Wiko View2 Go Recensione: si può fare tutto con uno smartphone da 140 euro?

Wiko View2 Go è uno smartphone che ci ha convinto essenzialmente in tutte le sue componenti, dall'autonomia alle prestazioni.

Wiko View2 Go Recensione: si può fare tutto con uno smartphone da 140 euro?
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Recentemente si parla sempre di più dei prezzi, ritenuti da molti troppo elevati, degli smartphone. Questo è un tema che solitamente spacca in due l'opinione pubblica, tra chi pensa che le tecnologie utilizzate giustifichino il costo e chi invece questi prezzi non riesce a mandarli giù. Non esiste una visione giusta e una sbagliata, si tratta semplicemente di opinioni. Tuttavia, è molto interessante porsi un'altra domanda: cosa può fare oggi uno smartphone di fascia entry-level? Ebbene, Wiko View2 Go, venduto a circa 140 euro su Amazon.it, è l'esempio perfetto di come, nel 2018, si possa tranquillamente utilizzare tutti i giorni un dispositivo low-cost, senza nemmeno dover rinunciare a troppe funzionalità.

Design e unboxing

Progettato in Francia da Wiko, uno dei pochi produttori europei a non aver ceduto completamente al dominio cinese, View2 Go si presenta sin da subito come un dispositivo curato, realizzato con passione. La confezione di vendita riporta un render dello smartphone sul fronte, con l'immancabile adesivo "Designed in France", mentre il retro elenca le caratteristiche tecniche del dispositivo. Ma è una volta aperto il packaging che si intuisce la cura riposta nella realizzazione del prodotto: la confezione contiene la clip per estrarre la SIM (con tanto di guscio protettivo), dei buoni auricolari in-ear, un dettagliato manuale di sicurezza multilingua, una guida rapida, il caricabatterie 5V/2A e il cavo USB/microUSB standard per la ricarica.
Ma veniamo a View2 Go. Il dispositivo si fa notare sin da subito per il suo design borderless, che presenta delle cornici laterali piuttosto contenute. Non manca il notch stile iPhone X, che fa capolino in alto e contiene la capsula auricolare e la fotocamera frontale. Il bordo inferiore è ancora ben visibile, ma è la prima volta che si vede una parte anteriore al passo con i tempi nella fascia bassa del mercato e questo è sicuramente un punto a favore per lo smartphone.

Manca il pulsante Home fisico: si fa tutto in digitale. Un altro aspetto che ci è piaciuto è la cornice in alluminio, che garantisce una sensazione "premium". La società francese però ha ovviamente dovuto scendere a compromessi per quanto riguarda il retro, riuscendo sapientemente a renderlo comunque piacevole alla vista. Infatti, esso presenta un buon "effetto metallico", anche se tende a trattenere fin troppo le ditate. Oltre a questo, in alto a sinistra troviamo la fotocamera e il flash LED con sviluppo verticale, seguiti da un primo microfono. Ci ha fatto storcere un po' il naso la presenza degli altoparlanti, posti in basso in posizione centrale sul retro. Questo va a "distorcere" leggermente il suono quando si posiziona lo smartphone su una superficie piana. Qui fa capolino anche un secondo microfono. Assente il sensore di impronte digitali, in favore dell'ottimo sblocco facciale, che ha sempre funzionato a dovere. Si tratta chiaramente di una scelta fatta per contenere al massimo il prezzo del dispositivo, ma che riteniamo azzeccata, visto che il Face Unlock è sicuramente il futuro in questo campo.

Sul lato destro troviamo il tasto d'accensione zigrinato e il bilanciere del volume, mentre su quello sinistro fa capolino il carrellino della SIM, che qui dispone di tre slot separati (due nanoSIM + microSD fino a 128GB). Anche qui, è difficile trovare questa configurazione in molti dispositivi, anche di fascia più alta. Il jack da 3,5mm per le cuffie si trova nella parte superiore, mentre la porta microUSB standard compare in quella inferiore. Quest'ultima ha una posizione poco comune, visto che è posta verso il bordo destro. Avremmo chiaramente preferito una USB Type-C, ma in realtà non si tratta di un grande problema e la maggior parte della fascia bassa deve ancora adeguarsi al nuovo standard.
Le colorazioni disponibili sono Anthracite, Cherry Red, Deep Bleen e Supernova. Come avrete notato dalle immagini, noi abbiamo testato la prima e non ci è dispiaciuta, anche se abbiamo visto dal vivo la variante Deep Bleen e dobbiamo ammettere che è un altro mondo a livello di scocca posteriore. Le dimensioni dello smartphone sono di 153,6 x 73,1 x 8,5mm, per un peso di 160 grammi.

Caratteristiche tecniche

Wiko View2 Go monta un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 430 operante alla frequenza massima di 1,4 GHz, affiancato da una GPU Adreno 505, 3GB di RAM e 32GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 128GB). Una configurazione di tutto rispetto per la fascia bassa, dove si trovano spesso processori poco performanti. Il display è un IPS LCD 2.5D da 5,93 pollici con risoluzione HD+ (1512 x 720 pixel), aspect ratio 19:9 e screen-to-body ratio del 78,4% circa. Esso garantisce angoli di visione e qualità generale leggermente superiori alla media della fascia di prezzo. Dalle impostazioni è possibile tarare la temperatura del colore e attivare la modalità Night Light per non affaticare troppo gli occhi. Per quanto riguarda l'aspect ratio, Wiko è riuscita a ottimizzare degnamente il software, inserendo un pulsante in basso a sinistra che consente di visualizzare a schermo intero le varie applicazioni, che vanno poi anche a "riempire" le parti laterali alla tacca. Questa funziona per la maggior parte delle app, anche se Twitch e Prime Video visualizzano ancora qualche contenuto nei classici 16:9. Tuttavia, non esiste una vera opzione per attivare e disattivare questa funzionalità dalle impostazioni, anche se il pulsante ha sempre funzionato a dovere e quindi in realtà non ne abbiamo mai sentito la necessità. Ovviamente, YouTube dispone sempre della solita "modalità zoom".

Parlando di comparto fotografico, troviamo una singola fotocamera posteriore da 13MP (zoom 4x, PDAF) accompagnata da flash LED. Essa scatta foto di buona qualità per la fascia bassa, in linea con i migliori dispositivi venduti a prezzi simili. Ovviamente, siamo molto distanti dai "cameraphone", ma le foto sono comunque più che sufficienti per un utilizzo social. I video arrivano fino alla risoluzione 1080p a 30 fps. Anche qui, la qualità finale va più che bene per l'utente medio. Detto questo, l'app Fotocamera presenta molte opzioni interessanti. Tra queste troviamo HDR, flash, torcia e circa 25 filtri da applicare in tempo reale. Non mancano anche le modalità Ritratto (bokeh), Bellezza del volto, Panorama, Scatto Professionale, Ripresa Notturna, Time-Lapse, Autoscatto, Filigrana e altre. La fotocamera anteriore è da 5MP (f/2.0) e scatta selfie nella media della fascia di prezzo. Trovate alcune foto non compresse seguendo questo link.

Uno dei punti di forza di Wiko View2 Go è sicuramente l'autonomia. Infatti, la batteria da 4000 mAh ci ha spesso consentito di arrivare a sera con un 20% di carica residua. Numeri particolarmente positivi, che difficilmente si sono visti in questa fascia di prezzo. Questo è un aspetto particolarmente importante, che segna un grande punto a favore dello smartphone. Tuttavia, una ricarica completa dal 0% al 100% richiede circa 2 ore e mezza. Un tempo che comunque rientra nella media degli entry-level. Non mancano tutte le connettività del caso, dal 4G LTE al Wi-Fi 802.11 b/g/n passando per il Bluetooth 4.2 e per la porta microUSB standard.

Software

Il sistema operativo è Android 8.1 Oreo che, al momento in cui scriviamo, dispone delle patch di sicurezza del 1 agosto 2018. In ambito software, Wiko ha sempre voluto distinguere i suoi smartphone dalla massa, implementando interessanti funzionalità ma mantenendo comunque un'interfaccia simile a quella stock. Come al solito, il bloatware è totalmente assente: le applicazioni preinstallate dalla società francese risultano essere tutte utili. In particolare, troviamo WiLine, pensata per far funzionare l'interessante e omonima cover (venduta a parte), un gestore file, la già citata app Fotocamera, la Radio FM, News Republic (contenitore di notizie aggiornate scritte e video) e Assistente Intelligente. Quest'ultima permette di eseguire diverse operazioni, dalla rimozione dei file inutilizzati alla pulizia della memoria RAM passando per l'analisi antivirus.

Passando alle opzioni presenti nelle impostazioni, tra queste troviamo la possibilità di nascondere il notch, il Face Unlock, la modalità a una mano (attivabile con uno swipe a sinistra o a destra sulla barra di navigazione), l'Ambient Display, la gestione del LED di notifica e quelle che Wiko chiama "gesture". In realtà, queste ultime si limitano all'accesso veloce alla fotocamera (premendo due volte il tasto d'accensione) e al doppio tap per attivare/bloccare lo schermo. Non manca anche la possibilità di attivare o disattivare il pulsante della schermata Home che consente l'accesso all'app drawer. Interessante anche il sistema di screenshot, che consente di salvare l'immagine con uno swipe dal basso verso l'alto e di effettuarne uno "lungo" cliccando sull'apposito pulsante. Non manca anche l'editor che consente di applicare filtri e ritagliare le varie immagini.
Il sistema operativo gira in modo molto fluido. Sotto questo punto siamo sopra alla media della fascia di prezzo. Passando alla connettività, la ricezione è risultata molto buona sia con i dati mobili che sotto Wi-Fi. Anche lo "switch" tra i due è molto rapido e funzionale.

Prestazioni, benchmark e confronto

Non abbiamo riscontrato alcun problema di fluidità con questo Wiko View2 Go, anche con app "pesanti" come Facebook, Instagram e Twitter, che girano molto bene per quanto riguarda la fascia bassa. In ambito quotidiano, dunque, lo smartphone della società francese è una delle migliori soluzioni disponibili sul mercato, non presentando pesanti lag e fastidiosi rallentamenti che a volte si riscontrano in soluzioni con prezzi simili.
Per gli amanti dei benchmark, lo smartphone ha fatto registrare un punteggio di 59665 punti su Antutu. Su Geekbench, invece, è arrivato a 675 punti in single-core, mentre ne ha totalizzati 2547 in multi-core. Per farvi degli esempi concreti, prendiamo due dei dispositivi ritenuti da molti come i migliori rappresentanti della fascia media del mercato: Xiaomi Redmi 5 e Huawei P8 Lite 2017. Il primo è sotto di circa 4000 punti su Antutu rispetto a View2Go, mentre il secondo si è fermato a 57416 punti nella nostra recensione. Insomma, il nuovo smartphone della società francese supera entrambi i rivali, presentando anche un'autonomia maggiore, grazie alla batteria da 4000 mAh (Redmi 5 ne ha una da 3300 mAh, mentre P8 Lite 2017 da 3000 mAh).

Gaming

Abbiamo testato una selezione di cinque titoli: Assassin's Creed Identity, Real Racing 3, Modern Combat 5, ARK: Survival Evolved e ovviamente PUBG Mobile. I primi tre sono usciti ormai da diversi anni e non dispongono di elevate richieste tecniche, mentre gli ultimi due mettono spesso a dura prova gli smartphone di fascia bassa. In particolare, il titolo di Tencent Games a volte risulta ingiocabile su dispositivi di questo tipo.
Assassin's Creed Identity gira piuttosto bene, senza alcun tipo di lag e con dettagli al massimo, ma d'altronde stiamo parlando di uno spin-off della serie (sviluppato da Blue Byte) uscito nel 2016, che presenta una grafica 3D non troppo complessa e ampiamente superata dai titoli mobile lanciati negli ultimi due anni. Anche Real Racing 3 di Electronic Arts gira al massimo dei dettagli senza alcun tipo di problema. Uscito nel 2013, il titolo è stato spesso aggiornato dalla società californiana, ma ormai il comparto grafico inizia a sentire il peso degli anni. Stesso discorso per Modern Combat 5 di Gameloft, uscito nel luglio del 2014, che gira in modo fluido e al massimo dei dettagli su questo View2 Go.

Passando ai titoli più recenti, ARK: Survival Evolved gira fluidamente solamente a "Low", ma si tratta di un gioco che crea parecchi grattacapi anche a smartphone di fascia più alta. Parlando invece di PUBG Mobile, attualmente uno dei titoli più giocati su smartphone, qui sopra potete vedere una partita intera registrata durante la nostra prova. Il titolo di Tencent Games viene automaticamente impostato con dettagli su "Smooth" e frame rate su "Medium". Dal video, si nota come PUBG Mobile offra una buona fluidità. Insomma, anche le prestazioni in ambito gaming sono superiori alla media della fascia di prezzo e Wiko View2 Go può garantire diverse soddisfazioni anche ai videogiocatori.

Wiko View2 Go Wiko View2 Go va a piazzarsi direttamente al vertice della classifica dei migliori smartphone di fascia bassa. Ottime prestazioni sia in ambito quotidiano che in termini di gaming, un’autonomia granitica che difficilmente si è vista in dispositivi con un prezzo simile, un buon design borderless e delle gradite aggiunte software (tra cui il Face Unlock) sono il suo fiore all’occhiello. Ci sono diverse sbavature qua e là: il retro trattiene un po’ troppo le ditate, manca il sensore di impronte digitali e la porta è ancora una microUSB standard. In definitiva, la società francese è riuscita a realizzare uno smartphone che non scende troppo a compromessi e presenta un ottimo rapporto qualità/prezzo, considerando che è venduto a circa 140 euro. Se puntate alla fascia bassa, sapete dove rivolgere il vostro sguardo.

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