Annullato il bando di Mediapro per la Serie A: Sky sorride. Tutto da rifare?

Il giudice del Tribunale di Milano ha deciso di annullare il bando di Mediapro per l'assegnazione dei diritti TV per la Serie A, è caos.

Annullato il bando di Mediapro per la Serie A: Sky sorride. Tutto da rifare?
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Il calcio italiano è sul serio all'anno zero. Alla mancata qualificazione della nostra nazionale ai Mondiali di Russia 2018, infatti, si stanno aggiungendo altre circostanze che lasciano intendere come il 2018 sia destinato a passare alla storia come un anno cruciale, e per certi versi drammatico, per una delle industrie più remunerative e importanti del nostro Paese. Non solo l'azzeramento dei vertici societari del massimo organismo calcistico, che sono praticamente tutti commissariati dal CONI, ma anche una questione che tocca da vicino milioni di tifosi che, a distanza di due mesi dall'inizio della nuova stagione, ancora non sanno quale azienda trasmetterà le future partite della Serie A. Negli ultimi giorni la situazione è ulteriormente precipitata rispetto alle settimane appena passate, perché non solo si rischia di non sapere chi trasmetterà il campionato il prossimo anno, ma all'orizzonte (che si avvicina sempre di più) si paventa uno scenario catastrofico per il nostro calcio: la totale assenza di copertura televisiva, almeno dall'inizio.

La decisione del Tribunale di Milano

Il tutto, ovviamente, è riconducibile alla clamorosa decisione della Sezione Impresa del Tribunale di Milano, che ha bocciato il bando di Mediapro restituendolo al mittente e scatenando uno scenario apocalittico di cui, al momento, l'unico beneficiario non può essere che Sky, che si è già detta disposta a investire nuovamente nei pacchetti. Una decisione, quella del tribunale, che era molto attesa non solo da Mediapro ma anche dalla Lega Calcio. Il giudice Claudio Marangoni, che ha depositato la sentenza, ha disposto l'annullamento del bando in quanto non correttamente formulato e anche perché non rispetterebbe le normative dell'Antitrust.
Il giudice contesta la posizione di Mediapro in quanto, nelle vesti di intermediario, dovrebbe "limitarsi a svolgere attività di intermediazione sul mercato dei diritti audiovisivi sportivi" e cioè concedere in sublicenza tali diritti mediante la predisposizione di appositi 'pacchetti' - dunque alimentando la concorrenza fra gli operatori della comunicazione. Inoltre, i pacchetti proposti dagli spagnoli, che comprendono anche contenuti editoriali e pubblicità, andrebbero a violare i principi dell'AGCOM, dando a Mediapro un vantaggio competitivo rispetto agli operatori della comunicazione. Inoltre, secondo il giudice i pacchetti preconfezionati pubblicati dai catalani potrebbero inibire la libertà di tutti gli altri operatori, i quali si troverebbero costretti a pagare una somma di denaro eccessiva per dei servizi televisivi. La palla ora passa a Mediapro, che ha quindici giorni di tempo per presentare reclamo, andando a dilatare ulteriormente i tempi a pochi mesi dall'inizio della nuova stagione.

La posizione di Sky

Ovviamente soddisfatta Sky, che ha ottenuto quanto sperato, soprattutto rispetto alla questione dei pacchetti editoriali pubblicati dagli spagnoli, un punto che proprio non andava giù all'emittente di Murdoch che aveva contestato la posizione dei catalani sin dai primi istanti successivi all'assegnazione dei diritti TV.
Sky, in un comunicato, si è detta contenta per la decisione del tribunale, che "ha fatto chiarezza" a beneficio di tutti gli operatori, e ha anche annunciato di essere pronta a valutare un'altra offerta per i diritti televisivi. Sempre secondo Sky, infatti, la decisione del Tribunale di Milano "ha confermato che era necessaria una verifica dell'aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, facendo chiarezza a beneficio di tutti i partecipanti e creando i presupposti per la definizione della procedura di assegnazione dei diritti 2018-21 della serie A".

In tutto ciò l'unico organismo che ne uscirà con le ossa rotte da questa situazione sarà la Lega Calcio. In caso di appello da parte di Mediapro, infatti, il campionato del prossimo anno potrebbe iniziare senza una copertura televisiva (prima assoluta nel calcio moderno), mentre in alternativa Sky e Mediaset potrebbero presentare offerte in caso di pubblicazione del nuovo bando, ma chiaramente non garantendo il miliardo di euro offerto da Mediapro. È proprio per questo motivo che il commissario straordinario della Lega, Giovanni Malagò ha chiesto alla società europea di rispettare gli impegni presi e presentare, il 22 Maggio, la fideiussione. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, i diritti TV tornerebbero nelle mani della Lega, che però potrebbe anche creare il tanto discusso, e da alcuni temuto, canale tematico. Il calcio italiano, insomma, è nel caos più totale. E non solo sportivamente parlando.