Wiko View 3 Recensione: smartphone low cost che punta sull'autonomia

Wiko View 3 è uno smartphone low cost che punta molto sull'autonomia senza però convincere appieno sul fronte delle specifiche tecniche.

Wiko View 3 Recensione: smartphone low cost che punta sull'autonomia
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Una delle caratteristiche più importanti degli smartphone è sicuramente l'autonomia. Molte persone scelgono infatti il proprio telefono in base alla durata delle batteria, dando più importanza a questo dato rispetto alle altre specifiche.
D'altronde, siamo sempre più attaccati allo smartphone e arrivare a sera con una buona carica residua può in certi casi aiutare molto durante il quotidiano. Per questo motivo, i produttori di telefoni stanno puntando in questa direzione. Non fa eccezione Wiko con View 3, smartphone venduto a un prezzo di circa 170 euro su Amazon Italia.

Design e unboxing

La confezione di vendita comprende un cavo USB/MicroUSB lungo circa 1 metro per la ricarica, la spilla per l'estrazione del vano Dual nanoSIM, un alimentatore da 5V/2A, delle discrete cuffie stereo in-ear e manualistica varia. Peccato quindi per l'assenza di una cover in silicone, diventata ormai comune anche in questa fascia di prezzo.
Parlando del dispositivo, Wiko View 3 ha dimensioni pari a 159 x 76,5 x 8,2 mm, per un peso di 178 grammi. Si tratta di numeri nella media, che consentono di utilizzare tranquillamente lo smartphone anche con una sola mano.
Non si tratta di certo del dispositivo più leggero presente sul mercato, ma in ogni caso non c'è alcun problema da questo punto di vista.

La scocca di Wiko View 3 è in plastica, ma la solidità costruttiva è comunque buona, complice anche lo spessore dello smartphone. Nessun problema anche per quanto riguarda il grip, mentre dobbiamo segnalare che la backcover tende a trattenere un po' troppo le ditate.
La società francese è riuscita a creare dei buoni giochi di luce con la backcover, che danno il meglio sotto la luce naturale e sono sicuramente belli da vedere nella colorazione Anthracite Blue che abbiamo avuto modo di provare.
Sul retro dello smartphone troviamo anche i tre sensori fotografici principali e il flash Dual LED con sviluppo in verticale posti in alto a sinistra. Al centro della backcover fa invece capolino il classico sensore per le impronte digitali, seguito dall'immancabile logo Wiko in bella vista.

La parte anteriore di View 3 rispetta invece tutti i canoni classici degli smartphone che possiedono un pannello con notch "a goccia", con quest'ultimo che contiene la capsula auricolare e la fotocamera anteriore. Lo screen-to-body ratio in questo caso è pari all'80,4%. Nella parte inferiore del dispositivo troviamo gli altoparlanti, il primo microfono e la porta microUSB standard.

Peccato quindi per l'assenza dello standard USB Type-C, che ormai risulta particolarmente importante ed è stato adottato da diversi dispositivi appartenenti alla fascia di prezzo sotto i 200 euro. Sul lato destro fanno invece capolino il pulsante d'accensione e il bilanciere per il volume, mentre sulla sinistra c'è solamente il carrellino per la SIM. Nella parte superiore di View 3 troviamo il secondo microfono e il jack audio da 3,5 mm per le cuffie.

Il metodo più comodo per sbloccare View 3 è il riconoscimento facciale, in questo caso attivabile dalla sezione dedicata alle funzionalità di Wiko presente nelle Impostazioni. Si tratta di un metodo di sblocco che ha i suoi problemi di sicurezza, ma, in ogni caso, il riconoscimento delle impronte digitali funziona bene ed è rapido.
Insomma, il design di Wiko View 3 è senza infamia e senza lode e risulta nella media degli smartphone presenti sul mercato in questa fascia di prezzo.

Caratteristiche tecniche

Wiko View 3 è spinto da un processore octa-core MediaTek Helio P22 (MT6762) operante alla frequenza massima di 2 GHz, affiancato da una GPU PowerVR GE8320, da 3GB di RAM e 64GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 256GB), sufficienti per qualsiasi tipo di utilizzo.
Passando allo schermo, troviamo un pannello IPS LCD da 6,26 pollici con risoluzione HD+ (1520 x 720 pixel), aspect ratio 19:9 e screen-to-body ratio dell'80,4% circa.
Si tratta di uno schermo che purtroppo non convince molto. La luminosità è nella media e i bordi sono ridotti, ma una risoluzione di questo tipo è ormai superata anche in questa fascia di prezzo e si va a perdere in termini di qualità visiva, vista anche l'ampiezza del pannello.

Da segnalare però la presenza di una funzionalità sviluppata da Wiko che consente di rendere più "morbida" la tacca oppure di nasconderla tramite software. Peccato per la mancanza di una qualsivoglia modalità a schermo intero, cosa che vanifica di fatto l'utilizzo dello spazio vicino al notch per tutte quelle app che non sono ottimizzate. In ogni caso, su YouTube e Twitch rimane il classico zoom, con il conseguente crop del flusso video.

Uno degli aspetti dove la società francese ha puntato di più è però il comparto fotografico. Troviamo infatti una fotocamera frontale da 8MP (f/2.0) e una tripla fotocamera posteriore da 12MP + 13MP (grandangolare) + 2MP (effetto bokeh). Tutti i sensori possono registrare video fino alla risoluzione Full HD/30fps. Tra le varie modalità disponibili troviamo Ripresa Notturna, HDR, Time-Lapse, Slow Motion e AI. Non mancano anche vari effetti da applicare agli scatti, tra cui Processo incrociato e Seppia.

La qualità generale del comparto fotografico è buona per la fascia di prezzo. In particolare, gli scatti in contesti di buona luminosità sono particolarmente ben bilanciati in termini di colori, ma quelli in ambienti scuri non riescono a catturare come si deve i dettagli, andando a generare un po' troppo rumore. Questo però è normale e avviene con la maggior parte degli smartphone low-cost.
Buona anche la fotocamera frontale, in grado di realizzare scatti eccellenti. I video sono invece nella media, visto che mancano di una seria stabilizzazione e arrivano solamente a Full HD/30fps. Se siete interessati, potete trovare alcune foto non compresse nella nostra cartella drive dedicata a Wiko View 3.

Il vero punto forte dello smartphone è però l'autonomia, sostenuta da una batteria non rimovibile è da 4000 mAh. Ebbene, ci aspettavamo dei buoni risultati, ma Wiko è riuscita a superare le nostre aspettative grazie all'ottimizzazione software e a componenti hardware non troppo energivori. Lo smartphone ci ha infatti consentito di arrivare sempre a due giornate di utilizzo. Insomma, Wiko ha fatto un lavoro impeccabile dal punto di vista dell'autonomia, meno sul fronte della velocità di ricarica, che impiega diverse ore per portare View 3 dallo 0% al 100%.

Per quanto riguarda la connettività, troviamo il supporto a 4G LTE, Wi-Fi 802.11 b/g/n e Bluetooth 4.2. Peccato quindi per l'assenza dell'NFC e del Wi-Fi Dual Band. Non siamo insomma dinanzi a un comparto connettività completo, ma d'altronde in questa fascia di prezzo solamente poche soluzioni accontentano gli utenti più esigenti da questo punto di vista.

Software

Il sistema operativo è Android 9 Pie, che al momento in cui scriviamo dispone delle patch di sicurezza del 5 aprile 2019. Stiamo parlando di un sistema che si avvicina a quello stock, con la società francese che ha però implementato le sue classiche personalizzazioni. Troviamo quindi l'Assistente Intelligente, applicazione che permette di ottimizzare l'utilizzo della memoria interna e della RAM del dispositivo che funge al contempo da antivirus. Per il resto, le altre aggiunte sono incluse nella sezione Funzioni Wiko presente all'interno delle Impostazioni dello smartphone. Tra queste, segnaliamo la modalità a una sola mano, la possibilità di gestire il LED di stato, lo screenshot a tre dita, la Simple Mode, le classiche gesture e la modalità gaming. Non manca anche la schermata Benessere digitale, che consente di monitorare l'utilizzo dello smartphone.

Da segnalare però la presenza di alcune applicazioni preinstallate che potrebbero far storcere un po' il naso, come Giochi Gratis al 100% (che rimanda a un sito per scaricare app) e Italo Treno. Inoltre, durante la prima configurazione dello smartphone vengono proposte all'utente diverse applicazioni. Nonostante questo, esse sono tranquillamente disinstallabili e quindi non costituiscono in realtà un grande problema, ma è bene segnalarlo.
Per quanto riguarda la fluidità del sistema, ci sono diversi lag sparsi qua e là, segno di un hardware leggermente sottodimensionato rispetto agli standard attuali.

Prestazioni e benchmark

Wiko View 3 monta l'accoppiata Helio P22 e 3GB di RAM, che ormai risulta particolarmente superata in termini di "forza bruta".
Per gli amanti dei benchmark, il dispositivo ha fatto registrare un totale di 75864 punti su AnTuTu. Su Geekbench, invece, è arrivato a 758 punti in single-core e 3638 punti in multi-core. Numeri sotto alla media, che purtroppo non riescono a competere con gli smartphone più prestanti in questa fascia di prezzo e infatti la differenza si nota anche in ambito quotidiano.
D'altronde, stiamo parlando della stessa fetta di mercato di Xiaomi Redmi Note 7, smartphone che ha fatto segnare un punteggio di ben 144821 punti su AnTuTu nella nostra recensione.
Insomma, Wiko View 3 è ormai superato in termini di prestazioni, ma d'altronde questo si evinceva già dalla scheda tecnica, visto che l'accoppiata Helio P22 e 3GB di RAM è la stessa che veniva montata oltre un anno fa da Xiaomi Redmi 6.

Gaming

Per mettere alla prova Wiko View 3 in ambito gaming abbiamo testato una selezione di cinque titoli: Shadowgun Legends, Super Mario Run, ARK: Survival Evolved, Dead Trigger 2 e PUBG Mobile. Si tratta quindi perlopiù di titoli recenti, in grado di mettere a dura prova gli smartphone di questa fascia di prezzo.
Shadowgun Legends è giocabile solamente a "Basso", ma nelle situazioni più concitate ci sono parecchi cali di framerate e questo potrebbe compromettere l'esperienza di gioco. Non abbiamo avuto problemi invece per quanto riguarda Super Mario Run, titolo uscito originariamente nel 2016 che però dispone di un comparto tecnico di tutto rispetto, che gira bene su questo Wiko View 3.

ARK: Survival Evolved non gira proprio su questo smartphone, visto che avviando l'app compare a schermo la scritta "Abilita a tuo rischio. Questo dispositivo non supporta Vulkan e non visualizzerà correttamente il mondo". Per chi non lo sapesse, le API Vulkan sono l'evoluzione di OpenGL e, senza entrare troppo in tecnicismi, consentono la corretta visualizzazione della grafica 3D che viene utilizzata nei giochi moderni. Inutile dire che scegliendo di avviare lo stesso il gioco quest'ultimo restituirà una schermata nera.

Passando invece a PUBG Mobile, attualmente uno dei titoli più giocati su smartphone, potete vederlo in azione su Wiko View 3 nel video qui sopra. Il titolo di Tencent Games viene automaticamente impostato con dettagli su "Smooth" e frame rate su "Medium". Abbiamo anche provato a impostare i dettagli su "Balanced" e "Medium" e dobbiamo dire che Wiko View 3 si è comportato bene, anche se con qualche problema di framerate nelle situazioni più "complesse". Non è purtroppo possibile andare oltre, visto che manca proprio l'opzione "High".
Non manca una modalità gaming, che ottimizza le prestazioni e abilita la modalità Non disturbare quando si gioca. Si tratta tuttavia di una funzionalità di secondo piano che non incide molto sulle performance. Ovviamente tutti i test dei giochi sono stati effettuati con la modalità attivata.
Tirando le somme, il gaming non è sicuramente il piatto forte dello smartphone, ma l'utente medio riuscirà comunque a godersi i titoli meno esigenti di risorse, pur dovendo scendere spesso a compromessi in termini di dettagli grafici.

Wiko View 3 Wiko View 3 è a nostro modo di vedere un'occasione persa. L'impegno messo dalla società francese si vede, sia in termini di aggiunte software che per quanto riguarda l'ottimizzazione dell'autonomia, ma purtroppo questo va a scontrarsi con diverse carenze hardware, che non consentono allo smartphone di spiccare tra la massa. I principali lati positivi di View 3 sono la buona fotocamera e la sorprendente autonomia (2 giorni anche con utilizzo "stress"), mentre i lati negativi sono le prestazioni sotto alla media, lo schermo con risoluzione HD+, la mancanza dell'NFC e la presenza della porta microUSB standard. Il prezzo è basso (circa 170 euro), ma anche in questa fascia la concorrenza inizia a farsi sempre più agguerrita.

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