Apple, Disney, DC: quale futuro per lo streaming?

Netflix ha iniziato a tremare. Il prossimo anno il mondo dell'intrattenimento in streaming potrebbe arricchirsi di nuovi e appassionati contendenti.

Apple, Disney, DC: quale futuro per lo streaming?
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2019. Questa la data che con tutta probabilità segnerà ufficialmente l'inizio della guerra nel settore streaming. Terreno privilegiato dello scontro saranno certamente gli Stati Uniti, per un conflitto che presto coinvolgerà a macchia d'olio tutto il resto del mondo, Italia compresa. Servizi già ben saldi sul mercato come Netflix o Amazon Prime Video hanno già iniziato a tremare: tutti i grandi colossi dell'intrattenimento sono pronti a creare dei loro servizi proprietari con l'obiettivo di rubare e catturare quanti più spettatori possibili. In uno scenario dove la TV tradizionale e le PayTV stanno sempre più scomparendo, cosa dobbiamo aspettarci dai grandi servizi di video streaming del futuro?

Un mercato in evoluzione

I metodi tradizionali di visione di contenuti stanno per diventare un ricordo lontano. Secondo una recente indagine di eMarketer, sul mercato televisivo statunitense sono stati ben 176 milioni gli americani che hanno usato servizi di video streaming o scaricato contenuti video dal web nel 2017. Questi nuovi utenti raggiungeranno quota 190 milioni entro il 2020: il tutto mentre sono stati ben 22 milioni gli utenti ad aver cancellato il proprio abbonamento a un servizio di PayTv tradizionale, per un trend cresciuto di oltre il 33% rispetto al 2016. A questi va aggiunto un dato ancora più importante, riguardante le nuove generazioni, con 34,4 milioni di utenti che non hanno mai avuto nessun tipo di abbonamento alla TV via cavo o al satellite. La fruizione di contenuti si sta insomma spostando sempre più sul web e sulle piattaforme che grazie allo streaming hanno fatto la loro fortuna. Le grandi aziende hanno fiutato l'affare e si stanno gettando a capofitto nell'intrattenimento del futuro. La scelta per l'utente diventerà sempre più alta, così come il suo potere selettivo. Solo i migliori sopravvivranno.

2019: l'anno della rivoluzione

Nei prossimi dodici mesi il panorama dei servizi streaming si arricchirà senza dubbio di nuovi attori. Netflix ha già iniziato a correre ai ripari, aumentando a dismisura i suoi investimenti per garantirsi un catalogo di contenuti originali più vario possibile. Tutto questo per premunirsi dall'arrivo di almeno tre nuovi attori dal peso specifico importante nella battaglia delle "nuove TV di internet". Stiamo parlando di Disney, Apple e DC, tre grandi case pronte a un enorme salto della fede, vogliose come non mai di inserirsi a pieno titolo nel futuro dell'intrattenimento video. Quella che ci attende sarà una sfida giocata a suon di esclusive, con novità produttive e nuove serie originali che saranno il vero ago della bilancia. In uno scenario dove acquisire diritti di produzioni già esistenti diventerà sempre più difficile e dove ogni network o producer cercherà di tenere per se il proprio prodotto, saranno le novità e le serie originali a farla da padrone. Chi riuscirà a differenziare la sua offerta e a renderla appetibile avrà più possibilità di catturare nuovi abbonati. La frammentazione porterà infatti gli utenti a fare scelte ben oculate, nessuno sarà disposto a pagare più di quanto non faccia già ora.

Disney, il leone

Il più atteso tra i nuovi attori dello streaming è anche quello che da tempo ha messo in chiaro la sua presenza, fissando l'autunno del 2019 come il momento clou in cui il servizio sbarcherà ufficialmente nel mercato a stelle e strisce. Stiamo parlando di Disney, il colosso più grande al mondo, quello che ha dalla sua alcune tra le aziende più imponenti del panorama cinematografico e televisivo mondiale. Grazie alla sua potenza di fuoco, la nuova piattaforma potrà richiamare a se tutti i contenuti delle sue "controllate": le serie della Abc, lo sport di ESPN, i contenuti per adulti di Hulu, i prodotti LucasFilm, quelli Pixar, quelli Marvel Studios, quelli Fox, nonché tutto il catalogo sterminato di cartoni, serie e lungometraggi a marchio Disney. Se tutti questi prodotti o la maggior parte di essi dovessero essere a disposizione degli abbonati si avrebbe a che fare con il servizio più ricco e di più facile presa sul pubblico generalista. A tutto questo andranno ad aggiungersi inoltre fortissimi investimenti anche sul fronte dei contenuti originali, che comprenderanno almeno quattro o cinque film e altrettante serie TV da dieci episodi, con budget stimati tra i 25 e i 35 milioni a puntata. Sembrerebbero già in cantiere i lungometraggi Don Quixote, Lilli e il Vagabondo, Paper Magician, Stargirl, mentre sarebbero in sviluppo anche Tre Scapoli e un Bebè e La Spada nella Roccia. Tra le serie TV, invece, ci sarebbe la possibilità di un ritorno in grande stile di High School Musical, una serie animata dedicata a Monsters e Co, una ancora non definita sull'universo Marvel e una, ancora più attesa, su Star Wars. Se anche la metà di tutte queste serie dovesse essere confermata ci troveremmo davanti un prodotto capace di catturare ampie fette di pubblico e di far tremare di paura Netflix, che in poco tempo potrebbe vedere ridursi il suo incontrastato e duraturo dominio.

DC Universe, la grande novità

L'ultimo a essere annunciato e anche il più misterioso di tutti è il nuovo servizio streaming targato DC. Su quello che ha in mente la popolare casa editrice - ormai ampiamente radicata anche nel mercato televisivo e cinematografico - non si sa ancora granché, ma anche qui i contenuti di un certo peso non dovrebbero mancare. Oltre al catalogo di film e serie TV che da tempo sfruttano alcuni degli eroi più conosciuti nel mondo dei fumetti, si avrà probabilmente a che fare con un servizio ben più ricco, che potrebbe comprendere anche un qualche tipo di abbonamento a veri e propri albi a fumetti liberamente accessibili grazie alla propria sottoscrizione. Ad arricchire il tutto, ancora una volta, anche una serie di prodotti originali già in piena fase di sviluppo; il primo sarà Swamp Thing, con James Wan come produttore esecutivo; potrebbe poi arrivare una serie animata su Harley Quinn e un prodotto televisivo dedicato ai Titans con Greg Berlanti, la mente dietro l'universo televisivo dedicato ad Arrow & Company, in cabina di pilotaggio. Anche qui lo sbarco del nuovo servizio è previsto nel 2019, anche se si rincorrono le voci di un arrivo, almeno negli Stati Uniti, già entro il 2018.

Apple, l'incognita

La data, ormai certa, è sempre la stessa, il 2019, ma poco o nulla si sa sul fantomatico servizio streaming video di Apple che andrà ad affiancare il sempre più importante servizio musicale Apple Music. Se si chiamerà Apple Video non ci è dato saperlo, così come non è chiaro se la data tanto vociferata di marzo del prossimo anno riguarderà solo il mercato USA o anche il resto del mondo. Cupertino cercherà di puntare tanto sull'aspetto tecnologico della sua piattaforma, offrendo agli utenti uno strumento all'avanguardia e avanzatissimo sotto ogni aspetto, nonché semplice da usare e fruibile, andando a scalfire il primato fino a oggi insuperato di Netflix e della sua incredibile piattaforma. L'obiettivo di Apple è quello di dare agli utenti il massimo, con un'interfaccia in piena linea con gli altri software della mela e praticamente perfetta sotto tutti i punti di vista. A tutto questo, naturalmente, si affiancheranno anche i contenuti, con almeno 40 dipendenti da tempo al lavoro sull'offerta di film e serie TV da inserire a catalogo. Si parla di oltre un miliardo di dollari di investimenti per avere l'esclusiva di diverse serie, tra cui programmi particolari per differenziarsi dalla concorrenza. Tra le serie apparentemente già confermate ci sarebbe un reboot di Storie Incredibili, un drama con Jennifer Aniston e una serie crime/noir di dieci episodi con Octavia Spencer.