Xiaomi Mi 9 Recensione: il miglior smartphone sotto i 500 euro?

In attesa dell'arrivo di OnePlus 7 e di Honor 20, Xiaomi anticipa la concorrenza lanciando sul mercato un ottimo "flagship killer".

Xiaomi Mi 9 Recensione: il miglior smartphone sotto i 500 euro?
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Xiaomi ha una storia fuori dal comune per quanto riguarda il mercato smartphone. Fondata a Pechino nell'aprile del 2010, solamente 9 anni fa, la società cinese ha rapidamente conquistato i cuori (e i portafogli) di milioni di appassionati di smartphone in tutto il mondo, Italia compresa.
Dopo aver venduto vagonate di unità del primo smartphone targato Redmi nel nostro paese, la società cinese cerca questa volta di occupare la fascia di mercato tra i 300 e i 500 euro con Xiaomi Mi 9, dispositivo che è già riuscito a guadagnare il "premio" di smartphone più venduto su Amazon Italia nei primi giorni dopo la sua commercializzazione.
Insomma, la critica non ha nemmeno fatto in tempo a provarlo come si deve, che il "flagship killer" della società cinese era già il prodotto Bestseller su Amazon Italia, dove è attualmente venduto a un prezzo di circa 450 euro (variante 6/64GB). Al di là del successo commerciale, Xiaomi sarà riuscita a sfornare un altro best buy con Mi 9?

Design e unboxing

La confezione di vendita contiene, oltre allo smartphone, un caricabatterie da 12V/1.5A, il cavo USB Type-C per la ricarica, la spilla per l'estrazione del vano dual nanoSIM, una comoda cover trasparente in silicone e l'adattatore USB Type-C/jack audio per le cuffie.
Xiaomi Mi 9 si presenta con delle dimensioni di 157,5 x 74,67 x 7,61 mm, per un peso di 173 grammi. L'ergonomia è ottima, anche se le dimensioni dello schermo non sono di certo contenute, ma quella è una direzione che il mercato ha ormai intrapreso da diversi anni. Nonostante tutto, il terminale si riesce comunque ad utilizzare con una mano e non abbiamo mai avuto problemi in tal senso.

Il grip offerto da Xiaomi Mi 9 è ottimo e, come al solito, ogni qualsivoglia esigenza viene risolta dalla comoda cover in silicone presente all'interno della confezione di vendita. Per quanto riguarda la qualità costruttiva, troviamo un frame in metallo lucido e l'ormai classico retro in vetro. Abbiamo potuto testare la colorazione Piano Black (Nero Onice), che purtroppo non è lontamente paragonabile in quanto a bellezza rispetto alla Transparent Edition.

Infatti, per il momento, l'unica colorazione disponibile in Italia è quella che abbiamo potuto testare, nonostante la società cinese abbia mostrato diversi mesi fa anche le splendide varianti Purple e Deep Gray. Stiamo comunque parlando di inezie e la parte posteriore fa comunque la sua bella figura, soprattutto grazie all'oramai famoso "cerchio" che circonda il sensore fotografico principale, in grado di offrire ottimi giochi di luce riflettendo i raggi del sole. La tripla fotocamera e il flash Dual LED sono posti in verticale nella parte in alto a sinistra.

La parte anteriore è invece costituita dal classico pannello con notch "a goccia", contenente la capsula auricolare e la fotocamera frontale. I bordi sono piuttosto evidenti, se paragonati a quelli di altre soluzioni viste sul mercato.

Il sensore di impronte digitali è stato implementato sotto al display e dobbiamo dire che la sua reattività ci ha convinto. Anche lo sblocco facciale è molto veloce, anche se ci sono i classici problemi di sicurezza, vista l'assenza di un "sensore 3D".

Gli altoparlanti trovano posto nella parte inferiore, accanto alla porta USB Type-C, mentre il microfono e la porta infrarossi fanno capolino nella parte superiore. Sulla destra sono presenti il tasto d'accensione e il bilanciere per alzare e abbassare il volume. Sulla sinistra, invece, troviamo il carrellino della SIM e il tasto per attivare Google Assistant.
In definitiva, Xiaomi non ha rischiato troppo a livello di design, aggiungendo però un tratto iconico: il cerchio che si illumina attorno alla fotocamera. Può sembrare un dettaglio di poco conto ma, in un mercato in cui gli smartphone tendono ad assomigliarsi sempre di più a livello estetico, anche queste piccole modifiche possono risultare di fondamentale importanza per distinguersi dalla massa.

Caratteristiche tecniche

Xiaomi Mi 9 è uno smartphone che altre società definirebbero "flagship killer". Infatti, il dispositivo è spinto da un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 855 operante alla frequenza massima di 2,84GHz, affiancato da una GPU Adreno 640 e 6GB di RAM LPDDR4X. Una configurazione superiore alla media della fascia di prezzo, che non ha alcun problema a competere a livello di prestazioni con smartphone top di gamma. D'altronde, Xiaomi aveva già dimostrato in passato di poter fare queste cose ed Mi 9 è solamente l'ennesima conferma del fatto che la società cinese sia in grado di implementare processori e altri componenti prestanti in smartphone dal costo relativamente contenuto.
Troviamo poi 128GB di memoria interna non espandibili. Xiaomi ha chiaramente dovuto scendere a compromessi sotto questo punto di vista, ma d'altronde lo spazio presente su Mi 9 è già sufficente per la maggior parte delle tipologie di utilizzo. Il display è un AMOLED da 6,39 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), aspect ratio 19,5:9 e screen-to-body ratio del 90,7%, con la presenza del notch "a goccia" posto in alto e di bordi arrotondati.

Stiamo parlando di un pannello che ci ha sorpreso positivamente, in grado anche di supportare l'HDR10. Guardare i propri contenuti multimediali preferiti su Xiaomi Mi 9 è una goduria per gli occhi e la protezione Gorilla Glass 6 è sicuramente un plus da non sottovalutare. La regolazione automatica della luminosità funziona bene e non mancano la modalità lettura e la possibilità di impostare il contrasto e i colori, funzionalità a cui Xiaomi ci ha abituato da tempo.

Parlando del notch, Xiaomi ha purtroppo rimosso la possibilità di nascondere la tacca nell'ultima versione della MIUI e, come potrete immaginare, gli utenti se ne stanno lamentando nei vari forum. Possiamo però consigliarvi di scaricare l'applicazione Notch Remover dal Play Store, che funziona correttamente su Mi 9. Per il resto, YouTube funziona con il classico "zoom", mentre i video di Twitch arrivano all'aspect ratio 16:9. Insomma, la solita modalità di visualizzazione presente in tutti gli smartphone con aspect ratio 19,5:9.

Non manca la classica sezione in cui vengono segnalati tutti i software compatibili (e non) con la modalità a schermo intero. Insomma, Xiaomi è oramai in grado di padroneggiare a dovere tutti gli aspect ratio presenti sul mercato, anche se permane il problema delle notifiche. Infatti, il software le fa scomparire dopo pochi secondi dalla barra delle notifiche, con il risultato che l'utente potrebbe perdersi importanti conversazioni nel caso non decida di tirare giù l'apposita tendina.

Questa pecca è stata segnalata più volte a Xiaomi e la società cinese l'ha già risolta nel ramo Global Beta della MIUI, ma al momento in cui scriviamo la novità non è ancora disponibile nella versione stabile del sistema operativo. Anche qui, per ora non possiamo far altro che consigliarvi di scaricare l'app Notch Notifications for MIUI dal Play Store, che risolve questo inconveniente. Nessun problema invece per la visione di contenuti HD sui servizi di streaming come Netflix e Amazon Prime Video, visto che Xiaomi Mi 9 supporta i DRM Widevine L1.

Le novità più importanti sono però da ricercare nel comparto fotografico, dove troviamo una fotocamera frontale da 20MP (f/2.0) e una tripla fotocamera posteriore composta da un sensore da ben 48 megapixel (f/1.75), da uno da 16MP (f/2.2, grandangolare) e da un altro da 12 megapixel (f/2.2, zoom 2x) I tre sensori posteriori possono registrare video in 4K a 60fps, mentre quello anteriore arriva al Full HD/30fps.
Presente anche Google Lens, che consente di riconoscere gli oggetti tramite la fotocamera. Insomma, Mi 9 offre l'esperienza utente piuttosto completa a cui Xiaomi ci ha abituato con gli ultimi smartphone usciti sul mercato. Tuttavia, i 48MP sono ancora una volta riposti in un'apposita modalità, nella quale non è possibile eseguire lo zoom.

La qualità delle foto offerta dalla tripla fotocamera posteriore è molto buona, con un buon bilanciamento dei colori, oltre a un'intelligenza artificiale e a un HDR che possono migliorare parecchio la qualità finale. Le foto scattate con buona luce hanno una qualità che si avvicina a quella di molti top di gamma, meno bene invece di sera. Buone anche le foto scattate dalla fotocamera anteriore, anche se in linea con la qualità offerta dal comparto fotografico degli altri smartphone della stessa fascia di prezzo.

Non ci hanno deluso nemmeno i video, che offrono una qualità e una risoluzione superiore alla media, con una buona definizione e pulizia generale. Potete vedere alcune foto non compresse consultando la nostra cartella Drive dedicata a Xiaomi Mi 9.

Passando all'autonomia, la batteria non rimovibile è da 3300 mAh con supporto alla ricarica rapida, che ci ha permesso di arrivare spesso a sera con il 20% circa di carica residua. Buona quindi la durata della batteria, ma non eccezionale. Ottima la presenza della ricarica wireless, che con il caricabatterie ufficiale cinese da 20W è molto rapida.
Non possono ovviamente mancare tutte le connettività richieste dal mercato odierno degli smartphone, come 4G LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e Bluetooth 5.0. Da segnalare però l'assenza dell'impermeabilità (o perlomeno, manca una qualsivoglia certificazione IP) e del jack audio per le cuffie. Discreto il comparto audio, ma parliamo di un altoparlante mono e di un volume massimo non molto elevato.

Software

ll sistema operativo è Android 9 Pie con MIUI Global 10.2.17.0 e patch di sicurezza aggiornate a marzo 2019. L'ultima major release della MIUI ha sicuramente migliorato di molto il design e ampliato le funzionalità disponibili (tralasciando l'impossibilità di nascondere il notch).
Le principali novità si trovano nello slider dei volumi, nel pannello delle notifiche e nel multitasking. I primi due sono stati completamente ridisegnati e dispongono ora di un look più al passo con i tempi e soprattutto che ben si adatta ad Android 9 Pie. Il multitasking ha invece cambiato la modalità di utilizzo, con schede disposte su doppia fila con scorrimento in verticale. Ormai ci siamo abituati a questo metodo e dobbiamo dire che non è poi così scomodo come poteva sembrare all'inizio.

Ovviamente sono presenti anche tutte le classiche funzionalità della MIUI, tra cui troviamo le gesture e la clonazione delle app. Bloatware essenzialmente assenti, con tutte le app proprietarie che risultano realmente utili, come Gestore File, Browser, Galleria, Meteo, Mi Video, Mi Community, MIUI Forum e Pulitore. L'unica pecca è da ricercarsi in qualche traduzione non proprio perfetta, anche se la società cinese sta pian piano sistemando il software in tal senso.
Xiaomi Mi 9 fa girare il sistema operativo in modo impeccabile e non possiamo veramente dire nulla in tal senso alla società cinese. Per quanto riguarda le maggiori novità introdotte dall'ultima major release del robottino verde, vi consigliamo di consultare il nostro approfondimento su Android 9 Pie.

Prestazioni e benchmark

Nessun problema di fluidità con questo Xiaomi Mi 9, anche con app "pesanti" come Facebook, Instagram e Twitter, che girano come ci si aspetta da uno smartphone montante un processore Snapdragon 855, ovvero in modo perfetto. Certo, ogni tanto qualche leggero rallentamento si nota, soprattutto nelle storie Instagram, ma in ogni caso stiamo parlando di eventi sporadici. In ambito quotidiano, dunque, lo smartphone della società cinese risulta essere al top per chi vuole rimanere nella fascia sotto i 500 euro.
Per gli amanti dei benchmark, il dispositivo ha fatto registrare un punteggio di 367484 punti su AnTuTu. Su Geekbench, invece, è arrivato a 3491 punti in single-core e 11309 punti in multi-core. Numeri molto alti, che vanno a superare di molto quelli della concorrenza.

Per farvi un esempio concreto, Samsung Galaxy S10+, smartphone che viene venduto a un prezzo di circa 880 euro, ha fatto registrare un totale di 332836 punti su AnTuTu, come potete leggere nella nostra recensione di Samsung Galaxy S10+.
Insomma, delle prestazioni fuori dal comune. Ci teniamo comunque a precisare che i dati in questione sono da prendere sempre con le pinze, visto che un dispositivo può sì essere più potente di un altro a livello di mera "forza bruta", ma poi i benchmark lasciano un po' il tempo che trovano quando si parla di effettiva esperienza utente.
In questo caso, vi assicuriamo che il top di gamma di casa Samsung fa girare il software in modo più fluido rispetto a Xiaomi Mi 9, ma comunque quest'ultimo è il migliore nella sua fascia di prezzo.

Gaming

Abbiamo testato una selezione di cinque titoli: Assassin's Creed Identity, Real Racing 3, Modern Combat 5, ARK: Survival Evolved e PUBG Mobile. I primi tre sono approdati sul mercato da diversi anni e non richiedono elevate specifiche tecniche, mentre gli ultimi due possono dare parecchi problemi anche ai dispositivi top di gamma.
Assassin's Creed Identity gira in modo impeccabile, senza alcun tipo di lag e con dettagli al massimo, ma stiamo pur sempre parlando di un titolo che non richiede troppe risorse, visto che ormai possiede un comparto grafico datato di oltre tre anni.
Real Racing 3 di Electronic Arts è stato spesso aggiornato dalla società californiana nel corso tempo ed è quindi diventato più "pesante" di quando è uscito nel lontano 2013.
Tuttavia, il motore di gioco è ormai datato e quindi Xiaomi Mi 9 è in grado di far girare il gioco senza alcun tipo di problema. Stesso discorso per Modern Combat 5 di Gameloft, uscito nel luglio del 2014, che gira in modo fluido su questo Xiaomi Mi 9, senza perdere frame nemmeno nelle situazioni più concitate.

Passando ai titoli più recenti, ARK: Survival Evolved gira fluidamente anche a "Epico", anche se possono verificarsi diversi cali di framerate nelle scene più "pesanti". Parlando invece di PUBG Mobile, attualmente uno dei titoli più giocati su smartphone, nel video qui sopra potete vedere qualche minuto di gameplay registrato durante la nostra prova.
Il titolo di Tencent Games viene automaticamente impostato con dettagli su "HD" e frame rate su "High". Tuttavia, il gioco funziona molto bene anche a "HDR" e "Ultra, come potete vedere dal video. Insomma, Xiaomi Mi 9 è in grado di garantire buone soddisfazioni anche ai videogiocatori più esigenti.

Xiaomi Mi 9 Xiaomi Mi 9 è il miglior smartphone attualmente in commercio nella fascia di prezzo sotto i 500 euro. Le prestazioni offerte dall'accoppiata Qualcomm Snapdragon 855 e dai 6GB di RAM LPDDR4X sono una garanzia e superano addirittura quelle di Samsung Galaxy S10+ nei benchmark. Lo smartphone è piuttosto solido anche a livello di autonomia e di comparto fotografico, peccato per alcune sbavature a livello software che potrebbero non piacere a chi non conosce la MIUI. Per il resto, siamo sicuramente di fronte a un best buy, con un hardware potenzialmente in grado di durare molto lungo senza cali nelle prestazioni.

8.5