Xiaomi Mi Band 5 Recensione: nessuna rivoluzione, ma un'ottima conferma

Xiaomi ha lanciato la sua attesa Mi Band 5 senza vere rivoluzioni, ma confermando quanto di buono si è visto in passato.

Xiaomi Mi Band 5 Recensione: nessuna rivoluzione, ma un'ottima conferma
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Quest'anno i rumor legati alla versione Global di Xiaomi Mi Band 5 descrivevano l'arrivo di un sistema di pagamenti NFC funzionante in Europa e del supporto all'assistente vocale Amazon Alexa. Purtroppo, nulla di tutto questo si è concretizzato e alla fine le novità portate dalla smartband sono più "contenute" del previsto. Insomma, l'hype generato dalle voci di corridoio è stato forse un po' eccessivo.
Tolta di mezzo una volta per tutte la questione dei rumor, è arrivato il momento di ragionare a mente fredda su Xiaomi Mi Band 5, dispositivo che abbiamo avuto modo di provare a dovere nelle ultime settimane e che viene venduto a un prezzo di circa 34 euro su Amazon Italia tramite rivenditori.

Design e unboxing

Iniziamo da un presupposto importante: Xiaomi Mi Band 5 è un prodotto che segue una scia di "continuità", partendo dall'ottimo successo di Mi Band 4. Questo è comprensibile: difficile sconvolgere nuovamente il mercato con delle innovazioni importanti l'anno dopo aver piazzato un colpo del genere. Tuttavia, è sbagliato dire che l'azienda cinese si sia seduta sugli allori, dato che già dalla confezione di vendita si nota una novità interessante: un sistema di ricarica rinnovato. Infatti, il cavo di ricarica magnetico è molto più comodo della soluzione precedente e non bisogna più effettuare la rimozione della Mi Band dal cinturino, aspetto che era ritenuto una pecca da molti. Insomma, la parola d'ordine è comodità.

Per il resto, la confezione va come sempre dritta al punto: oltre al cavo di ricarica con attacco magnetico ci sono solamente la Mi Band 5 e il manuale utente multilingua (italiano compreso). L'unica cosa che ci ha fatto storcere un po' il naso è la lunghezza del cavo di ricarica, pari a soli 45 cm (circa). Probabilmente si poteva fare di più da questo punto di vista.

Per quanto riguarda il design, a un primo sguardo potrebbe sembrare che non ci siano particolari differenze rispetto a Mi Band 4. In realtà, il display è più grande: si tratta di un pannello AMOLED da 1,1 pollici (in passato era da 0,95 pollici). La risoluzione è pari a 126 x 294 pixel, mentre la luminosità massima è di 450 nits. Insomma, è stato fatto un passo in avanti in termini di risoluzione e la luminosità è buona anche per quanto riguarda l'utilizzo all'esterno.
Certo, in alcune situazioni in cui la luce solare è particolarmente presente può ancora essere un po' complesso leggere gli elementi di piccole dimensioni, ma non si tratta di nulla di trascendentale e in linea generale non abbiamo avuto particolari problemi.

Il peso di appena 11,9 grammi e il cinturino in gomma conferiscono alla smartband una buona comodità in praticamente tutti i contesti. Mi Band 5 è un dispositivo leggero, realizzato tenendo bene a mente il modo in cui gli utenti lo utilizzano. Certo, il design non è stato rivoluzionato: anteriormente troviamo il classico pulsante soft-touch e in generale il look rimanda molto a quello della Mi Band 4, ma come illustrato in precedenza Xiaomi ha effettuato diversi perfezionamenti per migliorare il comfort.
Può sembrare un aspetto di poco conto, ma in realtà questo si nota durante l'utilizzo nel quotidiano della smartband. Nel caso ve lo stiate chiedendo: c'è l'impermeabilità fino a 5 ATM (immersione fino a 40 metri) e le dimensioni della smartband sono di 46,95 x 18,15 x 12,45 millimetri. Le colorazioni disponibili sono sei: Giallo, Ottanio, Blu Navy, Verde menta, Arancione e Nero. Noi abbiamo provato quest'ultima, che è quella un po' più "classica".

Esperienza d'utilizzo con Xiaomi Mi Band 5

Il design ha certamente la sua importanza per una smartband, ma chiaramente ciò che è fondamentale è il suo comportamento durante l'utilizzo quotidiano. Da questo punto di vista, Mi Band 5 funziona molto bene e chi ha già utilizzato Mi Band 4 si troverà a casa. Una volta abbinata la smartband allo smartphone tramite l'applicazione Mi Fit, si accede subito alla watch face, che è personalizzabile scaricando dei temi dal negozio presente proprio all'interno della succitata app.
Le soluzioni disponibili sono parecchie e vanno a coprire un po' tutti i gusti. Inoltre, ora ci sono anche temi animati ed è possibile selezionare una foto a piacimento. Chiaramente ogni tema ha le sue peculiarità e può anche far variare le informazioni che compaiono a schermo. Noi abbiamo sempre preferito optare per una watch face completa, come "Pleasurism", che mostra in bella vista meteo, carica residua, giorno, passi, chilometri e calorie. Tuttavia, giusto per farvi un esempio concreto, chi ama uno stile più "pulito" può optare per la gamma di temi "Photo Watch Face", che mettono in evidenza orario, giorno e passi e consentono di selezionare la foto che si vuole.

Per quanto riguarda gli sfondi animati, è molto interessante la serie di temi "Y-Nuts", che mostra a schermo dei simpatici personaggi. C'è anche la possibilità di selezionare quali widget impostare, scegliendo tra quelli di default, accessibili tramite uno swipe orizzontale a partire dalla schermata principale.

In ogni caso, eseguendo uno swipe dal basso verso l'alto, si accede alla scheda "Status", che presenta un resoconto di quanto avvenuto nell'ultima settimana, focalizzandosi soprattutto sui passi percorsi, ma mostrando anche calorie e promemoria di inattività. Basta effettuare un altro swipe e si nota una novità: la funzionalità PAI (Personal Activity Intelligence). In parole povere, la potremmo definire come un "assistente motivazionale": accedendo alla schermata PAI, l'utente troverà una "valutazione" da 0 a 100 relativa alle sue prestazioni fisiche dell'ultima settimana.

Le statistiche utilizzate per questo valore sono molteplici e vanno dalla frequenza cardiaca all'età inserita dall'utente. Per "guadagnare" i punti PAI e arrivare ogni settimana alla fatidica valutazione di 100, utile per mantenersi in forma, è necessario effettuare attività sportive, dalla corsa a un giro in bicicletta.

Piccola nota: per utilizzare come si deve il sistema PAI è necessario mantenere attiva la funzionalità che monitora costantemente la frequenza cardiaca, aspetto che potrebbe influire in termini di autonomia. In ogni caso, si tratta sicuramente di una novità interessante, che per certi versi ricorda il concetto di gamification.


Le modalità sportive di Mi Band 5Mi Band 5 aggiunge varie modalità sportive, rendendo il pacchetto maggiormente completo. Più precisamente, alle solite corsa all'aperto, tapis roulant, ciclismo, passeggiate, nuoto ed esercizio libero, si aggiungono cyclette, ellittica, vogatore, yoga e salto della corda.

Troviamo poi il monitoraggio della frequenza cardiaca, la scheda dedicata alle notifiche, che rimangono non interagibili ma si possono leggere, la funzionalità per rilevare lo stress, un esercizio di respirazione, la scheda dedicata agli eventi (vanno aggiunti tramite Mi Fit), la pagina relativa al meteo e l'immancabile scheda dedicata alle attività fisiche. Qui c'è una novità interessante, dato che le modalità sportive passano da 6 a 11. Il tracking si è sempre rivelato preciso, soprattutto per gli sport all'esterno, che sfruttano anche il GPS dello smartphone collegato.
Lo stesso vale per il monitoraggio della frequenza cardiaca, l'unico aspetto che lascia un po' a desiderare è il tracciamento dello stress, che in alcuni casi non funziona come dovrebbe. Da notare il fatto che Xiaomi afferma di aver incrementato l'accuratezza dei biosensori PPG del 50%.

Accedendo alla scheda "More", che elenca tutte le altre funzionalità disponibili, si trovano anche altre possibilità: vale la pena citare le sveglie, la possibilità di scattare foto da remoto tramite la camera dello smartphone, il player per gestire la riproduzione della musica attiva sul dispositivo mobile, la funzionalità per far suonare lo smartphone quando lo si smarrisce e il timer. Infine, non mancano una modalità Non Disturbare e il tracciamento automatico del sonno 24 ore su 24.

Per quanto riguarda quest'ultimo, i dati sono accessibili tramite l'app Mi Fit e c'è anche il rilevamento Rapid eye movement (REM), nonché quello dei pisolini. Presente anche un'opzione per il tracciamento del ciclo mestruale. Insomma, stiamo parlando di un software particolarmente completo, che va a soddisfare le esigenze di un po' tutti gli utenti. Peccato solamente non ci sia il monitoraggio della saturazione dell'ossigeno nel sangue (SpO2), che è presente da tempo su alcune smartband della concorrenza.

Arrivando all'autonomia, Xiaomi Mi Band 5 presenta una batteria da 125 mAh. Si arriva sempre a risultati simili al passato, quindi spesso non si riescono a raggiungere i 14 giorni descritti dal produttore, ma magari ci si ferma verso i 10 giorni interi di utilizzo a fronte di una singola ricarica. Tutto dipende dall'utilizzo che si fa della smartband. I tempi di ricarica non sono particolarmente rapidi: ci possono volere circa due ore per passare dal 0 al 100%. Lo standard Bluetooth utilizzato è il 5.0 e non abbiamo mai avuto problemi per quanto riguarda l'abbinamento agli smartphone. Per quanto riguarda i sistemi operativi supportati, questi sono Android 5.0 o successivi e iOS 10.0 e successivi. Un aspetto da segnalare a livello software è l'assenza della lingua italiana. Abbiamo effettuato la nostra prova con le varie opzioni in inglese. In ogni caso, l'app Mi Fit è in italiano e le impostazioni non sono molto difficili da comprendere. Inoltre, probabilmente il nostro idioma verrà introdotto in futuro tramite un aggiornamento software.

Xiaomi Mi Band 5 La versione Global di Xiaomi Mi Band 5 non è la smartband descritta dai rumor e nemmeno quella in vendita in Cina, ma rappresenta una conferma con qualche aggiunta rispetto all'ottima Mi Band 4. Troviamo uno schermo più grande, un finalmente rinnovato sistema di ricarica e varie novità software, dal sistema PAI fino a una maggiore personalizzazione in termini di watchface. Per il resto, l'autonomia rimane buona e le funzionalità aggiuntive sono sempre ben gradite, come le attività fisiche che passano da 6 a 11. Insomma, alla fine le novità non mancano e sono pure interessanti, ma non ci sono reali evoluzioni. Peccato, ad esempio, per l'assenza dell'NFC, della lingua italiana, che dovrebbe arrivare tramite un aggiornamento software, e del monitoraggio SpO2. Per il resto, il prezzo non è per niente male e sicuramente si tratta di un'ottima conferma. Se non avete alcuna smartband, Mi Band 5 è sicuramente un ottimo modello su cui puntare. Se, invece, siete già possessori di una Mi Band 4, il passaggio al nuovo modello non porterà molti benefici. In ogni caso, Xiaomi ha fatto un buon lavoro anche quest'anno.

8.5