Dal Galaxy S9 al crollo delle criptovalute, le news tech della settimana

Torna l'appuntamento settimanale con le notizie tech più importanti riportate questa settimana su Everyeye.it, con un appuntamento natalizi

Dal Galaxy S9 al crollo delle criptovalute, le news tech della settimana
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Nella settimana che precede il Natale, sono state molte le notizie interessanti che vi abbiamo proposto su queste pagine, che hanno visto come protagonisti soprattutto Apple, le criptovalute e il Galaxy S9. È stata infatti una settimana molto turbolenta dal fronte Apple, con la società di Cupertino che ha dovuto fare fronte alle numerose critiche riguardo il rallentamento voluto per gli iPhone più datati, il tutto per preservare le prestazioni degli stessi dispositivi. La questione, che ha fatto rapidamente il giro del mondo a seguito di uno studio pubblicato, ha fatto riemergere il tema relativo all'obsolescenza programmata, che aveva visto come protagonista in passato la stessa Apple.
Riguardo il Galaxy S9 invece, sono emersi sempre più dettagli su quello che sarà il dispositivo top di gamma che la compagnia coreana dovrebbe presentare a Febbraio, ma non sono mancate le news di contorno. Andiamo per ordine.

Apple e gli iPhone lenti: è obsolescenza programmata?

Non potevamo non partire dal tema relativo al rallentamento volontario di Apple nei confronti degli iPhone più datati, che è stato tra i più discussi dai nostri utenti. Il tutto è venuto a galla a seguito della pubblicazione di uno studio a firma del fondatore di Primate Labs, John Poole, che ha quantificato con dei dati e numeri il rallentamento delle prestazioni su alcuni iPhone 6s basati su iOS 10.2, iOS 10.2.1 e iOS 11.2. Il dirigente ha sostenuto senza mezzi termini che "la differenza di performance tra iOS 10.2 e iOS 10.2.1 è troppo evidente per credere possa trattarsi solo di un problema legato alla batteria. Ecco perché credo che Apple abbia introdotto un fix per limitare le prestazioni nel momento in cui il degrado della batteria raggiunge un certo livello". In molti hanno rianimato il tema dell'obsolescenza programmata, in quanto convinti che Apple, facendo credere agli utenti che si tratti di un problema di scheda madre, li spinga ad acquistare un altro iPhone, favorendo quindi le proprie casse.
Se nei primi giorni la questione era una pura ipotesi, a gettare altra benzina sul fuoco ci ha pensato la stessa Apple, attraverso una dichiarazione diffusa da un proprio rappresentante, il quale ha confermato la presenza di questo sistema di riduzione delle prestazioni, dovuto al fatto che "le batterie al litio diventano meno performanti e non raggiungono picchi di corrente in condizioni di freddo, quando hanno una carica bassa e quando toccano un certo livello di degrado, tutti fattori che possono provocare spegnimenti improvvisi dei dispositivi per proteggere i componenti elettrici", ma non è tutto, perché lo stesso rappresentante della compagnia di Tim Cook ha anche preannunciato che in futuro questa feature verrà estesa anche ad altri prodotti.
Il problema quindi è da ricercare nel fatto che le batterie al litio, dopo determinati cicli di ricarica, perdono di efficienza e non riescono a gestire i così detti "picchi", che garantiscono il mantenimento della tensione e la scarica dell'energia. La modalità introdotta in questione (che non può essere disattivata) non va quindi a limitare le prestazioni della CPU, ma blocca il Clock massimo durante questi picchi, limitandoli. La questione però è estremamente complessa e necessiterà senza dubbio di altre spiegazioni.
Apple, però, nel frattempo non può non consolarsi con la notizia proveniente degli Stati Uniti e riguardante un utente a cui l'applicazione HearthWatch ha salvato la vita rilevando un infarto durante la notte e permettendogli di scoprire un problema cardiaco che gli sarebbe potuto costare la vita, nonostante le costose analisi effettuate nei giorni precedenti.
Sempre dal fronte Apple, Tim Cook e soci saranno senza dubbio felici delle valutazioni date da alcuni utenti che hanno acquistato di recente l'iPhone X, che è definito dai possessori "quasi perfetto".

Galaxy S9 e Galaxy S9 Plus: al via il tran tran mediatico

È stata una settimana molto movimentata anche dal fronte Galaxy S9 e Galaxy S9 Plus, i due smartphone top di gamma 2018 che a giudicare dai rumor dovrebbero vedere la luce il prossimo mese di Febbraio.
Siamo partiti dalla pubblicazione di due, bellissimi render realizzati da OnLeaks sulla base delle indiscrezioni trapelate in precedenza, che hanno confermato le novità a livello di design. Come si può vedere nelle due immagini, infatti, il sensore per le impronte digitali dovrebbe essere posizionato sotto la lente posteriore, che sarà doppia sul modello Plus.
La settimana però, almeno a livello puramente "estetico", non è finita qui, perché direttamente dalla Cina sono trapelate due fotografie reali dei due smartphone. Nella fattispecie, non si è trattato di fotografie del cellulare vero e proprio, ma della scocca posteriore e anteriore. Nonostante ciò, però, non sono mancati gli spunti di discussione, forniti dai ritagli per la lente fotografica e soprattutto dalla conferma dello spostamento del sensore per le impronte digitali.
Sulla scheda tecnica però, almeno al momento, non sono disponibili indicazioni ufficiali, ad alimentare ulteriormente il tran tran mediatico ci hanno pensato alcuni benchmark pubblicati su Geekbench, che hanno in parte confermato alcuni rumor, facendo segnare punteggi in single e multi-core davvero impressionanti, ma hanno fornito anche delle indicazioni sull'aspect ratio del display.

Bitcoin e criptovalute: è caos sicurezza

Non poteva mancare tra gli argomenti più importanti della settimana il Bitcoin e in generale le criptovalute. Proprio la moneta virtuale più famosa al mondo probabilmente approderà al G20 del prossimo anno per mano del ministro delle finanze francese, che mira a una regolamentazione che possa anche tutelare coloro che decidono di investire nel Bitcoin.
Le incognite sulla moneta infatti sono tante e riguardano la volatilità, le commissioni troppo alte e i tempi di accredito esagerati, che hanno spinto il co-fondatore di Bitcoin.com a vendere tutto il suo wallet, non certo una buona pubblicità per il proprio sito.
Sempre su questo fronte, arrivano le prime mosse anche dall'Italia. Il Codacons ha chiesto di vederci chiaro sulla criptovaluta, ha anche richiesto, attraverso un esposto per truffa presentato in 104 Procure della Repubblica, il sequestro di alcuni siti SCAM che garantiscono rese troppo elevate garantendo guadagni eccezionali.
La sfida del Bitcoin, insomma, è quantomai aperta e si gioca soprattutto sul fronte della sicurezza. Sono sempre più, infatti, le piattaforme che sono costrette a chiudere a causa dei furti degli hacker. Tra queste figura anche YouBit, che proprio questa settimana ha dovuto dichiarare fallimento dopo che alcuni ladri avevano rubato 35 milioni di Dollari in valute digitali. Un episodio simile è accaduto anche ai danni di Ethereum, e sulla piattaforma EtherDelta, su cui degli hacker hanno sostituito la pagina di deposito con una falsa, rubando milioni di Dollari. Il futuro? È Titcoin, la moneta virtuale lanciata da Pornhub, rivolta però solo al pubblico femminile.

RAI e Mediaset si scontrano per i diritti TV

È stata una settimana molto movimentata anche sul fronte diritti TV sportivi. Mentre la RAI ha annunciato che trasmetterà la Messa di Natale in 4K, quasi a voler giustificare il canone da 90 Euro confermato anche per il 2019, Mediaset non è stata a guardare. Il gruppo della famiglia Berlusconi, infatti, si è assicurato i Mondiali di Russia 2018, che saranno trasmessi in esclusiva sulle proprie reti, nonostante l'assenza della nostra nazionale. La contro risposta è immediatamente arrivata dalla stessa RAI, che a giudicare da fonti governative si sarebbe assicurata le partite in chiaro della Champions League 2018-2019.

Dal venerdì nero degli operatori alle peggiori password

Elencati i temi trincipali di questa settimana, passiamo alle cosiddette "news di contorno", che sono state molto interessanti. Partiamo da Splashdata, che ha diffuso la lista delle password più comuni (e quindi peggiori) usate dagli utenti nel 2017... c'è davvero da mettersi le mani nei capelli!
Probabilmente la stessa reazione l'hanno avuta anche gli operatori telefonici, quando hanno ricevuto notifica dall'AGCOM della multa da 1,16 milioni di Euro inflitta a TIM, Vodafone (che tornerà alla fatturazione a 30 giorni entro il 4 aprile), Wind Tre e Fastweb per la mancata osservanza della delibera in materia di "cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi". Secondo molti la somma sarebbe inferiore al dovuto, ma potrebbe diventare più alta da quando entrerà in vigore la nuova normativa voluta dal ministro Calenda.
Non potevamo non chiudere il pezzo di questa settimana con il tweet di Elon Musk, che ha pubblicato sul proprio account Twitter il suo numero di cellulare privato. La reazione del CEO di Tesla, quando si è accorto dell'errore, è stata davvero esilarante.