Apple, cosa aspettarsi dal keynote del 12 settembre: non solo iPhone 15

Il prossimo keynote Apple si terrà il 12 settembre. Tante le novità, tra iPhone 15, Apple Watch e AirPods Pro 3: ma quali saranno le più incisive?

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Apple presenterà iPhone 15 il 12 settembre alle 19:00 italiane. Il prossimo keynote della Mela Morsicata si intitolerà "Wonderlust", un gioco di parole che unisce il termine inglese "Wonder" ("Meraviglia") e quello tedesco "Wanderlust", ovvero "voglia di viaggiare".
Sfortunatamente, il titolo della conferenza non fornisce alcun indizio sui prodotti che il colosso di Cupertino presenterà nel corso del suo più grande evento annuale. Poco male, in realtà: gran parte della lineup autunnale di Apple è ormai stata dettagliata online fin nei minimi particolari, perciò sappiamo molto bene cosa aspettarci dal keynote. Come da tradizione, i nuovi iPhone saranno i protagonisti dell'evento di fine estate, se non altro perché il loro lancio dovrebbe essere previsto tra fine settembre e inizio ottobre. Durante il keynote, però, ci sarà anche spazio per un paio di nuovi Apple Watch e, forse, anche per i primi AirPods con custodia di ricarica USB-C mai lanciati dalla mela. Cerchiamo di fare il punto della situazione e di capire cosa aspettarci dal prossimo evento Apple.

iPhone 15: un refresh concreto e profondo

Il "piatto forte" dell'evento sarà sicuramente la lineup smartphone di nuova generazione. Gli iPhone 15 saranno quattro, come ormai da tradizione: si partirà con iPhone 15 "base", per poi passare ad iPhone 15 Plus, iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max.

Niente iPhone 15 Ultra nemmeno a questo giro, insomma: una mancanza di poco conto, dal momento che il "nuovo" modello Ultra non sarebbe stato altro che un rebranding di iPhone 15 Pro Max e non certo un quinto iPhone 15, che avrebbe saturato inutilmente la linea.
Proprio su iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max si concentreranno le principali novità in arrivo con la nuova generazione di Melafonini. Sotto la scocca, per esempio, iPhone 15 Pro dovrebbe avere 8 GB di RAM (contro i 6 GB di iPhone 14 Pro), insieme al chip A17 Bionic, il primo SoC per smartphone mai prodotto con un nodo a 3 nm - se siete fan del mondo Android, però, non disperate: anche lo Snapdragon 8 Gen3 sarà a 3 nm, e verrà lanciato nel corso dell'autunno.
Il nuovo processo produttivo e l'incremento di RAM, tuttavia, non si accompagneranno a un aumento dello storage dei nuovi Melafonini: al contrario, iPhone 15 Pro avrà una memoria da 128 GB nella sua configurazione di base, passando per i "classici" tagli da 256 GB e 512 GB; invece, l'iPhone 15 Pro Max da 2 TB tanto rumoreggiato negli scorsi mesi non vedrà la luce, dal momento che la capienza del dispositivo si fermerà a 1 TB.

Il più grande cambiamento apportato dal chip A17 Bionic non riguarderà potenza e performance dei nuovi iPhone, ma la loro efficienza energetica.
La batteria di iPhone 15 Pro e Pro Max non dovrebbe essere ulteriormente ingrandita rispetto a quella (già ottima) di iPhone 14 Pro e Pro Max, ma la nuova architettura dovrebbe garantire una netta riduzione dei consumi energetici rispetto ai predecessori, aumentando così l'autonomia dei dispositivi.
Al di là dell'hardware, ci saranno dei cambiamenti significativi anche in termini di design e form factor: in primo luogo, iPhone 15 Pro dovrebbe avere il tanto chiacchierato Pulsante Azione, che sostituirà lo slider del silenzioso.

Il pulsante potrà attivare al volo una feature scelta dall'utente: tra quelle pensate da Apple ci sono l'app Fotocamera, il Flash, la modalità Non Disturbare o, più semplicemente, la modalità silenzioso (esattamente la stessa avviata dal vecchio slider). Inoltre, i nuovi Melafonini "Pro" avranno un corpo centrale di titanio, che sostituirà quello di acciaio inossidabile di iPhone 15. Il nuovo frame aumenterà la resistenza degli smartphone alle cadute e, al contempo, ridurrà il loro peso.
Al momento, però, non sappiamo se solo iPhone 15 Pro Max sarà in titanio o se il materiale sarà esteso anche ad iPhone 15 Pro. Alle tradizionali Silver e Space Black, verranno aggiunte le nuove colorazioni Titan Grey e Deep Blue - che casualmente sono proprio le due tinte che "colorano" il logo del keynote stesso.

Altrettanto importante sarà la revisione dello schermo di iPhone 15 Pro e Pro Max, ma non sarà particolarmente "pesante": la tecnologia utilizzata da Cupertino e le dimensioni dei pannelli resteranno le stesse dei corrispettivi dello scorso anno, ma pare che Apple sia riuscita a trovare un sistema per ridurre le dimensioni delle cornici del display del 33%.

In parole povere, i bordi di iPhone 15 saranno sottilissimi, forse i più sottili sul mercato. La novità potrebbe sembrare marginale, ma secondo i leak la riduzione delle cornici (e il conseguente aumento del rapporto schermo-corpo degli smartphone) darà il feeling di un aumento delle dimensioni dello schermo stesso. Infine, anche il comparto fotografico di iPhone 15 Pro riceverà alcune revisioni di peso: anche se la lente principale rimarrà un obiettivo Sony IMX803 da 48 MP, Apple dovrebbe modificare la lente ultra-grandangolare dei suoi top di gamma, passando ad un sensore Sony da 13,4 MP con apertura f/2.2. Per quanto riguarda il teleobiettivo, invece, Apple userà un sensore da 12,7 MP f/2.8 su entrambi i suoi smartphone, che però si accompagnerà ad una lente periscopica su iPhone 15 Pro Max. Sfortunatamente, queste novità avranno un costo: il prezzo internazionale di iPhone 15 Pro Max potrebbe salire, mentre quello di iPhone 15 Pro potrebbe essere ritoccato solo in alcuni mercati.

Discorso ben diverso per gli iPhone 15 "base", che riceveranno molte meno novità del previsto. In termini tecnici, sotto la scocca dei due smartphone troveremo il chip A16 Bionic (lo stesso di iPhone 14 Pro e Pro Max), che si unirà ad una RAM da 6 GB. Inoltre, non ci sarà il frame in titanio né tantomeno verranno implementate le nuove cornici ultra-sottili. Fortunatamente, però, la Dynamic Island arriverà anche su iPhone 15 dopo aver saltato gli iPhone 14 "base" e potrebbe includere anche un nuovo sensore di prossimità. Non è chiaro se il nuovo Pulsante Azione verrà esteso anche ai due iPhone 15 base, che invece condivideranno con i modelli Pro il connettore USB-C, il quale finirà per sostituire definitivamente la porta Lightning di ricarica.

Il connettore potrebbe convincere molti utenti Android a passare ad iPhone, specie negli Stati Uniti, anche se le velocità di ricarica e di trasferimento dati non saranno delle migliori (la ricarica rapida a 35 W, inoltre, resterà esclusiva dei modelli Pro e Pro Max).
Un'altra novità in arrivo su tutti i nuovi iPhone 15 (e non solo) è il chip Ultra-Wideband U2, revisione del chip U1 implementato nel 2019 su iPhone 11 e mai modificato da Apple fino ad oggi.
Infine, anche le fotocamere di iPhone 15 e 15 Plus riceveranno alcuni ritocchi: la principale passerà da 12 MP a 48 MP con apertura f/2.2, mentre la secondaria ultra-grandangolare resterà da 12 MP con apertura f/2.4.
I colori di lancio dei due smartphone "base" di Cupertino dovrebbero essere cinque: Nero, Bianco, Corallo (rosa-arancione), Blu e il rosso della versione Product(RED).

Apple Watch: le novità che non sorprendono

Durante l'evento del 12 settembre, possiamo aspettarci che venga dedicato ampio spazio ai nuovi Apple Watch. In particolare, pare che Apple lancerà due nuovi smartwatch nelle prossime ore: stiamo ovviamente parlando di Apple Watch Series 9 e di Apple Watch Ultra 2.

Il primo, secondo le previsioni dei leaker, non porterà con sé grandi novità, anzi: i grandi cambiamenti arriveranno con Apple Watch X, in uscita nel 2024 per celebrare i dieci anni dal lancio del primo orologio smart di Cupertino. Lato hardware, la novità maggiore sarà il chip U2, lo stesso in arrivo anche su iPhone 15, che permetterà una localizzazione più precisa del device: se su smartphone la funzione potrebbe essere relativamente secondaria, su smartwatch essa dovrebbe permettere un tracking più avanzato dell'utente e dei suoi movimenti durante corse, passeggiate e sport all'aperto, ma anche un rilevamento più affidabile della posizione in caso di incidenti. Per il resto, Apple implementerà dei sensori biometrici migliorati, tra cui un nuovo lettore ottico per il monitoraggio della frequenza cardiaca. Sfortunatamente, però, ciò non significa che Apple Watch Series 9 avrà dei sensori del tutto nuovi, come quelli per la misurazione del glucosio nel sangue o della temperatura, in arrivo (forse) il prossimo anno.
Al contrario, sembra che Apple Watch Series 9 sarà pressoché identico alla Series 8, a sua volta uguale alla Series 7, di nuovo molto simile alla Series 6: il chip S9 sarà una revisione minimale del "vecchio" S8, identico ai SoC S7 e S6, mentre il design dello smartwatch non cambierà di una virgola. Il cambiamento più interessante del device - pressoché invisibile all'utente medio - sarà la cassa stampata in 3D di Apple Watch Series 9, potenzialmente molto più resistente di quella dei predecessori.

Anche Apple Watch Ultra 2 potrebbe deludere gli utenti che si aspettavano un netto salto in avanti rispetto al predecessore (che d'altro canto rappresenta già la vetta del settore smartwatch, anche in termini di prezzo). Sì, Apple Watch Ultra 2 sarà più leggero del predecessore, pur mantenendo un design invariato. E sì, ci sarà anche il modello nero, accanto a quello grigio chiaro dello scorso anno. Oltre a queste novità, però, i cambiamenti saranno davvero marginali: niente nuovo chip, mentre i sensori saranno gli stessi di Apple Watch Series 9.

Negli scorsi mesi si era fatto un gran vociferare di parti stampate in 3D per Apple Watch Ultra 2, ma infine il progetto dovrebbe essere stato posticipato al 2024. Niente schermo MicroLED neanche quest'anno, inoltre: la nuova tecnologia per il display si farà attendere addirittura fino al 2026.
Insomma, l'aggiornamento di quest'anno di Apple Watch Ultra sarà decisamente minimale: i cambiamenti sotto la scocca ci saranno, ma saranno così marginali da essere quasi impercettibili. Anche in termini design e di form factor ci saranno delle piccole novità, specie nella selezione di materiali più ecologici per lo smartwatch. Cambiamenti che certo non dispiacciono, ma che appaiono troppo poco marcati per giustificare un refresh di un dispositivo che, visto il suo costo elevato, avrebbe tranquillamente potuto godere di un ciclo vitale biennale.

AirPods Pro 3: USB-C e poco più

Infine, gli AirPods Pro 3 dovrebbero essere l'ultima novità di peso del keynote del 12 settembre.
Questo sarebbe l'annuncio più inaspettato del lotto - o, almeno, lo sarebbe stato se non fosse stato ampiamente anticipato dai leak.

D'altro canto, gli AirPods Pro 2 sono stati lanciati a settembre 2022 insieme ad iPhone 14. In molti si chiederanno perché Apple vorrebbe aggiornare dopo soli 12 mesi i suoi auricolari high-end, mentre quelli di fascia media non ricevono un upgrade dal 2021 e le AirPods Max risalgono al 2020.
Gli insider sono convinti che AirPods 4 e le AirPods Max 2 arriveranno nel corso del 2024, ma resta comunque un grande interrogativo: perché anticipare il lancio degli AirPods Pro 3, riducendo il ciclo vitale degli auricolari di fascia alta di attuale generazione di 12 mesi, per posticipare quello di AirPods 4? La risposta starebbe tutta nel connettore USB-C: gli AirPods Pro 3 avranno una custodia di ricarica USB-C, che andrà a sostituire quella con porta Lightning delle AirPods Pro 2 e per Apple, l'implementazione del connettore USB-C sugli AirPods 4 prima che sui nuovi AirPods Pro non avrebbe avuto senso, dal momento che avrebbe affossato le vendite degli earbuds high-end dell'azienda.
Per questo motivo si è infine deciso di anticipare il nuovo modello Pro e posticipare gli altri di qualche mese: entro fine 2024, però, dovrebbe arrivare un refresh completo delle cuffie di Cupertino, se non altro per restare in linea con le disposizioni europee sul caricabatterie unico.

La situazione diventa però paradossale: non solo gli AirPods Pro 3 non dovrebbero portare alcuna novità di peso lato hardware, mantenendo un'architettura di base identica a quella del corrispettivo current-gen, ma arriveranno anche in un momento in cui il supporto software per gli AirPods Pro 2 non è ancora terminato. In teoria, infatti, gli AirPods Pro 2 riceveranno l'Audio Adattivo e la funzione di Conversation Awareness con un prossimo aggiornamento software, che potrebbe arrivare in parallelo ad iOS 17 e che dovrebbe introdurre le medesime feature anche su AirPods Pro 3, mettendo così in pari, sia a livello software che a livello hardware, le cuffie di vecchia e di nuova generazione.

Ovviamente ammesso che Apple non decida di cancellare le nuove funzioni per AirPods Pro 2 e destinarle solo al modello in arrivo il 12 settembre, incorrendo però nelle ire degli utenti.
In passato si è molto parlato delle funzioni salva-udito degli AirPods Pro 3 e della possibilità che le cuffie integrino un sensore capace di misurare la temperatura corporea, ma entrambe queste novità sembrano essere state messe da parte per il futuro, con un lancio che così potrebbe arrivare con la prossima "vera" revisione del prodotto, nel 2025.