AMD Radeon RX 480: cosa abbiamo visto alla presentazione di Monaco

In occasione della presentazione della Radeon RX 480 siamo andati a Monaco, per un evento celebrativo della nuova architettura Polaris.

AMD Radeon RX 480: cosa abbiamo visto alla presentazione di Monaco
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Il lancio della nuova AMD Radeon RX 480 e dell'architettura Polaris ha riportato l'interesse del pubblico sulle GPU della casa di Sunnyvale. Dopo un periodo difficile, il 2016 di AMD sembra in discesa, visto anche l'arrivo dei nuovi processori Zen previsto per fine anno. In occasione del lancio della nuova scheda grafica, Everyeye ha potuto fare una vera e propria full immersion nel mondo di Polaris, sotto la guida di Richard Huddy, Chief Gaming Scientist di AMD, che ha spiegato a fondo cosa si nasconde dietro la nuova architettura. Molti aspetti discussi erano già noti, e potete ritrovarli nella nostra recensione e nello speciale dedicato a Polaris, altri invece meritano un piccolo approfondimento, prima di tutto sulle performance della nuova Radeon RX 480 in un campo ancora settoriale ma importante per il futuro, la realtà virtuale. Grazie ad alcune postazioni demo presenti all'evento abbiamo visto come si comporta la GPU in questo particolare ambito, che ci ha lasciato piacevolmente stupidi, merito anche della divertentissima demo di Serious Sam VR. Dalle parole di Richard Huddy è emerso anche qualche dettaglio in più sulle prossime GPU che vedremo in futuro, con delle conferme importanti.

Gaming for the people

Richard Huddy ha aperto il suo lungo intervento fornendo dei dati sull'attuale panorama del mondo PC. Gli hardcore gamers sono una netta minoranza, un'affermazione confermata anche dalle statistiche diffuse da Steam. Il 95% degli utenti utilizza un singolo monitor Full HD per giocare: in un mercato che offre oramai soluzioni di ogni tipo si tratta di un dato che dà una dimensione diversa al fenomeno del gaming su PC. Nello specifico delle GPU, l'84% dei giocatori utilizza schede in una fascia di prezzo tra i 100 e i 300 dollari. Numeri che lasciano poco spazio ai dubbi: è nella fascia media che si concentra il mercato delle schede video.
Spostando l'attenzione sui notebook, i numeri di AMD dicono che ogni anno vengono venduti 5 milioni di notebook da gioco, altro numero che fa assumere a questo comparto una dimensione diversa da quella spesso descritta, nonostante si tratti di uno dei settori in crescita costante nell'ultimo periodo. Polaris ancora non ha fatto il suo debutto in questo ambito ma non dovremmo attendere molto prima di vedere laptop da gioco con questa architettura, che promette di abbassare i costi delle gaming machines.
Considerate queste premesse, i dati in merito alla realtà virtuale non possono che essere decisamente preoccupanti per la diffusione di questa tecnologia. Su 1.43 miliardi di PC nel mondo solo 13 milioni sono oggi in grado di andare incontro ai requisiti per fruirne in modo ottimale, una statistica che fa riflettere e che mostra come siamo ancora lontani da una diffusione alle masse della realtà virtuale. I costi del resto sono molto elevati: un'indagine fatta su un campione di 1000 persone ha rivelato che proprio il prezzo elevato è alla base della mancata adozione della VR. Indagini a parte, non servono troppi numeri per capire che la realtà virtuale è molto lontana dal diventare un fenomeno di massa, salvo le soluzioni low cost, che tuttavia offrono un'esperienza diversa da Oculus e HTC Vive. In tutto questo si inserisce la nuova Radeon RX 480 e l'architettura Polaris, che nelle intenzioni di AMD dovrebbero far crescere esponenzialmente il numero di PC VR Ready nei prossimi anni.
Gli obbiettivi che AMD si è posta sono dunque molteplici: da un lato l'azienda di Sunnyvale vuole portare il gaming su PC alle masse, non solo con la Radeon RX 480 ma anche con le sue varianti inferiori, dall'altro l'obbiettivo è quello di rendere VR Ready la maggior parte dei computer. Per fare questo la gamma Polaris, almeno in questa prima fase, offrirà tre varianti per tre segmenti differenti, con la Radeon RX 480 a fare da apripista, offrendo un'esperienza virtuale di buon livello a un prezzo contenuto. Le altre due soluzioni, la Radeon RX 460 e la RX 470, saranno invece dedicate agli utenti con meno esigenze in termini di performance, interessate al gaming classico. La prima offre un form factor di dimensioni molto ridotte, con una potenza di 2 TFLOPS, 14 Compute Units, 2 GB di RAM GDDR5 e bus a 128 bit. Non mancano la piena compatibilità con il codec HEVC e con i contenuti in 4K e il supporto alla Display Port 1.4, con tanto di HDR. La RX 470 invece nasce per il gaming in Full HD, con performance di 4 TFLOPS, 32 Compute Units, 4 GB di RAM GDDR5 e bus a 256 bit. Rimane anche in questo caso la compatibilità con Display Port 1.4 e con l'HDR, mentre la RX 480 è dedicata alla realtà virtuale e al gaming in 1440p. Delle prestazioni nel campo della VR vi daremo il nostro riscontro nel capitolo successivo, la cosa importante è che la gamma di GPU AMD non si ferma a questi modelli.

Durante l'evento infatti una slide ha mostrato molte altre varianti che arriveranno nel corso del tempo. La nomenclatura delle schede video della casa di Sunnyvale prevede due serie, Radeon 4XX e Radeon RX 4XX. La prima è caratterizzata da prodotti di fascia bassa. Si parte dalla Radeon 440, con un bus di memoria a 64 bit, per poi passare alla Radeon 450, con bus a 128 bit che dovrebbe garantire un gaming fluido a 1080p, ma con titoli poco impegnativi sul fronte grafico. La serie RX invece include prodotti di livello più alto, partendo dalla RX 460 fino alla attuale RX 480. Molto interessante notare come la Radeon RX 490 sia già citata nella slide, con pochissime informazioni purtroppo. Il nome è puramente indicativo, ma in futuro vedremo una scheda creata per il gaming in 4K nel line-up AMD, con un bus di memoria probabilmente a 320 bit, comunque di certo maggiore dei 256 bit disponibili sulla RX 480. A queste seguiranno poi le loro naturali evoluzioni, caratterizzate dal suffisso 5 nel nome del prodotto: vedremo quindi, con ogni probabilità, Radeon RX 475 e 485.
Tornando alle varianti già annunciate, Radeon RX 460, 470 e 480, tutte queste offrono ovviamente il pieno supporto a diverse tecnologie, come l'HDR tramite DisplayPort, che dovrebbe arrivare sui monitor entro la fine dell'anno: non abbiamo ancora visto un titolo funzionare con questa tecnologia, ma i riscontri di coloro che hanno testato i primi sample sono molto positivi, almeno durante il gioco. Altra tecnologia su cui AMD punta sempre molto è il Freesync, anche questo disponibile in tutte le schede. A questo proposito, anche se non interessa l'utenza PC, durante l'evento si è parlato per qualche istante di nuove TV dotate di standard Freesync: vedremo questa tecnologia anche su console in futuro?

Radeon RX 480 e la VR

Al termine della presentazione, AMD ha messo a disposizione diverse postazioni da gioco, tutte caratterizzate dalla presenza di GPU Radeon RX 480 a bordo. La nostra attenzione è stata immediatamente catturata da quelle dedicate alla realtà virtuale, una con Oculus Rift e una con HTC Vive. Entrambe sfruttavano una singola Radeon RX 480, niente CrossFire. Grazie alle tecnologie integrate nell'architettura Polaris, come il Foveated Rendering, che diminuisce il livello di dettaglio nelle zone non direttamente osservate dallo spettatore, l'esperienza è stata assolutamente positiva e priva di qualsivoglia impuntamento. Le demo disponibili erano due, una già utilizzata in passato per dimostrare le capacità della realtà virtuale, Showdown Cinematic VR Experience, l'altra invece più recente e molto più interattiva, basata sul gioco Serious Sam VR. Su Showdown c'è davvero poco da dire, essendo una demo provata più volte nel corso del tempo: ottime prestazioni per la RX 480 ma davvero poca interattività, di fatto si tratta di una tech demo interessante per il livello di dettaglio raggiunto ma dall'interattività nulla. Oculus si è comportato bene, nonostante un leggero senso di vertigine causato dal movimento della telecamera, che abbiamo già riscontrato in altre demo per questo visore: ricordiamo tuttavia che si tratta di un problema soggettivo, che varia da persona a persona. Diverso il discorso per Serious Sam VR, che ha messo invece meglio in mostra le capacità della scheda, grazie anche ad HTC Vive, a nostro avviso il prodotto migliore per approcciarsi al mondo della realtà virtuale. La demo inizia in un menù in cui si possono acquistare armi e proiettili con cui potenziare il nostro alter ego, che viene poi lanciato nella mischia. Come da tradizione del titolo Croteam, una volta indossato il Vive veniamo catapultati nel mondo assurdo a cui ci ha abituati il buon Sam "Serious" Stone. Il gameplay è diverso da quello della serie originale, con il personaggio fermo all'interno dello scenario di gioco, attaccato da orde di nemici. Grazie ai controller del visore di HTC è possibile impugnare due armi contemporaneamente, con cui falciare le decine di nemici che ci vengono incontro.

Anche se l'interazione è limitata, la precisione nel tracciamento delle mani permette di mirare in modo ottimale ai nemici, per un divertimento assicurato. Siamo riusciti a completare due scenari prima di essere brutalmente fatti fuori da un boss di fine livello, troppo ostico da superare. La Radeon RX 480 si è comportata in modo esemplare e senza mai perdere un frame, nonostante il campo visivo decisamente ampio e la presenza sullo schermo di decine di nemici. Bisogna dire che la qualità grafica non è proprio uno degli elementi che contraddistinguono questo titolo, che punta più sul divertimento piuttosto che su texture e poligoni. Piccola nota a margine: il campo visivo molto ampio, unito alla spazialità offerta dal Vive, rende Seriuos Sam VR davvero coinvolgente, facendo sentire il giocatore immerso nel folle mondo pensato da Croteam. A differenza di Oculus inoltre il motion sickness non si è fatto sentire, regalando un'esperienza virtuale assolutamente godibile ma soprattutto molto divertente.

AMD Radeon RX 480 Il salto generazionale compiuto da AMD si è concretizzato in una GPU, la Radeon RX 480, che ha ancora molto da far vedere. Complici i driver un po’ acerbi al lancio e il mancato supporto di molti titoli alle DirectX 12, è più difficile del previsto dare un giudizio su questa GPU in questa fase, dove mancano per altro anche i modelli custom, più appetibili per il pubblico e soprattutto più prestanti. Nonostante questo, il dato realmente importante è che quest’anno avremo una concorrenza più serrata di AMD a NVIDIA, un fattore positivo per tutti gli utenti, che poi è quello che effettivamente conta davvero, con un conseguente abbassamento dei prezzi, almeno nella fascia media. Considerati i dati mostrati da AMD, che descrivono un mercato in cui solo una minima parte dell’utenza PC punta su soluzioni di fascia alta, la proposta di AMD assume un senso ancora più definito, che potrebbe portare benefici tangibili nel market share dell’azienda. Bisogna poi considerare un fattore che molti dimenticano quando si parla di AMD, ovvero il monopolio assoluto nel mondo console, che porta le GPU della casa di Sunnyvale nelle case di milioni di utenti. Polaris non toccherà solo il mondo PC dunque, ma anche le prossime PS4 Neo e XBOX Scorpio, traghettando l’utenza console nel mondo della realtà virtuale. “VR for the people” dunque potrebbe essere ben più di un claim, viste le buone impressioni, seppur preliminari, date dalla RX 480 in questo ambito. A questo punto la nostra speranza è che a breve potremmo vedere anche un modello top di gamma, la RX 490, che possa fornire un’alternativa alle GTX 1070/1080: se le prestazioni saranno solide, il mercato delle GPU potrebbe ritornare ad essere più equilibrato, un vantaggio per l’utenza e in generale per tutto il mondo PC.