Nel 2021 i TV Samsung puntano sui Mini LED, la sfida agli OLED è aperta

Con la fine dell'anno si stanno intensificando le voci di corridoio sui nuovi TV in arrivo, con Samsung pronta a una piccola rivoluzione.

Nel 2021 i TV Samsung puntano sui Mini LED, la sfida agli OLED è aperta
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Il CES di Las Vegas di gennaio si svolgerà in forma completamente digitale, questo tuttavia non impedirà ai produttori di TV di presentare i nuovi prodotti attraverso eventi dedicati. Una formula che, a livello comunicativo, è più efficace, perché permette di dilazionare gli annunci su più giorni, dando maggiore spazio alle nuove tecnologie che saranno presentate. Il 2020 è stato un anno di transizione, non ci sono state novità clamorose a livello tecnologico, se si esclude l'arrivo del primo TV senza cornici e una prima ondata di modelli con HDMI 2.1, nel 2021 tuttavia le cose potrebbero cambiare.
Samsung, forte di una quota di mercato dominante rispetto ai concorrenti, sembra pronta a una piccola rivoluzione che potrebbe portare la qualità dei televisori QLED su un nuovo livello, grazie all'impiego della tecnologia Mini LED, che potrebbe aver vinto il ballottaggio con quella QD-OLED per equipaggiare i TV di fascia alta in arrivo nel 2021.

Tra OLED, QD-LED e Mini LED

Samsung ha per le mani due tecnologie molto valide con cui equipaggiare i nuovi modelli del 2021. La prima si chiama QD-OLED ed è stata sviluppata dalla divisione Samsung Display: il suo scopo è creare una tipologia di pannello con i pregi degli OLED senza però i tipici limiti. Gli OLED creati da LG utilizzano dei pannelli OLED che emettono luce bianca, sopra al quale sono posti dei filtri RGB per creare il colore. Questa tipologia di televisori ha dei vantaggi evidenti, nel contrasto e nella profondità dei neri, ma anche degli svantaggi, come una copertura dello spazio colore e una luminosità inferiori rispetto agli LCD con Quantum Dot. Con i QD-OLED invece troviamo un panello OLED blu ad emettere la luce e non ci sono filtri per il colore, grazie all'impiego dei Quantum Dot: il risultato sono uno spazio colore più ampio e una maggiore luminosità di picco, senza contare che il processo di fabbricazione viene semplificato rispetto agli OLED creati da LG.
Sulla carta sembra tutto perfetto, ma ci sono anche degli svantaggi. Gli OLED Blu infatti hanno un ciclo di vita più basso rispetto a quelli bianchi, ecco perché per la creazione dei pannelli QD-OLED Samsung ha dovuto aumentare da tre a quattro i substrati di emettitori deputati all'emissione di luce blu, in questo modo ogni substrato è sottoposto a uno stress inferiore, inoltre è possibile raggiungere picchi luminosi più alti (almeno sulla carta).

Secondo quanto emerso nelle ultime settimane tuttavia, Samsung Electronics non sembra essere convinta di questa tecnologia, sia per i costi più elevati che la contraddistingue, sia perché, a livello di marketing, sarebbe più difficile differenziarla da quella disponibile oggi sui TV LG. Uno spazio colore maggiore non è subito evidente al grande pubblico, inoltre la luminosità di picco dei pannelli QD-OLED non raggiunge quella degli LCD.
D'altro canto, è difficile migliorare le prestazioni degli attuali modelli LCD senza cambiare approccio, ecco perché col tempo Samsung sembra aver virato sempre di più sulla tecnologia Mini LED, più facile da produrre, meno costosa ma capace di offrire un contrasto e una luminosità di picco nettamente superiori rispetto a quelli possibili con una comune retroilluminazione Full LED. I Mini LED non vanno confusi con i Micro LED, dove sotto a ogni pixel si nasconde un minuscolo LED. I TV Micro LED sono già realtà, ma il costo è proibitivo, basti pensare che Samsung ha lanciato da poco il televisore The Wall da 110 pollici al prezzo di oltre 100.000 euro.
Insomma, non è ancora il momento per questa tecnologia, ecco perché i Mini LED potrebbero dare un boost importante alla qualità senza però salire troppo con il prezzo e mantenendo una delle caratteristiche distintive dei TV della casa coreana, ovvero un'elevata luminosità con HDR, spinta ancora più in alto dalla presenza di migliaia di piccoli LED a fornire la retroilluminazione.

Samsung, nelle scorse settimane, ha registrato i marchi "QLED+", "QLED Z", "QLED Neo", "QLED Platinum" e "QLED Matrix", tutti nomi che potrebbero riferirsi a nuove gamme prodotti o più semplicemente alla nomenclatura utilizzata per descrivere nuovi tipi di retroilluminazione.
L'adozione dei Mini LED inoltre non esclude l'arrivo di modelli QD-LED, magari in una fascia di prezzo più alta o in una tipologia di prodotto differente, come i monitor. Insomma, in casa Samsung le novità in arrivo sembrano importanti, allo stato attuale appare molto probabile che la casa coreana punterà sui Mini LED il prossimo anno, ma solo all'inizio di gennaio potremo avere la conferma definitiva.