Altadefinizione, CB01 ed Eurostreaming: appena chiusi, stanno già tornando

Lo streaming illegale sta già ritornando operativo, una guerra persa in partenza in cui serve educare lo spettatore per vincere.

Altadefinizione, CB01 ed Eurostreaming: appena chiusi, stanno già tornando
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A pochi giorni dall'oscuramento di CB01, Guardaserie, Altadefinizione, CinemaGratis e ItaliaSerie, lo streaming illegale è già tornato operativo. Una guerra persa in partenza quella della Guardia di Finanza, pagata con i soldi delle tasse che gli stessi fruitori di questi portali versano ogni mese nelle casse dello stato. La legge, in casi come questo, ha le mani legate. Mesi di indagini e di lavoro delle forze dell'ordine resi inutili da un semplice cambio di dominio.
Troppo facile per i pirati aggirare i blocchi imposti della autorità italiane, troppo lauti i guadagni per abbandonare un settore in continua crescita. A questo punto, è chiaro che la guerra allo streaming illegale non si può vincere, l'unico modo per arginare il fenomeno è sensibilizzare gli spettatori a un consumo consapevole dei contenuti, un compito molto arduo in un'era in cui internet è spesso sinonimo di gratuità.

Lo spettatore è il vero ago della bilancia

Quanto avvenuto pochi giorni fa è un copione già visto, che si ripete di volta in volta e che non porta quasi mai a nulla. Dopo l'oscuramento di 152 siti web avvenuto due anni fa, la Guardia di Finanza è tornata a colpire lo streaming illegale bloccando l'accesso alle più famose piattaforme illegali italiane, da Altadefinizione a CinemaGratis. Oggi, a soli tre giorni di distanza, molte di queste sono già tornatie operative, con un'escamotage molto semplice, che prevede il cambio del dominio. A questo punto, appare chiaro che combattere queste realtà con le leggi e con i mezzi attualmente a disposizione delle autorità italiane è impossibile. Il business rende bene ai pirati, che attraverso pubblicità invasive traggono profitto dallo streaming illegale, più sicuro e "pulito" di molte altre attività criminali. Del resto, i clienti non sono poveri disperati in cerca di una dose, e nemmeno criminali di bassa lega: il fatturato dello streaming online è basato su persone comuni, normali famiglie, che invece di guardare un film su Sky o su Netflix preferiscono accettare il compromesso, gratuito, con i siti pirata.
È nelle case degli italiani che va combattuta la guerra contro la pirateria, una guerra che altrimenti è già persa in partenza, con costi molto elevati per le casse dello stato e quindi per gli stessi cittadini che utilizzano questi servizi. La pirateria è sempre esistita, non sono certo stati CB01 e Altadefinizione ad inventarla, ma la differenza oggi la fa la facilità di accesso a questi servizi.

Non c'è un software da scaricare, non ci sono configurazioni da fare: basta semplicemente aprire uno di questi siti, cliccare su qualche banner pubblicitario e il gioco è fatto. Poco importa se possono veicolare malware o se la qualità di visione è scadente, basta offrire il film o la serie TV del momento gratis per attrarre il pubblico. Un pubblico sempre più abituato al concetto di gratuità dei contenuti in rete, oggi ancora di più che in passato. E con la pirateria diventata ormai a prova di Webete, arginare il fenomeno sembra essere diventato un compito impossibile.