Circa sei mesi dopo l'arrivo della serie Mi 10, Xiaomi rinnova i suoi top di gamma con i modelli Mi 10T. Il nome rimanda sicuramente all'iconico Mi 9T Pro uscito nel 2019, che aveva fatto parlare particolarmente di sé. Tuttavia, il Mi 10T Pro che abbiamo avuto modo di testare a dovere nelle ultime settimane prende una strada diversa e mira in tutto e per tutto alla fascia alta.
La sensazione è quella che voglia portare l'esperienza flagship vista nella prima metà del 2020 con la gamma Mi 10 a un prezzo inferiore. Infatti, Mi 10T Pro viene venduto in Italia a 599,90 euro su Amazon per il modello da 8/128GB, ovvero quello che abbiamo provato noi, e 649,90 euro per quello da 8/256GB. Acquistando la variante da 8/128GB su Amazon, entro il 31 ottobre 2020, è possibile portarsi a casa in omaggio anche Mi Band 5 e Mi True Wireless Earphones 2S. Per tutti i dettagli sull'iniziativa, vi rimandiamo alla pagina dedicata alla promozione (bisogna registrare l'acquisto).
La disponibilità partirà dal 15 ottobre 2020. Effettuando un paragone con il modello Mi 10 Pro, esso al lancio veniva venduto a 999,99 euro (8/256GB). Insomma, c'è una divergenza di prezzo importante. L'esperienza non è esattamente identica, ma vi facciamo uno spoiler: Xiaomi ha lavorato molto bene.
Design e unboxing
La confezione di vendita mette subito in evidenza le principali caratteristiche dello smartphone, dato che presenta delle inequivocabili scritte "5G" e "108MP". La scatola include al suo interno un cavo USB Type-C/USB Type-A, un caricabatterie da 33W, una comoda cover semi-trasparente che riporta il logo Xiaomi e mette in evidenza il modulo fotocamere, la spilla per l'estrazione del vano SIM, un adattatore da USB Type-C a jack audio da 3,5 mm per le cuffie e la solita manualistica varia. Si tratta di una dotazione di tutto rispetto, che non si fa mancare essenzialmente nulla, se non delle cuffie. Per chi si stesse chiedendo dove "ha tagliato" Xiaomi, il caricabatterie in questo caso è da 33W rispetto ai 65W di Mi 10 Pro.
Nella parte alta del dispositivo fanno capolino un microfono e il sensore infrarossi, mentre in quella inferiore sono presenti altoparlante, microfono, porta USB Type-C 2.0 (manca l'uscita video, ma c'è la funzione OTG) e carrellino per la SIM. Quest'ultimo può ospitare due nanoSIM, ma non si può espandere la memoria. In ogni caso, si tratta di un passo in avanti rispetto a Mi 10 Pro, che supportava una singola SIM.
Sul lato destro troviamo invece il pulsante d'accensione, che funge anche da sensore di impronte digitali, e il bilanciere del volume. A proposito di metodi di sblocco, oltre al succitato lettore, non manca il riconoscimento facciale: entrambi si sono rivelati rapidi e precisi.
Anteriormente è presente uno schermo con foro per la fotocamera di minuscole dimensioni, posizionato in alto a sinistra. A nostro modo di vedere, questo è uno dei design più riusciti tra quelli che adottano il foro, dato che quest'ultimo quasi scompare durante la visione dei contenuti multimediali e questo non inficia troppo la qualità della camera anteriore, come vedremo in seguito.
Il "piatto forte" di Mi 10T Pro si trova però sul retro. Infatti, girando lo smartphone la prima cosa che si nota è l'enorme lente principale da 108MP, messa in evidenza in alto e accompagnata, un po' più in basso, da altri tre sensori e dal flash LED. Il design ci ha convinto, ma c'è un aspetto che ci ha fatto storcere il naso: l'elevata sporgenza delle fotocamere, che fanno "ballare" un po' lo smartphone quando lo si poggia su una superficie piana. Certo, questo si può risolvere utilizzando una cover come quella presente in confezione, ma lo spessore non è di certo dei più contenuti.
A tal proposito, le dimensioni di Mi 10T Pro sono pari a 165,1 x 76,4 x 9,33 mm, per un peso di 218 grammi. Il dispositivo si fa dunque "sentire" quando lo si tiene in mano, ma ultimamente ci stiamo abituando sempre di più a questo tipo di soluzioni. Gradevole alla vista la colorazione Lunar Silver che abbiamo avuto modo di provare, che "risponde" bene ai giochi di luce. Per chi cerca un aspetto più "dark", sul mercato non manca la colorazione Cosmic Black. Il grip è buono e c'è anche un trattamento antiriflesso.
La qualità e solidità costruttiva è ottima, complici sia l'elevato spessore che i materiali di alta caratura utilizzati, ovvero metallo per il frame e vetro per il retro. Tirando le somme sul design, il look di Xiaomi Mi 10T Pro fa esattamente quello che deve fare: attirare sin da subito l'attenzione dell'utente, soprattutto grazie al sensore da 108MP posteriore, e fornisce una sensazione "premium" sin dal primo impatto. L'unica pecca è costituita da peso e dimensioni, ma ci sentiamo comunque di promuovere il lavoro dell'azienda cinese.
Caratteristiche tecniche
Se il design risulta convincente, lo è ancora di più la scheda tecnica. Infatti, troviamo una configurazione molto simile a quella di Mi 10 Pro, nonostante il prezzo sia inferiore. Sotto la scocca c'è infatti un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 865 operante alla frequenza massima di 2,84 GHz (1 x 2,84 GHz + 3 x 2,42 GHz + 4 x 1,8 GHz), affiancato da una GPU Adreno 650, 8GB di RAM LPDDR5 e 128GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile). Passo in avanti, dunque, lato storage che passa dallo standard UFS 3.0 al 3.1, per caricamenti e trasferimenti di file più rapidi.
Mi 10T Pro dispone insomma di una componentistica da vero flagship del 2020, nonostante il processore sia uno Snapdragon 865 "base" e non la sua variante Plus. Tuttavia, il prezzo di partenza di 599,90 euro giustifica questa scelta, dato che è difficile trovare un comparto hardware di tale calibro a queste cifre.
A questo punto, alcuni di voi si staranno chiedendo in che modo Xiaomi è riuscita a "tagliare" il prezzo: dalla scheda tecnica una possibile risposta potrebbe arrivare dal display, dato che qui c'è un IPS LCD al posto di un AMOLED (che era presente su Mi 10 Pro). La tecnologia AMOLED ha sicuramente i suoi vantaggi, ma in un contesto di calo di prezzo la scelta di optare per un IPS LCD ma con refresh rate più elevato risulta vincente, a nostro modo di vedere.
Infatti, Mi 10T Pro presenta un pannello IPS LCD da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), protezione Corning Gorilla Glass 5, supporto alla tecnologia MEMC, foro per la fotocamera e refresh rate di 144 Hz. Si passa, dunque, dai 90 Hz a una frequenza di aggiornamento molto più elevata, che porta con sé una maggiore fluidità. Non manca il supporto all'HDR10, c'è una Reading Mode 3.0 e si tratta di un display piatto, aspetto che farà felici i detrattori delle soluzioni curve viste su vari modelli (Mi 10 Pro compreso).
Immancabili i DRM Widevine L1, che garantiscono la visione in Full HD dei contenuti su piattaforme come Netflix e Prime Video. Per il resto, i colori sono ben bilanciati e la luminosità massima è ottima, in linea con quella offerta dai pannelli di altri flagship. Ci sono ancora alcuni contenuti che non ne vogliono sapere di coprire la partre antistante al foro, ma sono sempre meno e in quel caso è anche una questione di volontà degli sviluppatori delle app.
In ogni caso, le principali piattaforme si sono tutte adeguate e il piccolo foro, posizionato in alto a sinistra, non da particolare fastidio. Per completezza, non manca un piccolo LED di notifica, forse dalle dimensioni un po' troppo contenute. Da notare il fatto che lo speaker superiore è praticamente "invisibile". Tirando le fila del discorso, nonostante non sia un AMOLED, lo schermo di Mi 10T Pro ci ha convinto.
Il comparto fotografico potrebbe inizialmente trarre in "inganno". Infatti, sul retro le lenti potrebbero sembrare quattro a un primo fugace sguardo, ma in realtà una di esse, quella posta appena sopra al flash LED, è un sensore di luminosità aggiuntivo, che aiuta semplicemente a regolare la luminosità dello schermo. I più maliziosi diranno che è presente per "fare numero", ma in realtà dobbiamo dire che all'esterno, a diretto contatto con la luce solare, il display viene regolato bene.
Non sappiamo quanto realmente influisca questo sensore, ma non si può nemmeno definirlo inutile, dato che la sua funzione ce l'ha. Xiaomi Mi 10T Pro dispone poi di una fotocamera anteriore da 20MP (f/2.2, Samsung S5K3T2), nonché di una tripla fotocamera posteriore da 108MP (f/1.69) + 13MP (f/2.4, ultra-wide, 123 gradi) + 5MP (f/2.4, per le macro). I tre sensori posteriori possono registrare video addirittura in 8K/30fps, ma per avere una buona stabilizzazione vi consigliamo di non andare oltre al 4K/30fps o meglio ancora al 1080p/30fps. La fotocamera anteriore arriva invece a 1080p/30fps.
L'app Fotocamera dispone, tra le varie funzionalità, di Pro, Ritratto, Notte, 108M, Breve video, Panorama, Documenti, VLOG, Slow-motion e Time-lapse. Molto interessanti le 6 modalità di esposizione prolungata, la funzione Clona (più immagini di una persona in uno scatto o in un video) e i vari filtri, come quello Cyberpunk.
La tripla fotocamera posteriore scatta buone foto in essenzialmente tutti i contesti. Interessante il fatto che gli scatti vengano effettuati di default in modalità tutto schermo. Di giorno i risultati non deludono e rimangono sempre fedeli alla scena originale, anche attivando intelligenza artificiale e HDR. Il comparto stupisce con poca luminosità, riuscendo a rappresentare bene i colori in un contesto low light e migliorando il risultato finale mediante la buona funzionalità Notte. Non male anche il massimo zoom raggiungibile, che arriva al 30x in digitale e permette di catturare oggetti molto lontani. Fermandosi al 2x, gli scatti risultano ancora particolarmente buoni e adatti all'uso social.
Buona la fotocamera anteriore, che riesce a catturare bene i dettagli, nonostante qualche volta si vada un po' a perdere in quei contesti esterni in cui c'è molta luminosità. Le macro risultano buone, ma abbiamo visto di meglio in tal senso. Non ci ha invece convinto molto la lente grandangolare, che tende a distorcere un po' troppo lo scatto ai lati. Insomma, Mi 10T Pro non è il miglior cameraphone presente sul mercato, ma si difende bene nel contesto generale. Ci sono meno sensori rispetto a Mi 10 Pro, ma in realtà non è poi una così grande perdita. Per comprendere meglio di cosa si sta parlando, potete dare un'occhiata alle foto non compresse presenti nella nostra cartella Drive dedicata a Xiaomi Mi 10T Pro.
Uno dei maggiori punti di forza di Xiaomi Mi 10T Pro è la batteria da 5000 mAh. Abbiamo mantenuto lo smartphone sempre impostato a 144 Hz, ma di base l'azienda cinese ha adottato un sistema automatico chiamato Adaptive Sync, in grado di cambiare la frequenza di aggiornamento in base alle esigenze dell'utente.
Questa funzionalità lavora "dietro le quinte", ma i risultati finali ne garantiscono la bontà. Infatti, senza mai dover nemmeno toccare l'opzione del refresh rate, quindi mantenendolo sempre al valore più elevato possibile, siamo sempre arrivati a fine giornata con una buona carica residua (spesso superiore al 20%).
Il nostro utilizzo intenso non ci consente di arrivare a due giornate, ma vi assicuriamo che l'autonomia è ottima e siamo sicuri che qualcuno riuscirà a raggiungere anche quel traguardo. Il caricabatterie da 33W consente inoltre di ottenere ore di utilizzo a fronte di pochi minuti di ricarica. Certo, Mi 10 Pro aveva un caricabatterie da 65W, ma siamo su ottimi risultati ed è interessante il fatto che Xiaomi abbia puntato al sistema MMT (Middle Middle Tab) visto anche con POCO X3 NFC, che ottimizza il processo di ricarica effettuandolo in modo più intelligente.
Vengono invece a mancare certificazione IP, nonostante l'azienda parli di un dispositivo in grado di resistere alle normali situazioni dell'uso quotidiano, e ricarica wireless. Tuttavia, per il resto è presente tutto quello che l'utente cerca, dal Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax (Wi-Fi 6) all'NFC, passando per il 5G e per il Bluetooth 5.1. Buono il comparto audio, che è stereo e dispone di un buon volume massimo (i nostri test hanno fatto segnare 79,8 dBA).
Software
Il sistema operativo è Android 10 con personalizzazione MIUI 12.0.4. Al momento in cui scriviamo, le patch di sicurezza sono quelle del 1 settembre 2020.
Funzionalità secondaria della MIUI 12: modalità LiteLa MIUI 12 è una personalizzazione molto completa. Per questo motivo, spesso gli utenti non conoscono tutte le possibilità offerte da essa. Tra le funzionalità meno "popolari", c'è la modalità Lite. Quest'ultima risulta interessante per coloro che hanno una certa cura in termini di design, dato che rende le icone e il testo più grandi e agisce sul cosiddetto "ingombro visivo". Utile anche per chi è solito utilizzare poche app.La MIUI 12 ha portato con sé delle novità molto interessanti, non solamente a livello estetico, ma anche in termini di funzionalità. C'è la Dark Mode e non manca la possibilità di "forzarla" su applicazioni di terze parti. Presente inoltre l'interessante funzionalità chiamata "Finestre a comparsa", che può essere attivata mediante un apposito toggle e consente di attivare una sorta di Picture in picture per tutte le app, anche per quelle che in genere non ne vogliono proprio sapere, come Instagram. Una funzionalità utile, ad esempio, per scorrere le Storie mentre si sta facendo altro. Per il resto, le possibilità introdotte dalla MIUI 12 le conosciamo e quest'ultima è sicuramente una delle personalizzazioni più complete presenti sul mercato. La fluidità di sistema è ottima, complice anche l'elevato refresh rate del display. L'unica pecca è la presenza di qualche pubblicità all'interno di alcune app preinstallate, ma quest'ultima non arreca in realtà alcun fastidio, come già visto con altri dispositivi.
Prestazioni e benchmark
Xiaomi Mi 10T Pro è in tutto e per tutto un top di gamma a livello prestazionale, a partire dalla presenza di un SoC Snapdragon 865, nonché degli ultimi standard del mercato (come la RAM LPDDR5 e la memoria interna UFS 3.1).
Per gli amanti dei numeri, la smartphone ha fatto registrare un totale di 576039 punti su AnTuTu Benchmark. Su Geekbench, invece, è arrivato a 911 punti in single-core e 3185 punti in multi-core. Insomma, i numeri sono piuttosto positivi.
Per fornirvi un quadro più completo, Xiaomi Mi 10 Pro è arrivato a 599259 punti su AnTuTu durante la nostra prova. Insomma, lo scarto prestazionale tra i due dispositivi non è poi così marcato, come confermato anche dai numeri. Rimanendo nella fascia di prezzo di Mi 10T Pro, invece, OnePlus 8, che viene venduto a 649 euro (8/128GB) in attesa della variante 8T, raggiunge i 584789 punti su AnTuTu. Samsung Galaxy Note 20, che ha un prezzo di listino attorno ai 1000 euro, è arrivato a 531081 punti durante la nostra prova. In parole povere, in termini di prestazioni ci siamo, considerando anche la fluidità garantita dal refresh rate di 144 Hz.
Gaming
I giochi con cui abbiamo testato il dispositivo sono Call of Duty Mobile, ARK: Survival Evolved e PUBG Mobile.
Call of Duty Mobile gira senza alcun tipo di problema con dettagli su "Molto Alto" e FPS impostati su "Max". Si possono inoltre attivare le varie opzioni secondarie, dalla profondità di campo alle ombre in tempo reale. In parole povere, COD Mobile dà il meglio di sé con Xiaomi Mi 10T Pro.
Passando ad ARK: Survival Evolved, titolo conosciuto per mettere "alla frusta" anche gli smartphone più prestanti, quest'ultimo gira discretamente anche a "Epico", un risultato che si è visto in veramente pochi dispositivi. Bisogna scendere ad "Alto" per migliorare per bene la fluidità, ma vi assicuriamo che siamo dinanzi a prestazioni di alta caratura.
Infine, per quel che concerne PUBG Mobile, il titolo di Tencent Games funziona come si deve con grafica su "Ultra HD" e Frame Rate su "Ultra".
Da notare anche la presenza della modalità Turbo Videogiochi, che fa da hub ai titoli installati sul dispositivo, ottimizza le prestazioni e garantisce l'accesso a diverse funzionalità in fase di gaming, ad esempio l'apertura di WhatsApp in Picture in picture. Insomma, Mi 10T Pro è uno smartphone che strizza particolarmente l'occhio ai videogiocatori più esigenti, anche grazie all'elevato refresh rate di 144Hz. Certo, si potrebbe dire che non tutti i giochi sono in grado di sfruttare una frequenza di aggiornamento elevata, ma quelli che lo fanno hanno una marcia in più.
Mi 10T Pro è lo smartphone che volevamo da Xiaomi, un ottimo connubio tra hardware e software. Davvero difficile trovare vere pecche a un dispositivo del genere, se non il peso e le dimensioni non dei più contenuti, la memoria non espandibile, la mancanza del jack audio e qualche sbavatura con le foto grandangolari. Tuttavia, si tratta di aspetti che passano in secondo piano rispetto ai punti di forza. Infatti, l'azienda cinese ha portato il prezzo di partenza a 599,90 euro, "tagliando" furbescamente, rispetto a Mi 10 Pro, su alcuni aspetti che in realtà non vanno a influire così tanto sull'esperienza finale. La ricarica da 33W non è la più rapida del mercato, ma si attesta su buoni livelli, lo schermo non è un AMOLED ma è un ottimo IPS LCD con refresh rate di 144 Hz e il comparto fotografico ha meno sensori rispetto a quelli di Mi 10 Pro, ma porta a casa lo stesso risultati di alta caratura. Insomma, tutti i "tagli" pensati per scendere in termini di prezzo sono stati effettuati in modo intelligente. Per il resto, le prestazioni sono ottime, l'autonomia è buona grazie anche a un uso smart del refresh rate mediante software, la qualità costruttiva è quella di un top di gamma e la MIUI 12 è una delle personalizzazioni più complete sul mercato. Certo, il costo rimane sempre non esattamente alla portata di tutti, ma chi vuole puntare su questa fascia di prezzo dovrebbe dare un'occhiata approfondita al prodotto. Qualcuno potrebbe obiettare che la "vecchia serie" si possa in alcuni casi trovare a prezzi simili, ma la maggior parte dei dubbi svanisce quando si guarda alla promozione di lancio su Amazon, che fino al 31 ottobre 2020 regala Mi Band 5 e Mi True Wireless Earphones 2S.