Xiaomi 13 Pro Recensione: hardware al vertice e ottiche Leica

Il nuovo top di gamma targato Xiaomi punta a conquistare un posto nell'olimpo degli smartphone per qualità, prestazioni e partnership d'eccezione.

Xiaomi 13 Pro Recensione: hardware al vertice e ottiche Leica
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Nel corso degli ultimi anni Xiaomi ha intrapreso un processo di crescita con l'obbiettivo di innalzare la qualità dei propri smartphone di punta e di elevarli ai vertici del mercato.
Lasciando da parte le varianti "Ultra", mai arrivate sul mercato occidentale (finora), i device del colosso cinese hanno attraversato un percorso di miglioramento che ha coinvolto le specifiche tecniche, la scelta dei materiali e lo sviluppo del software, alzando l'asticella modello dopo modello con l'intenzione di arrivare allo scontro diretto con i leader del segmento.
La serie 13 appena lanciata segna probabilmente il punto più alto di questo cammino e Xiaomi si dice pronta a sfidare Apple e Samsung sul loro terreno di gioco, forte della partnership con Leica e senza lasciare spazio ai compromessi - anche in termini di prezzo!
Abbiamo passato le ultime settimane in compagnia di Xiaomi 13 Pro e siamo pronti a svelarvi tutti i segreti del nuovo top di gamma: Xiaomi sarà riuscita nel suo intento?

"Premium" oltre le apparenze

Xiaomi 13 Pro mette in mostra le sue intenzioni a partire dal design e dalla scelta dei materiali: disponibile in due colorazioni, Ceramic White e Ceramic Black, il top di gamma della casa di Pechino si presenta con linee sobrie ed eleganti, ammorbidite dalla doppia curvatura su entrambi i lati del dispositivo.

L'ampio display da 6,73 pollici con i bordi curvi è protetto da Gorilla Glass Victus e si sviluppa simmetricamente alla backcover in ceramica, anch'essa dal profilo arrotondato, in una continuità di forme che favorisce la presa e la maneggevolezza del dispositivo al di là del piacevole aspetto estetico .
Sui lati privi di scalettature sono disposte le antenne e su quello destro in particolare trovano spazio il tasto di accensione e la barra per la regolazione del volume. La parte superiore ospita i vari sensori e un foro di bilanciamento per il primo speaker (che è integrato nella capsula auricolare) mentre quella inferiore è dedicata al carrello per la doppia sim, alla porta Type-C, al microfono e al secondo speaker. Impossibile non notare l'unico elemento asimmetrico dello smartphone: il grande blocco camera targato Leica è perfettamente integrato nello chassis e il profilo piatto, ammorbidito dai bordi, produce un effetto positivo sulla stabilità.

Appoggiato su una superfice piana, infatti, Xiaomi 13 Pro rimane estremamente bilanciato ed è possibile utilizzarlo senza quella fastidiosa oscillazione che caratterizza molti dispositivi odierni.
Le dimensioni di 162,9 x 74,6 x 8,38 mm sono generose ma in linea con la fascia di riferimento.

Qualcosa di più, forse, poteva essere fatto per il peso che raggiunge i 229 grammi. In generale però l'utilizzo di Xiaomi 13 Pro risulta agevole e la sensazione "Premium" che offre una volta preso in mano è il risultato diretto di un'ottima costruzione e di una scelta dei materiali ponderata, che trova conferma nella certificazione IP68.
Unico neo, se tale vogliamo considerarlo, è la facilità con cui Xiaomi 13 Pro tende a sporcarsi, in particolare nella variante nera, nonostante il trattamento anti-impronte: nulla di troppo grave però, data anche la facilità con cui gli aloni possono essere rimossi.

Specifiche al top

Sul fronte hardware, Xiaomi 13 Pro è ai vertici della categoria in ogni frangente. Dimenticatevi i compromessi del passato, Il top di gamma del produttore asiatico esprime il meglio della componentistica disponibile sul mercato, a partire dal più recente SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 da 4 nm accompagnato da una GPU Adreno 740 e da ben 12 GB di RAM LPDDR5X a 16-bit quad-channel con memoria dedicata all'archiviazione di tipo UFS 4.0 da 512 GB (disponibile anche nel taglio da 256 GB).

Una menzione d'onore la merita anche il display AMOLED WHQD+ da 6,73 pollici, che si dimostra tra i migliori mai visti fino ad oggi: il pannello a 10-bit con risoluzione di 3200x1440 pixel mette in campo la tecnologia AdaptiveSync Pro con LTPO e un refresh rate dinamico da 1 a 120 Hz, con frequenza di campionamento fino a 240 Hz e picchi di luminosità fino alla bellezza di 1900 nits. Caratteristiche che, abbinate al pieno supporto a HDR 10+ e a Dolby Vision, portano in dote una qualità delle immagini e una precisione dei colori ai vertici della categoria. La frequenza di aggiornamento, in particolare, si adatta alla perfezione con le immagini statiche arrivando fino a 1 Hz, salendo a 24/30/60 Hz nella visualizzazione video fino a spingersi a 120 Hz nei menu, nelle applicazioni e nei giochi supportati, senza artefatti di sorta a sbarrare la strada.
Molto bene anche i sensori di luminosità a 360° che regolano l'intensità del display in maniera reattiva e precisa.

La risposta al tatto è immediata, la digitazione risulta sempre fluida e il feedback aptico è presente e di ottima qualità. Non manca ovviamente il supporto all'Always-On-Display e la personalizzazione del pannello è pressoché totale, dalla calibrazione dei colori alla scelta dei temi, passando per l'effettistica di sistema.
Strepitoso il comparto audio: l'impianto stereo spinto dai due speaker con supporto a Dolby Atmos si contraddistingue per il volume e per la qualità del suono, paragonabile a quella di un sistema dedicato in miniatura, con alti cristallini e bassi incredibilmente presenti.

Ottimo anche il reparto connettività, sostenuto dal chip Qualcomm FastConnect 7800 che garantisce supporto a Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3.
Doppia SIM, o SIM più eSIM, in 5G completano il quadro di un dispositivo che da questo punto di vista soffre di un'unica mancanza: la porta Type-C si limita alla versione 2.0 e non supporta il segnale video, dettaglio che per uno smartphone di fascia altissima come questo poteva essere curato con un impiego di risorse limitato.

Esperienza All-Round

L'esperienza quotidiana fornita da Xiaomi 13 Pro è esattamente quella che ci si aspetta da un top di gamma ed è equiparabile a quella offerta dai pesi massimi della categoria. Le prestazioni del nuovo arrivato in casa Xiaomi sono eccellenti e i benchmark sintetici offrono una prima rappresentazione di quanto detto: messo alla prova da AntuTu il dispositivo fa registrare 1268469 punti, mentre con Geekbench 6 i punti totalizzati sono 1395 in single-core e 5087 in multi-core.

Sul fronte della grafica, invece, Xiaomi 13 Pro sbanca i test di 3D Mark realizzando 3730 punti con Wildlife Extreme.
Insomma, i numeri definiscono un quadro preciso e si concretizzano in utilizzo fluido con qualsiasi tipo di applicazione: abbiamo guardato film, montato video e soprattutto giocato senza notare il benché minimo rallentamento.
Proprio sotto il frangente videoludico lo smartphone di Xiaomi dà il suo meglio e, pur non essendo propriamente uno dispositivo "da gaming", le performance sono di altissimo livello: abbiamo girovagato per ore nelle terre di Teyvat con risoluzione, framerate e dettagli spinti al massimo, spremendo ogni singolo FPS concessoci da Genshin Impact. Va segnalato poi lo spettacolo offerto dal display: guardare un film o una serie TV su questo pannello è un vero piacere per gli occhi e laddove le applicazioni supportano il Dolby Vision, come per esempio Netflix, lo spettacolo aumenta esponenzialmente.

Anche sottoposto a carichi importanti per diverse ore, Xiaomi 13 Pro mantiene temperature moderate e, grazie all'ottimo lavoro svolto dagli ingegneri di Qualcomm e al sistema di raffreddamento con camera di vapore e layer in grafite, il device non ha mai superato la soglia dei 40 °C.
Ottima anche l'autonomia consentita dalla batteria da 4820 mAh: con un utilizzo standard non abbiamo faticato ad arrivare a fine giornata, mentre in situazioni di utilizzo intenso il sistema di gestione della batteria e la ricarica rapida da 120 W ci sono venuti incontro. La tecnologia HyperCharge da 120 W permette una ricarica da 0 a 100% in appena 19 minuti con la garanzia della protezione intelligente da sovratensione.

Molte delle vette raggiunte da Xiaomi 13 Pro sul fronte delle prestazioni sono dovute al buon lavoro svolto sulla nuova versione del sistema operativo lanciato in contemporanea. MIUI 14 affina ulteriormente la gestione delle risorse, ottimizzando l'utilizzo della memoria a fronte di consumi energetici ridotti.
Migliorati anche gli algoritmi di upscaling e di elaborazione delle immagini, mentre dal punto di vista dell'usabilità il nuovo software porta in dote tanti widget di sistema che semplificano la consultazione delle app fondamentali. Attenzione però, non è tutto oro ciò che luccica: la MIUI 14 soffre ancora di qualche problema di compatibilità e non tutte le applicazioni sono perfettamente ottimizzate. In generale, poi, l'interfaccia grafica avrebbe bisogno di una "svecchiata" e di un assetto forse più in linea con la categoria di riferimento del dispositivo. Ottimo, invece, il supporto offerto dalla casa: Xiaomi 13 Pro garantirà 3 anni di major update Android e 5 anni di patch di sicurezza.

Leica: un nome, una garanzia

Per elevare lo status della propria testa di serie, oltre ad una dotazione hardware e a una costruzione di tutto rispetto, Xiaomi ha puntato sulla partnership con uno dei nomi più rilevanti della fotografia mondiale. La collaborazione con Leica va oltre la mera presentazione di qualche preset e ha invece inciso profondamente sull'ingegnerizzazione di tutto il comparto fotografico.
La fotocamera principale può contare sull'enorme sensore Sony IMX989 da 1'' con risoluzione da 50 megapixel e apertura f/1.9, mentre i due sensori Samsung (S5K)JN1 offrono una fotocamera da 50 MP con teleobbiettivo flottante da 75 mm con apertura f/2.0 e una fotocamera grandangolare da 50 MP con apertura f/2.2, tutti rigorosamente con ottiche targate Leica.

La fotocamera principale, dotata di stabilizzazione ottica HyperOIS, restituisce scatti soddisfacenti in qualsiasi condizione, mantenendo inalterati colori e con dinamiche bilanciate per immagini sempre naturali e mai eccessivamente elaborate. L'ampiezza del sensore permette di catturare una notevole quantità di luce, fattore che soprattutto negli scatti notturni può fare la differenza.

I due profili Leica Vibrante e Leica Autentico si differenziano soprattutto per contrasti e saturazione ma in entrambi i casi gli scatti immortalati da Xiaomi 13 Pro sono eccellenti e, lasciando fare tutto al software, risultano tra i migliori che ci sia mai capitato di scattare da uno smartphone.

Il teleobbiettivo 3.2X, anch'esso con ottiche stabilizzate, porta in dote un meccanismo di flottazione delle lenti che permette di arrivare a una distanza di messa a fuoco di 10 cm, restituendo una vera e propria funzione Macro. Sebbene manchi il periscopio, il lavoro svolto da Leica e da Xiaomi e di alto livello e farà la gioia degli amanti dei ritratti.

Proprio in questo frangente, Leica ha preparato dei preset che vanno incontro agli utenti meno esperti e che senza troppo sforzo permettono di ottenere primi piani artistici di valore, a patto che le condizioni di luce siano ottimali. La fotocamera ultragrandangolare non brilla, ma svolge il proprio dovere senza lodi e senza infamia.

Vero punto di forza di tutte le ottiche è però la modalità RAW: Xiaomi 13 Pro permette di scattare immagini con profilo Adobe 10-bit, un vero e proprio must per gli appassionati di fotografia, che troveranno in questo smartphone un valido strumento per sostituire degnamente sistemi molto più complessi in più di qualche occasione.
Purtroppo, le cose cambiano con la fotocamera anteriore che segna un passo indietro rispetto alla passata iterazione: il sensore OmniVision OV32C da 32 MP non è dotato di autofocus e in generale fatica senza condizioni di luce ottimali. Da un dispositivo di questa caratura ci saremmo aspettati decisamente di più.

Buone le funzioni video della fotocamera posteriore che può registrare filmati in HDR e Dolby Vision fino a 4K e 60 FPS e fino a 8K e 24 FPS in modalità SDR, mentre quella frontale si ferma a 1080p e 30 FPS con HDR e Dolby Vision. Le funzionalità come Xiaomi ProFocus e Ultra Night Video nelle giuste mani possono dare vita a contenuti di qualità elevata, anche se richiedono una certa dose di pratica per essere padroneggiate a dovere, soprattutto nella modalità Pro. Purtroppo, manca la possibilità di cambiare ottica nel corso della registrazione e ci auguriamo che si possa colmare questa lacuna con un futuro aggiornamento. Molto buona, infine, la qualità dei microfoni.

Per concludere, la collaborazione con Leica ha dato il meglio con il sensore principale e con il teleobbiettivo: in questi casi Xiaomi 13 Pro riesce non solo a rivaleggiare con i concorrenti diretti ma persino a superarli in certi frangenti, regalando grandi soddisfazioni anche agli utenti meno avvezzi alla disciplina fotografica. Qualcosa in più poteva essere fatta soprattutto per la fotocamera anteriore che non brilla per qualità e, pur svolgendo dignitosamente il suo lavoro, non riesce a raggiungere le vette dei diretti competitor.

Xiaomi 13 Xiaomi 13 Pro si candida per un posto nell'Olimpo degli smartphone del 2023 e lo fa con un dispositivo equipaggiato con il meglio della componentistica disponibile e una costruzione che non scende a compressi sulla qualità. Sul fronte delle performance lo smartphone offre un'esperienza di valore assoluto e la collaborazione con Leica ha dato vita a un comparto fotografico che, grazie all'ottica principale e al teleobbiettivo, può rivaleggiare con i pesi massimi della categoria, persino superandoli in determinate condizioni. Al netto di qualche miglioramento ancora possibile, Xiaomi ha compiuto il passo definitivo verso la fascia altissima del mercato. Questo risultato influisce ovviamente sui costi, decisamente da top di gamma: il prezzo di listino di Xiaomi 13 Pro si attesta sui 1.399,90 Euro.

8.8