Apple Music, Android e il Notch scomparso: la tacca si vede solo su iPhone X

Durante la prova di Huawei P20 Pro abbiamo utilizzato spesso Apple Music, riscontrando l'assenza della tacca nella parte alta dello schermo.

Apple Music, Android e il Notch scomparso: la tacca si vede solo su iPhone X
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L'arrivo del Notch su Android ha fatto seguito a molte polemiche. Vuoi per i rimandi chiari ad iPhone X, vuoi per le discussioni sulla sua effettiva utilità, questa piccola tacca ha generato discussioni di ogni tipo, che hanno portato l'utenza a schierarsi tra favorevoli e contrari alla sua adozione. A prescindere dal proprio pensiero a riguardo, osservando i dati oggettivi l'arrivo del Notch su Android non ha portato alcuna novità, nessun sensore particolare da nascondere, nessuna tecnologia innovativa. Semplicemente, i produttori di smartphone hanno preso questo elemento e lo hanno utilizzato nei loro smartphone per puri scopi di design, sulla scia del successo di iPhone X. Ma Android non è iOS e il controllo sulle app, e sul loro design, è decisamente più labile, vista anche l'enorme quantità di device differenti presenti sul mercato. Succede così che una delle app che ci si aspetta supportino il Notch, come Apple Music, in realtà lo ignorino completamente, facendolo sparire dallo schermo.

Il Notch è solo su iPhone X per Apple Music

Esistono due tipologie di Notch, quello visto su iPhone X e quello arrivato su Android. Nel primo caso, siamo di fronte a un vero e proprio successo per l'azienda di Cupertino, un'idea che mostra come tecnologia e design possano andare a braccetto. Apple si è trovata in una situazione complicata con il FaceID. Con iPhone X, l'intenzione era quella di creare il primo iPhone borderless, ma dove inserire il lettore di impronte? Sotto al display sarebbe stato semplice, sarebbe bastato ripensare il TouchID e perdere una piccola parte dello schermo, oppure sul retro, perdendo però il design minimalista che contraddistingue Apple. La casa della mela ha deciso invece di virare verso un nuovo sistema di autenticazione biometrico, il FaceID, ma anche questo, viste le sue dimensioni, dove poteva essere collocato? L'hardware al suo interno è molto complesso e comprende diverse tipologie di sensori, tutti utili allo sblocco rapido e sicuro del device. Vista la necessità tecnica, Apple ha dovuto adattare il design del suo top di gamma per contenere questo hardware, e per perdere meno superficie visualizzabile possibile di schermo ha creato il Notch. Il design si piega all'hardware e viceversa, per una scelta che si è rivelata perfetta, dando un look unico ad iPhone X. Che piaccia o meno, fino a poche settimane fa, iPhone X era immediatamente identificabile, bastava un colpo d'occhio per riconoscerlo.

Poi sono arrivati gli smartphone Android dotati di Notch. Allo stato attuale sono ancora pochi sul mercato, tra cui l'ottimo Huawei P20 Pro che abbiamo provato nelle scorse settimane, ma da qui ai prossimi mesi sarà praticamente impossibile riconoscere iPhone X nella massa. Il tutto senza una reale esigenza tecnica a giustificare la sua implementazione. A differenza di iOS però, Android è un sistema operativo che deve adattarsi a diversi device, motivo per cui l'adozione del Notch, a livello software, è ancora lontana dall'essere definitiva.
Il robottino verde se la cava egregiamente comunque, molte app tra le più popolari sono già perfettamente compatibili e non abbiamo notato bug evidenti durante l'uso del P20 Pro. Una cosa però ci ha colpito, complice una sottile ironia di fondo: Apple Music nasconde il Notch una volta avviato. L'app della mela, disponibile anche su Android, una volta lanciata mostra a pieno schermo, e con Notch in vista, il logo "Music", ma appena si entra nei menù la tacca scompare, segno di un'incompatibilità software che dubitiamo fortemente arriverà a breve.

Nonostante Apple non abbia mai espresso commenti diretti verso il Notch su Android, è probabile che l'arrivo di questo elemento nei terminali del robottino verde non abbia fatto piacere a Cupertino. Con l'implementazione della tacca in modo nativo sulle prossime versioni di Android qualcosa potrebbe cambiare, ma la cosa certa è che il Notch della discordia non troverà pace, e un senso, fino a quando esso non sarà legato alla presenza di hardware da nascondere al suo interno.