e in un'ottima qualità costruttiva. Fra i pregi, troviamo anche un reparto audio che non delude le aspettative, peso e dimensioni contenuti, la presenza del jack audio per le cuffie e un buon comparto fotografico posteriore con tanto di sistema di lenti mobili. Ci sono poi svariate chicche difficili da trovare altrove, come il supporto diretto al DualShock 4, il carrellino per la SIM estraibile a mano e il pulsante fisico per lo scatto. Lo smartphone è anche resistente ad acqua e polvere e dispone del supporto alla ricarica a 30W. Tuttavia, si tratta di uno smartphone per certi versi anacronistico. Non c'è il riconoscimento facciale, l'autonomia non è delle migliori, la fotocamera anteriore fatica in molti contesti e su tutto aleggia l'incognita del supporto software. Si poteva forse fare di più sul design, come del resto anche sul sistema di raffreddamento.

7.8