Apple nel 2023: pochi prodotti, Cupertino punta tutto su Apple AR?

Il 2023 di Apple sarà sottotono? Forse, ma la Mela Morsicata potrebbe avere un asso nella manica: il visore mixed-reality Apple AR.

Apple nel 2023: pochi prodotti, Cupertino punta tutto su Apple AR?
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Il 2022 non è stato un buon anno per Apple: nonostante una serie di lanci hardware di successo, tra cui spiccano sicuramente quelli di iPhone 14 Pro e Pro Max e quello dei Macbook Air M2, le azioni di Apple sono crollate del 27% negli ultimi 12 mesi. Un dato che fa impressione e che non può del tutto essere imputato a scelte e strategie di business della Mela Morsicata, ma che dipende in larga parte da un'annata segnata dalla crisi dell'hi-tech, estesa a quasi tutti i settori dell'industria della tecnologia.

Con l'imperversare di una guerra ai confini orientali dell'Europa, una pandemia non ancora davvero sconfitta e una situazione economica globale incerta, pare evidente che per il mondo della tecnologia tutto e per Apple in particolare il 2023 sarà un anno di assestamento, volto ad aggiustare il tiro per rispondere alle esigenze dei mercati globali.
Vediamo dunque cosa potrebbe annunciare Apple nel 2023, quali prodotti sono in arrivo e quali, invece, non riceveranno un refresh o una release fino al 2024.

Un anno di pausa per iPad e Apple Watch

Partiamo da un dato che sembra quasi certo: Apple non lancerà molti prodotti nel 2023, soprattutto non tra le sue lineup "minori". Il giornalista di Bloomberg Mark Gurman, infatti, ha spiegato che chi si aspetta novità lato AirPods, Apple Watch, iPad e Apple TV resterà deluso.

D'altro canto, anche guardando al calendario delle uscite dello scorso anno era evidente che la casa di Cupertino non avrebbe avuto molti assi nella manica per il 2023.
Gli AirPods 3 sono arrivati a ottobre 2021 con un'accoglienza piuttosto tiepida, mentre gli AirPods Pro 2 sono usciti tre mesi fa, a ottobre 2022, perciò un aggiornamento sembra decisamente fuori dai giochi.
Ci sono rumor sugli AirPods low-budget, chiamati magari AirPods SE, ma se c'è una cosa che il 2022 ha dimostrato è che i clienti dell'azienda di Tim Cook non sono interessati ai prodotti entry-level, orientandosi consistentemente verso le proposte a prezzo più alto. Un discorso analogo vale anche per un'eventuale nuova Apple TV, con l'ultimo modello 4K lanciato anch'esso a ottobre, perciò novità nel 2023 sarebbero decisamente premature, considerati i lunghi cicli vitali del device.

Spostandoci al settore wearable, invece, le cose cambiano: che Apple Watch Series 9 arriverà nel 2023 è fuor di dubbio, ma in questo caso è la scheda tecnica a non convincere troppo. La carenza di rumor degli ultimi mesi e il fatto che Apple Watch Series 8 non abbia portato grandi novità fanno temere che anche gli smartwatch di quest'anno saranno poco innovativi, mentre Apple potrebbe optare per un importante refresh della lineup nel 2024, in parallelo al possibile lancio di Apple Watch Ultra 2.

Lato tablet, infine, il panorama delle uscite del prossimo anno sembra piuttosto desolante: l'uscita di iPad 10 a ottobre e il lancio degli iPad Pro M2 nello stesso frangente fanno pensare che prima della metà del 2024 non ci saranno grandi notizie per le due linee di tablet di Cupertino.
Discorso diverso per iPad Mini, che non riceve un refresh dal 2021 e che chiede aggiornamenti a gran voce, specie in termini di design. Probabile, infine, che Apple lanci anche la nuova linea di iPad Air, considerata la cadenza praticamente annuale delle release della sua serie principale di tablet.
Le vere novità del 2023, però, potrebbero essere altre: da una parte troviamo gli iPad con schermi da 14" e 16", che dovrebbero andare a sostituire il rumoreggiato tablet da 15", probabilmente cancellato; dall'altra, invece, abbiamo una base-speaker in stile Homepod pensata per appoggiarvi sopra un iPad, che così dovrebbe diventare una sorta di media center per la casa, un po' come già avviene per gli smart screen di Alexa e come Google potrebbe fare con Pixel Tablet.

Da M2 e M3 in dodici mesi

La situazione di Mac e Macbook è insolitamente complessa. In passato, Apple ha promesso cicli vitali di 18 mesi per i chip Apple Silicon, con la casa di Cupertino dovrebbe aver tempo fino a dicembre 2023 per concludere la generazione M2, passando alla serie M3 a inizio 2024.
La verità è che, allo stato attuale delle cose, Apple mancherà quasi sicuramente la deadline auto-imposta e vedremo prodotti con chip M2 fino a metà 2024.

Quest'anno potrebbero essere lanciati i Macbook Pro M2 da 14" e 16", che dovevano essere presentati già lo scorso novembre ma che sono stati posticipati all'ultimo: su di essi sarà molto probabilmente incentrato il keynote di primavera dell'azienda.
A giugno, in concomitanza con la WWDC, sono pochi i dubbi circa il reveal del Mac Pro con chip M2 Extreme e, forse, di un iMac Pro con chip M2 e schermo da 27": entrambi i device, insieme ai nuovi display per desktop, saranno destinati agli utenti professionisti.
Cattive notizie per Mac Studio, che secondo alcuni insider sarebbe stato trattato alla stregua di un "prodotto provvisorio" e che non riceverà alcun refresh in futuro, venendo semplicemente sostituito dai Mac Pro.

Sempre tra marzo e giugno, poi, dovrebbe essere il turno dei Macbook Air M2 da 15,5 pollici di diagonale, che dovrebbe chiudere la linea dei laptop con chip M2 una volta per tutte.
Anche il Mac Mini riceverà un aggiornamento nel 2023: anche in questo caso si tratta di un prodotto la cui uscita appare scontata e che probabilmente è già pronto da mesi, tanto che un suo lancio già a marzo potrebbe non essere fuori discussione.

A questo punto, resterebbe solo l'incognita degli iMac, unici device mancanti per il completamento della seconda generazione di PC Apple con chip proprietario. In tal senso, un interessante report sui ritardi di Mac e Macbook del 2023 spiegava che Apple avrebbe in cantiere ben tre iMac, ovvero il già citato iMac Pro M2 con schermo da 27" e due iMac con schermo da 21" e da 24", entrambi dotati di chip M2 base. In questo caso, però, è difficile trovare una collocazione ai due desktop nei tradizionali slot per i keynote dell'azienda: certo, un lancio a ottobre 2022 tramite comunicato stampa non è fuori dai giochi, ma è anche probabile che gli iMac M2 vengano cancellati all'ultimo e semplicemente sostituiti con le versioni dotate di chip M3 degli stessi prodotti.
L'opzione assume ancora più senso se consideriamo che il chip M3 di Apple sarebbe in anticipo, con un lancio programmato da fine 2023 in poi.

iPhone 15: cambia tutto ma non cambia niente

Neanche a dirlo, iPhone 15 sarà tra le star del 2023 della Mela Morsicata. Per quanto ne sappiamo, Apple dovrebbe lanciare quattro versioni dello smartphone, che ovviamente arriveranno tutte a settembre: esse saranno iPhone 15, iPhone 15 Plus, iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max.
Due sono le osservazioni da fare in questo caso: nonostante la debacle commerciale di iPhone 14 Plus, sembra che l'azienda voglia ritentare il lancio di un modello non premium con schermo da 6,7", incoraggiandone le vendite con l'aumento dei prezzi di base di iPhone 15 Pro e Pro Max. Quest'ultimo, poi, potrebbe chiamarsi iPhone 15 Ultra ed essere l'iPhone più costoso di sempre, partendo da cifre ben al di sopra dei 1.500 Dollari.

Altra novità della lineup 2023 di smartphone Apple è che tra iPhone 15 Pro e Ultra ci saranno differenze lato hardware, portando così ad una stratificazione su tre gradini degli smartphone della compagnia. Alla base avremo iPhone 15 e 15 Plus, un gradino più in alto ci sarà iPhone 15 Pro e in cima troveremo iPhone 15 Ultra: resta da capire se la strategia si rivelerà di successo o se introdurrà un caos eccessivo nella proposta di iPhone del prossimo anno, rallentandone gli acquisti.
Non possiamo dimenticare che iPhone SE 4 è stato cancellato, perciò né nel 2023 né negli anni successivi vi saranno delle proposte entry-level per gli smartphone con iOS.

Come già avvenuto lo scorso settembre, anche quest'anno gli iPhone 15 base non innoveranno molto rispetto alla formula già consolidata con iPhone 14 Pro e Pro Max: ciò significa però che quest'anno sia la Dynamic Island che le fotocamere da 48 MP (insieme al chip A16 Bionic) potrebbero arrivare sugli iPhone standard, segnando un importante salto sia in termini di design che per quanto riguarda le funzionalità degli smartphone.

Ovviamente, le novità si concentreranno su iPhone 15 Pro e Ultra: secondo i leaker, gli iPhone 15 di fascia alta avranno sei novità esclusive, che dovrebbero separarli nettamente dai modelli base.
Tra queste troviamo il chip A17 Bionic, la porta USB-C (implementata controvoglia dopo l'approvazione del caricabatterie unico da parte dell'UE), una lente periscopica migliorata con zoom ottico 6x, i pulsanti allo stato solido e 8 GB di RAM, contro i 6 GB di attuale generazione. Un pacchetto interessante, nel quale però si fa fatica a trovare una novità "commercializzabile" in termini di marketing: potrebbe toccare al corpo in titanio di iPhone 15 Ultra o alla batteria super-capiente (fino a quattro ore in più di iPhone 14 Pro Max) prendere le redini della comunicazione, ma in entrambi i casi mancherebbe comunque una feature che spinga al salto generazionale gli utenti che già possiedono un iPhone 14, un iPhone 13 o persino un iPhone 12.

La vera novità del 2023: Apple AR

Insomma, se non fosse per l'infornata di nuovi Mac M2 e iPhone 15 Ultra, il 2023 di Apple sarebbe pressoché vuoto, almeno in termini di novità assolute. Ma come è possibile che la più grande azienda al mondo non abbia alcuna novità di peso per un anno intero?

Ovviamente le cose non stanno così: la mancanza di altri prodotti dipende dal fatto che il 2023 sarà l'anno di Apple AR, per il quale i tempi sembrano ormai maturi. L'headset di Cupertino potrebbe essere presentato già nel corso della WWDC, a inizio giugno, dopo un criptico teaser al termine del keynote di annuncio di iPhone 14.
Ciò però non significa che Apple AR uscirà in estate o in autunno: al contrario, ormai è opinione comune che Cupertino possa adottare la "strategia Apple Watch", che consiste nell'annunciare un prodotto di rottura con largo anticipo rispetto alla sua effettiva commercializzazione, convincendo i fan della sua utilità con una martellante campagna marketing nei mesi successivi.
In tal senso, Apple AR potrebbe arrivare a fine 2023 o addirittura a inizio 2024, circa sei mesi dopo l'annuncio. In parallelo al visore, comunque, Apple dovrebbe mostrare finalmente anche xrOS (o RealityOS), il suo sistema operativo dedicato ai prodotti per AR, VR e MR.

Per quanto ne sappiamo al momento e nonostante il nome che gli è stato affibbiato dalla stampa, Apple AR non sarà un visore in realtà aumentata nel vero senso della parola: si tratterà invece di un headset Mixed-Reality, o MR appunto, che utilizzerà le sue fotocamere per riprendere un video continuo in altissima risoluzione (si parla di 8K per occhio) dello spazio circostante e proiettarlo sullo schermo dell'headset.

In altre parole, sarà un visore volto a simulare la realtà aumentata, senza per questo essere davvero in AR: d'altro canto, i tempi per tecnologie AR vere e proprie sono ancora decisamente troppo acerbi e Apple non è un'azienda nota per precedere la concorrenza in settori ad alto tasso di innovazione (e, in questo caso, ad alto rischio).
Per rendere possibile quanto promesso dai leaker, comunque, Apple AR avrà una scheda tecnica da paura, con un chip Apple Silicon M2 e 10 fotocamere, con una potenza di calcolo simile a quella di un Macbook di nuova generazione.
Non solo: il visore dovrebbe avere una digital crown mutuata direttamente da AirPods Max e un attacco magnetico per gli occhiali, tutte caratteristiche che contribuiscono a renderlo davvero interessante, se non fosse per un particolare: il prezzo, che si aggirerà tra i 2.000 e i 3.000 Dollari.