Xiaomi Mi 9T Pro Recensione: il best buy ritorna in una versione potenziata

Xiaomi ha deciso di lanciare sul mercato una versione potenziata di Mi 9T Pro, con novità principalmente a livello hardware.

Xiaomi Mi 9T Pro Recensione: il best buy ritorna in una versione potenziata
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Dopo il successo strepitoso di Xiaomi Mi 9T, l'azienda cinese ha deciso di tornare subito a puntare su questa strada con una variante potenziata dello smartphone tanto elogiato da critica e pubblico. A pochi mesi dal lancio di Mi 9T, abbiamo quindi avuto modo di provare in anteprima Mi 9T Pro, smartphone in uscita in Italia a un prezzo di 449,90 euro. I preordini si apriranno il 26 agosto 2019 sul sito ufficiale dell'azienda cinese e su Amazon Italia. Le vendite si apriranno il 2 settembre 2019.
Per i più esperti, sì: Xiaomi Mi 9T Pro è praticamente la versione internazionale del Redmi K20 Pro uscito in Cina qualche tempo fa. Le caratteristiche tecniche sono essenzialmente quelle, anche se ovviamente c'è qualche differenza che contestualizza l'arrivo dello smartphone in Europa. Sarà riuscita Xiaomi a realizzare l'ennesimo best buy partendo dall'ottima base di Mi 9T? Scopriamolo insieme nella nostra recensione!

Design e unboxing

La confezione di vendita è identica a quella di Mi 9T. Anche il contenuto della scatola non cambia troppo: troviamo quindi una cover nera semi-rigida in plastica morbida, il cavo USB Type-C per la ricarica, il caricabatterie da 12V/1.5A, la spilla per l'estrazione del vano dual nanoSIM e manualistica varia. Insomma, la completa dotazione iniziale è la stessa della variante base dello smartphone. Rimangono inalterate anche le dimensioni (156,7 x 74,3 x 8,8 mm) e il peso di (191 grammi). Non possiamo quindi che confermare la buona ergonomia offerta dal dispositivo, anche se dobbiamo dire che in alcuni casi non è molto comodo gestire Mi 9T Pro con una sola mano.
Ottimi anche il grip (lo smartphone non risulta mai troppo scivoloso) e la solidità costruttiva, garantita dal solito frame in metallo e dalla backcover in vetro.

La colorazione che abbiamo potuto provare è quella che avevamo già potuto vedere con Mi 9T: la Carbon Black. La trama effetto carbonio riesce a dare una sensazione "premium" al prodotto e la scelta di evidenziare con un cerchio rosso il sensore fotografico principale è un tocco di classe di non poco conto. La parte posteriore mantiene la tripla fotocamera e il flash Dual LED con sviluppo in verticale, mentre nella parte anteriore ritroviamo l'iconica fotocamera pop-up che si illumina di un colore rosso quando esce dal corpo dello smartphone.

Xiaomi ha deciso di riproporre anche il pannello con screen-to-body ratio del 91,9%, ma come in tutti gli smartphone con aspect ratio 19,5:9 i bordi si notano un po' (soprattutto quello inferiore). Non manca anche il sensore di impronte digitali in-display, che se la cava piuttosto bene e in questo caso risulta più utile del solito, visto che consente di non attivare troppo spesso la fuoriuscita della fotocamera pop-up per il riconiscimento facciale (che viene comunque implementato da questo Mi 9T Pro).

Per il resto, nessuna novità anche per quanto riguarda la connettività: gli altoparlanti fanno capolino nella parte inferiore di Mi 9T Pro, insieme al primo microfono, alla porta USB Type-C e al carrellino per la SIM. La parte superiore ospita il secondo microfono, il jack audio da 3,5 mm per le cuffie e il meccanismo di fuoriuscita della fotocamera pop-up. Sul lato destro si trovano invece il tasto d'accensione rosso e il bilanciere per alzare e abbassare il volume.
Tirando le somme, il design di Mi 9T Pro è una riproposizione integrale di quanto già visto con Mi 9T e i suoi punti di forza sono quindi gli stessi: l'ottima solidità costruttiva, il pannello all-screen al passo con i tempi e l'ottima fotocamera pop-up.

Caratteristiche tecniche

Le vere novità sono tutte in campo di specifiche: Xiaomi Mi 9T Pro viene infatti spinto da un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 855 operante alla frequenza massima di 2,84 GHz (1 x 2,84 GHz + 3 x 2,42 GHz + 4 x 1,8 GHz), affiancato da una GPU Adreno 640, 6GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 2.1. Una configurazione potenziata rispetto a Mi 9T (che disponeva invece di un processore Snapdragon 730) che cerca di andare a competere con gli smartphone top di gamma per quanto riguarda la "potenza bruta".
Considerando il costo di Mi 9T Pro, siamo veramente al top di questa fascia di prezzo. Insomma, l'azienda cinese ha deciso di puntare tutto sulle prestazioni con questa variante Pro di Mi 9T.

Passando allo schermo, troviamo lo stesso display di Mi 9T: un pannello AMOLED da 6,39 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), aspect ratio 19,5:9 e screen-to-body ratio del 91,9%, con la presenza di bordi arrotondati, della protezione Gorilla Glass 5 e di un meccanismo per la fotocamera pop-up. Stiamo parlando di un ottimo pannello che dispone colori ben bilanciati e di una buona regolazione della luminosità.
Forse non è il miglior display presente in questa fascia di prezzo, ma possiamo assicurarvi che il pannello montato da Mi 9T Pro si difende bene. Presenti anche il solito always-on e tutte le classiche funzionalità a cui la società cinese ci ha abituati da tempo (come la modalità lettura). Inutile dire che anche le applicazioni si adattano bene al design all-screen, visto che ormai Xiaomi è riuscita a padroneggiare a dovere questo aspect ratio ed è presente un'opzione che consente di mostrare le icone delle notifiche nella barra di stato.

Tutto rimanepressoché uguale anche per quanto riguarda il comparto fotografico, dove troviamo una fotocamera pop-up frontale da 20MP (f/2.2) e una tripla fotocamera posteriore composta da un sensore da ben 48 megapixel (Sony IMX586, f/1.75, wide-angle), da uno da 13MP (f/2.4, ultra wide-angle) e da un altro da 8 megapixel (f/2.4, tele). In realtà una piccola differenza c'è: il sensore principale di Mi 9T Pro è un Sony IMX586 (lo stesso di Mi 9), mentre quello di Mi 9T era un Sony IMX582. Questo significa che la variante Pro di Mi 9T è in grado di registrare video in 4K a 60fps (mentre Mi 9T si fermava a 4K/30fps). La fotocamera anteriore rimane invece ancorata al Full HD/30 fps.

Le modalità offerte dal software sono sempre le solite, da Ritratto a Notte passando per Panorama e Pro. I 48MP sono ancora una volta riposti in un'apposita modalità, nella quale non è possibile eseguire lo zoom. Insomma, tutto è rimasto com'era e non possiamo che riconfermare le stesse sensazioni espresse durante la prova della variante base Mi 9T: la qualità delle foto offerta dalla tripla fotocamera posteriore è buona, soprattutto grazie a un buon bilanciamento dei colori e all'utilizzo dell'intelligenza artificiale e dell'HDR. La fotocamera dà il meglio di sé con la luce del giorno, mentre le foto scattate al buio sono solamente nella media. Discrete invece le foto scattate dalla fotocamera anteriore. Tirando le somme, il comparto fotografico di Mi 9T Pro è buono ma non eccezionale, ci può stare per la fascia di prezzo a cui è venduto lo smartphone. Potete vedere alcune foto non compresse consultando la nostra cartella Drive dedicata a Xiaomi Mi 9T Pro.

Non è cambiato nulla anche lato autonomia, visto che la batteria non rimovibile è da ben 4000 mAh con supporto alla ricarica rapida a 18W ed è rimasta al suo posto. Lo smartphone in realtà supporterebbe anche la ricarica da 27W, ma il caricatore fornito in confezione non riesce a sfruttare al meglio questa possibilità. Quest'ultima tipologia di ricarica rapida è in grado di portare il dispositivo dal 0% al 50% in circa 30 minuti ed è quindi un peccato che il caricabatterie base non la sfrutti, ma d'altronde la ricarica "standard" impiega appena un'ora e mezza per passare dal 0% al 100% e quindi non c'è di che lamentarsi. In ogni caso, durante le nostre giornate di test siamo spesso arrivati a sera con il 30% di carica residua.

La connettività prevede il supporto a 4G LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e Bluetooth 5.0. Vengono però a mancare l'impermeabilità (o perlomeno, manca una qualsivoglia certificazione IP) e la ricarica wireless. Presente invece il supporto ai contenuti HD e HDR per i servizi di streaming video come Netflix. Interessante anche il sistema di raffreddamento a 8 strati di grafite che permette di mantenere basse le temperature della scocca anche durante le attività più "stressanti" per lo smartphone (come il gaming).

Software

ll sistema operativo è Android 9 Pie con MIUI Global 10.3.1.0 e patch di sicurezza aggiornate a luglio 2019. Qui c'è poco da dire: il software è lo stesso che abbiamo già potuto apprezzare con Mi 9T e con gli altri smartphone della stessa gamma. Per chi non lo sapesse, l'ultima major release della MIUI ha migliorato il design e ampliato le funzionalità disponibili, con un pannello delle notifiche e uno slider dei volumi ridisegnati e un multitasking che ha cambiato la modalità di utilizzo, con schede disposte su doppia fila a scorrimento in verticale.
Presenti anche le altre funzionalità a cui Xiaomi ci ha abituato da tempo, dalla modalità scura alla possibilità di clonare le app. Per il resto, la fluidità del sistema operativo è come sempre al top.

Prestazioni e benchmark

Come accennato in precedenza, Xiaomi Mi 9T Pro è uno smartphone che punta tutto sulla "forza bruta", offrendo le migliori prestazioni disponibili sul mercato in questa fascia di prezzo.
Per gli amanti dei benchmark, il dispositivo ha fatto registrare un totale di 365742 punti su AnTuTu. Su Geekbench, invece, è arrivato a 3488 punti in single-core e 10938 punti in multi-core. Numeri molto positivi, che confermano quanto promesso dalla scheda tecnica.
Per farvi un esempio concreto, OPPO Reno 10x Zoom, smartphone venduto a un prezzo di 799 euro, ha fatto registrare un punteggio di 357471 su AnTuTu nella nostra recensione. Come sempre, vi invitiamo a prendere con le pinze i dati dei benchmark, ma in questo caso c'è poco da dire: Xiaomi Mi 9T è un fenomeno in termini di prestazioni.

Gaming

Per mettere alla prova Xiaomi Mi 9T Pro in ambito gaming, abbiamo testato una selezione di cinque titoli: Shadowgun Legends, Dead Trigger , The Elder Scrolls: Blades, ARK: Survival Evolved e PUBG Mobile. Si tratta di titoli piuttosto recenti, in grado di mettere a seria prova gli smartphone di questa fascia di prezzo.
Shadowgun Legends gira in modo fluido con grafica su "Alta", senza alcun tipo di lag o cali di framerate anche nelle situazioni più concitate. Impostando i dettagli su "Molto alta", si nota qualche leggero calo nelle scene più movimentate, ma il titolo risulta comunque giocabile.
Dead Trigger 2, sviluppato da MadFinger Games, è invece un titolo approdato sul mercato nel 2013, che però è stato aggiornato numerose volte nel corso degli anni. Esso dispone infatti di un comparto grafico ancora al passo con i tempi, per quanto riguarda ovviamente il settore smartphone.
Ebbene, Xiaomi Mi 9T Pro riesce a far girare Dead Trigger 2 in modo impeccabile con dettagli su "Alto", senza presentare alcun tipo di lag o fastidiosi cali di framerate. Non abbiamo avuto problemi anche per quanto riguarda The Elder Scrolls: Blades, titolo ancora in Beta che dispone di un comparto tecnico all'avanguardia.
ARK: Survival Evolved gira fluidamente su "Alto", mentre si nota qualche problema a livello di fluidità con dettagli impostati su "Epico". Parlando invece di PUBG Mobile, attualmente uno dei titoli più giocati su smartphone, nel video qui sopra potete vedere qualche minuto di gameplay registrato durante la nostra prova.

Il titolo di Tencent Games viene automaticamente impostato con dettagli su "HD" e frame rate su "High" e funziona bene su questo Xiaomi Mi 9T Pro. Le opzioni grafiche si possono però tranquillamente alzare a "HDR" e "Ultra" senza alcun tipo di problemi.
Le prestazioni offerte da questo telefono sono possibili anche grazie alla buona modalità gaming. Infatti, il dispositivo dispone di un'app preinstallata chiamata "Turbo videogiochi", che funge da hub per tutti i tioli installati sul dispositivo e consente di ottimizzare le prestazioni durante il gaming.

Tra le altre possibilità disponibili, la modalità di gioco permette di impostare i dettagli in modo manuale, di evitare sfioramenti accidentali dei tasti per la navigazione, di migliorare la latenza per i giochi online e di modificare la sensibilità dei tap sullo schermo.

Non manca anche una schermata assistente chiamata Game Turbo 2.0, che consente di effettuare varie operazioni durante il gioco. Ad esempio, si possono aprire in Picture-in-picture applicazioni come WhatsApp, Facebook e Mi Browser, registrare video, catturare screenshot, liberare la RAM e tenere sotto controllo gli FPS e il carico della CPU e della GPU.

Xiaomi Mi 9T Pro Xiaomi Mi 9T Pro prende l'ottima esperienza utente offerta dalla variante base Mi 9T e la porta a competere con i top di gamma per quanto riguarda le prestazioni. Infatti, Mi 9T Pro monta un processore Qualcomm Snapdragon 855 e punta tutto su di esso, sfruttandolo fino al limite attraverso funzionalità come Game Turbo 2.0 e il sistema di raffreddamento a 8 strati di grafite. Per il resto, ci troviamo dinanzi a uno smartphone che condivide con Mi 9T il design, lo schermo, l'autonomia, il comparto fotografico, la connettività e il software. Tirando le somme, Xiaomi ha lanciato un "Mi 9T potenziato" che però compete con i top di gamma in ambito prestazioni. Insomma, lo smartphone perfetto per chi vuole maggiore fluidità sia in ambito quotidiano che lato gaming. Difficilmente troverete qualcosa di meglio a un prezzo di 449,90 euro.

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